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Rapina fiscale -Cesena, sabato 11 giugno 2016

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Rapina fiscale ed eliminazione del contante.
Perché sta accadendo tutto questo?

Palazzo del Ridotto
(Piazza Almerici)
Cesena
11 giugno 2016, ore 17

Ne parliamo con

- Luciano Dissegna, ex dirigente dell’Agenzia delle Entrate e grande conoscitore della macchina fiscale italiana.

- Leonardo Facco, giornalista, editore, vicedirettore de Il Miglioverde e autore di Elogio del contante (Treviglio, 2015).

- Paolo Sensini, moderatore

Gli introiti fiscali dello Stato aumentano ogni anno, nonostante la povertà, il disagio sociale e la disoccupazione siano secondi solo alla Grecia. Nonostante le entrate da record, continua inesorabilmente a salire il debito pubblico. Le tasse stanno demolendo il tessuto economico italiano. Ma le tasse, nonostante le promesse, non possono scendere perché bisogna “pagare il debito”. E anche le spese non possono scendere perché politicamente improponibile. La cosiddetta “lotta all’evasione” è lo specchietto per le allodole che rivela l’ennesima farsa messa in campo dallo Stato per mantenere in piedi il suo sistema fallimentare. La criminalizzazione del denaro contante come fonte dell’evasione fiscale e di ogni male, ha come fine dichiarato di bandirlo a favore delle carte di credito o altri mezzi elettronici. Questo oltre a non essere vero, è un ulteriore regalo alle banche, un’ingerenza nella libertà individuale di scegliere un MEZZO di pagamento semplice, efficace, poco costoso e uguale per tutti. Affidarsi ai canali elettronici significa altresì dover sottostare al pagamento di commissioni a ogni atto di pagamento. 100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro. 55 euro sono “svaniti” per finire in mano a Banche&affini. Diverremmo quindi soggetti non solo a un controllo pervasivo ma anche arbitrario, in balia alle imprevedibili evoluzioni socio-politiche della Storia. Questo significa perdere la proprietà diretta e MATERIALE dei propri risparmi che, diventando “virtuali”, sarebbero di fatto sotto il controllo di terzi. Diverrebbe pertanto possibile, con un semplice click, impedirci di accedere alla nostra liquidità o di prelevare i nostri risparmi, che appartengono solo a noi e a nessun altro. E' questo il futuro vogliamo per noi e i nostri figli?

Verità!! 😉

100 euro in contanti dopo 100 passaggi di mano sono sempre 100 euro. 100 euro elettronici dopo 100 passaggi sono diventati 45 euro.

Anche se fosse esagerato (in termini di commissioni bancarie) è comunque assodato che la Banca S.p.A (cioè privatizzata) per gestire la moneta lucra un "pedaggio" ad ogni trasferimento.

Questo è un crimine contro l'umanità, che è obbligata dallo Stato (tasse) e dalle circostanze (mercato) ad utilizzare la moneta in ogni atto della vita quotidiana. La moneta è soprattutto "gestione della moneta", un monopolio naturale di Stato (tradito con le privatizzazioni), che si traduce in "servizio pubblico" che ha da essere offerto al cittadino in modo efficiente e assolutamente gratuito, visto che i costi sono già coperti dalla fiscalità generale.

Il costo tecnico del servizio è in costante diminuzione nell'era dell'automazione informatica, e tende a zero. Perciò le commissioni bancarie applicate alla normale circolazione della moneta si configurano come vero e proprio FURTO, che va ad ingrassare il malloppo sottratto alla popolazione in mille altri modi, promozione dell'azzardo morale in primis.

Questi sono principi fondamentali di qualsivoglia patto sociale a fondamento della vita civile e ordinata, in uno Stato di diritto. Eludere questi principi vuol dire predisporre il disastro, che effettivamente stiamo sperimentando.

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