https://www.youtube.com/watch?v=4AcNDhWWmAg
Da due anni stiamo assistendo ad un colpo di stato mondiale, nel quale un’élite finanziaria e ideologica è riuscita ad impadronirsi di parte dei governi nazionali, delle istituzioni pubbliche e private, dei media, della magistratura, dei politici, dei leader religiosi. Tutti, indistintamente, sono asserviti a questi nuovi padroni che assicurano potere, denaro e affermazione sociale ai loro complici. I diritti fondamentali, che fino a ieri ci erano presentati come inviolabili, sono calpestati in nome di un’emergenza: oggi sanitaria, domani ecologica, dopodomani informatica.
Questo colpo di stato globale priva i cittadini di ogni possibilità di difesa, dal momento che i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sono complici della violazione del diritto, della giustizia e del fine per il quale esistono. Ed è un colpo di stato globale perché questo attentato criminale contro i cittadini si estende a tutto il mondo, salvo rarissime eccezioni. È una guerra mondiale, dove i nemici siamo tutti noi, anche coloro che inconsapevolmente non hanno ancora compreso la portata di quanto avviene. Una guerra combattuta non con le armi, ma con norme illegittime, sciagurate politiche economiche, intollerabili limitazioni dei diritti naturali.
Organismi sovranazionali, finanziati in massima parte dai congiurati di questo colpo di stato, interferiscono nel governo delle singole Nazioni e nella vita, nelle relazioni, nella salute di miliardi di persone. Lo fanno per denaro, certamente, ma ancor più per accentrare il potere, in modo da instaurare una dittatura planetaria. È il Great Reset del World Economic Forum, l’Agenda 2030 dell’Onu. È il piano del Nuovo Ordine Mondiale, in cui una Repubblica Universale renda tutti schiavi e una Religione dell’Umanità cancelli la Fede in Cristo.
Dinanzi a questo colpo di stato globale, occorre costituire un’Alleanza antiglobalista internazionale, che raccolga tutti coloro che vogliono opporsi alla dittatura, che non hanno intenzione di diventare schiavi di un potere senza volto, che non sono disposti a cancellare la propria identità, la propria individualità, la propria fede religiosa. Se l’attacco è globale, globale dev’essere anche la difesa.
Chiamo a raccolta i governanti, i leader politici e religiosi, gli intellettuali e tutti gli uomini di buona volontà, invitandoli a riunirsi in un’Alleanza che lanci un manifesto antiglobalista, confutando punto per punto gli errori e le deviazioni della distopia del Nuovo Ordine Mondiale e proponendo alternative concrete per un programma politico ispirato al bene comune, ai principi morali del Cristianesimo, ai valori della tradizione, alla protezione della vita e della famiglia naturale, alla tutela dell’impresa e del lavoro, alla promozione dell’istruzione e della ricerca, al rispetto del Creato.
Questa Alleanza Antiglobalista dovrà riunire le Nazioni che intendono sottrarsi al giogo infernale della tirannide e affermare la propria sovranità, stringendo accordi di reciproca collaborazione con gli Stati e i popoli che condividono i suoi principi e il comune anelito alla libertà, alla giustizia, al bene. Essa dovrà denunciare i crimini dell’élite, indicarne i responsabili, denunciarli ai tribunali internazionali, limitarne lo strapotere e le nefaste influenze; dovrà impedire l’azione delle lobby, anzitutto combattendo la corruzione dei funzionari dello Stato e degli operatori dell’informazione, e congelando i capitali usati per destabilizzare l’ordine sociale.
Nelle Nazioni in cui i governi sono asserviti all’élite, potranno costituirsi movimenti popolari di resistenza e comitati di liberazione nazionale, con rappresentanti di tutti i settori della società che propongano una riforma radicale della politica, ispirata al bene comune e fermamente opposta al progetto neomalthusiano dell’agenda globalista.
Invito tutti coloro che vogliono difendere la società cristiana tradizionale a riunirsi in un forum internazionale, da tenersi quanto prima, in cui esponenti di varie Nazioni si riuniscano per presentare una proposta seria, concreta e chiara. Il mio appello va ai leader politici e ai governanti che hanno a cuore il bene dei propri cittadini, uscendo dai vecchi schemi partitici e dalle logiche imposte da un sistema asservito al potere e al denaro. Chiamo a raccolta le Nazioni cristiane, da oriente a occidente, invitando i Capi di Stato e le forze sane delle istituzioni, dell’economia, del lavoro, dell’università, della sanità e dell’informazione ad aderire ad un progetto comune, scompaginando gli schemi e mettendo da parte ostilità volute dai nemici dell’umanità in nome del divide et impera. Non accettiamo le regole dell’avversario, perché sono fatte proprio per impedirci di reagire e di organizzare un’opposizione efficace e incisiva.
Chiamo le Nazioni e i cittadini ad allearsi sotto la Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, unico Re e Salvatore, Principe della Pace. In hoc signo vinces.
Fondiamo questa Alleanza antiglobalista, diamole un programma semplice e chiaro, e liberiamo l’umanità da un regime totalitario che assomma in sé gli orrori delle peggiori dittature di tutti i tempi. Se indugeremo ancora, se non comprendiamo la minaccia che incombe su tutti noi, se non reagiremo organizzandoci in una resistenza ferma e coraggiosa, questo regime infernale che va instaurandosi ovunque non potrà essere fermato.
E che Dio Onnipotente ci assista e ci protegga.
+ Carlo Maria Viganò, arcivescovo
Ex nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America
Lucida analisi della situazione internazionale da parte di Viganò. L'appello per una alleanza antiglobalista dovrebbe però anche farlo in Vaticano perché a me, e non solo a me, sembra che l'agenda globalista sia portata avanti anche dalla chiesa cattolica. Il punto di svolta infatti è stato proprio il Concilio Vaticano II e l'introduzione del concetto di 'chiesa del dialogo' che ha trasformato la Chiesa di Cristo in una ONG, l'attività missionaria in un sincretismo religioso senza né capo né coda (per altro rifiutato dalle altre religioni) e ha promosso l'abbandono delle radici cristiane dell'Europa. Si è arrivati così all'accettazione della moschea (e ne vogliono costruire un'altra) nella capitale del cristianesimo e nella trasformazione della religione cristiana in opinione qualsiasi. Quindi il primo passo nell'alleanza antiglobalista dovrebbe farlo proprio il Papa. Dubito fortemente però che questo pontefice sia in grado non solo di agire in questa direzione ma persino di comprendere i termini della questione. Quanto alle nazioni, a parte quelle del gruppo Visegrad, siamo ancora all'inizio di una presa di coscienza del problema da parte delle masse e l'impedimento più arduo da superare è il controllo dei media da parte delle lobby globaliste.
per completezza di informazione riporto quanto presente nel link del video
Io sono sempre stato molto critico nei confronti della Chiesa che, comunque, nel bene e nel male ha rappresentato forse l'unica forza unitaria italiana dal 476 d.C. al 1861 d.C, non per niente ci son più chiese che caserme dei carabinieri. Ma lo spettacolo direi "indecente" di questa chiesa attuale, e lo dico io che son sempre stato fortemente critico nei suoi confronti, è una cosa ripugnante. All fine fa venire il fondato dubbio che per circa 2000 anni han raccontato balle e da Francesco in poi la verità oppure, com'è piu probabile, l'inverso.
Credo che in vaticano, da quando obanana bloccò i codici Swift delle banche vaticane per far firmare (solo firmare) la lettera di dimissioni al papa regolarmene eletto, sia in corso un golpe.
Solo con una scissione in atto sarebbero giustificati due papi eletti e vivi.
Siamo purtroppo in mano a satanisti pdofili su tutti i fronti e immagino che Mons.Viganò ne sia da tempo consapevole.
Carla
Si, la storia delle dimissioni del Papa rimane oscura nei dettagli ma abbastanza chiara negli intenti. Si doveva far fuori un Papa identitario e che contrastava con ogni mezzo il relativismo per far posto a uno che quando parla di teologia non sa quello che dice e che promuove l'agenda globalista ad ogni piè sospinto.
andate alla Santa Messa tradizionale e disinteressatevi del resto.
trovarla e andarci qui in questo tempo buio e bergolione è grande e vera Grazia... tocca pregare per averla.
Diciamo che i metodi satanisti ai vertici mondiali si sono leggermente modificati, non si scannano più due Kennedy, già presidente uno e quasi sicuramente l'altro, ma si trukkano alla grande elezioni più o meno virtuali.
Da parte nostra sappiamo bene che Papa Luciani l'aveva promessa a Marcinkus e stava portandola a termine la vendetta, ma in 33 giorni non ne ha avuto il tempo.
Fosse stato oggi gli avrebbero fatto firmare a forza le dimissioni,forse le mani sporche di sangue danno fastidio agli attuali satanisti, cosa che non ha mai dato fastidio invece a killary che per raggiungere la white house ha disseminato il cammino di centinaia di cadaveri.
Non credo proprio se hai un prete o parroco che sia, che chiede il greencazz per entrare in parrocchia, da quando in qua persone che storicamente si immolavano al circo massimo o stavano a contatto con lebbrosi e tubercolotici dovrebbero aver paura della influenza stagionale?
Parla chi ha perso la madre nell'inverno 2004-2005 quello per intenderci che faceva capo alla Sars, se qualcuno ne ha memoria.
Quest'anno sul presepe metto solo le pecore,
perché ormai ci sono quasi solo quelle in giro.
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Siamo purtroppo in mano a satanisti pedofili
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Pedofili senza dubbio si, satanisti proprio no.
L'entità o meglio l'oggetto "satana" non esiste, ce lo siamo inventato noi umani per liberarci dai nostri impulsi interiori che ci rifiutiamo di accettare. Se facciamo qualcosa di perverso, non siamo mica noi pofforbacco, è quel cattivone di satana che ci spinge a farlo, quindi noi saremmo assolti da ogni colpa e solo su satana ricadrebbe ogni fardello.
Una furbata geniale che solo dei preti si potevano inventare.....
Credo invece che proprio perchè abbinato all'aggettivo pdofilo satanista sia la descrizione migliore del modello più in voga oggi.
Un tempo, decenni fa avrei detto stupratore, magari al tempo degli omicidi del Circeo, oggi la verità su cosa funziona meglio al mondo ha aperto gli occhi anche a un'ingenua come me.