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Che cosa sta succedendo in Ucraina?


GioCo
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Ecco, sono 4 giorni dalla dichiarata guerra e dalle webcam ucraine (vedi QUI) non si vede la guerra. Non la guerra che noi ci aspettiamo di vedere per lo meno, quella per la quale il (V)OTAN Dio della guerra o per altri "NOATO(STAN)" ci aveva abituato di fatto.

Cioè quella di un massacro indiscriminato delle popolazioni civili (i 500mila bambini morti della Albright nella guerra con l'Iraq - QUI) con annessa "tabula rasa" di qualsiasi "servizio" civile o anche solo ombra di civilizzazione sia concepibile: porti, aeroporti, servizi idrici, energetici, reti viarie come ponti e autostrade, telefoniche e telecomunicazioni più in generale, ferrovie e financo servizi che non dovrebbero far parte di obbiettivi strategici come ospedali, scuole (in specie asili nido) e tanto altro.

Se però al solito non abbiamo la corretta premessa la lettura è impossibile. Per capire le ragioni della guerra moderna, ibrida e asimmetrica (l'ho ripetuto infinite volte) al centro non bisogna mai e poi mai mettere le bombe, anche se si tratta di bombe biologiche o economiche, ma l'informazione.

Se al centro di ogni singola lettura non si mette l'informazione, il resto è impossibile da comprendere. La quarta rivoluzione indistriale è quella digitale e al centro della rivoluzione digitale c'è quella parolina lì, che nessuno ricorda con la frequenza con cui si dovrebbe. Perché di nuovo se non si mette quella parolina lì al centro di ogni disamina, la stessa perde di senso e a quel punto possiamo anche parlare di qualsiasi minchiata. Tanto è uguale perché si perde il senso stesso della lettura, il significato di ciò che accade.

La parolina in questione (scusate se la tiro un po' per le lunghe ma è anche per far capire l'importanza che non è percepita tale) è "datamining".

Tutto ruota attorno a quella parolina lì e tutto si svolge per causa di ciò che significa. Il resto sono chiacchiere, utili a fare propaganda o a incensare le ragioni di questa o di quella volontà di guerra che è PRIMA DI OGNI ALTRA COSA una guerra di informazione.

Cioè di possesso dell'informazione. Quindi l'informazione è esattamente il territorio di scontro e il centro del contendere. Non l'Ucraina, non la Russia, non il Mondo, non altro. Tutto ciò che è in @GioCo è l'informazione e il dominio che il vincitore (o i vincitori) conserveranno sulla stessa in futuro.

Ora, a giocare c'è solo un gruppo nel Mondo ed è tuuuuuttto concorde in un punto. Che per dettare le regole e quindi dominare l'informazione del futuro, non ci potrà essere più di un attore.

PUNTO e a capo.

Il motivo? Molto semplice, perché l'informazione circola e non può essere limitata da confini, quindi solo uno può essere quello che rimane per gestirla, non ce ne può essere più di uno. I confini diventano il Mondo, i confini diventano la virtualità, un iper-realtà dove di fatto non ci sono confini perché tutti i confini sono inclusi.

Non siamo nel medioevo dove non potevo sapere cosa succedeva in tempo reale non dico dall'altra parte del Mondo ma nammeno a 100 Km da casa mia. Non solo, l'informazione circola e deve poter circolare sempre più velocemente, perché la sua forza è esattamente quella. Più la si limita più il suo "appeal", cioè ciò che la rende preziosa, svanisce. Nessuno vuole questo. Quindi se il futuro è la digitalizzazione essa dipende esclusivamente dal suo successo e il suo successo dipende esclusivamente dalla vastità, portata (throughput) e densità di connessioni di cui "la rete" può disporre.

Quindi a prescindere da qualsiasi discorso a tutti, ma proprio a tutti gli attori sullo scenario globale conviene a prescindere da qualsiasi conflitto in essere, potenziare la rete digitale, quantomeno quella del proprio territorio controllato e con i mezzi adatti. Ad esempio nel deserto conviene disporre di conessioni satellitari, mentre in una ambiente urbano di camblaggi e antenne.

Ma una volta realizzata l'infrastruttura, come si fa a controllarla? Cioè cosa consente di gestire il traffico che vi circola? Mentre è relativamente facile per una rete idrica o elettrica, già un poco più complesso per una telefonica e ferroviaria o televisiva, per l'infrastruttura digitale c'è un problema più spinoso degli altri perché vi circola anche denaro "contante" e l'informazione che non è "denaro" ma è valore rapidamente convertibile in denaro. Quindi è potere. Quindi l'interruzione o anche solo qualsiasi limitazione è sempre "dolorosa" per tutti gli attori in scena, non solo per una parte.

MOLTO dolorosa e in genere molto più per chi gestisce la rete che per chi ne fruisce.

Quindi è con questa lente (secondo me) che dobbiamo leggere le recentri estromissioni dei canali di propaganda russa, come RT e Sputnik, dalle reti digitali europee, estromissioni che come vediamo non includono la rete ucraina del web. Quindi è come tentare di fermare le onde del mare con le mani, si ottiene un effetto più di immagine che sostanziale, perché di fondo tali estromissioni non le vuole e non le cerca davvero nessuno anche perché non sono nemmeno praticabili a lungo andare. Quindi colpiranno certamente, come ad esempio le tantissime censure che hanno colpito singoli profili nei social più diffusi negli ultimi anni, ma più che altro facendoci ben comprendere la visione che ha chi ha pretese di conquista della rete e dei dati che noi stessi immettiamo di nostra spontanea volontà, come questo articolo, come tanti altri che sono ogni giorno inseriti nei vari canali della cosiddetta "informazione alternativa" (che ci sarebbe da discutere su quale alternativa poi in effetti rappresenta, cioè rispetto a cosa, per quanto è l'unica che si possa ancora dire minimamente capace di riflettere sulle questioni che ci circondano) o controinformazione che dir si voglia, come se "io" dovrei sentirmi contro l'intero apparato propagandistico globale. Una fetenzia, scusate. Nemmeno nel mito una cosa del genere è pensabile, non ha proprio senso.

Quel che si può fare è trovare soluzioni di piccola portata e creative ben sapendo che al sistema piace rimanere gestore dell'informazione e che qualsiasi sia la soluzione proposta sarà utile in certi casi ma meno in altri, quindi non c'è una panacea per problemi di questa portata. Solo tanti piccoli interventi che lavorano per contenere il disastro. "Proporre un metodo di analisi" adatto ai tempi è quel che faccio nel mio piccolo e nell'angolino di questa riserva indiana. Finché (bontà del padrone) esisterà l'angolino in cui si potrà fare. Tutto qui.

Come ho detto tante volte, per realizzare un termine di possesso, cioè per poter rivendicare un possesso dei dati della rete, erano obbligatori due passaggi (ormai quasi ultimati): l'ultimo miglio e la digitalizzazione della identità. La seconda non la spiego, con la CIE (carta di identità elettronica) e soprattutto con la biometria (prelievo "forzoso" delle impronte digitali) non c'è molto da aggiungere. L'accorpamento di tutti i dati sensibili di un soggetto rispetto questo profilo digitale è una semplice e logica conseguenza di ordine amministrativo: a quel punto non ha senso averli sparpagliati, anche se la raccolta degli stessi rimane possibile e relativamente "semplice" anche rimanessero sparpagliati. Si raccolgono per comodità pratica e basta.

L'ultimo miglio è ciò che permette alla rete di identificare in via univoca un utente senza possibilità di errore ed è necessario per abbinarlo al profilo digitale (perché l'operazione per la macchina non è automatica). Non è una cosa semplice, nemmeno con la nanotecnologia, ma al sistema basta un margine di errore accettabile. Comunque ci sono vari approcci, più o meno invasivi per risolverlo, con vari pro e contro, ma tutti cercano semplicemente di incorporare l'utente fisicamente dentro nella rete uniformando il concetto di "identità digitale" con quella fisica (e vi assicuro che ci vorranno anni perché la gente comune capisca questo passaggio). Tutto ciò non serve a garantirci un futuro migliore, serve unicamente a consentire la rivendicazione della proprietà nell'effettuare (ricordate "la parolina magica"?) datamining. Perché è come nelle miniere, devo poter avere un qualche tipo di certificato di proprietà per rivendicare il diritto di rivendere ciò che viene estratto!!! Se la miniera sei tu devo poter avere una pezza giustificativa che mi dica che quel dato proviene da te.

PUNTO e a capo.

Ora che questi CONCETTI BASILARI per capire la nostra epoca li abbiamo esposti il più chiaramente e sinteticamente che mi riusciva, passiamo alla questione Ucraina e alla terza guerra Mondiale. Perché di questo si tratta, atomiche o meno. Mettiamocelo bene in testa.

Come dicevo gli attori sono in verità UNO. Cioé il campo di @GioCo, il contesto, è lo stesso identico per tutti e non ci sono veramente "contrari" se non di facciata e molto, molto blanda, tipo Elon Musk che sostiene le proteste a Ottawa per poi ritirarsi in buon ordine quando gli viene comandato di farlo. Un caso tra i tanti illuminante sono le Olimpiadi invernali di quest'anno, 2022, che si tengono nel paese più contestato del Mondo (dal punto di vista della gestione dei diritti naturali) per volontà del CONI, la Cina, ed entro una organizzazione che definire "d'assedio" e riduttivo. La dovremmo chiamare piuttosto "laboratorio militare cinese di isolamento per la gestione della circolazione dell'informazione" che per un Olimpiade è una specie di ossimoro, ma nell'idea esposta qui, compatibile con la vetrina globale dove la Cina può mostrare le proprie capacità di gestione di quel flusso dati che è imprescindibile per il mercato del futuro.

Di fatto le Olimpiadi invernali cinesi sono una fiera di mezzi militari per dimostrare la potenza che il PCC può mettere a disposizione "del Mondo" (interessato) nel silenziare la dissidenza e vi assicuro che le orecchie di chi bene ascolta (non le proteste dei neoprimitivi, come li chiama Blondet, che secondo il mio modesto parere escludono tutti quelli che capiscono e riflettono a sufficienza sul concetto centrale che riguarda la digitalizzazione globale) sono ben diritte e guardano con MOLTA attenzione quanto ivi sta accadendo.

Ci sono poi le diverse squadre globaliste che se le danno anche di santa ragione, ma la scacchiera è una sola e pure il complesso dove si gioca è uno solo. Quello globale. Per ciò l'escalation nucleare è possibile, anzi è un rischio molto tangibile, ma non per l'interesse più generale che non è quello, ma semplicemente perché la posta in @GioCo è davvero troppo alta e "qualcuno" tra le parti potrebbe decidere che se non sarà lui non sarà nessuno a dominare il futuro.

Anche di questo ho scritto e riscritto tante volte, ma so che mettere insieme i puntini è difficile. Per me come per chi mi legge. Quindi procediamo che non è di certo mia intenzione "tirarmela".

Se vogliamo trovare un termine per identificare le squadre in @GioCo per la conquista dei flussi digitali futuri, dobbiamo prima di tutto fare un operazione "filosofica" (ok, il termine non è adatto ma seguitemi che poi si capisce meglio cosa intendo). Ci sono fondamentalmente due concetti contrapposti di potere che si stanno "menando" sul campo e tu, che lo voglia o meno, parteggi per uno di questi. Il primo vuole che sia sempre detta almeno mezza verità, mai tutta. La prima metà serve a nascondere la seconda. Putin è di questa schiatta. Poi approfondiamo ma è bene fermare i concetti.

Poi ce ne è un altra che invece mente, mente sempre e mente per principio non per ingannare e da in pasto stronzate per tenere buoni i sottoposti o la carne da macello che dir si voglia. Insomma i neoprimitivi. La menzogna è il mezzo con cui relazionarsi se si vuole una relazione di potere sul prossimo in questo contesto. Quindi la verità va rinnegata a prescindere. Il drago e disperazione fanno parte di questa schiatta.

Quando quindi vediamo il confronto con "i partner" UE del natostan e la Russia di Putin, in verità vediamo solo il confronto tra chi pensa che per governare (e fai molta attenzione che questo concetto si riversa poi in quello del dominio del futuro digitale) è obbligatorio mentire ed è solo la menzogna giusta quella che bisogna trovare, quella che contiene meno verità possibile, niente del tutto è meglio (spesso è più illusoria che praticabile una condotta del genere, un pizzico di verità è sempre necessaria per sostenere la menzogna) e chi invece pensa che sia obbligatorio dire la verità ma non tutta, solo quella strettamente necessaria e utile a costruire un rapporto di consenso e fiducia che permetta di tenere nascosta quella che invece demolirebbe il rapporto di fiducia. Vi soprenderà sapere che l'arcinemico apparente della Russia, l'Inghilterra, tende ad avere questo secondo approccio anche se la sua soluzione momentanea è di tenere un piede in tutte le scarpe, quindi oscilla tra posizioni più negazioniste della realtà, cioé più false del falso, e posizioni più realisitiche, cioé parzialmente vere. In particolare la politica interna inglese tende a somigliare a quella russa, mentre quella estera tende ad adeguarsi ai dettami del natostan.

Stessa "politica mista" che potremmo definire "opportunista" è in Israele, gestita con "mille pesi e mille misure" dove più conviene. Ma c'è un altra "nazione" nel Mondo che convive più e meglio di altre con questa modalità "opportunista" di condurre la politica ed è il Vaticano, asso assoluto e irraggiungibile nella politica dell'opportunismo senza limiti. Nonostante il soglio pontificio sia in mano alla compagine Gesuita che non fa mistero di quale sia il suo "programma" di controllo delle informazioni da dare in pasto alle masse, ca%%i di pachamama permettendo, abbiamo un altra parte retta da un papa che ha abidicato al suo potere temporale, ma non alla sua funzione di vicario di cristo e che rappresenta di fatto la "versione putiniana" (se così la vogliamo intendere) del potere. Mezza verità e solo per quanto strettamente necessario. Viganò è l'esponente più in vista di questa seconda corrente di pensiero.

Quindi, si combatte sul terreno e in Ucraina per determinare chi avrà la gestione della rete digitale del futuro. Cioè quale sarà il paradigma "spirituale" che lo dominerà.

Attenzione che quando Putin dice che combatte "la rete dei pedofili" e lo fa insieme a Trump, non usciamo da questo quadro coerente. Infatti c'è pedofilia e pedofilia. C'è una pedofilia moralmente condannabile ma che non inficia necessariamente il rapporto di fiducia e quindi anche nella misura in cui viene a galla ed è condannabile per un certo ordinamento (tipo il pompino a Clinton) può persino diventare un vanto per chi la esercita (esempio per tutti il Cavalier B. di italica "gloria") se e solo se viene coinvolto un pubblico che si può dire residuamente consensenziente. Un concetto non del tutto oscuro e che dipende strettamente dall'età. Una ragazzetta comunque che rimane affascinata da ambienti molto ricchi e dalla possibilità di accedervi senza particolari qualifiche se non la propria maturità sessuale e avvenenza, è chiaro che difficilmente dirà di no. A meno che non abbia solidi basi morali per farlo ma questa sappiamo bene non è una società che comunica alla gioventù questo tipo di messaggi. Non è la società che restituisce alla moralità salda molto valore. Più spesso si da del fesso a chi la conserva.

In altre parole è una pedofilia relativa e verso giovinette più o meno affascinate dai lustrini di una vita facile, per ciò resa consenziente dalla corruzione che ha inciso su "l'idea simbolo della verginità" come valore trasmissibile e da conservare, ma non sulla violenza. Quindi sessualità minorenne si ma senza violenza. Questo punto è essenziale e riguarda i costumi moderni occidentali "post drive-in" o meglio ancora, "post-figli-dei-fiori", atti liberalizzare certi usi i costumi, adattantoli alle esigenze dell'era industriale che ha bisogno della mercificazione del corpo, teniamolo ben presente.

Non sto di certo poi dicendo che "un tempo era meglio" quando i padri menavano come fabbri le figlie ree di aver guardato troppo a lungo un giovinetto del villaggio accando, neh! Cerchiamo di tenere un senso della misura nelle interpretazioni di ciò che poi scrivo. La mia è solo una constatazione dei tempi e basta.

Ben altra cosa è poi quella che riguarda la pedofilia, pedofilia, pedofilia. Riprendo con ciò una battuta di un film di Benigni ("La Vita è Bella") in cui lui ripete la parola "fritto" tre volte per intendere che si tratta di un cibo "disgustosamente" fritto e non semplicemente fritto.

La versione disgutosa della pedofilia è precisamente quella senza limiti. Non di tipo MORALE!!! Questo è l'errore che si commette, facendo di tutta l'erba un fascio. Il limite è quello crimoso e ignobile, cioè proprio aberrante. Più è aberrante il rapporto, più è psicolabile e meglio é ed è proprio voluto e ricercato il rapporto psicolabile e aberrante, non è un effetto conseguente a una pratica licenziosa, no no, è proprio IL rapporto più perverso che si riesce a esercitare quello volutamente cercato con perizia. Perizia esattamente scientifica...

O magica, perché l'idea che circola è che si "succhiano" energie giovani per restare in vita e in relazione con il potere. Se credete che sia un modo metaforico di descrivere la realtà, tornate coi piedi per terra.

Perché? Semplice, perché è un modo per esercitare con pochissimo margine di libertà il controllo sulla Mente che mente altrui. Più è la perversione, più questo diventa l'esercizio di potere di un essere umano verso un altro in infiniti modi, tra cui il ricatto/dipendenza (psicolabile) equivalente a una droga e l'idea che si possa ciò che ad altri è vietato, passandola liscia. Quindi la pedofilia diventa IL mezzo tramite cui esercitare potere di altissimo profilo. QUESTA è esattamente la rete pedofila globalista a cui si riferisce Putin e che di fatto costituisce "la squadra" avversaria dello scacchiere globale.

Personalmente, ora mi chiederete, con chi sto? Con nessuno. Mi fa schifo l'una e l'altra squadra perché è proprio il @GioCo del potere che ripudio e in specifico questo @GioCo alla degradazione generale dell'essere umano, non perché gli attori partecipanti mi facciano schifo, ma perché è un modo per deprimere le potenzialità che ognuno di noi potrebbe esprimere, riducendo al bieco stato larvale tutti, indistintamente e solo per crassa ignoranza. Ma dato che non siamo in un epoca in cui posso fare lo schizzinoso, pur col senso di vomito irreprimibile che mi riempie l'animo, @GioCo-forza devo scegliere il meno peggio e il meno peggio non è di sicuro il peggio.

Detto questo so che il futuro sarà di una compagine mista e sarà quello che scontenterà tutti. Ma almeno facciamo in modo che non domini per forza su tutto la depravazione senza limiti. Se ci riusciamo cerchiamo di contenere il danno, almeno quello.

Non so se quanto qui scritto è vero, non mi interessa, non cerco la verità ne la spaccio. Applico un metodo, mi limito a quello e il metodo mi chiede di concepire quadri coerenti il più allargati possibile, tali da includere quindi ipotesi che possano reggere con il resto quando integrate e nel rapporto con l'osservabile più generale.

Ora, se sei arrivato fino a questo punto, chiediamoci, in tale contesto che senso ha la guerra Ucraina? Semplice, è una guerra di nervi. Il primo che cede perde tutto.
 
Mi spiego meglio. Per poter dire che Putin è un pazzo che vuole il Mondo, cioé solo quello che vuole la controparte, ma guai a dirlo, deve esserci la pistola fumante. Cioè quel tipo di massacro che il sistema desidera disperatamente mettergli sotto il naso per accusarlo e non gli importa chi lo farà o in cosa consisterà, basta sia abbastanza grave da incolpare Putin. Sono disposti a tutto perché semplicemente tutto è in @GioCo, è la scommessa più Grande che sia mai stata fatta nella storia di tutte le scommesse. Quindi ogni colpo basso è lecito, ma deve essere un colpo basso che funziona e fin'ora (bisogna dirlo) il natostan non sta brillando in strategia.
 
Tutto questo, manco a dirlo, sulla nostra pelle, certamente, ma questo è un dettaglio che non cambia il ragionamento. Quindi è logico che gli scarponi occidentali in Ucraina non ci vadano per combattere Putin, ma per perpetrare quei massacri ai danni del popolo ucraino (veri o falsi non importa, basta che siano credibili) necessari all'odience da addossare (come responsabilità) alla controparte e sputtanarla, quindi non servono eserciti. Controparte (russa) che fa il @GioCo rovesciato, cioé è lì per dimostrare invece che la sua presenza non serve a mettere un ennesimo stato fantoccio che non ha nulla di meglio da dare agli ucraini, ma a salvare gli ucraini dai neonazisti. Realtà vera ma è solo la metà utile a Putin per tenere gli scarponi in terra ucraina e salvaguardare gli interessi della russia, che per carità sono lecitissimi, ma non collimano per forza con quelli ucraini o del natostan.
 
Caso vuole che la storia dia ragione a Putin, ma è solo un caso storico. Non c'è davvero niente che ci dica che domani si rovescino le parti per qualche altra disputa di potere. Per ciò parteggiare per chiccessia è un assurdità se sei per costoro "carne da macello" (mediatico).
 
In ultima analisi, la situazione della guerra ad oggi è questa: l'occidente vuole un massacro e sta cercando in ogni modo di provocarlo e Z. pure, la Russia invece tiene la situazione come "congelata", si limita con calma a scegliere obbiettivi sensibili e a disinnescare tutti i tentativi di provocazione interni ed esterni, accerchia e aspetta. Cosa aspetta? Aspetta che forze interne all'ucraina si stacchino dal governo reggente e facciano il lavoro sporco al posto della Russia per togliere l'ucraina dall'influenza NATO.
 
Certo, il solo fatto che la Russia sia presente con gli scarponi non garantisce che la NATO non riesca nell'intento e soprattutto è il motivo che realizza la minaccia al massacro di innocenti.
 
A questo proposito, rimando a un episodio "di guerra" dell'informazione per riflettere, episodio che risale a qualche hanno fa (2014): il volo Malaysia Airlines 17 (QUI). Soprattutto c'è da riflettere sui tempi e i modi in cui l'informazione è stata gestita. Oggi e con l'isolamento dei canali di informazione pro-russa o la loro ridotta capacità penetrativa in UE, è chiarissimo che si cerca di rallentare un eventuale contromossa che ci possa raccontare un altra storia, favorevole alla russia, in caso di psy-ops su suolo ucraino.

Citazione
Simsim
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Questa volta, devo dirti, ti trovo un pó riduttivo. É chiaro che ci si gioca molto in Ucraina anche dal lato russo, e per quello che mi riguarda non si tratta di fare il tifo. C´é peró un punto di vista di buon senso che a mio parere é doveroso mantenere come bussola in tutto questo, e sono le motivazioni reali. La Russia puó mettere sul tavolo la salvaguardia delle popolazioni del Donbass come cappello di un nugolo  di altri interessi certamente presenti. La Nato non ha mezza ragione valida per essere lí, anzi, paradossalmente sta difendendo un gruppo neonazista installato lí 8 anni fa per un nugolo di altri interessi propri. Questa é la foto plastica su cui io parto per i ragionamenti.

Poi si possono fare letteralmente infinite considerazioni. Se dovessimo peró analizzare la storia recente, ci renderemmo conto che ciascuna delle due parti ha sviluppato militarmente una certa tendenza. E la tendenza Nato/Usa é decisamente peggiore di quella russa nel periodo in questione, periodo in cui molteplici stati  in giro per il mondo sono letteralmente finiti in ginocchio quando non distrutti da un conflitto. Sto rimanendo poi sui fatti concreti ed empiricamente verificabili, ma sappiamo entrambi (probabilmente) che questo conflitto si sviluppa su molteplici direttrici anche non prettamente visibili a prima occhiata.


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GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Pubblicato da: @simsim

Questa volta, devo dirti, ti trovo un pó riduttivo. É chiaro che ci si gioca molto in Ucraina anche dal lato russo, e per quello che mi riguarda non si tratta di fare il tifo. C´é peró un punto di vista di buon senso che a mio parere é doveroso mantenere come bussola in tutto questo, e sono le motivazioni reali. La Russia puó mettere sul tavolo la salvaguardia delle popolazioni del Donbass come cappello di un nugolo  di altri interessi certamente presenti. La Nato non ha mezza ragione valida per essere lí, anzi, paradossalmente sta difendendo un gruppo neonazista installato lí 8 anni fa per un nugolo di altri interessi propri. Questa é la foto plastica su cui io parto per i ragionamenti.

Poi si possono fare letteralmente infinite considerazioni. Se dovessimo peró analizzare la storia recente, ci renderemmo conto che ciascuna delle due parti ha sviluppato militarmente una certa tendenza. E la tendenza Nato/Usa é decisamente peggiore di quella russa nel periodo in questione, periodo in cui molteplici stati  in giro per il mondo sono letteralmente finiti in ginocchio quando non distrutti da un conflitto. Sto rimanendo poi sui fatti concreti ed empiricamente verificabili, ma sappiamo entrambi (probabilmente) che questo conflitto si sviluppa su molteplici direttrici anche non prettamente visibili a prima occhiata.

Si, certamente, non possiamo non vedere quanto dici. Il mio intervento però non andava (al solito) verso una direzione già ripresa diverse volte nei social e che possiamo anche condividere.

In particolare mi premeva far notare come la situazione che si delinea in via sempre più decisa è la volontà di tornare verso una guerra fredda, semplicemente con un muro spostato un po' più a Est, fatto da un cuscinetto di paesi neutrali confinanti con la Russia e un occidente che seppur allargato in UE verso i paesi dell'Ex Patto di Varsavia, molto meno incisivo a livello globale e con una spiccata tendenza (interessante da valutare) suicida.

Personalmente la leggo così: il sistema messo in piedi fin'ora dal cosiddetto "blocco occidentale" del Patto Atlantico e di area anglofila, si è costruito (a partire dal crollo del muro di Berlino) attorno all'idea di avere in mano il Mondo e quindi ha sviluppato tutte le sue prerogative future su questo assunto.

Sbagliato.

Nel senso che effettivamente durante gli anni '90 c'erano pochi attori globali che potevano competere con questo consesso di oligarchi atlantisti che però hanno di fatto compiuto un "miracolo al rovescio". Al posto di proseguire la strada giù tracciata e realizzare così senza colpo ferire quella globalizzazione tanto agognata, si sono abbandonati a facili idealismi e false credenze. Queste hanno dato loro false speranze di essere ormai i padroni del Mondo (potevano diventarlo ma dovevano ancora concretizzare questo fatto conquistanto TUTTI i cuori, senza svelarsi per ciò che erano come avevano fatto fino a quel momento e hanno perso il treno) e crogiolandosi su questa idea (Fukuyama insegna) hanno pianificato di fatto IL futuro globalista che avevano in serbo da tempo immemore.

Prematuramente.

Così hanno svelato le carte troppo presto, consentendo (storicamente parlando) all'ultimo istante un colpo di reni di altri popoli che hanno potuto "vedere la mano" e rigettarla. In particolare stati dell'America latina, del medio oriente e dell'Asia, che meno di altri erano sotto l'influenza atlantista e che hanno visto nella mossa di questa plutocrazia l'equivalente mafioso del "ti faccio una proposta che non puoi rifiutare". Perché una massa critica di persone influenti capissero bene che l'antifona era "o stai con noi o muori", cioè che non venivano più tollerati margini di trattativa o di manovra (ad es. Saddam) c'è voluto qualche decennio.

Ma alcuni paesi più di altri per varie ragioni "in posizione di relativa forza contrattuale sullo scenario globale", come la Cina ad esempio, non avendo la forza di contrastare queste oligarchie atlantiste direttamente, hanno aggirato l'ostacolo mantenendo un profilo basso, ma lavorando instancabilmente per erodere potere atlantista. Praticamente hanno messo sul piatto lo scenario multipolare, attirando così il consenso di tutti gli attori che volevano mantenere in tutto o in parte autonomia governativa, anche e soprattutto a livello regionale. Quello che Zio Sam non gli permetteva più di avere. Praticamente un orda di piccoli tiranni che erano stati addestrati e foraggiati dal complesso della CIA fino a ieri, improvvisamente per puro senso di auto-conservazione hanno iniziato a guardare a oriente.

Il ritorno sullo scacchiere globale della Russia (militarmente intendo) e la salvaguardia dell'autonomia territoriale e politica DI SUCCESSO di paesi come la Turchia, la Siria e l'Iran, pur nelle aspre contese territoriali, hanno di fatto cambiato la percezione globale dei contrappesi, mentre il blocco Atlantista è andato avanti a rullo compressore a realizzare il suo "Governo Globale", ignorando le esigenze di tutti e le nuove condizioni storiche, semplicemente intendendo la forza come mezzo per "completare" la sua agenda dal momento che non concepiva più attori paritetici con cui confrontarsi, dando tempo perché si formasse dall'altra parte un nuovo blocco emergente di oligarchi eterogeneo (individuabile grossolanamente dei BRICS) che semplicemente diceva "ognuno a casa sua fa gli affari suoi e quando si fanno affari globali ci si siede a un tavolo e ci si mette d'accordo rispettando la sovranità territoriale".

TUTTI di natura paramafiosa. TUTTI. Pro e Contro.

Chiaramente però era un intendimento eversivo quello della multipolarità se la tua agenda da cupola prevede che "la sovranità territoriale" in senso autonomo debba andare in soffitta per il bene di chi "sa di avere già vinto" storicamente. Così infatti è stato concepito dalle nuove plutocrazie, per sovvertire l'ordine che i più forti volevano (e vogliono tutt'ora) imporre.

Risultato? La miopia delle élite di st'accidente di occidente immagino diverrà per i posteri proverbiale. La ghiotta occasione di avere tutto facile facile, se la sono giocata nel modo più IMBECILLE che si poteva concepire. Tanto da poterlo considerare un vero e proprio "miracolo storico al contrario" appunto. Ma non solo, dato che totalmente imbecilli non sono, si sono accorti in corsa di avere fatto male i conti, cioé di averli fatti senza l'oste. Peggio che peggio, non avevano un "piano B" e quindi ne hanno elaborato uno in corsa.

Con risultati grotteschi.

Una sfilza infinita di emergenze globali che permettessero ai soliti noti di riprendersi quel diritto di governo globale che nel frattempo si sono fatti scippare sotto il naso ha semplicemente accelerato il disfacimento degli intenti atlantisti. Come tentare di ripendere i buoi che sono nel frattempo scappati suonando le sirene antincendio. Ma fosse solo questo.

Lo hanno fatto ovviamente con i nostri culi, perché non bisogna mai scordare che sta gente (tutti, compresi Cinesi e Russi) fa i piani con il culo degli altri, se vincono vincono solo loro, se perdono perdiamo solo noi. Per mandato, se no non sarebbero veri oligarchi. Cioè non importa chi è al potere e lo esercita da buon oligarca, TU devi dargli il culo se te lo chiede mafiosamente con gentilezza "perché si".

Oppure sei un infame. TU. Non lui. La nostra risposta? Fantozzi. "Zi badrone!".

Di conseguenza le parti sono andate avanti con i loro intenti a tirare la corda finché non si è spezzata. Adesso, possiamo dire che la situazione è finalmente cambiata?

NO! I globalisti altantisti continuano a ritenere di avere il diritto di portare avanti l'agenda che "gli altri" vogliono impedire addossando loro tutte le colpe dei loro fallimenti e viceversa chi si oppone continua a ritenere che il suo diritto sia mantere autonomia territoriale difendendola con le unghie e con i denti, non che sarebbe bello magari avere si un ordine globale, ma magari dei popoli e basato sul diritto naturale umano, non sulla volontà oligarchica di questo o di quel paramafioso.

Però attenzione, tutto questo bel quadretto ci esclude a priori. Sono diatribe come sempre tra poteri forti che ci chiedono insistentemente di fare nostre le loro beghe, le nostre esigenze non sono comprese nell'equazione IN OGNI CASO, semplicemente. Cioé non siamo quelli che possono sedersi al tavolo a discutere a prescindere dal tavolo o dalla discussione.

Noi siamo solo i polli da spennare e stiamo discutendo tra l'uno e l'altro qual'è quello che ci permetterà alla fine di conservare addosso qualche piuma, come fosse una partita allo stadio. Basta.


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