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Cina: il più GRANDE disastro di cui la Storia avrà memoria


GioCo
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[immagine presa QUI, da un reportage del 2007 che rimane attuale, su impressioni turistiche nostrane, con didascalia: Una caratteristica abitazione cinese, una costruzione di fortuna monofamiliare nella quale al primo piano vi sono i locali per abitazione a al pianterreno quelli per una attività commerciale o artigianale]
 
Se c'è una cosa che non sopporto è scrivere ciò che so perfettamente non verrà compreso e senza che nessuno ne abbia colpa, sforzarmi di scriverlo con tutti i crismi per ridurre al minimo i fraintendimenti e per ciò spendendoci un oceano di tempo (per fortuna che almeno non lo rubo a nessuno) e in mezzo a difficoltà neurologiche discretamente serie, con il mio demone che non sente ragioni e per argomenti delicati che non sono quasi mai d'accordo a condivedere... Anche perché alla certezza dell'incomprensibilità indipendente dai miei miserabili sforzi o quelli del mio prossimo per starmi dietro si somma pure la consapevolezza che chi mi ascolta difficilmente me ne renderà poi merito un domani e sempre per i soliti meccanismi della Mente che mente, che non lasciano scampo quando di mezzo ci sono argomenti così "seri" e ostici.
 
Per fortuna non vado in cerca di proseliti, ne mi interessa ricevere premi o men che meno notorietà. Mi limito a eseguire quanto il mio demone comanda.
 
Ben tornati a tutti, miei eroici lettori, in questo ennesimo POST pirata, lasciato in questa riserva indiana accessibile a pochi eletti, dove ci lanceremo in una di quelle maratone che chiamarle sfide è riduttivo. Il @GioCo è sempre lo stesso, non so se ciò che scrivo è vero, non mi interessa e non cerco di spacciarlo come tale, per ciò va inteso come tema di riflessione frutto di un metodo che si basa sulla ricostruzione coerente di un quadro il più possibile allargato.
 
La Cina, questo mistero. Come molti degli argomenti che tratto, dico subito che ne so poco o nulla, ma dato che non mi occupo di verità, quel che mi interessa è trattare il celeste impero per una certa porzione specifica di eventi più generali, anche se poi reagisce con una "estetica" tutta sua.
 
Detto questo, non considero un individuo cinese "strutturalmente" diverso da uno occidentale. Se anche in Cina le tradizioni insegnano a dare più importanza alla relazione sociale (quindi alla Cina in quanto identità comune di un popolo, una terra e una storia) rispetto l'individuo, poi però a guardare bene nel dettaglio e oltre le apparenze, troviamo gli stessi identici meccanismi emotivi a regolare le relazioni, meccanismi così poco compresi e così poco riconosciuti come apicali nella disamina dei comportamenti umani, tanto in Cina come da noi in st'accidente di occidente.
 
Facciamo alcune premesse: il drago è una figura collocata per lo più nel mito (e non ci interessa qui tirarlo fuori da quel contesto) un po' ovunque. Certo, in oriente tende a prendere un aspetto più serpentino che canide, ma sempre con 4 zampe e la capacità di sputare fuoco. Nel mito nostrano il drago è narrato sia come un predatore spietato, sia come una forza in grado di garantire stabilità e giustizia per tutti. Pensiamo ad esempio a Excalibur e alla dinnastia dei Pendragon oppure a Vlad III membro della Casa dei Drăculești, fondata per proteggere il cristianesimo nell'Europa orientale. Come da noi, quindi, anche in Cina c'è una radicata tradizione che eleva il drago a figura ancestrale che accompagna le dinnastie più nobili e antiche, epiche battaglie e grandi figure eroiche o mostruosi abomini.
 
Certo, in Cina è più spesso una forza positiva associata alla salute, all'armonia e alla fortuna. Ciò non di meno anche alla brutalità e alla prepotenza, tipica dei rettili. Perché spendo così tanto tempo con questa "forza" e per di più senza toglierla dal mito a cui appartiene? Perché oltre ogni evidenza evidente è la proiezione che più facilmente si avvicina, nella tradizione popolare cinese, al capitalismo (finanziario) all'occidentale, dal momento che viene fatto proprio dalla Cina. Diciamo che è un buon simbolo per un cinese del capitalismo "alla cinese". Noi però come sottotraccia lo continueremo a intendere come un crimine contro l'umanità a prescindere da chi lo esercita, che sia cinese, occidentale o persino lunare è un modo molochiano di intendere i rapporti umani, cioé basato sul sacrificio dell'innocenza, sempre e comunque.
 
La Cina ha una lunghissima tradizione di isolamento e autonomia. I cinesi in generale si sentono molto cinesi e molto legati alla loro origine. Per confronto, un italiano medio è agli antipodi. Non dico che è per nascita cosmopolita, sotto traccia forse noi siamo anche più legati di un cinese medio alle nostre tradizioni, non fosse altro che per lo spessore e la densità storica di cui nel bene e nel male siamo il risultato, tuttavia non facciamo mai mistero di come la miseria domini sopra ogni altra cosa in casa nostra e siamo per ciò abituati a considerare l'italianità più come una iattura che un vanto, tant'è che il biasimo verso i nostri connazionali tende a sprecarsi e di contro per confronto ci risulta facile avere ammirazione per qualsiasi altra realtà che non sia la nostra. Per i cinesi non è così. Certò "i cinesi" per una massa che arriva quasi al miliardo e mezzo è un genericismo da cui dovremmo un po' prendere le distanze. In Cina vi sono oltre 56 etnie riconosciute e poco in porta che quella più nota e diffusa sia quella Han, con una popolazione che da sola supera abbondantemente il miliardo.
 
Ecco, qui però c'è il primo problema consistente. Il numero di persone. Non si possono rendere tutte "felici" con il modello occidentale. Non c'è abbastanza "ricchezza" sul pianeta. Come diceva un mio caro amico che aveva studiato a Londra economia, "...Se i cinesi decidessero domani di pulirsi il culo con la carta igienica in un attimo sparirebbe l'Amazonia". Lasciando perdere che l'Amazonia ce la fa anche da sola a sparire, senza il contributo dei culi cinesi, direi comunque che il termine di confronto è efficace.
 
Questo ci dice una cosa molto semplice: la Cina non può essere la protagonista del progresso tecnologico "all'occidentale" del futuro. Non così com'è adesso per lo meno, con una popolazione in eccesso valutabile in quasi un miliardo. Quindi il capitale umano della Cina è la sua risorsa primaria, ma anche il suo tallone d'Achille nella prospettiva di un controllo futuro del pianeta per via dello sviluppo delle nuove tecnologie.
 
Da qui è scontata la seconda domanda: quanti "cinesi" stanno effettivamente "godendo" della transizione da un economia fondamentalmente rurale e una industriale? Più o meno 400milioni di persone. Sono queste poi che godendo del capitalismo digitale lo subiscono anche. Tutti gli altri "spariscono". Non esistono. Non hanno una dimensione e nemmeno un posto nella società del futuro. Ma è peggio di così, infinitamente peggio e adesso andremo a capire meglio cosa c'è nel cuore del drago "alla cinese".
 
Qualcosa che fa apparire il "nostro" drago (per confronto) espressione di quello specifico consesso cattogiudaico "buono".
 
Distinguiamo l'economia reale da quella finanziaria. Nell'economia reale ci mettiamo un bene primario per lo sviluppo del futuro: il chip. Per quella finanziaria ce ne mettiamo un altro e proprio di un "servizio": l'esternalizzazione. Potremmo considerare il primo un bene e il secondo un servizio strettamente legato a quel bene. Nel senso che l'uno non avrebbe il valore che ha senza l'altro.
 
Esternalizzare, significa "trasferire" da un ente o un individuo a un altro, la responsabilità di una certa azione che comporta dei rischi di tipo legale e in specie quando lede i diritti naturali dell'Uomo. Ma come si fa a disaccoppiare la responsabilità da chi commette il crimine? Come faccio a dire che non è chi ha sparato ad essere il colpevole, ma il problema sei tu che non centri assolutamente niente, tant'é stavi a chilometri dalla scena del delitto? Bho, molto più semplice di quanto crediamo o vorremmo. Noi anime candide, tendiamo sempre a pensare che il significato di quel che accade sia in ciò che accade, non che il significato sia dato a ciò che accade e quindi è per natura manipolabile.
 
Qualsiasi evento è sempre "vittima" dell'intepretazione. Ad esempio, se brucio sul rogo una strega, scaccio il demonio e con ciò non posso ritenermi responsabile di aver commesso un delitto orrendo, ho fatto invece la cosa giusta per me e per la stessa persona, oramai non più "padrona" del suo corpo. Gli ho fatto quindi "del bene" anche se come "nostro Signore Gesù Cristo" ha dovuto soffrire, si è però in questo modo purificato il suo animo. Se non vi piace il parallelo storico con la visione cattolica della strogoneria medievale, possiamo passare alla psichiatria della prima ora? Era scienza, ma non meno orrida e brutale. Possiamo procedere in questo modo trovando ogni volta che la questione dei diritti è un tema fin troppo pieno di rovesci.
 
La Cina è un esempio plastico di questi rovesci. Ma per arrivarci dobbiamo guardare un termine preciso, oltre la popolazione e la distribuzione su base etnica. Ogni economia (l'ho detto tante e tante volte, al solito inascoltato) che sia basata sullo sviluppo "civile", basa il suo realtivo successo sulla infrastruttura. Ad esempio per gli antichi romani erano le strade che collegavano ogni angolo dell'Impero e nell'Urbe erano gli acquedotti e le fognature, testimoniati dalle immancabili terme. Quando parliamo quindi di una economia di successo, parliamo sempre di infrastrutture di successo che marchiano quella specifica economia. Nel caso cinese è indubbiamnete l'elettronica e nella sua proiezione fuori dai confini, le connessioni digitali.
 
L'America, che è una talassocrazia che ha per ora in mano la parte esterna di quella rete digitale, sia nei suoi servizi strategici principali (come lo SWIFT) sia nella garanzia della sua relativa sicurezza (con la Marina militare) e buon funzionamento, garantisce e amministra "il servizio". Ad esempio con la protezione delle dorsali marine. Ovviamente questo dota l'America di una capacità di ricatto che contiene l'emergere di altri attori sullo scenario internazionale che pretendono una quota di controllo su quella infrastruttura. Per l'America, oltre ogni evidenza evidente, è invece fuori discussione, perché è una questione di sicurezza nazionale. Ma c'è un ma. Ciò che non si può controllare si può sempre aggirare.
 
Allora cos'ha pensato la Cina (militare) a livello strategico? Che se l'America non vuole condividere (riuscite adesso a capire cosa c'è dietro la parolina "multipolare" proposta dalla Cina con la nuova via della seta?) alla Cina non importa, tanto il resto del pianeta che conta qualcosa si trova quasi tutto nel continente euroasiatico, rendendo il dominio dei mari secondario. Quindi la situazione diventa chiara: abbiamo da una parte una Cina che spinge per un eurasia unita e prospera e dall'altra l'America e le altre "potenze" tagliate fuori economicamente (come il Giappone e l'Australia) che cerca disperatamente in ogni modo di tenerla divisa per la sua stessa sopravvivenza strategica e per la posizione di dominio che ancora occupa.
 
In questa situazione paradossale, non manca il grottesco. Ma procediamo per gradi e torniamo indietro un passo. L'infrastruttura che più conta, internamente ai paesi e per lo sviluppo economico è quella urbana. In soldoni case, case moderne. In quest'ottica l'edilizia civile e in specie quella dei servizi pubblici di in una realtà come quella cinese deve essere pensata per volumi e densità che sono inconcepibili al di fuori della moderna tecnologia, se le si vuole prospere, cioè con decine di milioni di abitanti "da zero", che devono trasferirsi dai luoghi tradizionali alle realtà moderne, con tutto ciò che questo comporta. Quindi per decine e decine di anni, la Cina ha investito una quantità di risorse inconcepibile, tipo muraglia cinese, per costruire città moderne dove ci si aspettava andassero ad abitare i cinesi. Ma è successo qualcos'altro. Intanto al solito, quando si muove un economia di questo tipo sono iniziati gli inciuci degli amici degli amici (tradizione molto cinese che la accomune alle mafie nostrane) e date le proporzioni, cominciamo a capire che se la corte del draghistan adesso fosse in Cina, dovremmo parlare di una galassia sterminata di corruttela e marcescenza, coperta da un mirabile velo di seta azzurrognola perché nessuno veda. Niente a che vedere con le proporzioni dei soliti quattro politicanti nostrani e delle micraggini locali.
 
Insieme alla corruzione arriva sempre (perché è nelle tendenze empotive umane) il desiderio di andare oltre. Strafare. Esagerare. Per esempio dimostrando di poter fare cose che agli altri sono vietate, sia per etica che per legge. Come divertirsi con le minorenni ad esempio. Da qui possiamo solo vagamente intendere il traffico umano che in un regime come quello cinese può allestire, tale da far sparire quello dei tempi migliori del Signor B., quando davanti a canale 5 c'erano le file di minorenni che aspettavano "un provino" e da cui poi è stata selezionata certa "gioventù" anche politica del nostro paese. Insomma, il Male chiama il Male e la malapianta quando attecchisce, fino quando trova terreno fertile, non fa che prosperare. Possiamo solo terrorizzarci a pensare cosa adesso c'è in Cina.
 
Questo però non può passare inosservato a livello locale. Così come nel primo dopoguerra da noi non passava inosservato ai vecchi contadini che la vita cittadina era consumata nello spreco e nell'assenza di etica "umana". Da noi ci fu una specie di esodo di massa nei luoghi urbanizzati, si dice per questioni economiche. Ma eravamo anche appena usciti da una guerra e il nostro paese prima era prospero. In Cina se c'è stata una prosperità maggiore di quella a cui erano abituati, era di secoli e secoli precedente. Erano cioè seduti su uno stile di vita medio che certamente era dominato dalla povertà assoluta, ma anche dalla dignità e dalla tradizione e che aveva attraversato la guerra, garantendo comunque a tutti un certa coesistenza pacifica e stabile. Cioè era un modello che "funzionava", non ne conoscevano "un altro migliore". Certamente, poi le giovani generazioni come da noi hanno riempito le moderne fabbriche di elettronica e adesso c'è una quantità crescente di laureati con ottimi livelli di conoscenza e capacità ingegneristica. Ma il salto generazionale è stato troppo rapido. Dov'è andata a finire la massa di vecchi cinesi agricoltori? Ma soprattutto, sapendo che le economie sono redistribuite in modo da alimentare le mafie locali, quanti si sono arricchiti e quali sono le reali condizioni economiche della massa prevalente cinese?
 
Già solo sapere che "non esiste pensione in Cina" a me fa correre un brivido lungo la schiena e ricorda bene le lezioni di capitalismo liberista vittoriano: la povertà è male da estirpare. Nel senso che il povero deve morire.
 
Ma secondo voi, uno che vive in Cina, non vede che la città porta a condizioni se possibile anche più miserabili di prima, almeno per quanto riguarda le relazioni sociali e "l'etica" media? No, le proporzioni sono troppo vaste e per un popolo abituato a dare più valore alla società che alla propria persona, non può passare inosservato. Da qui la famigerata "lotta alla corruzione" di Xi che con questa chiave iniziamo a inquadrare in modo coerente.
 
Ma anche l'emigrazione mancata verso le "nuove residenze" che comportano anche un nuovo stile di vita che oltre ogni evidenza evidente, non è stata abbracciata in massa dai cinesi. Al contrario. Uno spaccato di questa realtà tenuta sotto una pesantissima cortina fumogena dal regime, ce la da l'evento delle olimpiadi invernali di Beijing del 2022, che tanto ha fatto discutere, soprattutto per la scelta del luogo, scelta che è stata fortemente voluta dal regime e per creare una vetrina internazionale sui suoi supposti successi. Invece ha aperto una crepa per farci vedere le spaventose storture. Dalla gestione della pandemia ai mille problemi di "sicurezza" degli atleti, a un altro problema più importante e meno noto: il carbone.
 
Essendo un luogo dove si tengono sport invernali possiamo immaginare che Beijing non sia esattamente all'equatore, cioè non è un posto molto caldo. La stragrande maggioranza della gente deve scaldarsi e ha la possibilità di farlo con il GAS, l'elettricità e il carbone. Ora, se da noi i prezzi del GAS sono alle stelle, però almeno ancora riusciamo a farci un uovo al tegamino e tenere caldi i termosifoni. Questo grazie alle infrastrutture che sono già in essere e che a Beijing non si possono permettere tutti. La stragrande maggioranza deve fare affidamento sul carbone e in "caldaie" di fortuna per stare al caldo. Questo rende l'aria delle città irrespirabile, come e peggio accadeva da noi quando la maggior parte dei nostri riscaldamenti urbani andava a carbone (con le stufe) e non potevi stendere fuori i panni se non volevi ritirarli più sporchi di prima. Solo che per noi all'epoca non c'era alternativa, mentre i cinesi di Beijing non ce l'hanno per questioni economiche. Soluzione cinese? La polizia entra nelle case dei più poveri e sfascia le stufe per evitare che la gente bruci carbone che è stato vietato in occasione delle olimpiadi e al solo scopo di esibire gli straordinari successi in campo energetico della Cina (QUI e soprattutto per la condizione dei poveri QUI).
 
Quindi, riassumento, gli investitori esteri hanno riversato un sacco di soldi per realizzare una FALLIMENTARE bolla edilizia dalle proporzioni BIBLICHE (che i subprime del 2008 con fallimento della Lehman mollami) che nessuno va ad abitare, perché di fatto il regime si regge sulla corruzione. In compenso la grande massa occupa abitazioni di fortuna, con tutto ciò che questo comporta non solo a livello di immagine, ma anche di controllo sociale (pensiamo alla buffonata della politica "zero covid" in una realtà di sto genere e iniziamo seriamante a "ridere" del successo del ferreo controllo sociale alla cinese ma anche a piangere per la devastazione che comporta).
 
In altre parole UN DISASTRO UMANO EPICO e senza appello e proprio nel cuore della società che si dice "mettere al primo posto" il benessere del popolo. Sono FAKE COLOSSALI. La realtà tanto decantata del successo cinese è semplicemente UN DISASTRO UMANO, e per la precisione, il più grande DISASTRO SOCIALE che si sia mai visto da quando esiste il genere umano.
 
Ed è un modello "di successo" che la Cina (e con lei st'accidente di occidente) intenderebbe esportare?
 
Si, esatto! Il drago (guardatelo bene in faccia) è qui per quello.
 
Funzionerà? Ovvio che no. Non sta funzionando in Cina, fuori dalla coltre impenetrabile della propagada e per i freddi numeri, perché mai dovrebbe da noi? Produrrà solo tanta miseria umana, corruzione e criminalità e una spessissima pubblicità positiva sopra a coprirla. Tutto qui.

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Arian Van Heisen
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Confutare tutte le dissimulazioni e congetture  espresse nell' articolo sarebbe al tempo troppo facile e troppo lungo 

mi limito a questo :L’attore principale del sistema previdenziale cinese è ovviamente il sistema pubblico, che ha radici lontane nel tempo e nei decenni è diventato un punto di riferimento essenziale per centinaia di milioni di cinesi, essendo gli altri due livelli, ai quali abbiamo già accennato, ancora poco sviluppati seppure promettenti. Il sistema ha conosciuto nel tempo diverse evoluzioni la più recente delle quali data al 2015, quando erano vigenti quattro regimi previdenziali che si proponevano di coprire sostanzialmente tutto l’universo di riferimento. Le aree erano quattro: la Basic Old Age Insurance (BOAI), dove erano iscritti i lavoratori delle imprese a scopo di lucro, comprese quelle pubbliche; il Public Employee Pension (PEP), dedicato ai dipendenti pubblici impiegati nei vari servizi del governo e degli enti locali; le Urban Resident Pension (URP), per gli abitanti over 16 senza lavoro formale, quindi sostanzialmente degli autonomi, non agricolo e le New Rural Resident Pension (NRP) per i residenti nelle campagne nella stessa condizione. 

L' importante che funzioni per i Cinesi ai quali non interessa il giudizio fazioso di un occidentale sostenitore dei GUERRAFONDAI creatori del più grande disastro

della storia oltre che ai più efferati crimini di Guerra il Capitalismo USA -GB .


Tizio8020 e LuxIgnis hanno apprezzato
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LuxIgnis
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@Arian Van Heisen

Ti sei dimenticato di dire che in Cina in pensione i maschi vanno a 60 anni e le femmine a 50 se operaie ed a 55 le altre.

Proprio come da noi.....

Posso capire che non sia interessante cercare la verità ma non posso capire invece la propagazione della menzogna.


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cedric
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Al di la della propaganda, ciascuno deve vendere il proprio vino, è innegabile che la cina stia gestendo il proprio sviluppo mondiale su un orizzonte di 50-100 anni. Quel che fa oggi l'attuale dirigenza cinese è programmare la cina del prossimo secolo. Possono permettersi anche grandi errori, perchè saranno assorbiti nell'arco di qualche decennio. Il crac Evergrande ha danneggiato soprattutto l'occidente ed i cinesi occidentalizzati, non è un caso che il governo cinese li abbia lasciati affondare, così servono di monito agli altri.

Per contro nel mondo occidentale si lavora su un orizzonte medio di 3-6 MESI. Tutte le attività finanziarie e commerciali prosperano col feticcio della trimestrale. Pianificare uno sviluppo in questi termini è una pura follia, tutti lo sanno ma se ne guardano bene dal modificarlo. La vita è già breve, la vita utile lo è ancor meno, quindi avanti con le trimestrali, con le elezioni ogni due anni e con tutto cio' che produce risultati tangibili entro l'anno in corso. Qualcuno si ricorda che i lloys di londra pubblicavano i bilanci dopo TRE ANNI, proprio per diluire le inevitabili perdite estemporanee  con i profitti costanti. Era una saggia prassi che in troppi hanno dimenticato per ottenere bonus (i dirigenti) , prebende (i politici)  e premi di produttività (gli operai). Meglio un uovo oggi, non si sa mai.

Per questo l'occidente ha già perso il confronto e solo la cina (forse associata alla russia) dominerà il pianeta nel prossimo secolo con una organizzazione sociale molto simile all'impero romano o a quello ottomano. L'india col suo miliardo di affamati sopravviverà a stento solo finchè avrò qualche atomica, a loro servono ancora un paio di secoli. Ma tanto a noi occidentali che ce frega? Il prossimo secolo saremo già morti e cremati, sempre che entro una decina di anni ci sia una bella guerra nucleare, ma anche in questo caso finiremo cremati, però da vivi.

 


LuxIgnis e PietroGE hanno apprezzato
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GioCo
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Bene, constato che non è passato il messaggio. Non fa niente.
 
Qui mi limito solo a rispondere a @LuxIgnis. Quella è la pensione di chi "ha lavorato" secondo l'ordine capitalistico e di produzione nostrano (industriale). Ma in Cina la grande massa non è quella dei lavoratori delle industrie. Il contado e la manovalanza proveniente dalla campagna è solo sfruttato, come da noi i coltivatori di pomodori e i "proprietari" che non godono certo di "pensione". Uguale.
 
Ma siccome NON ESISTONO non se ne parla. Quindi, prima di dire che sto dicendo sciocchezze, per piacere, fate almeno lo sforzo di approfondire. Non fosse altro che per "rispetto" della fatica che mi chiede il pezzo. Sempre se volete, perché a ben vedere non c'è nessun obbligo.

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Tizio8020
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Ohi...questo è ciò che hai scritto tu:

 

"Già solo sapere che "non esiste pensione in Cina" a me fa correre un brivido lungo la schiena e ricorda bene le lezioni di capitalismo liberista vittoriano: la povertà è male da estirpare. Nel senso che il povero deve morire."

 

E su questo noi ti si risponde: non è vero.

 

 


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GioCo
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Pubblicato da: @tizio8020

Ohi...questo è ciò che hai scritto tu:

 

"Già solo sapere che "non esiste pensione in Cina" a me fa correre un brivido lungo la schiena e ricorda bene le lezioni di capitalismo liberista vittoriano: la povertà è male da estirpare. Nel senso che il povero deve morire."

 

E su questo noi ti si risponde: non è vero.

 

 

Fermo restando che mi si contesta la verità e a quanto pare non c'è la voglia di leggere quel che scrivo (disfuzione apprenditiva?) dato che ripeto in ogni sede e ogni volta che non mi interessa, non la spaccio e non la cerco, se interessa la verità cercatevela per vostro conto e non mi rompete la minchia, la critica però ha senso seeeee....

Se si legge al solito solo quello che si vuole leggere e che fa comodo. Cioè solo la parte "selettivamente" presa per poter ribadire le proprie tesi e senza fare ciò che ripeto e ripeto e ripeto allo sfinimento. Cioé ricondurre tutto a un quadro di senso compiuto (=coerente in sé) più generale. Ma anche qui, non pretendo che sia fatto un lavoro tanto mastodonrico, ci vogliono poi gli attributi e so bene che non è facile esercitarli. Quindi se si vuole rimanere "ricercatori di verità" a me va benissimo, solo che è un modo di procedere MOLTO fuori contesto rispetto il POST.

Detto questo e per esclusivo AMORE verso il mio prossimo, ti invito a guardare la questione da un altra angolatura (adesso la ri-ri-ri-scrivo per evitare fraintentimenti) e se non ti convince a fare delle ricerche e a tornare con dati, fonti ed eventualmente testimonianze perché dire "non è vero" possono anche bambini di 8 anni ma il contributo al dibattito è scarsuccio, o no?

In altri termini, evita di fare il distruttivo a piacere perché si. Motiva. Per quanto riguarda i miei (di motivi): è OVVIO che non è così per ciò che concerne LA PROPAGANDA CINESE e il ciclo del lavoro moderno industriale (che occupa certamente una fetta minoritaria della società cinese) ed è OVVIO che non è così per ciò che concerne la REALTA' CINESE più vasta. Quella che ho descritto come povera e di origine contandina. Provami che sta gente (paria trattati come da noi i migranti) ha riconoscimenti migliori dei coltivatori di pomodori nostrani, i quali (te lo ricordo perché sta merda mentale poi è contagiosa peggio dell'Omicron) sono spesso accusati di avere emolumenti dallo stato giornalieri per il solo fatto di essere sbarcati e messi nei "campi di concentramento" per sbarcati. Da dove generalmente fuggono prima che possono perdendo ovviamente il diritto alla diaria.

Bisogna quindi vedere qual'è poi il contraccambio e di cosa esattamente stiamo parlando con "pensione" che da noi ha un senso ma in bocca a un burocrate cinese forse ne ha tutto un altro. E noi non sentiamo le ragioni di chi non ha voce in patria, da noi come da loro.

La realtà del prossimo, carissimo lettore è (mi dispiace per le semplificazioni alla "Papete") veramente veramente complessa e volerla come vogliamo solo perché ci fa piacere è tipico di chi non cerca e non vuole approfondire.

Quindi spicciati, mettiti in pari. Oppure cortesemente evita questo genere di commenti. GRAZIE!


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Tizio8020
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Una supercazzola così lunga per non dire semplicemente che hai sbagliato???

La pensione in Cina c'è.

Se poi mi vuoi venire a dire che se non hai mai lavorato in regola e/o non hai documenti non te la danno...ti svelo un segreto: è così anche qui!

Anzi: più facile che qui la diano ai genitori di stranieri che son qui da poco, invece che a chi qui ci è nato.

Parecchi addirittura qui nemmeno ci son mai venuti... basta farlo risultare.

I nostri invece che hanno lavorato fin da 12 anni (ed all'epoca le Marchette te le pagavano!) prendono meno di 600 € al mese.

Stessa cosa succede con assegni familiari, assegni vari del Comune , aiuti per l'affitto etc.

Io mi son dovuto distruggre fisicamente per mantenere da solo 9 persone, mai avuto 1 € da Comune/Stato/etc.

Però conosco famiglie straniere che hanno avuto assegnate non una ma 3 case (con la scusa che i tre fratelli "non vanno d'accordo"!), oltre a tutto il corollario.

Non ultimo l'RdC.

 

Dici che in Cina stanno peggio???

 


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GioCo
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Pubblicato da: @tizio8020

Una supercazzola così lunga per non dire semplicemente che hai sbagliato???

Un invito ad approfondire è una supercazzola? Si, mi sono arrabbiato e me ne scuso, ma c'è un limite all'incapacità di controllare le proprie pulsioni. Poi è bene riprendere il controllo.

La pensione in Cina c'è.

Mai detto niente di diverso, infatti "non esiste pensione in Cina" è virgolettato perché riguarda una massa fuori dai radar ma numericamente prevalente che si può facilmente desumere per logica, per ciò guarda che non stai proprio sul pezzo... ed è un terzo avviso di cuore questo, che ha lo scopo di invitarti a riflettere, non di offendere... Non prenderla sul personale!

Se poi mi vuoi venire a dire che se non hai mai lavorato in regola e/o non hai documenti non te la danno...ti svelo un segreto: è così anche qui!

Fare di tutta l'erba un fascio non è bene e non ha coerenza. Di nuovo rileggi, non ha senso ripetere ciò che è scritto, ti invito a rileggere e a riflettere prima di scrivere.

Anzi: più facile che qui la diano ai genitori di stranieri che son qui da poco, invece che a chi qui ci è nato.

Parecchi addirittura qui nemmeno ci son mai venuti... basta farlo risultare.

I nostri invece che hanno lavorato fin da 12 anni (ed all'epoca le Marchette te le pagavano!) prendono meno di 600 € al mese.

Stessa cosa succede con assegni familiari, assegni vari del Comune , aiuti per l'affitto etc.

Io mi son dovuto distruggre fisicamente per mantenere da solo 9 persone, mai avuto 1 € da Comune/Stato/etc.

Però conosco famiglie straniere che hanno avuto assegnate non una ma 3 case (con la scusa che i tre fratelli "non vanno d'accordo"!), oltre a tutto il corollario.

Non ultimo l'RdC.

 

Dici che in Cina stanno peggio???

Si, stanno peggio e non hai davvero idea di quanto. Dovremmo stringergi umanamente con i nostri fratelli cinesi che subiscono per gli orrori che imperversano in quella terra, ma che lo dico a fare? Chi grida sentendo solo il proprio dolore non ha spazio per quello altrui. Mi dispiace (davvero, non scherzo) per le tue vicissitudini. Mi permetto di sentirmi vicino, non ne sono scevro, data la miseria in cui sono ridotto. Comprendo lo sconforto e per il tradimento per un contratto sociale che era partito bene (qui in Italia) promettendo una vecchiaia dignitosa a chi faceva il proprio dovere sociale, però era una frottola perché noi non viviamo su un altro pianeta e nemmeno nel paradiso dove possiamo bearci di accordi stabili e duraturi con chi sta ai patti. Il massimo qui che abbiamo ai vertici sono accordi di convenienza reciproca che durano quel che durano, cioè finché c'è un bilancio nei rapporti di forza. Viviamo in un mondo dove a dominare c'è gente senza morale ne scrupoli e ciò che abbiamo vissuto negli ultimi 70 anni è un relativo privilegio storico unicamente dato dalla eccezionalità, eravamo terra di conquista al confine con il nemico (ex URSS) e per la necessità di rimanere politicamente stabili, avevamo molti contrappesi sociali garantiti che ci hanno fatto arricchire e con un ottima distribuzione, oltre ovviamente a donarci cosucce come GLADIO (in cima alla lista dei sospetti nelle stagioni stragiste) e i missili balistici NATO che ci rendevano e tutt'ora ci rendono obbiettivo militare preferenziale per la risposta atomica russa, ma questo è un altro discorso.

Nel mondo, @tizio8020, dato che da come scrivi credo anche tu possa vantare qualche capello bianco, lo sappiamo benissimo entrambi, come paese eravamo (e per certi versi ancora siamo) eccezioni assolute, non la norma. Tolto paesi dalle dimensioni (demografiche) ridicole e qualche altra nazione occidentale "fortunata" che ha dato sempre le briciole (il minimo utile x evitare ribellioni di massa) ai propri cittadini ed esclusivamente perché altri popoli all'estero subivano la brutalità delle logiche perverse "econocentriche", il panorama generale è disarmante ovunque guardi. La stessa America, tanto decantata demoniocrazia, dove vige "la libertà" come dogma, qualsiasi cosa sta puttanata voglia dire, insegna che se sei indigente è per colpa tua e così, in perfetto animo liberista, gli indigenti spariscono perché si vergognano, si autoannichiliscono e non fanno valere i loro diritti ne hanno dignità umana riconosciuta, figuriamoci nel resto del mondo dove di certo non è la demoniocrazia lo stato dell'arte delle politiche nazionali. La Cina ad esempio è una dittatura e particolarmente feroce pure.

Poi tu parli di immigrazione. Temevo che ci fosse sotto troppa semplificazione, da come scrivi. Tu non hai idea di quali orrori infiniti si consumano dietro i paraventi della propaganda migratoria. A parte la riduzione in schiavitù (pensa alla tratta delle schiave minorenni costrette a lavorare in strada da noi, non le hai viste a bordo strada?) e il commercio di organi che è in qualche misura minoritario rispetto la massa generale che si sposta pur nella compiacenza generale delle procure e parte del "business", ad ogni "concessione" di cui godono devi legare un contraccambio che non è altro che un altro orrore, un altra forma di sfruttamento bieco e immorale che deve essere "nascosto" sotto il tappeto. Non so tu, ma di certo non vorrei mai stare con chi sbarca da un gommone e per ciò "gode" di qualche diritto tra gli infiniti rovesci. Certo, lo scopo primario è il confronto con "i diritti" di cui abbiamo goduto e per lo smantellamento dello stato sociale messo in piedi dal secondo dopoguerra. Quindi hai ragione, la manovalanza giovane maschile e forte viene "trattata bene", ma non per le ragioni che credi. Sono forme di corrutela che alla fine servono a produrre mentalità perverse, per noi e per loro. Servono a tenerci divisi. Per esempio serve a gonfiare le tasche dei criminali che poi qui mostrano il loro volto più esecrabile mescolandolo con quello etnico a cui appartengono, esattamente come le mafie nostrane che spadroneggiano in un certo territorio, ne più e ne meno. In fondo nei paesi anglofoni non è forse il migrante italiano che è stato sempre paragonato al mafioso per eccellenza? E tu sei mafioso per caso? Non credo, così pure l'immigrato medio. La narrativa e la motivazione (vera certamente, perché fatta apposta!) è la stessa.

Per ciò, @tizio8020, ti invito a distinguere il crimine dall'umana gente. Un conto è il profitto bieco di chi sfrutta le miserie in modo "creativo" del prossimo e un altra è l'umanità che tenta di sopravvivere e in certi casi se riesce persino di viviere entro isole di relativa quiete.

 


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Exo
 Exo
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Ma apprezzo l’articolo è la volontà di fare chiarezza di Gioco.

Anch’io ho impressioni simili.

Ma ho come un impressione.

Che ci sarà un inattesa rivolta appena si fermerà la locomotiva.

E’ anche vero una cosa: la Cina non è’ autosufficiente dal punto di vista alimentare e se non lo e’ e’ perché’ evidentemente la terra in Cina non è’ ancora una vera e propria proprietà privata.


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Exo
 Exo
Eminent Member
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Signori questa Cina e’ davvero curiosa.

Ho sentito storie che in Cina i figli unici abbandonano i genitori.

Racconto brevemente ciò che mi è stato raccontato.

Col maoismo hanno perso la tradizione.

Con il boom capitalista ancora di più.

Ricostruiscono templi antichi di secoli in cemento e acciaio.

Per opposto è vero ciò che dice Gioco, ovvero a essere sfruttati sono i vecchi non i giovani.

Questa cosa mi è stata raccontata con una nota di soddisfazione dal mio amico”perché lì almeno se vai al mc donald non ci trovi il ragazzino, ma l’anziano.

Il ragazzino e’ li incattivito a giocare in borsa col cellulare.

Di fianco un ciccione americano che mangia.”

Se questa Cina ha successo e’ perché comunque è meno gerontocrazia dell’Italia.

 


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cedric
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Cambiando qualche parola la descrizione della Cina ricorda molto l'italia

Ho sentito storie che in Cina Italia  figli unici abbandonano i genitori.
Con i maoismo democristiani  hanno perso la tradizione.
Con il boom capitalista ancora di più.
Ricostruiscono  templi chiese antichi di secoli in cemento e acciaio.

Suvvia in italia non si abbandonano mica i genitori: sono più utili da vivi che da morti.
Li si rinchiude in una casa di riposo o se proprio serve in un congelatore (dopo che sono morti..) dicendo in giro che sono alle maldive. Ovviamente prima gli si fa firmare  la delega per riscuotere la  loro pensione, tanto a loro i quattrini non servono.


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