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Il futuro della Chirurgia


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Vi parlerò qui di un altro tipo di Malasanità, ma per farlo è necessario introdurre il concetto con un fumetto. Non sono un amante del fumetto e men che meno del fumetto recente che ha un taglio decisamente differente da quello degli anni '80, molto più ordinato e "semplice".

La mondernità ha portato a un tipo di tavole confuso, frammentato, sovrapposto, dove la cornice viene spesso rotta, sovrapposta, mescolata allo sfondo, tutto per dare dinamicità alle immagini. Non amo questo tipo di rappresentazione "caotica", tuttavia questo taglio editoriale non l'ho trovato sempre fastidioso e in particolare non quando diventa coerente con la natura della storia stessa.

E' il caso del fumetto Witch Doctor edito dalla Saldapress degli autori Brandon Seifert (ideatore) e Lukas Ketner (disegnatore). Ne sono usciti solo due volumi, poi pare che gli autori abbiano litigato e quindi la collana è rimasta incompleta. Personalmente sono rimasto colpito da diversi aspetti abbastanza curiosi riguardo ciò che viene rappresentato. Innanzi tutto l'eroe protagonista è un chirurgo che opera con la magia per liberare persone possedute e come "bisturi" usa la lama di Excalibur in grado di operare sia nel piano materiale che in quello spirituale. L'altro aspetto interessante è la disamina "scientifica" della possessione che viene dettagliata con particolari medici e ricondotta sempre a una qualche forma di infestazione data da parassiti che si nutrono di "energia magica". Insomma, c'è una specifica volontà di mantenere una narrazione coerente e già questo è un aspetto raro per i nostri tempi. Non mi piace molto la posa dei personaggi, tipicamente schizofrenica e autocentrata senza un contraltare di innocenza che non sia semplice "carne da cannone". Una deriva narrativa tendente al cinismo che ha preso l'impennata con l'arrivo al potere dei neocon e che ha esaltato le forme solipsistiche autoelettive unilateralmente imposte alla "America First" tanto nella politica come nella produzione artistica. La versione italiana è del 2014 ma il fumetto è stato pubblicato tra il 2011 e il 2013.

Il fumetto non poteva non venirmi in mente guardando i video di "Capire il Futuro" che parlavano di chirurgia, cioè quei panel organizzati dalla associazione gianrobertocasaleggio.com. In particolare mi è venuto in mente in questo video QUI in cui è intervenuto l'entusiasta Nicola Bedin, Managing Director dell'ospedale San Raffaele di Milano per parlarci delle fantastiche prospettive della Tencologia del Futuro.

A me invece di prefigurarmi le straordinarie opportunità che ci dischiuderà la chirurgia postmoderna spiegata dal Bedin, mi tormentava la figura torreggiante del demone "chirurgo" del fumetto, evocato con il numero 911, il numero unico di emergenza per il piano di numerazione nordamericano, scritto sulla parete di una stanza con il sangue.

Perché?

Il fumetto che nel secondo volume titola in via straordinariamente efficace "Malasanità" non parla infatti dell'incapacità dei chirurghi di curare, cioè della malasanità intesa come corruzione, mancanza e spreco, tutt'altro. I demoni chirurghi sono talmente bravi che riescono persino a resuscitare i morti e non temo che la chirurgia attuale sia proiettata in quella direzione.

Il problema è che per curare le afflizzioni, bisogna però almeno prima provocarle. Altrimenti che ca%%o ti curi? Niente.

Il medico da ippocrate in poi, dovrebbe infatti lavorare alacremente per la sua propria inutilità e quindi per evitare di dover curare cercando attivamente di stimolare le forze politiche e civili nel creare ambienti sani o perlomeno avvisando su cosa è meglio evitare per non generare patologia. Non quindi "esclusivamente" cercare nuove forme di "cura". Non ho mai sentito un solo vocabolo speso dal Bedin per la critica del nostro stile di vita e non temo che lo sentirò nemmeno in futuro perché lui è un manager cioè uno che con la ricerca deve lucrare e mantenere al passo l'istituto-azienda fruttando la risorsa primaria di qualsiasi ospedale-aziendalizzato: il dolore dei pazienti.

Chiaro che all'ospedale rimane di interesse primario l'Umanità con cui deve essere trattato il paziente, perché come ho spiegato nel mio precedente intervento, il Male non può proprio presentarsi con il suo volto reale, deve sempre apparire attraente, se no col ca%%o che ti fotte. In più deve sempre negare l'aspetto ributtante, altrimenti si scopre l'inghippo. L'inghippo è proprio il concetto che trasforma la sanità in un ente di ricerca scientifico, rivestendo quindi di "buonismo" un atto intrinsecamente distorto che non ci viene mai presentato come distorto. Il demone "ti può curare" per davvero e tu sai che può veramente farlo, che ha mezzi straordinari per riuscirci, ma a quale prezzo?

Se da una parte la ricerca è fondamentale per comprendere il nostro corpo, la relazione che abbiamo con l'ambiente e le possibilità che ci rimangono per migliorare tale relazione, la questione non può e non deve mai ridursi a un tecnicismo, tipo "prendi la pastiglia che ti passa" e non può e non deve rimanere appannaggio di un ente che si occupa di sanità. Chi opera nella sanità dovrebbe aiutarci a diventare sempre più coscienti di chi siamo, dove ci troviamo e in che direzione stiamo andando come "società". Nella misura in cui la sanità quindi "cura" senza renderci consapevoli di cosa ha indotto lo stato di disagio necessitante di cura e senza intervenire per ridurre la possibilità che si verifichi ancora quella condizione, fallisce il suo compito primario. In tutto questo la ricerca (che ribadisco non dovrebbe essere di compentenza sanitaria) ha un ruolo certamente determinante ma mai e poi mai sostitutivo degli obbiettivi medici. Perché se la ricerca diventa l'obbiettivo di un istituto ospedaliero, significa che lo fa per fini di profitto e di concorrenza globale, per ciò a quel punto a prescindere dagli entusiasmi e dalla buona volontà, della cura o della "umanità" reclamizzata, diventa inevitabile che l'istituto somigli sempre più alla malasanità dei "demoni chirurghi" del fumetto.

A questo punto lascio alla vostra fantasia la ricostruzione della "fantastica opportunità" di restituire la vita ai morti. Non so voi ma io prego di non essere costretto a vedere quel futuro.


Citazione
ignorans
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 305
 

Ma te, Gioco, hai mai riflettuto sul fatto che questa società deve solo pagar degli stipendi? Ecco, questo Bodin è uno stipendiato e sta semplicemente vendendo la "bontà" del fatto che gli viene pagato uno stipendio. Tutto qua. E sono tutti così. Non c'è altro che stipendiati e la loro penosa autocelebrazione.
La "cultura" di cui disponiamo possiamo riassumerla così.


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fiurdesoca
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 107
 

E per pagare lo stipendio ogni mezzo è buono purché renda.
E ogni paziente è buono finché rende.


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