https://ilpedante.info/post/della-magica-poiesi
Folgorante pezzo del Pedante, scritto col bisturi come al solito
Sontuosissimo!
Bellissimo! Complimenti!
cari amici, davvero non so come siamo arrivati qui. Senza nemmeno sfiorare la profondità dottrinale del Pedante, anch'io penso da tempo che molti dei malanni che ci affliggono siano dovuti alla scomparsa del trascendente - dell'idea stessa del trascendente - dalle nostre esistenze. Maledetti Pitagora e i suoi seguaci, dunque? Non sono del tutto d'accordo, almeno uno spiraglio lo avevano lasciato aperto, se affermi di poter conoscere solo ciò che è misurabile, o che tutto ciò che conosciamo è misurabile, implicitamente accetti che ci siano cose non misurabili e/o non conoscibili. Oggi tutto questo è polvere, nella nostra arroganza pensiamo di conoscere tutto e di poterlo esprimere con una cifra associata ad un'unità di misura. Pensiero miserabile davvero, quando lo scibile è un mucchietto di nozioni sparuto e autoriferito, opposto ad un'immensa mole di fenomeni ignoti, e soprattutto destinati a rimanere tali per sempre, senza alcuna possibilità di un progresso umano che li possa disvelare
"Il sogno razionalistico di comprimere la realtà nell'intelletto risolvendo la ferita originale del dualismo ontologico naufragava così contro lo scoglio dei numeri irrazionali"...
Che profondità e allo stesso tempo che chiarezza in una sola frase! Riporta con i piedi per terra e forse indica la direzione in cui sviluppare e articolare il proprio sapere. Che bello sarebbe se questo approccio allo studio fosse almeno in parte condiviso da tanti che, anche dietro una cattedra, si atteggiano a depositari del sapere senza accorgersi di essere ormai fermi alla superficie delle loro discipline (la matematica, in questo caso) e a volte neanche a quella. Ma il vero sapere richiede tempo, pazienza e umiltà. La lettura di questo testo sarebbe anche un buon esercizio intellettuale per tutti gli assertori del metodo e del pensiero scientifico, surrogato a slogan ideologico e ormai alienato dalle sue origini filosofiche.
Grazie per l'ottima lettura, @ducadiGrumello.