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Insetti a tavola (li stiamo già mangiando?)

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Primadellesabbie
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Da qualche tempo compaiono articoli sul tema degli insetti come alimentazione umana, è noto che popolazioni primitive si nutrono abitualmente di insetti, la gamma alimentare è una componente fondamentale della cultura di una popolazione: come finirà?

Sul sito della BBC di oggi, traduzione automatica, sottolineatura mia:

 

È stato a lungo suggerito che dovremmo iniziare a mangiare insetti per aiutare l'ambiente, ma per molti di noi non è un pensiero appetibile. Un'azienda israeliana spera di conquistare gli schizzinosi aggiungendo aromi diversi.

Dror Tamir apre un pacchetto di caramelle gelatinose marroni. "Prova uno", dice il capo dell'azienda di tecnologia alimentare Hargol.

Le piccole caramelle gommose sono ricche di proteine, ma non di soia o gelatina. Sono invece costituiti da un insetto commestibile e saltellante: le locuste, che sono un tipo di cavalletta.

"Le cavallette hanno il sapore di noci pecan, funghi, caffè e cioccolato", aggiunge Tamir. "Ma con la nostra gamma di alimenti possiamo aggiungere gusti diversi... le caramelle gommose sono disponibili al gusto di arancia e fragola".

L'imprenditore israeliano racconta di essere rimasto affascinato dalle cavallette da bambino, dopo aver ascoltato le storie di sua nonna, che faceva la cuoca in un kibbutz, o fattoria collettiva.

"Ho saputo degli anni '50, quando Israele soffriva sia di insicurezza alimentare che di sciami di locuste che arrivavano dall'Africa e distruggevano i raccolti", dice.

"Mentre la maggior parte dei membri del kibbutz correva nei campi per spaventare le cavallette, i membri ebrei yemeniti e marocchini ne raccoglievano tonnellate da mangiare.

"È stato allora che ho scoperto che le cavallette sono cibo per miliardi di persone in tutto il mondo".

Gli insetti sono stati a lungo mangiati dalle comunità in Africa, Asia, America Centrale e Medio Oriente, ma per molte persone in Europa e Nord America rimane un pensiero sgradito.

Il signor Tamir spera di cambiare tutto ciò e la sua azienda sta per introdurre una gamma di prodotti. Oltre ai dolci ci saranno barrette energetiche, hamburger e palline di falafel.

Se non sei ancora convinto che gli insetti diventeranno mai parte della dieta occidentale, alcuni esperti ritengono che alla fine potrebbe non esserci scelta a causa delle preoccupazioni ambientali e della prevista crescita della popolazione globale.

Entro il 2050 la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere i 9,8 miliardi, in aumento rispetto agli attuali 7,7 miliardi.

Con altri due miliardi di persone da sfamare, alcuni dicono che l'agricoltura tradizionale non sarà in grado di tenere il passo. E che, allo stesso tempo, passare alle proteine ​​degli insetti sarà di gran lunga migliore per l'ambiente rispetto all'allevamento di mucche, pecore e altri mammiferi.

"Le proteine ​​sono essenziali nella nostra dieta", afferma il professor Robin May, capo consulente scientifico della Food Standards Agency del Regno Unito. "Ma spesso alcuni dei nostri alimenti più ricchi di proteine ​​hanno un impatto ambientale o etico significativo, ad esempio carne o latticini.

"Alcune proteine ​​di insetti, come i grilli macinati o i vermi della farina liofilizzati, sono economiche, facili da coltivare, a basso contenuto di grassi e hanno un impatto ambientale inferiore rispetto alla carne.

"E a volte possono persino fornire un prezioso servizio di 'riciclaggio', consumando i prodotti di scarto come alimento principale, quindi i potenziali vantaggi per la società sono significativi".

Tuttavia, il professor May avverte anche che rimangono alcune domande riguardo al consumo di insetti d'allevamento.

"Il modo in cui gli insetti vengono allevati e il tempo relativamente breve in cui sono stati utilizzati come animali da agricoltura significa che sappiamo molto meno sugli alimenti derivati ​​dagli insetti rispetto, ad esempio, alla carne bovina", afferma.

Una domanda chiave in questa fase, aggiunge, è se alcune proteine ​​degli insetti possano rivelarsi allergeniche o avere un impatto significativo sul microbioma umano, i batteri e altri microbi che vivono all'interno del nostro corpo.

Il signor Tamir è convinto che i benefici per l'ambiente e la salute siano una ragione sufficiente per inserire gli insetti nella dieta.

La sua azienda alleva le sue locuste in una struttura coperta a energia solare nel nord di Israele. La specie principale che alleva è la locusta migratrice, ma alleva anche la locusta del deserto e un grillo selvatico chiamato nsenene.

"Possiamo allevare 400 milioni di locuste all'anno nelle nostre strutture", afferma Tamir, che aggiunge che l'insetto impiega solo 29 giorni per diventare completamente cresciuto.

Sostiene che rispetto alla produzione di carne bovina, l'allevamento di locuste riduce le emissioni di gas serra del 99%, il consumo di acqua di 1.000 volte e l'utilizzo di terreni coltivabili di 1.500 volte.

Tamir tiene anche a sottolineare che le locuste sono sia kosher che halal, il che significa che possono essere mangiate sia da ebrei che da musulmani osservanti della dieta.

Se puoi effettivamente acquistare insetti commestibili da mangiare dipende dal paese in cui vivi. Nel Regno Unito, puoi acquistarli da aziende online come EatGrub e Horizon Insects, anche se il settore vorrebbe che il governo del Regno Unito rimuovesse la costosa regolamentazione.

Nell'Unione europea, quest'anno sia la locusta migratoria che i vermi gialli della farina, la larva di un coleottero, sono stati ritenuti idonei al consumo umano.

L'azienda francese Ynsect produce una gamma di polveri proteiche a base di vermi della farina che si trovano già in alcune marche di barrette energetiche, pasta e hamburger.

L'amministratore delegato Antoine Hubert afferma che la proteina è "completamente naturale" e "un'alternativa meno elaborata" a molte carni a base di mammiferi, come salsicce, prosciutti e prodotti a base di pollo impanato.

Indica un recente studio dell'Università di Maastricht che mostra che le proteine ​​degli insetti sono utili quanto le proteine ​​del latte. "Entrambi hanno le stesse prestazioni sulla digestione, sull'assorbimento e sulla capacità di stimolare la produzione muscolare", afferma Hubert.

Eppure Bridget Benelam, responsabile delle comunicazioni presso la British Nutrition Foundation, afferma che sono ancora necessarie ulteriori ricerche. Fa eco alle preoccupazioni del prof May sulle potenziali allergie, dicendo che alcune persone potrebbero essere allergiche al consumo di insetti nello stesso modo in cui altre hanno una reazione avversa ai crostacei.

Sottolinea che rimangono alcune domande senza risposta sulla sicurezza del consumo di alcuni tipi di insetti, che potrebbero potenzialmente trasferire tossine o pesticidi agli esseri umani. "Queste sono alcune delle barriere che devono essere superate se il consumo di insetti deve diventare veramente mainstream".

Tornato in Israele, Tamir ammette che "il fattore schifo" è una delle sfide più importanti del suo settore. "Ma sono convinto che presto sarà ampiamente accettato, proprio come è stato abbracciato mangiare pesce crudo nel sushi".

Da qui:

https://www.bbc.co.uk/news/business-58636969


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ducadiGrumello
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yummy! m'è venuta l'acquolina in bocca


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cedric
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Tutta la fisiologia digestiva dei vertebrati è un processo di denaturazione di proteine.

Il nostro stomaco tratta tutti i cibi (dalla polenta al caviale) con acido cloridrico ad un pH inferiore a 2 (fa i buchi nel marmo) e li trasforma in un liquame puzzolente di proteine denaturate in aminoacidi, un po' di fibre e vari oligoelementi essenziali. L'intestino raccoglie gli aminoacidi e li manda in giro dove servono. Il cervello interviene per effettuare una analisi visiva preliminare, poi fa una analisi chimica con la lingua, giusto per evitare avvelenamenti. Tutto l'approccio alll'alimentazione prima dell'ingoiare il cibo è puramente mentale e culturale. E' cibo che i mei avi hanno dichiarato impuro (veleno)? Ha un colore sbagliato (veleno) o puzza (veleno) ? E' per caso amaro (veleno). E' solo questione di abitudini millenarie dei vari popoli per sopravvivere.

Tutti (ma proprio tutti) abbiamo mangiato le larve (VERMI) delle tarme della farina e del riso (nessuno le vede e poi vengono bollite) e parecchi ricconi spendono centinaia di euro per bere caffè fatto con chicchi mangiati, digeriti e DEFECATI da uno zibetto o da altri animali. C'è anche chi beve costosissimi vini  fatti solo con acini  pieni di muffa (vabbè sarà pure nobile, ma sempre muffa rimane). Tutti i vini frizzanti sono tali perchè i lieviti tramite la fermentazione ci pisciano dentro alcol e ci scoreggiano anidride carbonica: ogni calice di  champagne (ma anche di prosecco o di lambrusco) contiene il 10% di piscio di funghi (quasi tutti Saccharomices cerevisiae) e il 20% di scoregge degli stessi, una vera delizia per il palato ed il cervello, meno per il portafoglio.

 

Tamir ammette che "il fattore schifo" è una delle sfide più importanti del suo settore. "Ma sono convinto che presto sarà ampiamente accettato, proprio come è stato abbracciato mangiare pesce crudo nel sushi".

Usando opportuni testimonial tipo Ferragnez, Ronaldo, ecc  non ci saranno problemi a creare una nuova cultura alimentare, basta cambiare lo schifo in ricercatezza. L'importante è far credere che sia roba da ricchi, esattamente come il tonno crudo (40 euro/Kg), il caviale (1.000 euro/kg) , il caffè defecato(7-800 euro/Kg) . Se invece si percorre la via del cibo per l'umanità futura (poveri senza cibo), non c'è speranza: lo schifo che si prova è per la povertà associata al cibo, non per il cibo in se.

 I ragni giganti cambogiani li mangiavano ai tempi della fame con Pol Pot, così come le larve nella farina li mangiavano i contadini dell'agro pontino e le budella di vitello con dentro i succhi gastrici le mangiavano i macellai romani, tutta gente povera. Quando si ha fame davvero si guarda alle proteine, non a come son fatte

 


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uparishutrachoal
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Si acquistano sempre le virtù di ciò che mangiamo.

Sicuramente mangiando vermi diverremo striscianti, e mollicci.

Le cavallette ci renderanno saltellanti ..e tutti gli insetti ci daranno un aspetto robusto e chitinoso..

Potrebbero essere usati a mo' di integratori..così..qualche volta..ogni tanto, ma non sfonderanno come sostituti proteici del pesce, delle carni, o veganamente parlando..dei legumi o dei semi oleosi.

Sono cibi d'emergenza, facoltativi, e così rimarranno..come le alghe-gradite in certi paesi ma non in altri..

Sempre che riuscissimo a superare il naturale ribrezzo: quello che abbiamo superato mangiando la carne con pezzi di cadavere attaccato...vinti poi la gusto saporito (soprattutto degli arrosti..che per pesce crudo e polpi..l'impatto rimane per molti -me presente- troppo impegnativo)

 

 

 


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cedric
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Non si acquistano improbabili virtu' (e nemmeno esecrabili vizi)  da cio' che mangiamo, questa è una arcaica concezione che attribuisce caratteristiche sematiche ai cibi.

Il fegato contiene la forza, il cuore l'anima, i testicoli la virilità , le ovaie  la fertilità,  ecc

Tutta le specie viventi sulla terra sono composte da aminoacidi che si aggregano per fare proteine  con cui si costruiscono i tessuti ed infine gli organi. Vale per gli  insetti per gli aracnidi fino ai vertebrati, umani compresi.

Quello che cambia è solo l'aspetto esteriore, utile per distingure cibo buono da cibo velenoso (ed anche mangiatore ricco da mangiatore povero), una volta nello stomaco (quasi) tutte le proteine vanno bene!

 


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oxalidaceae
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Postato da: @cedric

una volta nello stomaco (quasi) tutte le proteine vanno bene!

una volta scritte (QUASI) tutte le parole vanno bene

capita che l'esclusione di certi cibi dia più salute che assumerli.

Un esempio, la carne: 20 prove.

  1. Perché contiene ptomaine, sostanze tossiche che si sviluppano dagli organismi in via di decomposizione, come cadaverina, putrescina, istamina, indolo, scatolo, fenoli ed ammoniaca.
  2. Perché genera radicali liberi ai quali sono collegate ad almeno 50 diverse gravi patologie.
  3. Perché le sue proteine bloccano l’utilizzo della vitamina D, provocando concentrazione di calcio e di ossalati nei reni e formazione di calcoli renali.
  4. Perché genera carenza di enzimi e di vitamine, aumento di colesterolo, acidificazione della matrice extracellulare, prelevamento di calcio, uricemia, ipertensione, gotta, abbassamento delle difese immunitarie.
  5. Perché le sue proteine sono altamente acidificanti e l’acidità riduce la potenza dell’organismo di produrre enzimi ed ormoni, senza i quali non si digerisce e non si ha alcuna attività biochimica.
  6. Perché più proteine si ingeriscono più l’organismo ha necessità di vitamina B12.
  7. Perché la putrefazione della carne nell’intestino impedisce il fattore intrinseco e ritarda la formazione della vitamina B12.
  8. Perché carne e pesce e crostacei risultano inquinati da 10 a 70 volte più dei vegetali.
  9. Perché genera leucocitosi digestiva, cioè aumento anomalo di globuli bianchi nel sangue, situazione che si verifica in ogni infiammazione, segno che l’organismo considera la carne ed il cibo cotto come dei nemici e degli aggressori.
  10. Perché genera aumento di colesterolo LDL.
  11. Perché ha effetto dopante con stimolazione seguita da depressione.
  12. Perché con le proteine carnee aumenta l’omocisteina con potenziali effetti di demenza, depressione, malattie cardiovascolari e cancro.
  13. Perché per digerirla l’organismo ruba minerali e vitamine al corpo.
  14. Perché i suoi aminoacidi solforati sottraggono calcio, potassio e magnesio all’organismo.
  15. Perché il 70% delle fratture ossee è dovuto ad un eccesso di proteine, che depredano calcio ed altri minerali alcalinizzanti.
  16. Perché fa aumentare i germi patogeni nell’intestino portandoli da 2.000 a 70.000 per millimetro cubo, e creando gravi situazioni di disbiosi intestinale.
  17. Perché fa aumentare i livelli dell’aminoacido tirosina, con accumulo cerebrale di dopamina e adrenalina, neurotrasmettitori della litigiosità e della ferocia tipica dei predatori, e conseguente insorgenza di comportamento aggressivo e bellicoso.
  18. Perché abitua alla logica della violenza, della soppressione del più debole, al disprezzo della vita e dell’altrui sofferenza.
  19. Perché spegne il senso della pietà, della compassione e preclude l’evoluzione dello spirito.
  20. Perché coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni sono più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili, come disse il grande Maestro Pitagora.    

Non andrei oltre.


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uparishutrachoal
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Postato da: @cedric

Non si acquistano improbabili virtu' (e nemmeno esecrabili vizi)  da cio' che mangiamo, questa è una arcaica concezione che attribuisce caratteristiche sematiche ai cibi.

Il fegato contiene la forza, il cuore l'anima, i testicoli la virilità , le ovaie  la fertilità,  ecc

 

 

Se riesci a digerire tutte prelibatezze senza avere dolori di stomaco o conati di vomito, significa che ne sarai fortificato.

Mangiare il cuore del nemico cotto a puntino, può dare degli slanci di aggressività sconosciuti ai noi quasi vegetariani.

Tutto si tiene nell'Universo, e risuona: trovare le 'simpatie' tra le funzioni umane(comprese quelle psichiche e spirituali)e i cibi, è proprio dell'alimentazione intuitiva..che richiede una sensibilità, oggi perduta.

La mentalità moderna filtra tutto attraverso la chimica e, a livello materiale, è giusto; ma l'uomo non è solo un pezzo di carne che cammina: e quell'in più si nutre di tante componenti del cibo invisibili ma che la provenienza rivela.

I semi, le foglie, le radici, i frutti, il latte e la carne, ti comunicano la loro 'atmosfera' e fanno risuonare la stessa atmosfera dentro di te, che pigra sonnecchia, quando non è addirittura mortificata.

Le foglie verdi sono fatte per assorbire la luce e il calore del sole, se ne mangi ti sentirai rinfrescato perché assorbono il tuo calore.

Il sale è un minerale, l'organismo si irrigidisce e si rafforza a muso duro, se ne abusi allora ti blocchi, le cellule si irritano e si sviluppa nervosismo fino all'agitazione.

Se bevi latte ti plachi come un vitello che succhia latte dalla mucca, il rilassamento è assicurato e, se ne abusi, ti gonfi come un poppante troppo ingordo.

I cibi hanno anche una gerarchia d'importanza..che vanno dal cereale che nutre il cuore, ai legumi che nutrono i reni, ai frutti che snebbiano il cervello, e se ne abusi danneggerai gli organi che prima ne erano beneficiati.

L'argomento è enorme e fa parte dell'Alimentazione Intuitiva..vera disciplina iniziatica al vivere bene per tutti e all'evoluzione per pochi. 

Il ridurre tutto a un semplice calcolo chimico è riduttivo, e alla fine riduce anche la comprensione di chi lo afferma, visto che il fine inconscio era quello.

 

 

 

 

 

  

 

 

  

 

 

 

 

 


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cedric
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@oxalidaceae

ovviamente ciscuno è liberissimo di scegliersi la dieta che preferisce, magari spendendo una fortuna in integratori, basta che non interferisca sulla dieta degli altri.

La fisiologia  digestiva umana è praticamente la stessa degli altri mammiferi (e di molti pesci , rettili ed uccelli),  gli unici davvero diversi sono gli erbivori perchè gli umani non hanno enzimi per digerire la cellulosa.

Tutti i  3-4 miliardi di proteine naturali presenti nei vegetali e negli animali sono costruiti a partire da 20 aminoacidi (la produzione è governata dal dna), parlare di proteine dannose in generale vuol dire che la vita stessa (vegetale ed animale) è dannosa. Serve specificare di quali proteine dannose si parla e non basta dire proteine animali o vegetali,  molte sono identiche e molte sono sono prodotte da batteri e funghi simbionti con gli umani (il veleno dei serpenti è una proteina con funzione enzimatica non proprio gradevole)

Qualche considerazione meramente fisiologica

 

 

- Perché contiene ptomaine, sostanze tossiche che si sviluppano dagli organismi in via di decomposizione, come cadaverina, putrescina, istamina, indolo, scatolo, fenoli ed ammoniaca.
- Perché genera radicali liberi ai quali sono collegate ad almeno 50 diverse gravi patologie.
- Perché le sue proteine bloccano l’utilizzo della vitamina D, provocando concentrazione di calcio e di ossalati nei reni e formazione di calcoli renali.
- Perché genera carenza di enzimi e di vitamine, aumento di colesterolo, acidificazione della matrice extracellulare, prelevamento di calcio, uricemia, ipertensione, gotta, abbassamento delle difese immunitarie.
-Perché genera aumento di colesterolo LDL.

Di questo serve informare immediatamente tutti i felini, i mustelidi, i canidi ed i cetacei carnivori, affinchè cambino dieta

 

 

- Perché le sue proteine sono altamente acidificanti e l’acidità riduce la potenza dell’organismo di produrre enzimi ed ormoni, senza i quali non si digerisce e non si ha alcuna attività biochimica.
- Perché la putrefazione della carne nell’intestino impedisce il fattore intrinseco e ritarda la formazione della vitamina B12.
- Perché per digerirla l’organismo ruba minerali e vitamine al corpo

 il cibo è composto da proteine, zuccheri, grassi, fibre (cellulosa) ed oligoelementi minerali. Viene trattato nello stonmaco con acido cloridrico estremamente aggressivo, quindi l'acidificazione  ci deve essere per forza, poi sarà l'intestino che neutralizzerà il residuo acido portando il  ph del liquame a valori standard.

I ragni hanno una digestione esterna al corpo: il loro veleno è una proteina enzimatica che digerisce le prede nei loro corpi vivi. Poi il ragno succhia il liquame di proteine ed aminonoacidi per assimilarlo esattamente come facciamo noi nel nostro intestino.

 

 

- Perché più proteine si ingeriscono più l’organismo ha necessità di vitamina B12.

infatti siamo onnivori: la vitamina B12 è presente in molti cereali, certo che se uno mangia riso brillato perchè biacno è bello si ammala di beri-beri e crepa. Non a caso TUTTO il riso bianco venduto nel mondo è addizionato artificialmente di vitamina B12

 

 

- Perché genera leucocitosi digestiva, cioè aumento anomalo di globuli bianchi nel sangue, situazione che si verifica in ogni infiammazione, segno che l’organismo considera la carne ed il cibo cotto come dei nemici e degli aggressori.
- Perché i suoi aminoacidi solforati sottraggono calcio, potassio e magnesio all’organismo.
- Perché il 70% delle fratture ossee è dovuto ad un eccesso di proteine, che depredano calcio ed altri minerali alcalinizzanti

L'importante è crederci, come per i cibi che modificherebbero il ph del sangue
Se non si assumono proteine non si introducono nel corpo gli aminoacidi essenziali (cioè quelli che il corpo non è in grado di produrre da solo), di solito si sopperisce con integratori (sintetici!) altrimenti si crepa

 

 

Perché carne e pesce e crostacei risultano inquinati da 10 a 70 volte più dei vegetali.

 questo è tragicamente vero, infatti è meglio mangiare pesci e crostacei  piccoli, che hanno vissuto meno, perchè hanno accumulato meno inquinanti

 

 

- Perché ha effetto dopante con stimolazione seguita da depressione.
- Perché con le proteine carnee aumenta l’omocisteina con potenziali effetti di demenza, depressione, malattie cardiovascolari e cancro.
- Perché fa aumentare i germi patogeni nell’intestino portandoli da 2.000 a 70.000 per millimetro cubo, e creando gravi situazioni di disbiosi intestinale.
- Perché fa aumentare i livelli dell’aminoacido tirosina, con accumulo cerebrale di dopamina e adrenalina, neurotrasmettitori della litigiosità e della ferocia tipica dei predatori, e conseguente insorgenza di comportamento aggressivo e bellicoso.
- Perché abitua alla logica della violenza, della soppressione del più debole, al disprezzo della vita e dell’altrui sofferenza.
- Perché spegne il senso della pietà, della compassione e preclude l’evoluzione dello spirito.
- Perché coloro che uccidono gli animali e ne mangiano le carni sono più inclini dei vegetariani a massacrare i propri simili, come disse il grande Maestro Pitagora.

Queste sono (giuste) considerazioni etiche, più legate alle neuroscienze che alla fisiologia digestiva.

Homo sapiens è carnivoro da almeno 3-400.000 anni e prima di lui il genere homo lo era da un paio di milioni di anni. Per modificare il  sistema digerente umano che ha naturalmente bisogno di aggressività neurologica per divorare la preda cruda (il fuoco per cuocere i cibi è molto recente) servono decine di migliaia di anni  e migliaia di generazioni. Ne riparliamo dopo  20-30.000 anni di Nuovo Ordine Mondiale Imperiale, con bimbi allevati a proteine(!) vegetali per selezionarli eugeneticamente alla nuova dieta comportamentale, tranquilla,  pacata, senza aggressività e soprattutto senza creatività e senza senso di innovazione.

Ma sor Pitagora ha mai lavorato con la zappa nei campi  per procacciarsi il cibo? ma no, lui dava lezioni di filosofia e a lavorare ci pensavano gli schiavi....


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cedric
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@uparishutrachoal

 

Se riesci a digerire tutte prelibatezze senza avere dolori di stomaco o conati di vomito, significa che ne sarai fortificato
....
Tutto si tiene nell'Universo, e risuona: trovare le 'simpatie' tra le funzioni umane(comprese quelle psichiche e spirituali)e i cibi, è proprio dell'alimentazione intuitiva..che richiede una sensibilità, oggi perduta.

ll vomito è un fondamentale riflesso automatico del cervello a tutti segnali di cibo velenoso Poichè il cervello è fondamentalmente arcaico e conservatore, continua ad associare all'allarme "veleno!" non solo i segnali sensoriali  (amaro, colore, puzza, ecc)  ma anche i segnali culturali e religiosi acquisiti.  Agli anglosassono viene davvero da vomitare se gli si dice che la bistecca è di cavallo o ai mediterranei che lo spezzatino è di cane.  La cultura lavora sul cervello come fanno i sensi.

Per il resto un po' di animismo sicuramente aiuta a vivere meglio, il detto moderno che la religione sia l'oppio dei popoli vale anche per i popoli primitivi ed arcaici. Credere in qualcosa, dall'alieno che ingravida una palestinese allo spirito cosmico che permea l' universo, fa davvero vivere meglio. Quindi perchè mai negare tale conforto (che è un efficace antidepressivo per di più gratuito e senza controindicazioni a parte una leggera dipendenza) alle persone che, stando al nono avatara di Visnu, vivono in un mondo di dolore?


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uparishutrachoal
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@uparishutrachoal

 

 

 

Per il resto un po' di animismo sicuramente aiuta a vivere meglio, il detto moderno che la religione sia l'oppio dei popoli vale anche per i popoli primitivi ed arcaici.

Inconsciamente (presumo) il tuo è l'atteggiamento dei nostri governanti, occulti o meno: possiamo mettere nel cervello della gente qualsiasi cosa, che tanto l'accetterà, se opportunamente addestrata a farlo-non esistono archetipi innati a cui bisogna conformarsi, tutto si impara, niente è innato.

Con i cibi è la stessa cosa; tutto è frutto di convenzioni e cultura..non esistono-se non per quanto riguarda i veleni-modalità di alimentazione che ci possano accordare a ciò che vogliamo essere o che percepiamo benefico per noi.

Una vera scienza deve sperimentare, non avere pregiudizi; ma se abbiamo il pregiudizio che tutti i cibi siano uguali prescindendo dalla loro origine, basta che abbiano un tot di vitamine, proteine o quant'altro utile al metabolismo; ci semplifichiamo di molto la vita e amen.

In caso di malattia ci affideremo ai dottori, che ci daranno le medicine giuste, e ancora una volta saremo sollevati dalla fatica di scegliere ciò che reputiamo giusto o sbagliato per noi.

Vero è che qualcuno si impunta su teorie più o meno strampalate per mangiare, fidandosi della sua mente e le letture che ha fatto, ma è lo stesso atteggiamento di chi si fida dei dottori o dei sapienti che infarciscono la mente come fanno chi ti vuol vendere qualcosa magnificandone le virtù a chiacchiera.

Se ci mettiamo di fronte al cibo come lo scienziato si mette di fronte a un esperimento, e osserviamo quello che succede, trasportiamo le concezioni teoriche nella loro verificabilità empirica: l'unica differenza è che l'oggetto da sperimentare e il soggetto che sperimenta sono nella stessa persona e non su un vetrino.

L''alimentazione intuitiva' non è mentale e neppure culturale..ma è sperimentale.

Ho un certo disturbo, e se mangio un certo cibo mi passa, mentre se ne mangio un altro mi aumenta...non c'è nessun effetto placebo ma solo osservazione.

Che io esista non è una teoria consolatoria ma un dato di fatto..che un cibo provochi degli effetti invece di altri è un altro fatto.

Personalmente curo tutti i mie disturbi con i cibi senza mai usare medicine perché il cibo è la mia medicina.

E' un lavoro di anni e non si improvvisa, ma il risultato è certo e indiscutibile come una legge scientifica, ma bisogna diventare scienziati del proprio corpo.

Che poi qualcuno ci creda o lo consideri suggestione non me ne può fregare di meno..basterebbe verificare, ma in genere chi non è interessato, non verifica e accusa di millanteria..

Naturalmente non invento nulla, ma riscopro personalmente cose sapute da millenni nelle alimentazioni tradizionali, che sono anche  medicine tradizionali e, lette solamente, possono aggravare le situazioni perché improvvisate come si improvvisa una pasticca..

Alla fine, volevo dire, che quello che si spaccia per teoria consolatoria è una certezza pratica, anche se di una pratica interiore che nella scienza attuale non trova posto perché non la può vendere BigPharma..e non si improvvisa dopo avere letto certi libri, ma si verifica sul campo che è il nostro stomaco con annessi e connessi.

Ovviamente non ho parlato per convincere chi non ha interesse ad essere convinto, ma almeno si capisca che questo ambito non è teorico, consolatorio, o fideistico: è sperimentale..e per te aggiungo..viene 'creduto' sperimentale..così è semanticamente più giusto per chi non ammette altra conoscenza se non analisi e microscopi..e non ha interesse a verificare di persona.(non è una condanna ma un limite alla conoscenza..che tutto non può essere oggettificato.

 

 

 

 

 

 


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Primadellesabbie
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...Ne riparliamo dopo  20-30.000 anni di Nuovo Ordine Mondiale Imperiale, con bimbi allevati a proteine(!) vegetali per selezionarli eugeneticamente alla nuova dieta comportamentale, tranquilla,  pacata, senza aggressività...

Proteine da insetti, se l'articolo riferisce tendenze reali.

Ho provato di persona (sono tendenzialmente vegetariano ma, se le circostanze mi mettono nel piatto carne o pesce, non faccio storie) che il consumo di carne influisce sull'aggressività, almeno nel mio caso.


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uparishutrachoal
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Proteine da insetti, se l'articolo riferisce tendenze reali.

Ho provato di persona (sono tendenzialmente vegetariano ma, se le circostanze mi mettono nel piatto carne o pesce, non faccio storie) che il consumo di carne influisce sull'aggressività, almeno nel mio caso.

Gli insetti provocheranno una sensazione di fastidioso e agitato formicolio..come la proteina spike..ne sono sicuro, anche senza assaggiarli.

C'è un limite anche alle sperimentazioni..

L'ultima volta che ho mangiato un polpo (anni fa)..ho sognato tentacoli nauseabondi che mi aggredivano in un mare tossico di acidi irritanti: una sensazione infernale.

Aumentando la sensibilità aumentano anche i cibi immangiabili: e pensare che da giovane mi piacevano pure le chiocciole al sugo infilzate con lo stecchino da denti..ma erano altri tempi e avevo la sensibilità di un cinghiale (maiale è troppo denigrante)..

 


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cedric
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@uparishutrachoal

 

Aumentando la sensibilità aumentano anche i cibi immangiabili: e pensare che da giovane mi piacevano pure le chiocciole al sugo infilzate con lo stecchino da denti..ma erano altri tempi e avevo la sensibilità di un cinghiale

Discutendo con chi ha prospettive diverse dalle proprie, talvolta si hanno conferme da chi non te lo aspetteresti.

La frase citata evidenzia con un esempio reale come, oltre ai segnali sensoriali di buono/veleno acquisiti in centinaia di migliaia di anni, anche le pressioni culturali influiscano fortemente sull'approccio al cibo.

In questo caso e' un particolare stile di vita (validissimo come tanti altri) che condiziona l'alimentazione non solo modificando le abitudini pregresse ma creando nuovi segnali mentali di buono/veleno.  Il nuovo senso di repulsione che si prova per certi cibi dopo aver modificato il proprio stile di vita è davvero reale e non immaginario come molti vorrebbero che fosse.


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cedric
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@primadellesabbie

 

Ho provato di persona (sono tendenzialmente vegetariano ma, se le circostanze mi mettono nel piatto carne o pesce, non faccio storie) che il consumo di carne influisce sull'aggressività, almeno nel mio caso.

direi che sia una cosa normalissima, sia in prospettiva fisiologica che neurologica.

 Inserire saltuariamente proteine nuove (quelle della carne contengono anche gli aminoacidi essenziali non presenti in quelle vegetali) in un organismo disabituato da tempo riattiva una serie di meccanismi  (digestivi) messi a riposo, inoltre il microbioma intestinale (il paio di chili di batteri e funghi dell'intestino)  si era adattato a cibi diversi e questo crea un disagio non facilmente definibile. Spesso si arriva alla diarrea del viaggiatore che  si manifesta per l'assunzioni di cibi diversi, mica di cibi inquinati!

La parte del leone la fa però il cervello che percepisce un comportamento  non conforme alle regole che ci siamo autoimposte, come ci fosse una sorta di coscienza che attiva un inconscio senso di colpa per lo sgarro fatto alle nostre sacre (e non è una battuta) scelte di vita. In breve il cervello ci punisce, noi non capiamo perchè e si diventa aggressivi.

Siamo bestie intrinsecamente conservatrici che detestano qualunque cambiamento, è  per questo che siamo sopravvissuti nelle savane e nelle tundre per migliaia di anni.


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Primadellesabbie
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Topic starter  
Postato da: @cedric

...noi non capiamo perchè e si diventa aggressivi. ...

Ho alternato talmente tante volte diete quasi vegetariane con periodi di consumo di carne, che conosco bene lo stato di aggressività (non incontrollabile e non necessariamente rivolto all'esterno) indotto dal consumo della seconda che, direi, comporta proprio un diverso modo di nutrirsi e un diverso ruolo dei sapori, la trasgressione nel mio caso non c'è, dato che non mi impongo una condotta, la preferisco ma non faccio drammi.


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