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Insetti a tavola (li stiamo già mangiando?)

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oxalidaceae
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@cedric

Anatomia e fisiologia indicano che l'uomo è animale frugivoro, non carnivoro, quindi:

La nostra dentatura è bunodonte come i primati frugivori, mentre gli animali carnivori hanno dentatura secodonte con struttura carnassiale (per assalire, macellare e masticare le prede). (Non abbiamo neppure rostri)

La nostra lingua è liscia, priva di papille spinose, mentre gli animali carnivori le possiedono per raspare le ossa che sono importane fonte di minerali. (Possiedono inoltre un sistema visivo dinamico e anche questa è differenza).

Non abbiamo artigli ma dita prensili per raccogliere. (Non abbiamo neppure scatti fulminei, e neppure zanne).

Inoltre la carne è tossica pure alle bestie carnivore, la loro aspettativa non va oltre i 10/15 anni, e quelli definiti “spazzini” sono in natura i più ammalati, aggressivi e maleodoranti.

Ma come dici tu “ovviamente ciascuno è liberissimo di scegliere la dieta che preferisce”.

Ma detto questo c'è da dire che:

Per digerire i cadaveri, le bestie carnivore hanno a livello gastrico una produzione di a. cloridrico maggiorato rispetto agli umani di almeno 20 volte in più.

Abbiamo sangue alcalino e non acido come le bestie. (bestie è una parola molto poco musicale ma la uso per non incappare in equivoci dato che siamo entrambi animali, le mie bestie, per dire, sono classificate come "amore mio" 😍)

L'intestino delle bestie carnivore, tozzo e liscio, ha lunghezza minore di quello oblungo umano, ha transito veloce per evitare la devastante putrefazione come accade negli umani carnivori.

Le bestie carnivore hanno fegato e reni di 3 volte circa più voluminosi. (all'uomo questa alimentazione causa infatti ipertrofie).

Mangiare carne non fa bene (tossine) e quella cotta è pure micidiale (per favore evitiamo di parlare di proteine nobili, essere iper-proteici serve ai leoni, iene, etcc., se son troppe...son troppe, basti rapportare il latte materno, quello umano di proteine ne ha l'1%, mentre quello di una tigre ad esempio ne ha il 10%).

Con la frollatura del cadavere c'è il processo di proteolisi e si migliora la digeribilità, ma si riducono i valori nutritivi e con la cottura vengono denaturate (formando sostanza amiloide-degenerazione neurologica) (+aldeide malonica).

Dopo alcune ore dalla morte appare il rigor mortis, quindi per intenerire le carni macellate bisogna aspettare la putrefazione controllata a bassa temperatura per circa 14 giorni (un tempo i cacciatori la selvaggina la frollavano all'aperto fino a che, dall'ano, non comparissero i vermi, che bel vedere eh?)

Con la cottura ad alta temperatura le proteine si trasformano in tossiche e cancerogene amine eterocicliche (e acrilamide).

Proteine e grassi stressano l'organismo. (scorie azotate a carico dei reni)

I prodotti animali sono ricchi di purina. Nella macellazione le sostanze di scarto metabolico che si eliminano con l'urina, rimangono nelle carni, e le si mangia come rifiuto tossico (basti guardare l'acqua dei bolliti quando vengono a galla e se lo analizzi risulta simile all'urina).

I cataboliti di scarto presenti in vita nell’animale, con la loro putrefazione e quando ingeriti possono provocare gotta e immunodeficienza.

E lascio andare l'adrenalina rilasciata quando la povera creatura ha capito che sarà uccisa. Un insulto tossico di ritorno è il minimo che può capitare a chi se ne ciba (si lo so questa è pesantuccia).

La carne se non trattata bene è una vera e propria bomba batteriologica.

Troppa carne è anabolizzante porta ad ipertrofia cardiaca e impotenza sessuale.

L'animale uomo, diversamente dalla frutta dove le proteine le assimila per un circa 70% perché già predigerite, quelle della carne gli scendono sotto il 14%.

La biodisponibilità di minerali nei cadaveri è nulla. (gli astronauti ad esempio per non demineralizzarsi hanno dieta assolutamente priva di prodotti animali.)

Nel catalogo delle gravi patologie, molte sono a carico di un errato consumo di carne.

La dieta carnea ha l'aggravante che ha compreso un arsenale chimico-farmacologico già somministrato alle povere bestie in vita (e qui Gino ne sono certa potrebbe venirmi in ausilio, scusa Gino se ti ho tirato in ballo) senza contare i trattamenti chimici di lavorazione e conservazione.

Il consumo di carne incide sulle aspettative di vita umane. Gli esquimesi con dieta al 60% di carne vivono in media 32 anni. Gli indigeni del Vilcabamba in Equador, frugivori, ne vivono quasi 120.

Infine vorrei citare solo qualche altro soggetto occidentale a far compagnia a Pitagora: Socrate, Sofocle, Esiodo, Eschilo, Sofocle, Euripide, Platone, Plutarco, Epicuro, Aristotele, Erodoto, Ippocrate, Galeno, Lucrezio, Virgilio, Orazio, Cicerone, Ovidio, Giovenale, Seneca, Plotino, Marco Aurelio, Leonardo Da Vinci, Shakespeare, Leibniz, Montaigne, Bacon, Tommaso Moro, Milton, Locke, Newton, Pascal, Rousseau, Voltaire, Spinoza, Tiziano, Goethe, Schelling, Shelley, Cuvier, George Bernard Shaw, Van Gogh, Paganini, Feuerebach, Stuart Mill, Flaubert, Hugo, Wagner, Nietzsche, Montessori, Gustav Mahler, Einstein, Lorenz, Tesla, Thoreau, Emerson, Dostoevskij, Tolstoj, Kafka, Freud, Jung, Fromm, Aldo Capitini, Marcuse, Huxley, Bertrand Russell. ...Può voler dir niente, ma a me piace pensare il contrario.

E inoltre, riguardo agli integratori, vanno scelti come si deve, di origine naturale con estrazione dei principi attivi fatta con le frequenze. Tutto il resto è fuffa commerciale. (Per la vit.B12, nei paese nordici vengono addizionati per legge perfino i müsli consumati al mattino.)

Bon io la chiuderei qui, non darei altro seguito. Ho rubato fin troppo spazio ed inoltre non sono per niente la più titolata a farlo, sono solo una che cerca di calpestare piano questo pianeta anche se danni purtroppo ne ha fatti e ne continua a fare, sono una alla quale le ciambelle non riescono quasi mai con il buco, e sono una di quelle che in fatto di cibo segue un altro “vangelo”. Tutto qui. Niente di personale.

Abbi pazienza. Ciao Cedric e grazie.

 


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uparishutrachoal
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Postato da: @cedric

@uparishutrachoal

 

 

 

La frase citata evidenzia con un esempio reale come, oltre ai segnali sensoriali di buono/veleno acquisiti in centinaia di migliaia di anni, anche le pressioni culturali influiscano fortemente sull'approccio al cibo.

 

E' la sensibilità cresciuta, e non la pressione culturale a modificare l'approccio al cibo.

Questo per chi è dotato 'coscienza' e spirito di osservazione, che per gli altri..la massa dei 'uomini macchina' la pressione culturale è dominante.

Finché non si capisce che uomini sono 'spiritualmente' diversi, qualsiasi discorso tendente all'omologazione risulterà parziale e incompleto.

Nondimeno i cibi provocano le stesse reazioni fisiologiche ..cambia solo l'accettazione o negazione delle stesse in relazione al nostro sentire profondo...e l'ambiente psicofisico che le ospita.


Hospiton e Primadellesabbie hanno apprezzato
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uparishutrachoal
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oxalidaceae

Tutto giusto quello che dici...ma alle volte, l'organismo, per qualche motivo suo, che indagare sarebbe vano per la complessità dello stesso..necessità l'assunzione anche di cose malsane, ma che hanno qualità energetiche utili per non cadere in atonia o depressione; sono i famosi cibi spazzatura-bombe energetiche che scrostano i ristagni 'sanguigni'-: non si vive di solo pane, e visto che il cibo veicola anche forze sottili, quando ne sentiamo il bisogno è bene mangiare anche qualche salma opportunamente cucinata.

Chi sa mangiare non ha bisogno di morale, ma viene guidato dal 'sentire'..ed è quello che bisogna esercitare..altrimenti, tra violenza culturalmente imposta e rigorosa morale scelta, cambiamo padella su cui friggiamo noi stessi all'altare del 'dovere' e non dell'Essere.

Basta ascoltarci e la carne sparirà da sola..ma solo se mangiamo come Dio comanda..altrimenti ci procuriamo carenze...e solo ascoltando ciò che vuole il nostro corpo potremo escludere i cibi tossici, ma non tutti..perché abbiamo bisogno anche di un po' di veleno per rinforzarci.

La completezza implica l'unione dei contrari..il cibo buono necessita anche quello cattivo..è solo la misura che fa la differenza tra mangiare bene o mangiare male..

 


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oxalidaceae
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@uparishutrachoal

sono talmente d'accordo, che nella mia dispensa, ad esempio, non mancano mai i "beni di conforto".

Quelli con il peccaminoso e insalubre saccarosio per capirci.

E' in effetti noiosa una vita senza un qualche peccato.

In fondo il paradiso ce lo hanno già fottuto da mò, perdermi quindi nei cristalli di zucchero non mi farà più dannata.

Anche se regolarmente poi mi pento, ma dopo breve mi passa, e scriteriatamente mi sembra di sentirmi molto meglio.

Son piccole felicità sintetiche. Come vedi, ad ognuno il suo...


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Primadellesabbie
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Postato da: @oxalidaceae

...sono solo una che cerca di calpestare piano questo pianeta...

Questa affermazione potrebbe essere il pretesto per un'ampio spettro di considerazioni che ricordo in breve, restando sul tangibile.

Abbiamo un bel fare attenzione a non calpestare se pensiamo che, pagando onestamente le tasse, finanziamo il complesso militare che è, con distacco, il primo inquinatore del pianeta da ogni punto di vista, compreso quello etico.

E non è finita, usando il denaro, anche nel modo più elementare ed essenziale, partecipiamo alla generale gazzarra finanziaria, in perenne crescendo, che devasta vite umane e animali dopo aver devastato ogni ambiente osservabile o nascosto alla nostra percezione immediata.

C'è poi da considerare il coinvolgimento dato dall'inevitabile uso e consumo di prodotti, oggetti, abiti e abitazione compresi, tenuto conto dell'aberrazione costituita da sistemi di produzione, concorrenza e distribuzione, ritenuti apportatori di benessere, ma responsabili di una diversa non arginabile forma di miseria planetaria.

_____

Qualche pensiero andrebbe rivolto all'attitudine diffidente e sanamente sospettosa che pervade istintivamente la vita animale e ha pervaso coscientemente quella umana, fino alla seduzione del mondo occidentale che ha portato a sviluppare una fiducia acritica per tutto ciò che viene dall'alto, ottenuta usando l'illuminismo come esca dopo aver pasturato per secoli con un mirato cristianesimo dogmatico.

Attitudine, quella alla diffidenza, che a ben guardare, ha contribuito non poco al mancato radicamento delle rivoluzioni russa e cinese, dato che questi popoli, prudenti, sono stati indotti solo di recente e solo in parte ad abbassare le difese, costituite appunto dalla diffidenza e dal sospetto, fino a consentire addirittura l'avventurosa follia della libertà di impresa, così ben sviluppata da noi.

 


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cedric
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@oxalidaceae

 

 

sono una di quelle che in fatto di cibo segue un altro “vangelo”. Tutto qui. Niente di personale.
Abbi pazienza. Ciao Cedric e grazie

Ho letto con attenzione lo scritto e come ho già detto ognuno è padrone di seguire il proprio stile di vita e di alimentazione, pero' non servono argomentazioni senza fondamento fisiologico per autogiustificarsi o autoconvincersi. Basta dire che non si mangia carne e nessuno (io almeno) avrebbe niente a che ridire.

Procediamo con la discussione: il VERO o FALSO che premetto nelle risposte serve solo a sintetizzare il mio parere e sono pronto a rivederlo a fronte di argomentazioni fisiologiche. Le argomentazioni etiche invece le condivido già tutte.

 

Anatomia e fisiologia indicano che l'uomo è animale frugivoro, non carnivoro, quindi:
La nostra dentatura è bunodonte come i primati frugivori, mentre gli animali carnivori hanno dentatura secodonte con struttura carnassiale (per assalire, macellare e masticare le prede). (Non abbiamo neppure rostri)
La nostra lingua è liscia, priva di papille spinose, mentre gli animali carnivori le possiedono per raspare le ossa che sono importane fonte di minerali. (Possiedono inoltre un sistema visivo dinamico e anche questa è differenza).
Non abbiamo artigli ma dita prensili per raccogliere. (Non abbiamo neppure scatti fulminei, e neppure zanne).

FALSO Molto probabilmente gli australopitechi (i compagni di Lucy 4 milioni di anni fa) erano frugivori ma successivamente il genere homo ha adattato la propria dieta e la propria fisiologia digestiva ad altri alimenti. La morfologia non è cambiata di molto, le dita prensili sono rimaste ed il pollice ha ruotato diventando opponibile. I denti anteriori si sono evoluti in incisivi e canini (precursori di zanne!) proprio per divorare sia vegetali che carne. Con l'occasione abbiamo perso la coda. In quanto al sistema visivo se per dinamico si intende la capacità di discernere immediatamente un movimento su uno sfondo anche complesso, allora noi siamo al pari dei grandi felini (altrimenti ci saremmo estinti centinaia di migliaia di anni fa). Per la lingua sospendo il giudizio.

Inoltre la carne è tossica pure alle bestie carnivore, la loro aspettativa non va oltre i 10/15 anni, e quelli definiti “spazzini” sono in natura i più ammalati, aggressivi e maleodoranti.

FALSO Questa è la classica sovrapposizione fra correlazione e causa/effetto. I conigli erbivori vivono quanto un gatto carnivoro o un cane onnivoro, poco più' di una decina di anni. Gli animali più' maleodoranti sono invece i ruminanti che hanno un sistema digestivo assurdo per metabolizzare la cellulosa. Oltre a generare immense quantità di metano (inodore) i loro batteri intestinali producono solfuri estremamente nauseabondi.

Per digerire i cadaveri, le bestie carnivore hanno a livello gastrico una produzione di a. cloridrico maggiorato rispetto agli umani di almeno 20 volte in più.

FALSO: 20 volte in più su scala logaritmica (quella del pH) fanno un incremento di 1.3 punti di pH, quindi praticamente niente visto che il pH nello stomaco umano va da 6.5 a 1.5 con una variazione di 100.000 volte.

Abbiamo sangue alcalino e non acido come le bestie.

FALSO Praticamente tutti i mammiferi hanno un pH (che è una grandezza logaritmica) del sangue arterioso compreso fra 7,35 e 7.50 quindi lievemente alcalino. I valori massimi patologici sono 6,8-7,8 altre i quali il mammifero muore per acidosi o alcalosi. Il corpo aggiusta da solo il pH per mantenerlo in un range +/-0,1 pH (cioè +/- 25%)
umano 7,35-7,45
cavallo 7,1-7,5
cane 7,2-7,4
gatto 7,21-7,45

L'intestino delle bestie carnivore, tozzo e liscio, ha lunghezza minore di quello oblungo umano, ha transito veloce per evitare la devastante putrefazione come accade negli umani carnivori.

FALSO La carne non si putrefa nell'intestino perché nell'intestino arriva il liquame di aminoacidi risultato dalla acidificazione delle proteine. la carne non può putrefarsi semplicemente perché non c'è più.

Le bestie carnivore hanno fegato e reni di 3 volte circa più voluminosi. (all'uomo questa alimentazione causa infatti ipertrofie).

FALSO le ipertrofie epatiche e renali umane sono causate dall'abuso di alcol che il fegato cerca disperatamente di scindere e che i reni cercano di espellere per non avvelenare il corpo. Il genere homo è uno dei pochi primati che riesce a metabolizzare l'alcol che invece avvelena tutti gli altri mammiferi (gestire l'alcol probabilmente deriva dal fatto che quando Lucy è scesa a terra dagli alberi ha iniziato a mangiare anche frutta marcia cioè fermentata (lo zucchero si trasforma in alcol)

Mangiare carne non fa bene (tossine) e quella cotta è pure micidiale (per favore evitiamo di parlare di proteine nobili, essere iper-proteici serve ai leoni, iene, etcc., se son troppe...son troppe, basti rapportare il latte materno, quello umano di proteine ne ha l'1%, mentre quello di una tigre ad esempio ne ha il 10%).

FALSO Al contrario, la cottura denatura le proteine e le rende più facilmente digeribili ed assimilabili, a parità di peso la carne cotta nutre di più di quella cruda. Il latte di pecora contiene il 4,6% di proteine (fa ottimi formaggi) e quello di elefante il 4%, entrambi sono erbivori. in effetti foche e balene (carnivore a base di pesce e gamberetti) ne contengono il 10% . Il contenuto proteico del latte è finalizzato alla dieta neonato piuttosto che alla dieta futura dell'adulto. Altra correlazione e non causa/effetto.

Con la frollatura del cadavere c'è il processo di proteolisi e si migliora la digeribilità, ma si riducono i valori nutritivi e con la cottura vengono denaturate (formando sostanza amiloide-degenerazione neurologica) (+aldeide malonica).

VERO e FALSO Esattamente come la cottura (e la marinatura in ambiente acido) anche la frollatura denatura le proteine e le rende più assimilabili, ma i i valori nutritivi restano gli stessi per4chè risiedono nel metabolita cioè negli aminoacidi. Quel che cambia è l'assimilabilità.

Dopo alcune ore dalla morte appare il rigor mortis, quindi per intenerire le carni macellate bisogna aspettare la putrefazione controllata a bassa temperatura per circa 14 giorni (un tempo i cacciatori la selvaggina la frollavano all'aperto fino a che, dall'ano, non comparissero i vermi, che bel vedere eh?)

VERO E' il motivo per cui serve dissanguare e ripulire dalle interiora l'animale appena ucciso, ad esempio per legge il cinghiale abbattuto in caccia deve essere eviscerato entro 30 minuti dall'uccisione. I cacciatori anche oggi frollano all'aperto d'inverno, il freddo conserva la carne. Non possono uscire vermi dall'ano perché l'intestino deve essere rimosso prima della frollatura. I popoli primitivi lo sapeva meglio di noi.

Con la cottura ad alta temperatura le proteine si trasformano in tossiche e cancerogene amine eterocicliche (e acrilamide).

FALSO Considerando che l'uso del fuoco per arrostire e bollire le carni risale a circa 200-300.000 anni fa tutto il genere homo dovrebbe essersi estinto per avvelenamento da proteine tossiche.

Proteine e grassi stressano l'organismo. (scorie azotate a carico dei reni)

FALSO Senza proteine (che diventano aminoacidi) e senza grassi l'umano muore. I cacciatori di pellicce del nord America si nutrivano a lungo di lepri (carni poverissime di grassi) e morivano letteralmente di fame per inedia da grassi.

I prodotti animali sono ricchi di purina. Nella macellazione le sostanze di scarto metabolico che si eliminano con l'urina, rimangono nelle carni, e le si mangia come rifiuto tossico (basti guardare l'acqua dei bolliti quando vengono a galla e se lo analizzi risulta simile all'urina).

FALSO Dipende da come si macella l'animale ed i popoli primitivi erano molto più bravi di molti popoli attuali. Quello che si vede nell'acqua del bollito è grasso e mioglobina, una proteina contenuta nei muscoli che diventa liquida col calore. E la stessa che gli ignoranti chiamano sangue nelle bistecche (giustamente) poco cotte.

I cataboliti di scarto presenti in vita nell’animale, con la loro putrefazione e quando ingeriti possono provocare gotta e immunodeficienza.

VERO la gotta è provocata dall'acido urico catabolita della purina. Come sempre è la dose che fa il veleno. La gotta era la malattia dei ricchi medioevali (ed anche attuali) che mangiavano quasi esclusivamente carni. E' poi la gotta ad innescare l'artrite che in questo caso non è del tipo autoimmune

E lascio andare l'adrenalina rilasciata quando la povera creatura ha capito che sarà uccisa. Un insulto tossico di ritorno è il minimo che può capitare a chi se ne ciba (si lo so questa è pesantuccia).

VERO Questo è un aspetto etico sul quale si deve concordare

La carne se non trattata bene è una vera e propria bomba batteriologica.

VERO ecco perché gli uomini primitivi hanno imparato in fretta a macellare e conservare la carne usando antibatterici naturali : sale, essiccazione, affumicatura . Oggi molti popoli moderni se lo sono scordato e (giustamente) crepano per inquinamento batterico.

Troppa carne è anabolizzante porta ad ipertrofia cardiaca e impotenza sessuale.

VERO e FALSO la carne è anabolizzante nel senso che le sue proteine contribuiscono parecchio ad aumentare la massa muscolare. L'ipertrofia cardiaca è invece causata da un forte e costante esercizio fisico (cuore dell'atleta) e conseguente stress mentale (impotenza indotta). E' la catena palestrato- anabolizzante- risultato atletico- impotenza ad essere devastante, non i singoli componenti.

L'animale uomo, diversamente dalla frutta dove le proteine le assimila per un circa 70% perché già predigerite, quelle della carne gli scendono sotto il 14%.

??? le proteine predigerite si chiamano aminoacidi. Le proteine si trovano essenzialmente nella frutta secca (cioè nei semi) ed in alcuni frutti tropicali (quindi non mediterranei), nella frutta fresca dei climi temperati le proteine sono minime e la parte preponderante sono gli zuccheri.

La biodisponibilità di minerali nei cadaveri è nulla. (gli astronauti ad esempio per non demineralizzarsi hanno dieta assolutamente priva di prodotti animali.)

FALSO gli astronauti si demineralizzano perché in microgravità le proteine enzimatiche del nostro organismo (quelle che metabolizzano il cibo) non lavorano come dovrebbero o peggio si degradano. Ad aggi non sanno come risolvere la faccenda se non integrare la dieta con integratori minerali

Nel catalogo delle gravi patologie, molte sono a carico di un errato consumo di carne.

VERO perché semplicemente se ne mangia troppa essendo considerato un alimento da ricchi. e' la dose che fa il veleno.

La dieta carnea ha l'aggravante che ha compreso un arsenale chimico-farmacologico già somministrato alle povere bestie in vita (e qui Gino ne sono certa potrebbe venirmi in ausilio, scusa Gino se ti ho tirato in ballo)

VERO troppi allevatori sono criminali, vedi gli inglesi col morbo della mucca pazza.

senza contare i trattamenti chimici di lavorazione e conservazione.

FALSO I trattamenti chimici di conservazione sono gli stessi antibatterici di migliaia di anni fa: sale e salnitro, acidificazione, fermentazione, essiccazione, rimozione di ossigeno con olio. Sono solo fatti industrialmente in ambiante sterili (diversamente dalle cantine di 50 anni fa)

Il consumo di carne incide sulle aspettative di vita umane. Gli esquimesi con dieta al 60% di carne vivono in media 32 anni. Gli indigeni del Vilcabamba in Equador, frugivori, ne vivono quasi 120.

FALSO è un altro caso di correlazione e non causa/effetto. Serve mettere in conto altri fattori di stile di vita, ad esempio l'alta mortalità infantile prima dei 6 anni che allunga molto l'aspettativa di vita (sopravvivono solo i più robusti), l'esposizione a malattie, l'inquinamento ambientale, lo stress, le carestie periodiche, ecc

Infine vorrei citare solo qualche altro soggetto occidentale a far compagnia a Pitagora: Socrate, Sofocle, Esiodo, Eschilo, Sofocle, Euripide, Platone, Plutarco, Epicuro, Aristotele, Erodoto, Ippocrate, Galeno, Lucrezio, Virgilio, Orazio, Cicerone, Ovidio, Giovenale, Seneca, Plotino, Marco Aurelio, Leonardo Da Vinci, Shakespeare, Leibniz, Montaigne, Bacon, Tommaso Moro, Milton, Locke, Newton, Pascal, Rousseau, Voltaire, Spinoza, Tiziano, Goethe, Schelling, Shelley, Cuvier, George Bernard Shaw, Van Gogh, Paganini, Feuerebach, Stuart Mill, Flaubert, Hugo, Wagner, Nietzsche, Montessori, Gustav Mahler, Einstein, Lorenz, Tesla, Thoreau, Emerson, Dostoevskij, Tolstoj, Kafka, Freud, Jung, Fromm, Aldo Capitini, Marcuse, Huxley, Bertrand Russell. ...Può voler dir niente, ma a me piace pensare il contrario.

VERO, sono tutte persone (lo do per vero) che hanno optato per quello stile di alimentazione, ma FALSO se si cerca una causa/effetto con la loro genialità, come al solito si tratta di correlazioni.

E inoltre, riguardo agli integratori, vanno scelti come si deve, di origine naturale con estrazione dei principi attivi fatta con le frequenze. Tutto il resto è fuffa commerciale. (Per la vit.B12, nei paese nordici vengono addizionati per legge perfino i müsli consumati al mattino.)

FALSO gli uomini primitivi con una dieta onnivora (verificata dai microdepositi nei denti fossili di 20-30.000 anni fa e dall'autopsia di Otzi di 5000 anni fa ) non avevano bisogno di integratori, anche perché non c'erano ditte che li producevano, a parte lo sciamano/a del villaggio che conosceva le erbe con cui fare infusi.

Ciao oxalidaceae e grazie per la chiacchierata!

 


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Primadellesabbie
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La lettura di questo scambio cedric-oxalidaceae-cedric è senz'altro utile e coinvolgente.

Postato da: @cedric

Gli animali più' maleodoranti sono invece i ruminanti

Questa affermazione mi lascia decisamente dubbioso: hai mai trascorso qualche ora in una stalla di bovini? Bene, prova ad intrattenerti per qualche minuto nei pressi di una gabbia di grandi felini.


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cedric
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@primadellesabbie

Hai ben definito il contesto della puzza: la gabbia. Quel che puzza (ed anche parecchio) è il letticciato dove defecano le povere bestie ingabbiate. Quelle povere bestie in gabbia vivono in un letamaio  con la speranza che gli addetti puliscano le gabbie dagli escrementi ogni pochi giorni. Le cose vanno meglio dove ci sono (putroppo  piccoli) spazi aperti, magari con una piccola pozza d'acqua, dove i felini possono sgranchirsi le gambe, ma sono zoo rari.

In natura un grande felino non puo' puzzare, altrimenti non avrebbe alcuna speranza di catturare una preda. Buona parte della sua tecnica di caccia è basata sull'agguato e sull'avvicinamento furtivo alla preda prima dell'assalto finale e gli erbivori hanno un buon fiuto. Magari leoni e tigri hanno imparato a cacciare sottovento, ma andare in giro puzzando non è il massimo per un predatore.

Diverso è il caso delle iene, che si nutrono di carogne e si portano appresso il fetore della carcassa in putrefazione. Ma la puzza  è della carcassa, non della iena.


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Primadellesabbie
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@cedric

Ho scritto 'in gabbia' per non fare il cagamiracoli e dire 'in foresta' o 'in savana', i predatori segnano il territorio spruzzando l'urina o immergendovi le zampe (a volte rotolandovisi), e si tratta di un odore insopportabile, non credo che i nostri nonni contadini avrebbero potuto fare filó, per il fetore, trai i leoni o i leopardi o i licaoni, e neanche tra i lupi, le faine o le volpi (hai mai visto un foxhound, a passeggio al guinzaglio, percepire l'odore dell'impronta di una volpe, è illuminante).


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cedric
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@primadellesabbie

Vabbè, concordo sul fatto che i felini e compagni puzzino parecchio sia in libertà che in cattività, ma come anche tu evidenzi sono i loro escrementi (urina e feci che usano per vari scopi) a farlo. E questo è indice di un organismo sano che espelle con efficacia i residui potenzialmente tossici di una ottima digestione e di una ottima purificazione del sangue.

La digestione (umana ed animale) è agevolata dal microbioma simbionte nell'intestino, per l'uomo un paio di chili di batteri di vario tipo. Sono loro che degradano gli aminoacidi residui e producono i metaboliti maleodoranti che saranno espulsi con le feci. In quanto alle orine il cattivo odore è di solito legato ad alcuni alimenti, nessuno sano di mente farebbe sesso dopo una cena a base di ottimi e sanissimi asparagi....

 

Ovviamente dalla discussione sulla puzza degli animali ( e degli umani) vanno escluse tutte le ghiandole odorifere e tutti gli odori delle naturali secrezioni spermatiche e vaginali. Un vero e proprio universo comunicativo a noi quasi inaccesibile.


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Primadellesabbie
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@cedric

Quello degli odori è un mondo a parte, che abbiamo cancellato con i 'profumi' dei saponi.

La memoria dell'olfatto è talmente persistente che l'emozione di ritrovare un odore percepito nell'infanzia è indescrivibile, come sa chi ne abbia avuto occasione.


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cedric
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@primadellesabbie

sono completamente ed incondizionatamente d'accordo


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