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La nave affonda, il tempo stringe: un appello aperto a tutti

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GioCo
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Fino adesso abbiamo subito una situazione che nel bene e nel male rifiutiamo dal punto di vista politico e civile. Questa situazione ci pone tutti davanti a grandi sfide collettive, soprattutto volendo mantenere l'atteggiamento di rifiuto. Non è possibile rispondere con "i diritti" sacrosanti di ognuno se questo significa salvaguardare i cocci di un mondo che è già andato ormai in pezzi.

La barca affonda, le falle sono troppo ampie e il tempo stringe.

Posto solo alcuni esempi per capirci: QUI e QUI.

Però vorrei anticipare le critiche e essere MOLTO CHIARO: al di là di quel che faranno/ci faranno da qui a dicembre, data che secondo me rimane un punto fermo, una specie di "tappa intermedia" di questo viaggio collettivo verso l'allucinazione distopica che ci vuole "felici senza possedere nulla" a cui arriveremo (anche se solo il tempo che ci dirà con quale risultato) avendo scelto ognuno di noi da che parte stare "obtorto collo", qui in questa sede non è discussione l'accadere, ad esempio se ci obbligheranno o meno a sottoporci a una terapia ancora sperimentale come "paese pilota" a livello globale.

Se lo faranno è chiarissimo che lo faranno come hanno fatto fino ad ora, passando come un rullo compressore su qualsiasi "principio inviolabile" o senno minimo sia esprimibile a livello giuridico o individuale/critico. Ciò che li guiderà con tutta probabilità saranno i numeri che poi sono quelli del dissenso, ma questo non è un problema di chi dissente. Non è un giocattolo in mano nostra il "nuovo che avanza" e tanto meno siamo noi a volerlo "forzare".

Quello che vogliamo ancora non è per noi chiarissimo. Il motivo è semplice, siamo divisi, le nostre storie sono tutte tra loro molto diverse e sappiamo solo ciò che stiamo perdendo nel nostro piccolo, per ciò siamo ancora nell'idea di doverlo impedire o per lo meno ostacolare, non che ciò che ci accingiamo a difendere è già perduto. Realizzare questo dato di fatto ci pone sfide (a livello emotivo) di ben altra portata, ma questa mia è una constatazione: indietro non si torna. Per ciò mi aspetto altre defezioni. Data la pressione che subiamo, mi sembra il minimo.

Se in un cinema scoppia l'incendio, non sono molti quelli che mantengono il sangue freddo perché sono coscienti che precipitarsi verso l'uscita in preda al panico è rischioso almeno quanto rimanere tra le fiamme. Cioè non sono molti quelli che fanno prevalere la propria razionalità sull'onda emotiva, giustificabile quanto vogliamo. La trappola è scattata e noi siamo nelle condizioni di constatare che non c'è scelta: o ci faremo catturare per diventare cavie da laboratorio "sine die" o rinunciamo al formaggio, cioè l'ambito democratico come l'abbiamo vissuto fino ad ora.

"Il formaggio" può tranquillamente ormai tradursi rapidamente nel non riuscire ad accedere banalmente a una rivendita di alimentari nei luoghi in cui viviamo al fine di procurarci del cibo, oppure conservare il posto di lavoro e persino il tetto sulla testa. Ma anche banalmente accedere a un ospedale, a una scuola, una spiaggia o un trasporto pubblico.

D'altro canto la scialuppa di Figliuolo non ci da molte garanzie in più e non comporta rischi meno inquietanti. Solo diversi. Questo inevitabilmente spacca dentro. Accade a tutti coloro che dissentono ed è questo il rischio adesso, ciò che spinge più di tutto verso l'uscita di sicurezza che ammicca sorniona, dove ad attenderci c'è la "nuova normalità" dipinta da abbondanti cartelloni pubblicitari come buona, giusta e rassicurante. Per ciò è da cretini rimanere a cuocere nel calderone della inaccessibilità sapientemente attizzato dai criminali.

Le porte dell'Inferno sono sempre tappezzate (fuori) da buoni propositi, se no non ci entrerebbe nessuno. Non so quanti fuggirebbero da un incendio in un luogo angusto se la porta riportasse fuori a caratteri cubitali la scritta "Macello per deficienti in fuga dalle fiamme". D'altronde rimanere ad arrostire non è più saggio che fuggire dalla porta sbagliata.

Ma qualsiasi altra scelta è certamente infinitamente più scomoda e rischiosa, perché non esiste, bisogna inventarsela, ricostruirla da capo, rimboccarsi le maniche e realizzarla da zero, ben sapendo che non c'è per ora nemmeno l'idea che è obbligatorio, figuriamoci poi avere quella necessaria "unità di intenti" per mettere insieme qualcosa che vada almeno bene alla maggioranza: da dove si comincia? Già questa è una domanda che mina alla base ogni buona intenzione di partenza.

Allora, tu che mi leggi, da che parte stai? Il mondo che conosci ti lascerà alla deriva in mare  aperto prima o poi e in mezzo a problemi insormontabili per il singolo. Quando sarà troppo tardi potrai solo lasciarti andare, a meno che nel frattempo non ti avrà risucchiato il relitto che affonda o non sarai andato con l'ultima scialuppa di Figliuolo, perché quando avere un g.p. costerà 4 o più dosi in un colpo è evidente che il rischio non varrà la candela per nessuno e il pubblico sarà definitivamente spaccato in due senza rimedio: adeguati e dissidenti. La nave su cui ancora in molti giacciono inerti e speranzosi, per allora sarà perduta. Manca poco.

Per ciò ti conviene prepararti adesso al peggio e capire bene da che lato vuoi stare, se continuare ad avere accesso facile a un mondo che ci è stato già sottratto da sotto il culo con modi meschini, truffaldini e brutalmente criminali, oppure con chi è cosciente da tempo della portata della sfida e non si è fatto travolgere dagli eventi, ma ha cercato e cerca tutt'ora di rispondere, con qualsiasi mezzo, per quanto risibile, alla sua portata.

Scrivi qui sotto nei commenti la tua, ma ricorda...

La bomba è esplosa, il fumo è alto, il caos impera e non si vede niente. Non sappiamo qual'è l'entità del danno, non sappiamo quanti siamo tra coloro rimasti in vita. C'è chi si stringe compulsivamente al suo angolo di mondo cercando di trattenere il possibile, c'è chi vaga frastornato tra le macerie del disastro e non sembra meno allucinato di chi lo guarda pensando "sei fottuto" mentre viene portato via dai mezzi militari del "pronto soccorso" in combutta coi bombaroli, chissà dove.

Peggio ancora, il bombardamento non è finito.

Eppure, nel mio minuscolo sono qui a dirvi che questo è il momento: adesso o mai più. Se intendete nonostante tutto continuare a dissentire e a resistere, non potrete più immaginare di poterlo fare da soli. Bisogna costruire rapidamente una zattera, non per salvare il salvabile ma per avere il tempo di concepire un altra resistenza, più "sotterranea" e comunque di minoranza. Il tempo è poco, la nave affonda.

Fate il vostro @GioCo, per quanto mi riguarda la mia scelta è scontata.


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inyourarms
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11 milioni di resistenti (più 4,5 milioni di under 12) è un numero pazzesco se ripensate ai ricatti e all'immensa pressione mediatica, sociale, psicologica.

 

A "detta loro" siamo 11 milioni ma considerando i precedenti ritengo che siano numeri "aggiustati" al ribasso, forse siamo di più.

 

Sicuramente ci saranno defezioni, tralasciando il lavoro molti non riescono a reggere questa pressione psicologica e sociale.

Quando li vedo in tv annunciare nuove "strette" con la bocca che sputa fuoco mentre schiumano di rabbia mi sento vivo. Cazzo se mi sento vivo.

Non si danno pace che una parte consistente della popolazione abbia capito tutto, che abbia capito la truffa.

 

Oltre al lavoro avranno un'altra disperata carta: si potrà uscire di casa solo con il nazi pass.

Questo avverrà tra poco, quando la situazione sanitaria gli sfuggerà di mano e non potranno rovinare il gioco con nuovi lockdown (che comunque ci saranno).

 


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BrunoWald
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"Se intendete nonostante tutto continuare a dissentire e a resistere, non potrete più immaginare di poterlo fare da soli. Bisogna costruire rapidamente una zattera, non per salvare il salvabile ma per avere il tempo di concepire un altra resistenza, più "sotterranea" e comunque di minoranza. Il tempo è poco, la nave affonda."

Vivo in un paese dell'America Latina in cui la consapevolezza del problema è NULLA, in parte perché hanno altre gatte da pelare, e una coscienza limitata dei propri diritti. Pare però che molti abbiano disertato l'appuntamento vaccinale, ma perlomeno il governo ha chiarito che non intende obbligare nessuno. In ogni caso, se si arrivasse al peggio dovrei arrangiarmi da solo, e in questo senso mi sto organizzando. Le condizioni relativamente arretrate di una remota colonia dell'impero potrebbero offrire spazi a chi volesse sgattaiolare fra le maglie, ma si resta comunque nel campo delle ipotesi.

Ben diversa è la situazione in Europa, specialmente in Italia. Sono totalmente d'accordo con te sul fatto che ciò che molti vorrebbero difendere - vedi i vari appelli, lettere aperte ecc. - è già perduto, e che questo pone sfide di una portata molto diversa: sfide alle quali molti non sono preparati psicologicamente, perché sono (siamo) cascati nella trappola scattata in occidente nel secondo dopoguerra. Se fossimo vissuti in un'aperta tirannia, come nell'URSS, sapremmo intimamente che la libertà non te la regala nessuno, che richiede lotta, resistenza, sacrificio... Invece, chi è nato nel cosiddetto "mondo libero" è inconsciamente convinto di essere un "cittadino" con "diritti", il quale vive "in democrazia".

È appunto perché credevamo questo che ci siamo lasciati fregare tanto facilmente. Le illusioni si pagano. Cinquant'anni or sono c'erano ancora dei ragazzi che lottavano per difendere i loro ideali, spesso strumentalizzati da altri. Poi abbiamo smobilitato tutti quanti, perché tanto "eravamo in democrazia"... Meglio pensare al lavoro, la ragazza, le ferie, i concerti, il mutuo... Senonché non siamo cittadini, siamo sudditi: e adesso ce lo stanno ricordando. Ci hanno illusi per decenni perché era nel loro interesse, ma ora hanno deciso che le vacanze sono finite, e con esse i "diritti". Il futuro pianificato dalle oligarchie regnanti non prevede per noi né la libertà né il benessere. Per molti, forse, nemmeno la vita.

Il problema non è tanto che la maggior parte di noi non possiede né il coraggio fisico né la forza interiore necessari per resistere e combattere: il problema è proprio che non ci rendiamo conto di essere in guerra. Continuiamo a pensare da "cittadini", vogliamo tornare la sera in pizzeria... "Lasciateci vivere in pace!", piagnucoliamo... Ma il nemico non ti lascia in pace, ti vuole morto o sottomesso: non lo capiamo perché i decenni trascorsi ci hanno fatto perdere la nozione della realtà. Per questo, alcuni s'immaginano di potersi costruire delle realtà alternative, piccole comunità solidali e cose del genere, come se il nemico non esistesse. Lo chiedano agli apaches, o ai palestinesi, per avere un riscontro oggettivo... La sorte dei disobbedienti potrebbe non essere molto migliore.

D'altra parte non bisogna disperare. Probabilmente l'elite non è affatto unita, sono forse in corso lotte feroci sotto la superficie. Se gli USA scoppiano può succedere di tutto. Ma anche da noi non è detto, l'accelerazione che hanno impresso alle cose non mi sembra un segnale di forza. Da fuori è difficile giudicare, magari sto dicendo fesserie, ma forse questa potrebbe essere l'occasione storica perché torni a formarsi un'avanguardia consapevole, capace di pensare Politicamente (con la maiuscola).


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Pfefferminz
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"quando la situazione sanitaria gli sfuggerà di mano..." 

È giusto ribadire a questo punto le affermazioni del Prof. Bhakdi su quello che succederà in autunno (da una recente intervista con il youtuber svizzero Daniel Stricker).

Alla domanda se moriranno delle persone, Bhakdi ha risposto che non sa se moriranno, ma che si ammaleranno gravemente.

Il Prof. Bhakdi ha proposto di ridefinire l'ADE (antibody dependent enhancement) in IDE  (immune dependent enhancement), una forma più grave dell'ADE, perché non saranno solo gli anticorpi  a colpire l'organismo dei vaccinati, ma anche i linfociti. Questo accadrà nel caso in cui un vaccinato con sieri genici si infetterà con un altro coronavirus, non necessariamente con il SARS-CoV-2.

Il Prof. Bhakdi è un esperto in campo immunologico, avendo egli stesso scoperto il cosiddetto "sistema del complemento" e, secondo me, se fa previsioni così gravi, è perché è seriamente preoccupato e cerca di mettere in guardia chi non si è ancora vaccinato. 


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LuxIgnis
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L'avevo già detto che non c'è più molto da fare. Non ci sono vie di fuga. A livello collettivo bisognerebbe organizzare in fretta un movimento di massa che porti in piazza almeno un milione di persone disposte anche al sacrificio perché chiaramente scorrerà del sangue. A livello individuale qualche scappatoia potrebbe esserci ma solo per le persone che hanno una disponibilità finanziaria buona o che abbiano un qualche rifugio dove dirigersi.

L'unica speranza è che accada un qualcosa di molto grosso a livello internazionale del tipo, facendo degli esempi, uno scandalo, delle rivelazioni scomode, un giudice che mette luce sulle carte nascoste, la guerra civile in America, i morti ed i danneggiati da vaccino diventano insostenibili da non poterli nascondere più, ecc. Insomma qualcosa di talmente evidente che non potrà essere nascosto.

Sono solo degli esempi, non valgono nulla è solo per sottolineare che deve essere un evento di portata immensa.

Anche l'invasione degli extraterrestri andrebbe bene 😆 

Allora sì che si farebbe scacco matto. Ci libereremmo in un colpo solo di una buona parte di questi sciacalli e renderemo cani bastonati tutti coloro che gli sono andati appresso.

Capisco il tuo appello Gioco e lo condivido anche. Io finché avrò fiato non cederò di un millimetro ed anche se rendessero la vaccinazione obbligatoria farò il disobbediente.

Ma tendo ad essere realista, al di là di quello che ho detto non vedo altre possibilità.


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Pfefferminz
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@luxignis

A una cosa non abbiamo ancora pensato: all'ira che si scatenerà, quando i vaccinati si accorgeranno di essere stati ingannati.

Fino a quel momento, daranno la colpa a noi di essere gli untori. Se si verificherà lo scenario previsto da Bhakdi, dobbiamo essere pronti a svelare le vere cause, anche se faranno di tutto per nascondere il fatto che saranno i vaccinati ad ammalarsi. Il futuro non è roseo, anche perché si prospetta che manderanno in lockdown solo i non vaccinati.

Dobbiamo però fare attenzione a non essere troppo pessimisti. Pensiamo che in altri Paesi, come in Germania, stanno già organizzandosi per far incontrare datori e richiedenti di lavoro non vaccinati (oltre ad agenzie che organizzano vacanze e viaggi per non vaccinati). I non vaccinati devono semplicemente organizzare il loro mondo.  Poi c'è il grande progetto di Wirkraft del dott. Heiko Schoening. Heiko Schoening è stato in Brasile e ha detto che il popolo sostiene Bolsonaro e che i globalisti là non hanno messo piede. 


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GioCo
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Postato da: @pfefferminz

@luxignis

[...]

Dobbiamo però fare attenzione a non essere troppo pessimisti. Pensiamo che in altri Paesi, come in Germania, stanno già organizzandosi per far incontrare datori e richiedenti di lavoro non vaccinati (oltre ad agenzie che organizzano vacanze e viaggi per non vaccinati). I non vaccinati devono semplicemente organizzare il loro mondo.  [...]

Esatto!

 


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ndr60
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Il mainstream ha ricominciato col pippone-commemorazione dell'attentato al WTC; dopo 20 anni, la versione ufficiale è sempre la stessa. Mi sono sorpreso a pensare che l'affare covid19 ha molte analogie con "l'attentato che ha cambiato il mondo": 1) ricostruzione ufficiale dell'origine dell'infezione lacunosa, per usare un eufemismo; 2) occasione per attuare un'agenda ben precisa, decisa in anticipo; 3) noncuranza, disprezzo e colpevolizzazione di tutti quelli che non accettano la versione ufficiale.

La mia paura è che nel 2040 saremo allo stesso punto, così come oggi non sono stati fatti passi avanti nel rendere evidenti a tutti i punti oscuri dell'11/9, allo stesso modo tra 20 anni ci sarà gente felice di essere stata una cavia, nonostante i morti e i menomati dal Sacro Siero.


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Pfefferminz
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@ndr60

L'affare Covid ha delle analogie con gli attentati a base di antrace del 2001, secondo il dott. Heiko Schoening, che ha scritto un libro di 500 intitolato "Game over" sull'argomento (il libro in tedesco  sta uscendo attualmente, è prenotabile). Se consideri quale potrebbe essere la situazione nel 2040, devi tenere presente che il Great Reset non è ancora completato e che il Covid serve soltanto per distrarre l'opinione pubblica da cambiamenti ben più radicali. Il Great Reset prevede ad esempio l'espropriazione dei cittadini. In Danimarca e in Spagna, con il silenzio complice dei media mainstream, sono già state varate delle leggi che prevedono la confisca di beni mobili e immobili in casi particolari di emergenza. Sappiamo bene che l'emergenza può essere creata ad hoc.

Esiste ancora la chance che ci si possa opporre ai cambiamenti che ci vengono imposti, ma probabilmente non sarà un percorso breve, Se ora i consapevoli sono relativamente pochi, non è detto che, strada facendo, altri, ora vaccinati, non possano ingrossare le file dei dissidenti, in particolare quando si vorrà introdurre la moneta digitale o procedere alle espropriazioni, forse mediante aumenti di imposte spropositati. L'UE sta già progettando un elenco delle ricchezze di tutti i cittadini europei, oro fisico compreso. 

I dissidenti devono costruire una propria rete economica, proprie imprese che producano beni migliori di quelli attuali. Gli agricoltori dovrebbero concorrere a coprire il fabbisogno della popolazione locale.  Il dott. Heiko Schoening enumera alcuni principi, tra cui: "Non lavoriamo più per "loro"  e non compriamo più i "loro" prodotti. Indietro non si torna. La situazione nel 2040 dipenderà da chi vince. 

 

 

 


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BrunoWald
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Non è detto che non ci sia più molto da fare.

Esistono molteplici segnali che sia in atto un confronto tra diverse fazioni delle elites, e benché i criminali di Davos restino al momento preponderanti, l'esito non è affatto scontato. Non possiamo però limitarci a sperare nei "salvatori" dall'alto.

Ogni iniziativa concreta, che incida cioé sul lavoro, l'accesso ai servizi, la solidarietà, è essenziale in questa fase, ed ammirevoli coloro che la intraprendono. Tali iniziative si situano sul piano "economico" nel senso originario del termine, e potrebbero fare la differenza per molti di noi nei momenti difficili che ci attendono. Esiste però anche un piano politico, che è quello in cui si decidono i destini dei popoli, e che abbiamo abbandonato al nemico da almeno trent'anni. Per questo il progetto elitista-globalista non ha incontrato ostacoli, ottenendo una totale egemonia da Padroni del Discorso.

Questa crisi, che sta liquidando le democrazie occidentali e provocando una profonda spaccatura sociale, potrebbe offrirci un'opportunità, riaprire uno spazio politico ad un soggetto nuovo, che rappresenti quel che resta della classe media ed operaia, anzi in genere le vittime del sistema. In altre parole, proprio questa accelerazione selvaggia, destinata a creare vittime e macerie, potrebbe favorire il formarsi di un blocco apertamente antagonista, con una base di consenso tanto più ampia, quanto più la "loro" agenda progredirà.

Se questo blocco riuscisse a strutturarsi, potrebbe anche acquisire il peso necessario a rappresentare un interlocutore credibile per i settori dell'elite che sono in lotta con i globalisti. Altrimenti resteremo pecore alla mercé di un pastore o dell'altro. I prossimi due anni, credo, saranno decisivi.


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oriundo2006
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Vorrei a questo punto far intendere che il Grande Gioco si muove su piu' piani interconnessi, come tutti sanno, e che questi piani sono oggi in enorme fibrillazione: e' tutto legato e l' esito, scontate le inevitabili negativita' terribili che ci attendono, puo' pero' liberare la nostra strada, che e' poi quella della Verita'...

Guardate un po' qui:

https://www.controinformazione.info/la-dottrina-biden-appare-nel-golfo-persico/.

Si dice che gli USA hanno RIMOSSO LE DIFESE AVANZATE PATRIOT dislocate in Arabia Saudita. Si puo' dare a questa notizia una grande diversita' di interpretazioni ma e' evidente a questo punto che il sistema 'petrodollaro' e' comunque alla sua fine, considerate anche le recenti parole di XI.

Grandi avvenimenti sono alle porte ed e' evidente che questi avvenimenti costringeranno gli attori occulti a uscire dalle quinte: a questo punto si giochera' la partita decisiva che dovra' ridisegnare il mondo del futuro. Il Covid apparira' come un momento marginale e preparatorio di 'stati d'animo' di orientamenti gregari e successivo panico di massa: una situazione non gestibile da nessuno.

Cosa dire ? Si diceva tempo addietro che '' c'e' la rivoluzione e cosa mi metto ? '': adesso temo che si dira' ''..e' tutto finito ma ho la mia Smith & Wesson e intendo servirmene..''. Occorre avere fiducia nella Vita ed in Chi la Guida.


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LuxIgnis
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Ci sono le cose che puoi cambiare, e ci sono cose che non puoi cambiare. Questo è il principio base degli stoici ma è anche la base della preghiera della serenità (quella usata dagli Alcolisti Anonimi) che aggiunge anche che deve esserci la saggezza di poterne sempre capire la differenza (tra quello che posso e non posso).

Allora la domanda che dobbiamo farci è cosa possiamo e non possiamo cambiare?

Non possiamo fare molto secondo me a livello globale. Le forze in gioco non lo permettono. Non abbiamo milioni di persone pronte a contestare anche a discapito della loro vita, con forza questo stato di cose. Non abbiamo nemmeno stati esteri propensi a questo (Russia e Cina lasciamoli perdere, fanno il loro gioco ma nelle cose fondamentali sono allineate come gli altri). Non abbiamo nessun tipo di forza. Non abbiamo coesione sociale; la maggior parte delle persone non vedono oltre la punta del loro naso e se pensano che noi non vaccinati siamo un pericolo per loro non ci metteranno molto a darci la caccia. Sono contente solo di poter riempire di nuovo gli stadi con i loro GreenPazz. Non c'è nemmeno un movimento giovanile degno ( sì, ci sono delle timide proteste ma niente a che vedere, ad es. col '77 dove per molto ma molto meno sarebbero scesi in piazza milioni di studenti ed operai). E consideriamo che le armi che hanno a disposizione i governanti sono enormi. Controllano tutto o quasi. Avete provato a vedere un TG?

Aspettare poi movimenti internazionali, lotte tra fazioni ecc. mi sembra un po' un "wishful thinking" come dicono gli inglesi. Una bella speranza che non porta a nulla. Mi ricorda il passo della poesia Ninna nanna di Trilussa dove dice:

"fa la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
 
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone"
 
 

Ma ci sono anche le cose che possiamo cambiare. Cambiare paradigma sociale in noi stessi. Cercare di essere un po' meno egocentrici. Smetterla co 'ste diatribe fra comunisti e fascisti. Chi sta tirando le fila non è comunista e nemmeno fascista è molto ma molto peggio. Unirsi in gruppi di mutuo sostegno (questo è un pio desiderio). Fuggire anche, non è una viltà. Chi può lo faccia. Non cadere nelle trappole di certi antagonisti che in realtà vorrebbero solo instaurare il loro modo di vedere. Da un autoritarismo ad un altro. Ed organizzare un movimento politico, sottolineo politico, come ha indicato nel suo commento BrunoWald. Eh! Ce ne sarebbero cose da fare ma sono tutte individuali e sono cose che la maggioranza di noi ha già fatto o pensato. Ma soprattutto bisogna resistere, resistere.

Il problema non è il vaccino in sé, il problema è che questo vaccino rappresenta l'apoteosi di una visione distorta della realtà che ha i suoi germi in molto tempo fa. La visione prettamente materialistica, la scienza che è diventata una religione, l'obnubilamento della coscienza, l'accettazione tout court del capitalismo che è per sua natura predatorio (there is no alternative), il distaccamento dalla Natura, l'accettare che qualcuno ti debba dire quello che devi o non devi fare, e così via.
E se non si capisce questo non si va da nessuna parte.

L'appello di Gioco, meritorio senza dubbio, è però lettera morta. Rivolto a noi non ha quasi senso perché possiamo solo che essere d'accordo e speranzosi. Rivolto a coloro che sono immersi nell'illusione pandemica non credo faccia un qualche effetto. Anche se gli arriva verrà rifiutato in toto. Ha fatto l'esempio dell'incendio, ed una volta che è scattato il panico non le fermi le persone. O meglio per fermarle gli devi fare male. 

Quindi bisogna "fargli del male" cioè bisogna che vi sia un evento come quelli che avevo descritto prima, che sciocchi le persone in modo tale che non potranno più negare la realtà delle cose. Quello degli eventi avversi al vaccino è sulla buona strada ma non è abbastanza. Purtroppo per funzionare dovrebbero esserci molti più morti od invalidi da non poter essere nascosto. Ogni famiglia dovrebbe avere un lutto in casa. Drammatico ma credo che funzionerebbe.

Un incantesimo si spezza solo con uno shock. Non ci sono altre vie. Non vale il ragionamento, la logica ed il pensiero. L'emotività, come dice Gioco, è una brutta bestia.

E solo dopo questo shock può intervenire il nuovo soggetto politico sociale e culturale per prendere le redini. Sempre che si sia creato questo soggetto. Tutte le rivoluzioni sono avvenute solo dopo che vi sono stati eventi tali da poter compattare il popolo.

Tutto qui. Sono stato un po' prolisso ma volevo spiegare meglio il mio pensiero.


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GioCo
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Postato da: @luxignis

[...]

L'appello di Gioco, meritorio senza dubbio, è però lettera morta. Rivolto a noi non ha quasi senso perché possiamo solo che essere d'accordo e speranzosi. Rivolto a coloro che sono immersi nell'illusione pandemica non credo faccia un qualche effetto. Anche se gli arriva verrà rifiutato in toto. Ha fatto l'esempio dell'incendio, ed una volta che è scattato il panico non le fermi le persone. O meglio per fermarle gli devi fare male. 

[...]

Un incantesimo si spezza solo con uno shock. Non ci sono altre vie. Non vale il ragionamento, la logica ed il pensiero. L'emotività, come dice Gioco, è una brutta bestia.

E solo dopo questo shock può intervenire il nuovo soggetto politico sociale e culturale per prendere le redini. Sempre che si sia creato questo soggetto. Tutte le rivoluzioni sono avvenute solo dopo che vi sono stati eventi tali da poter compattare il popolo.

Tutto qui. Sono stato un po' prolisso ma volevo spiegare meglio il mio pensiero.

Ogni cosa "definitiva" o che ci appare tale, è un chiarissimo esempio di significazione emotiva. La morte ad esempio ci appare "definitiva", in quanto a noi che siamo in Vita o ci pensiamo per lo meno come "viventi", vediamo solo la cinta di confine, il muro della morte, non l'orizzonte che si staglia oltre, non ciò che sta dopo, che possiamo soltanto immaginare, mancando ai sensi l'informazione. Quindi non sappiamo, solo vediamo bene il punto dove le cose finiscono insieme ai sensi e pensiamo implicitamente per ciò che tutto finisca in quel punto. Prima la religione colmava il vuoto e creava una compensazione illusoria di ciò che non era visibile. Ora che la scienza ne ha preso il posto senza colmare quel vuoto, il vuoto è rimasto. "Per effetto del vuoto" (=mancanza) veniamo sovrastimolati emotivamente (=partono gli "emboli" di fantasia come fuochi d'artificio) e rimaniamo esposti a facili manipolazioni esterne di furbi e malintenzionati.

Una possibile compensazione, tipica del senso del "definitivo", è la depressione. Cioè in termini più terra terra il vedere tutto nero, il "sapere" che non c'è Speranza (nomen omen) che tenga (quindi solo disperazione) e che tutto è inutile, tutto è perduto. Dal punto di vista logico/razionale è un paradosso perchè è esattamente l'opposto, dove la quercia muore il terreno si libera e può arricchirsi di vita futura, dal punto di vista emotivo è razionalmente ferreo perchè la depressione è la naturale conseguenza di un vuoto di significato. Questo ci pone davanti alla classica scelta che ripropongo ogni volta: preferisci seguire le tue ragioni ragionevoli (comandate dall'emozione) o gestire i significati al solo scopo di modellare le tue emozioni? Oppure: preferisci coltivare i tuoi stati disperati o cercare ragioni che ti permettano di uscirne? La scelta è tua ed è libera, comunque...

Questa nostra situazione non è diversa. Da una parte c'è una nuova schiavitù e dall'altra il salto nel vuoto, perché non è chiaro cosa verrà dopo è chiara solo la fine, la morte sopraggiunta di un tipo di libertà, quella goduta fino ad ora. La morte della libertà concessa. Ma per qualsiasi altra libertà è necessario smettere di invocarla al dio Moloch "benevolo" e rimboccarsi le maniche per costruire. Cosa? Non lo so, è lì che finisce il muro.

Comunque sono d'accordo, ci vuole uno shock per combatterne un altro. Ma questo c'è già e corrisponde a prendere coscienza che è finita. Basta. La morte di ciò che c'era è sopraggiunta. Realizzato ciò, se si resiste alla suadente melodia delle sirene che ci invitano a buttarci sugli scogli, non ci rimane che lottare furiosamente per sopravvivere, come fece Odisseo, senza più porsi limiti, cioè mettendo in @GioCo tutto.

Si compie così "il salto" e quello sarà si definitivo, cioè per il resto della vita, ma solo in quel preciso momento che è "rinascita".


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Primadellesabbie
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Un momento cruciale è stato quello in cui la combriccola Rockerduck si è disfatta del petrolio, fatto che bisognava poi tenere sempre presente cercando di capire dove sarebbero andati a parare. Ora è chiaro, cercano, per mezzo di internet e del virus, un livello di dominio sul pianeta che sovrasti il potere del denaro in mano alla combriccola rivale dei Rothschild.

L'abbattimento delle colonne del tempio rivale, i due palazzi edificati sul pavimento a scacchi costituito dagli isolati di NY, tempio degli affari come li abbiamo intesi fin qui, seguito da nuovi metodi per dirigere i Paesi del pianeta, è talmente leggibile da non aver bisogno di insistervi.

A lungo si è creduto ingenuamente che i rappresentanti politici disponessero del potere tout court, in poco tempo abbiamo visto e capito che sono, da sempre, solo il tramite tra il potere (o i poteri) e la comunità e lo sono stati tra questa e quello fin quando la comunità è esistita, cioè fino a quando questa o una parte significativa di questa, è stata in grado di esprimere una tendenza propria, completa di dogmi e moralismi, non importa se giusta o sbagliata, non allineata con i disegni del potere e non indotta da questi.

La caduta del muro è stata lo spartiacque, qualsiasi cosa se ne pensi.

A parer mio, costituire un'opposizione in questa fase sembra/è impensabile, sarà compito dei resistenti sopravvissuti, se ce ne saranno.

Possiamo darci dei consigli che ci siano in qualche modo di aiuto, se siamo realisti* e non troppo dispersivi.

* Chi ricorda, o ha sentito descrivere, le conseguenze della diffusione della dorifora della patata (Leptinotarsa decemlineata) effettuata alla fine della guerra per affamare ulteriormente i tedeschi, non propone di certo l'orticello.


arbaman, Hospiton e oxalidaceae hanno apprezzato
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Pfefferminz
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@brunowald

"Esiste però anche un piano politico, che è quello in cui si decidono i destini dei popoli... "

In tutta sincerità, quando penso al "piano politico", mi vengono in mente prima il tradimento dei Cinque Stelle, poi un motto alquanto simpatico, ripetuto a intervalli regolari da un ex commentatore: "Il nemico marcia sempre alla tua testa". Si può essere sicuri che in tutti i gruppi politici nascenti ci sarà prima o poi un emissario di una qualche élite che cercherà di prenderne le redini.

Heiko Schoening enuncia solo alcuni principi: rendiamoci conto che esiste un gruppo con intenti malvagi, non lavoriamo più per loro, non compriamo più da loro, costruiamo noi le nostre imprese con prodotti migliori e di lunga durata, finanziamoci con un centesimo al giorno a testa (Wirkraft). In questo modo stacchi la spina al sistema. 


Hospiton e oriundo2006 hanno apprezzato
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