Noi non dimentichiamo... Anche se ogni cosa, ogni voce va nella precisa direzione di farci dimenticare. Anche molta informazione "libera" non desidera altro: Ucraina, multipolarismo, auto elettriche, borseggiatrici, antifascismo, pnrr, Taiwan. Ma cosa è accaduto veramente a noi? L'ottima sintesi di Nervuti ci dovrebbe interrogare, quale presente o futuro possiamo immaginare dopo essere passati attraverso una catastrofica stagione di follia?
Per esempio, ci abbiamo fatto caso, siamo di nuovo in "stato di emergenza". Ma solo per 6 mesi. E poi è per i migranti, questa volta, dai... E poi lo siamo già stati anche per l'Ucraina. In che senso "per l'Ucraina" ? Boh, non è dato sapere con precisione. Ce lo ricordiamo che lo "stato di emergenza" è stata l'unica, pallida e inconsistente giustificazione per sopprimere letteralmente i diritti prepolitici implicitamente ed esplicitamente sanciti da quella cosa là, "la più bella del mondo"? Persino la corte co. stituzionale ha balbettato e infine chinato il capo di fronte alle orrende vessazioni che hanno subito molti lavoratori perché...perché c'era "lo stato di emergenza". Allora, prima di dimenticare mi chiedo: è dato sapere, di grazia, se questa tormentata res publica potrà ancora essere gestita in ordinaria amministrazione per un periodo ragionevolmente lungo? Fateci sapere.
Grandissimo Nervuti!
Eh sì, c'è un sacco di gente che ci vorrebbe smemorati, sia ai vertici che alla base della maleodorante piramide, ma io ho fiducia che un numero sufficiente di noi abbia invece una memoria da elefante.