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Osho

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arbaman
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@oriundo2006

Ho quotato la parte a cui stavo rispondendo, forse l'ho fatto in modo poco elegante e un po' brusco. Non ci conosciamo e non possiamo dare nulla per scontato, cosa che mi è parso tu abbia fatto abbondantemente con quella affermazione. Mi spiace se ti ho offeso e me ne scuso.


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cedric
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Pubblicato da: @maryland

Io preferirei qualcosa che non sia una religione (come diceva anche Osho) coi suoi riti & le sue credenze.

Presenza, meditazione...

Ecco come si è simil-cristiano-riformati a propria insaputa!
Quanto sopra è ciò che ha sempre predicato Lutero da quando ha  portato via un bel pò di gente ai preti cattolici europei:
presenza, ovvero contatto diretto con l'essere superiore (e senza intermediazione della chiesa con tanti saluti al buon vecchio extra ecclesiam nulla salus)
meditazione, ovvero preghiera personale e  dialogo interiore con la divinità
niente riti  e niente statue e quadri di domineddii, cristi, madonne e santi, sono ammessi i coretti gospel coi testi dei salmi, una sorta di hare crisna hare hare  ma con un buon ritmo musicale afro-irlandese

Ahimè l'umanità non puo' fare a meno di una qualche credenza. Un qualcosa di superiore  (metafisico, trascendente, immanente, ecc) se lo va sempre a cercare. In fondo  teismo ed animismo sono due facce della stessa moneta, ovviamente falsa.


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Maryland
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Non so se ci siamo capiti, io intendevo evitare una religione, ivi compresi i suoi riti e le sue credenze. O forse intendevi che, anche con il solo escluderla, ho un condizionamento? 😉

presenza, ovvero contatto diretto con l'essere superiore

Presenza = presenza mentale, qui ed ora!

meditazione, ovvero preghiera personale e  dialogo interiore con la divinità

Meditazione = assenza di mente e forse sì, è anche contatto col “divino”…

 


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danone
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Meditazione non è assenza di mente, ma è la capacità di acquietare la mente, è molto diverso.

Il mentale è un piano preciso dell'essere e le energie mentali sono indispensabili per esplorarlo.

La nostra mente di uomini moderni occidentali è fuori controllo, è come una scimmia o un criceto sulla sua ruota, in continuo movimento.

La scopo della meditazione come di altre pratiche o tecniche è quello di placare lentamente il flusso dei pensieri associativi che ci invade senza sosta, fino ad ottenere il silenzio della presenza, ma la mente c'è ancora eccome, per fortuna.

I senza mente sono un altra cosa, li vedi tutti i giorni tutto intorno a te, sono la maggioranza, non puoi sbagliare.  


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Maryland
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Grazie, Danone. 😉

Anche Osho parla di "non mente". Comunque, forse è solo un modo diverso di esprimersi. 😉 Tu forse dici che è sempre la mente che è in grado di osservarsi da sola.

 


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LuxIgnis
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Dipende quello che si intende come mente. Se la mente ordinaria, quella di tutti i giorni, quella che crediamo sia la nostra caratteristica principale, legata spessa al linguaggio (riteniamo di pensare con parole) oppure quella che viene indicata come mente divina, universale, coscienza di Shiva, mente primaria, mente cavallo, il maestro eccetera eccetera.

In questo senso si può dire che la meditazione è il raggiungimento dell'assenza della mente, in quanto mente ordinaria e raggiungimento della coscienza universale o se vogliamo mente divina. Lo scopo della meditazione non è il placare la mente. Questo è un aspetto superficiale, una prima tappa, i primi passi del neonato. E' chiaro che finché la mente ordinaria la fa da padrone con i suoi pensieri, le sue parole, la mente universale non può uscir fuori. Ma non è detto che vada così. La mente universale può uscir fuori anche senza meditazione e in alcuni individui anche spontaneamente. Non è un processo che può essere descritto a parole, ma bisogna farne esperienza per capirlo.

Vi sono 3 tipi di meditazione. Una che va direttamente ad agire sulla ripetizione del linguaggio, come la recitazione di mantra, il contare i respiri, la preghiera. Indirizzata molto all'emisfero sinistro del cervello. Il suo scopo è stancare la mente ordinaria in modo da permettere alla mente universale di uscire fuori. E' la più semplice ma anche la meno efficace. Molto lunga prima di ottenere qualcosa di tangibile. E' comunque buona perché è il livello di meditazione che permette alla mente di placarsi. Ma non sortisce nulla di trascendente se non in tempi molto molto lunghi.

Un secondo tipo agisce più sulla creatività e sulla percezione. E' lo stato di consapevolezza del proprio stato d'essere, di concentrazione verso un simbolo, verso il respiro, l'ascolto di suoni come lo scorrere dell'acqua o il tamburo sciamanico. E' più efficace della prima ma ancora incompleta, ed è più difficile da attuare. Il suo scopo è portare verso un silenzio interiore dove i vari pensieri vengono lasciati scorrere senza portargli attenzione fino alla loro cancellazione. Ma è sempre dipendente da uno stimolo esterno o interno che è prodotto comunque dalla mente ordinaria ben educata. E' più rivolta verso l'emisfero destro.

La terza è quella completa. Va direttamente allo scopo che è il silenzio, il vuoto, il nulla, l'assenza. E' lo ZuoWang dei Taoisti, siedi e dimentica. Dimentica chi sei chi non sei, dimentica la mente, non esiste è un illusione, dimentica il mondo, dimentica il passato, il presente, il futuro. Sei solo vuoto. E' la meditazione più efficace e più veloce ma oltremodo difficile. Solo pochi individui sono in grado di andare direttamente a essa. Si dice che con alcune di queste tecniche si riesce a raggiungere la coscienza universale in pochi giorni. Ma bisogna mantenere un'attenzione costante e una assenza della mente. Non si rivolge a nessun emisfero va direttamente al di là del cervello.

Vi sono chiaramente tecniche che usano tutti e tre i principi meditativi, utilizzando contemporaneamente tutti i principi.

Quindi la mente è una costruzione del cervello,  e niente più. E' esattamente come un computer, con le sue programmazioni e applicazioni. Si basa molto sulla memoria, e sugli istinti.

La mente altra, - non amo usare questa parola, preferirei più coscienza universale - esce fuori raramente nell'uomo ordinario e quindi tende a concepirla come non esistente. La verità è il contrario. La coscienza universale è l'unica esistente, ma se ne sta spesso in disparte se non c'è un atto di volontà che la richiama all'azione. Ma è l'unica portatrice di verità in quanto la mente ordinaria mente. La menzogna è il suo stato d'essere.

Comunque la meditazione non è che una tecnica, anche molto potente se usata correttamente, e che da innumerevoli benefici sia psicologici sia fisici. Vi sono molti studi al riguardo. Si è un po' nel nostro mondo occidentale più posto attenzione sugli effetti collaterali della pratica più che sul suo scopo primario. Essendo benefici i suoi effetti collaterali si è pensato che fossero quelli primari. Ma lo scopo primario è far sorgere la coscienza universale e per far questo la mente ordinaria deve cessare di esistere. Non che essa non serva e non abbia la sua funzione, ma è come il computer in cui sto scrivendo: non esistente e servo.

 


Maryland hanno apprezzato
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Pfefferminz
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@ LuxIgnis

"Coscienza universale" 

Secondo te, si tratta di qualcosa di trascendente/religioso o di uno stato mentale spiegabile con il metodo scientifico? 


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danone
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La coscienza universale è l'auto-coscienza dell'essere universale, l'essere universale presente a se stesso, così come la mia presenza è la mia coscienza presente a se stessa.

I termini religioso o scientifico non hanno senso in questo contesto.

Come mia esperienza personale posso dire di avere contattato, e di riconoscere, la presenza in me ( o una cosa simile), sul resto vado ad intuizione e sensazione, perchè nulla potrei dire di troppo sensato sulla vera realtà del concetto, su cui hai chiesto :-))

 


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Pfefferminz
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Una spiegazione scientifica potrebbe essere quella della regressione allo stato psichico in cui non vi era ancora la differenziazione fra Io e Non-Io. Tutte le cariche psichiche vengono ritirate dal mondo esterno e condotte verso quello interno. Nello sviluppo mentale umano c'è  uno stadio in cui il mondo percepito è diffuso e sentito solo come interno. Poi, poco alla volta, si capisce che c'è un Io  (sè stessi) distaccato da qualcos'altro che invece è esterno. 

Quello che voglio dire è che tutti quegli stati mentali particolari che si raggiungono con la meditazione o con altre pratiche sono probabilmente spiegabili senza dover ricorrere alla trascendenza o alla religione in senso lato. Possono essere appunto la regressione ai primi stadi di sviluppo della mente. 


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LuxIgnis
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@ Pfefferminz

 

Si e no.

Si perché è nella struttura dell'emisfero DX produrre questi stati mentali. Ci sono ampi studi al riguardo, e le caratteristiche dei due emisferi del cervello sono molto ma molto di più di quello che si crede comunamente. L'emisfero Dx lavora su un concetto di non-Io, non ha separazione fra il sé e l'altro e anche per questo è la parte che prova empatia. Non prova empatia solo perché è capace di immedesimarsi nell'altro ma proprio perché è l'altro. Quindi è lui capace di provare una coscienza universale e di percepire l'unità fra le cose. Di questo se ne parla sin dagli albori dell'umanità anche se le conoscenza delle differenze misteriose tra i due emisferi sono molto recenti. Quello di cui parli delle sviluppo mentale umano è il fatto che nei primi anni di vita l'emisfero Dx è predominante. Il neonato impara perché imita il genitore, cioè in un certo senso si immedesima in lui e diventa lui. Poi acquisisce un Io proprio con l'entrata in gioco dell'emisfero Sx.

No, perché una trascendenza esiste. Esiste un qualcosa che non si può spiegare esclusivamente in senso strettamente materiale, nemmeno considerando l'emisfero Dx. Anche qui se ne parla fin dagli albori. E anche qui vi sono molti studi che registrano il fatto. Cose incredibili e misteriose che non hanno una spiegazione attuale.

Vediamo il mondo esclusivamente usando l'emisfero Sx che funziona come un computer biologico ed ha una logica binaria (o SI o NO), ma il mondo ha anche un aspetto molto diverso e che non sottostà alla logica binaria. Il mondo della fisica quantica che è alla base di tutto. L'emisfero Dx è anch'esso un computer biologico ma è predisposto a percepire questo mondo e lo fa con una logica quaternaria (o ternaria) cioè SI NO SI-NO NO-SI. Dico ternaria anche perché in fin dei conti SI-NO e NO-SI sono la stessa cosa, solo speculari. In realtà la terza parte ha innumerevoli variazioni, sfumature di grigio potremmo dire. 

Questa è una cosa che per la mente comune, che agisce quasi esclusivamente sull'emisfero Sx è inconcepibile. E' inconcepibile per una logica binaria ammettere e capire che il SI e il NO possono accadere contemporaneamente. Eppure è quello che succede nella fisica quantica, e come ho detto è da queste misteriose interazioni che avvengono nel mondo sub atomico che poi nasce la realtà che viviamo.

Il cervello è lo strumento che abbiamo per percepire al realtà che ci circonda, o meglio per interpretarla (specialmente l'emisfero Sx che crea letteralmente la realtà ed è un mentitore seriale) a volte un po' troppo a nostro uso e consumo che non corrisponde alla verità delle cose. Quindi il Sx guarda alla realtà immanente, materiale, mentre il Dx guarda alla realtà trascendente, spirituale. Ma queste realtà esistono di per sé, al di là di noi, sia l'una sia l'altra. Quindi il trascendente esiste eccome, non è un'invenzione del cervello come credono i materialisti. Il cervello la percepisce e la codifica, ma non la crea così come non crea la realtà immanente. Il problema nasce sul fatto che non si può spiegare o descrivere una realtà trascendente con una logica ternaria a una mente ordinaria che lavora su una logica binaria. Non c'è modo. L'unico modo è farne esperienza e a questo servono pratiche come la meditazione. Ce ne sono molte altre, anche l'uso di certe sostanze.

La meditazione come ho detto lavora su tre livelli. La prima fase è nell'acquietare le acque turbolente della mente ordinaria e logica. La seconda fase è far sorgere una mente fuori dall'ordinario in cui la logica diventa ternaria. La terza fase che è quella a cui arrivano gli "illuminati" per così chiamarli, è di andare oltre (non altrove) e risiedere totalmente in questa "coscienza universale": sono Io ma sono anche non Io, sono la parte e il tutto, e così via. Poche persone raggiungono questo livello ma ci sono state e ci sono ancora nelle testimonianze storiche.

Il buffo di tutto questo è che noi, in linea di massima, neghiamo la parte trascendente ritenendo che in fin dei conti non agisca più di tanto nella vita ordinaria, ma questo è una menzogna totale. Nella verità la parte trascendente agisce continuamente nella nostra vita ordinaria, solo che lo fa in maniera inconscia, silenziosa e non ne abbiamo coscienza. Solo a un certo livello di crescita ci si rende conto di quanto potente sia questa parte e di quanto sia in controllo del nostro destino. Il vero potere risiede lì. Il resto è fuffa, è l'illusione del controllo, e questo porta spesso gravi conseguenze.

 

P.S. C'è qualcosa di strano nel forum. Ieri ho ricevuto l'email dal forum che mi comunicava una risposta di Danone. Sono andato a controllare ed era sparita, non ve n'era traccia nel forum. E anche oggi non appare. Cancellata? E non è la prima volta che mi accade di ricevere la comunicazione (nell'email vi è anche la risposta) e poi non trovare più nulla. Sembra che il forum ogni tanto si mangi qualche risposta.


oriundo2006, Pfefferminz e danone hanno apprezzato
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danone
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ciao Lux, ti spiego l'arcano.

Avevo scritto un commento in risposta al tuo ed è uscito, poi siccome non mi piaceva molto l'ho modificato un pò e quando ho provato a ri-editarlo me l'ha messo in moderazione per ore e ore, poi siccome ancora non mi piaceva più di tanto, l'ho cancellato ieri sera, quando era ancora in moderazione :-))


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LuxIgnis
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Ciao Danone,

ogni tanto sta moderazione parte che è una bellezza!!!!

Beh spiegato l'arcano comunque.


danone hanno apprezzato
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Pfefferminz
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@ LuxIgnis

Anch'io ho cancellato un post là dove si parlava dei misteri del DNA, perché nel messaggio stampato mancava un numero. Avevo indicato le cifre per ascoltare un video da un certo punto in avanti, ma una cifra non veniva stampata, benché io avessi digitato correttamente. 


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Pfefferminz
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@ LuxIgnis

Grazie della bellissima esposizione!

"Ma queste realtà esistono di per sé, al di là di noi, sia l'una sia l'altra. Quindi il trascendente esiste."

Come in tutte le discussioni dipende dal significato che si dà alle parole.

Per me è ovvio che noi esseri umani al momento attuale conosciamo solo una parte della realtà. Poi, tutt'intorno a noi c'è un mondo che ci è sconosciuto. La realtà è filtrata dai nostri organi di senso. Se definisci tutto quello che ci è sconosciuto "trascendente", mi trovi d'accordo.

Quando invece si comincia a inventare delle cose per colmare la nostra ignoranza, per darsi una spiegazione che è impossibile perché mancano gli elementi per progredire nella conoscenza, allora io mi fermo e mi accontento di quel poco che sappiamo. Ma non è il tuo caso, perché tu ti limiti a constatare l'esistenza di "realtà". Quindi siamo sul piano descrittivo.

Fatti che ora ci appaiono misteriosi potranno trovare una spiegazione scientifica fra un certo numero di anni, se l'umanità non si autodistrugge prima.

Il limite per me invalicabile è quando trascendente diventa sinonimo di religioso. Ci sono fenomeni che non siamo in grado di spiegare? Bene, io non devo per forza avere una spiegazione ORA, e probabilmente non l'avrò mai, ma coesisto tranquillamente con questa mancanza di conoscenza. Preferisco lo stato del non sapere all'invenzione senza fondamento.


danone e cedric hanno apprezzato
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cedric
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Pubblicato da: @pfefferminz

 

Il limite per me invalicabile è quando trascendente diventa sinonimo di religioso. Ci sono fenomeni che non siamo in grado di spiegare? Bene, io non devo per forza avere una spiegazione ORA, e probabilmente non l'avrò mai, ma coesisto tranquillamente con questa mancanza di conoscenza. Preferisco lo stato del non sapere all'invenzione senza fondamento.

Sottoscrivo incondizionatamente l'affermazione di pfefferminz.

Probabilmente l'attaccarsi ad una trascendenza è solo uno dei tanti modi che il cervello ha di categorizzare tutto ciò che percepisce e che non trova spiegazioni nell'esperienza del singolo o nell'esperienza collettiva della società, dal clan dei cacciatori alle nazioni attuali. Probabilmente abbiamo bisogno di assegnare una causa a tutti gli effetti che incontriamo e se non la troviamo nel nostro mondo ce ne inventiamo una trascendente. Per funzionare funziona e pure bene perchè chi ci crede vive davvero meglio. Convivere col dubbio è faticoso e per niente appagante.


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