Qualche previsione ...
 
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Qualche previsione facile ...


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Ed eccoci qui ormai a ridosso dell'inverno che inizierà ufficialmente tra un mese, il 21 dicembre del 2020. Ma procediamo senza indugio e come al solito, il profeta spera ardentemente di sbagliare il suo vaticino e sarà contentissimo d'essere sputtanato dai fatti!!!

Prima domandona: a cosa servono le mascherine?

Ecco, non sono tra quelli che le pensano inutili. Se tossisco e starnutisco perché sono costipato, evitano di farlo addosso agli altri o sulle mani che poi è difficile lavarle se sono in giro ... Beh, a parte questo periodo di emergenza semi-legale dove il gel lo troveremo anche ai semafori se continua così ...

Tuttavia la loro utilità medica, per quanto discutibile, non è certo difficile capire che non ha esattamente motivazioni solide al suo sostegno sanitario pandemico, soprattutto nel senso morale del suo uso: se non la metti sei un untore. Ma lascia ancora più perplessi l'abuso legalizzato, cioè reso obbligatorio all'aperto. Se può apparentemente avere senso in certe situazioni in cui il cosiddetto assembramento non è sempre evitabile, come al mercato, d'altro canto non si parla mai di compensare i costi con i benefici, come per qualsiasi altro presidio medico (pensiamo a un farmaco) cioè non si parla mai degli effetti collaterali che ci sono e sono ben noti e che dovrebbero essere compensati dai benefici, tutti da dimostrare per la condizione pandemica di un agente patogeno virale di questo tipo. Il che non significa che questi benefici non ci sono, significa che non stiamo pensando alla mascherina per i suoi benefici rispetto ai suoi effetti indesiderati. Se no, sapremo regolarci da soli circa quando e come usarla, o no? Per ciò meno e più confusamente ne sappiamo, meglio è ...

Quindi, la mascherina è certamente utile, ma noi non sappiamo quanto e come usarla, non veniamo istruiti sul suo utilizzo corretto e non veniamo responsabilizzati a gestire in autonomia la salute nostra e del nostro prossimo (così come accade nel rispetto del codice della strada, ad esempio) ma per essere delatori di chi non la mette, perché implicitamente incapaci di autogoverno. Un po' come se al semaforo vedendo qualcuno passare con il rosso, fosse moralmente obbligatorio per tutti i testimoni presenti fotografare il pirata e postare la foto sul sito dei vigili perché lo bracchino come lo sceriffo in Hazzard (serie televisiva uscita tra il 1979 e 1985) e lo spoglino di ogni avere gettandolo possibilmente nell'Averno tra i criminali incalliti se lo beccano. Non ridete, se non è così è solo perché i nostri padroni hanno deciso che era più pratico mettere videocamere dappertutto.

Quindi stabilito questo aspetto, colleghiamo alcuni puntini. Forse in dicembre arriva il famigerato vaccino. Altro presidio medico di cui ovviamente non ci verrà fatto un discorso sanitario, raccontandoci effetti collaterali e benefici. Già dalle pressioni preventive per il suo uso lo possiamo capire. D'altronde chi si oppone non fa la richiesta ferma di sapere quali sono gli effetti collaterali al fine di decidere in autonomia se farsi vaccinare o meno.

Chi si documenta sa che la procedura per approvare un vaccino è già molto alleggerita rispetto quella di un qualsiasi altro farmaco, tant'è che mi è già capitato di litigare con chi non accettava di considerare il vaccino un farmaco (?!) e nonostante questo costa circa 15-20 anni di sperimentazioni. Ora, bene che vada questo vaccino avrà un anno o due di sperimentazione, ma questo non è il peggio. I tempi normali di approvazione valgono per prodotti i cui principi sono noti e sfruttati da tempo. Noi stiamo parlando di un vaccino che si basa su principi mai sperimentati prima d'ora, cioè completamente nuovi per la nostra medicina. Va da se che chi si infila in corpo quella roba, farà da cavia. Questo sarebbe almeno bene saperlo, soprattutto se si dovrà decidere per qualcun altro, prendendosi quella responsabilità.

Ma proseguiamo a collegare i puntini, prego, perché siete intelligenti e avrete già capito dove andiamo a parare: se non veniamo istruiti a decidere in autonomia se rientriamo in categorie sanitarie in cui gli effetti collaterali non superano i benefici è perché non c'è questa possibilità. Non è calcolabile. Però è necessario avere il maggior numero possibile di cavie per calcolare quei dati per gli anni a venire. Di persone ce ne sono tante, diciamo perfino troppe, per ciò anche se il 15% sparisce in qualche mese, i dati sanitari che se ne ricaveranno compenseranno chi di dovere. La forza lavoro eventualmente perduta poi non è utile salvaguardarla se serve gli stessi che lavorano, meglio mantenere la maggioranza come si fa con le cavie (appunto) e tenere bassi i numeri degli impiegati.

Quindi prevedo che a dicembre in tanti si faranno il vaccino e non sarà necessario renderlo obbligatorio per tutti. Basterà renderlo obbligatorio per le categorie a rischio che saranno decise a capocchia (cioè per soddisfare interessi che niente hanno a che vedere con la sanità) come ogni altra decisione in merito è stata presa fin'ora.

Poi? Poi basterà dire che chi si è fatto il vaccino può girare senza mascherina e avere altri vantaggi, magari facendolo girare con un qualche documento (provvisorio ?!) che attesti le sue vaccinazioni, in modo da poterlo esibire dove e quando occorre, anche per non agevolare i furbi. Se da un lato questo (come il resto) apparirà corretto, la denuncia di chi non mette la mascherina diverrà facilmente la denuncia di chi invece la mascherina è costretto a portarla. O no?

Allora assisteremo a una specie di ribaltamento fantozziano dei termini del confronto e chi prima era per il "no-mask" si troverà a combattere per il diritto a mettere la mascherina per evitare almeno di diventare una cavia da laboratorio. Insomma per il suo diritto a indossarla.

Così avremo finalmente chiari i benefici nel portare la mascherina. Ma non è tutto. Siccome gli effetti collaterali ci sono e chi sperimenta sa perfettamente che ci sono, il problema è ridurli al minimo, cioè tenerli tra il 10% e il 15% dei vaccinati. Poi chiaramente in quella percentuale ricadranno anche invalidità permanenti, ma non è la gravità singola a preoccupare, quanto l'effetto complessivo che non deve essere avvertibile, non deve cioè provocare la reazione indignata di chi si presta fiducioso pensando che lo fa per il suo bene e quello del suo prossimo. Se fosse un ecatombe la favoletta che serve a contenere il virus non reggerebbe e anche il giochino delle mascherine salterebbe.

Ora, ne io ne chi spaccia il vaccino come sicuro abbiamo la minima idea di quello che succederà a gennaio-febbraio, ma guardando al passato tendo a propendere per l'ecatombe. Anche Big Pharma, infatti la commessa per realizzare il vaccino è stata data a consociate dal valore di mercato pressoché irrisorio così al massimo tutta la responsabilità (penale, civile, economica, morale, etc.) ricadrà su queste ultime.

Questo non fermerà lo sviluppo di vaccini futuri ne l'obbligo universale, vorrei essere chiaro. Solo che siccome il periodo è prematuro per proporre soluzioni ragionevolmente "sicure", si spacciano per sicure perché tanto di cavie a disposizione ce ne è in abbondanza e ogni dipartita è solo un vantaggio per contenere l'eccesso demografico globale.

Quindi a febbraio avremo un altra ecatombe, ma non credo che verrà pubblicizzata come la precedente, questa volta converrà contenere i numeri. Tutto starà a come verrà gestita. Credo che la colpa sarà scaricata sui "no-mask" che per il @GioCo degli specchi che durerà ancora a lungo a cui dovremmo abituarci, saranno diventati un "si-mask" pur criticandone l'efficacia, magari adducendo (giustamente) al fatto che non sono mai stati "no-qualcheccosa", dato che quella è una idea della propaganda dei media: Messora docet!

Quindi i "no-mask" svaniranno, anche perché scopriremo che non c'erano mai stati e tutto al solito andrà a finire in un niente di fatto, così che saremo pronti per un nuovo anno di pazza pazza emergenza sanitaria centralizzata, meglio di M*A*S*H (serie televisiva uscita tra il 1972 e il 1983).

P.S.

Vi ricordo la mia "teoria" (che non è una teoria ma il semplice dettato dell'evidenza evidente) che motiva non soltanto l'emergenza sanitaria, ma tutte le "guerre" passate e future contro le varie "spectre" paventate, da quella del terrorismo iniziata l'11 settembre 2001 a quella finanziaria delle società troppo grandi per fallire, come la Enron e la Lehman Brothers, fino all'attuale bioterrorismo. Stiamo procedendo ordinatamente a testa bassa verso questa nuova tecnocrazia, ma il motivo per cui è imposta indifferentemente nei 4 angoli del mondo non è un agente patogeno, come non poteva essere la presunta guerra al terrore un motivo per invadere l'Iraq e la Siria. Ritengo altresì che sia facile prendersela con un potere centralizzato senza vedere le nostre mancanze. Troppe.
 
Noi ci avviciniamo a un era dove le nuove tecnologie pongono sfide di sicurezza nazionale che non hanno niente a che vedere con quelle del passato. Come nella seconda metà del '900 e la guerra fredda la bomba atomica rivoluzionò il concetto di confronto armato tra potenze, eleggendo alcune nazioni a livello di superpotenza (perché dotata di super-armamenti, cioè armi che rendevano inutile qualsiasi sistema di difesa pregressa) segnando una nuova era militare che dovremmo ribattezzare "delle minacce" o "a chi la spara più grossa" (alla Jhon Holms) perché non è mai stata consumata se non a livello mediatico e di propaganda, allo stesso modo queste nuove tecnologie rendono obsoleto ogni sistema di difesa (e offesa) passato. Ivi inclusa la guerra nucleare. Si tratta di una guerra ibrida e asimmetrica che non ha per obbiettivo niente di meno che l'annullamento della base civile che sorregge il senso stesso di quella militare.
 
Solo tutto ce lo dice, dalle guerre colorate (da minchiate soprattutto) alle migrazioni di massa, fino alla gestione economica spericolata. Tutto. In questo scenario la bioguerra è la guerra chimica assumono un ruolo di assoluta dominanza. Come la necessità di trovare sistemi di difesa più funzionali. Ecco che il vaccino e una popolazione ridotta entro confini rigidamente controllati anche e soprattutto a livello sanitario, assumono tutt'altro significato: per la futura nazione che guiderà il mondo e le eventuali sue antagoniste, sarà imprescindibile. Poi, a parte questo è ovvio che se a gestire la situazione si lasciano individui senza scrupoli, cioè supercriminali, questi se ne profitteranno più che riescono traendo vantaggio dalla situazione delicata. Mica faranno quel che faranno per essere buoni o per il bel faccino di Greta, no?

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