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Scenari pandemici, un caso estremo che non si può ignorare

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AlbertoConti
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Il Dott. Geert Vanden Bossche, DMV, PhD, virologo indipendente ed esperto di vaccini, precedentemente impiegato presso GAVI e The Bill & Melinda Gates Foundaton, lancia un fortissimo grido d’allarme sulle conseguenze della malagestione pandemica, che anziché eradicare la malattia in anticipo rispetto alla naturale attenuazione verso lo stato di infezione endemica, non fa che esacerbarla rendendola sempre più diffusa e pericolosa per molti anni a venire, con esiti ben più catastrofici di quelli fin qui sperimentati sulla salute pubblica, dal punto di vista fisico, morale, economico.

Lo fa spiegando in modo semplice, divulgativo, il funzionamento del sistema immunitario umano, che rimane l’unica difesa contro i patogeni più aggressivi, come il virus SARS-Cov-2 che provoca la covid-19. E spiegando, in maniera altrettanto comprensibile, che le campagne vaccinali di massa attualmente in corso trasformano i vaccinati in fabbriche di varianti del virus più infettive, resistenti e devastanti, che contageranno sempre più anche i giovani e i bambini, prima esenti da sintomatologie significative. Ad un’apparente immunità iniziale per i vaccinati, di breve durata, seguirà una totale resa alle successive varianti, dovuta a queste tipologie di vaccini che neutralizzano entrambe le linee si difesa del nostro sistema immunitario: quella innata (prima linea) generica e quella acquisita specifica, autoprodotta su stimolo vaccinale o anche di precedente infezione naturale, asintomatica o meno.

In pratica nei mesi futuri si prospetta uno scenario apocalittico, di vera pandemia resistente ai vaccini messi in campo, che colpisce tutte le fasce d’età in forme sempre più virulente e patogene, compreso un aumento incontrollato della mortalità.

Il Dott. Geert Vanden Bossche si rivolge ai decisori politici, alla comunità scientifica, all’intera popolazione a rischio di genocidio, invocando la ragione e il buon senso, in aperto contrasto proprio con i suoi colleghi che promuovono l’attuale campagna vaccinale e i decisori politici che la impongono, con la complicità dei media. O è un pazzo o è un eroe, o entrambe le cose. In ogni caso è un prezioso testimone informato sui fatti, la cui competenza è acclarata.

Tuttavia conclude il suo messaggio offrendo una concreta speranza di soluzione, paradossalmente ancora di tipo vaccinale, ma di un’altra tipologia, opposta, che non stimola una risposta immunitaria spike-specifica, bensì basata sulle cellule Natural Killer (NK), opportunamente istruite, in modo da preservare la risposta immunitaria e impedire la “fuga immunitaria virale”.

A questo punto sento già salire il prurito dei “complottisti”, come me, che hanno evidenziato fin dal principio le contraddizioni della politica antipandemica, dai lockdown alle politiche vaccinali come soluzione unica e obbligata vista l’assenza, o meglio la pretestuosa e criminale negazione di cure tempestive, semplici ed efficaci nel risolvere brillantemente la covid-19.

Ricordiamo in proposito il prezioso e meritorio contributo volontario alla conoscenza e all’accessibilità delle cure da parte di singoli medici coraggiosi, come ad esempio il Dott. Massimo Citro autore del libro “Eresia” o associazioni quali:

https://www.terapiadomiciliarecovid19.org/comitato/ avvocato Erich Grimaldi

https://ippocrateorg.org/ Presidente Mauro Rango.

La considerazione che sorge spontanea è: ma come, questo virologo demonizza le campagne vaccinali in corso per proporne altre di tipo differente (al momento neppure in cantiere)?

E i malpensanti, che spesso ci azzeccano, insinueranno anche dubbi e perplessità sulla provenienza di questo scienziato, e di chissà quali conflitti d’interesse nasconde la sua storia personale.

Tuttavia anche per gli scettici è a dir poco inquietante la corrispondenza della narrazione proposta con le “strane” evidenze statistiche che osserviamo in cronaca, fin qui ignorate o comunque non spiegate dal mainstream.

Praticamente in quasi tutti i Paesi dove è stata avviata la vaccinazione di massa, con i noti farmaci di trattamento genico o basati su altri metodi più o meno classici che inducono una reazione immunitaria specifica, si è osservata una concomitante rapida e significativa risalita dei parametri pandemici misurati: contagi, sintomatologie più o meno gravi, decessi e soprattutto varianti. E cosa ancor più inquietante, un’inizio di migrazione dell’infezione con conseguenze riscontrabili verso fasce sempre più giovani della popolazione, fino ai bambini, anche piccolissimi.

Come se non bastasse viene fatta raccomandazione ai vaccinati di continuare la profilassi non farmaceutica, ovvero mascherine, distanziamento sociale, norme restrittive generali, compreso il rispetto dell’ormai temutissimo lockdown senza data certa di scadenza. Proprio come se lo scenario descritto dal Dott. Geert Vanden Bossche fosse tanto nascosto dalla propaganda mediatica quanto paventato, in larga parte, dalle autorità decisorie.

Vi è poi la controprova empirica dei Paesi dove invece non vengono attuate campagne vaccinali di massa ne particolari misure restrittive volte a ridurre i contagi. Qui l’allenamento della immunità innata pare spiegare effetti altrimenti inattesi, come il crollo dei parametri pandemici e dei relativi effetti nefasti. In India e in Africa, con miliardi di abitanti le statistiche non sono contestabili, e narrano proprio questa invidiabile realtà.

Chi sta peggio sono gli occidentali, e i più fifoni tra loro, che si assoggettano passivamente alle restrizioni più severe essendo i più creduloni e terrorizzati dal continuo e martellante tam tam politico-mediatico.

Il fatto che mettersi sotto una campana di vetro abbassa le difese immunitarie innate, esponendo maggiormente al virus patogeno, pare non voglia entrare in testa ai formattati da radio, TV, giornali e referenti politici conniventi o silenti. Intere masse non si arrendono neanche di fronte all’evidenza dei fatti. E già questo è di per sé un dramma, collaterale.

Al contrario chi prende sul serio lo scenario apocalittico del Dott. Geert Vanden Bossche non può che trovare tragicomico il conseguente ribaltamento della narrazione mainstream.

Estremizzando:

Non più “i nipotini uccidono i nonni”, ma “i nonni uccidono i nipotini”

Non più “passaporto vaccinale”, ma “marchio da untore che va segregato” per i vaccinati.

Non più “responsabilità civile verso l’effetto gregge”, ma “egoismo criminale verso la catastrofe sociale”.

Non più “distanziamento sociale anticontagio”, ma “libertà antidepressione profilattica”

Non più “solo il vaccino vi renderà liberi (per un po’)”, ma “solo le cure domiciliari vi libereranno (per sempre)”

Non più “scienza e tecnologia sono la salvezza”, ma “Rispetta Madre Natura e riconosci la tua ignoranza, per crescere felice”

Non più “Fidati perché lo diciamo noi”, ma “Ragiona e scegli la verità”

ecc. ecc. ecc.

A questo punto occhi aperti e buona lettura (nel sottostante commento) della lettera del Dott. Geert Vanden Bossche, sicuramente già pervenuta al ministro della salute, quanto sicuramente ignorata secondo prassi di questo e del precedente governo nei confronti di ogni contributo costruttivo non allineato al pensiero unico calato dall’alto (e soprattutto da fuori).

https://www.nogeoingegneria.com/effetti/salute/geert-vanden-bossche-ex-virologo-di-bill-gates-fermare-tutte-le-campagne-di-vaccinazione-di-massa-contro-il-covid-19/

Questa argomento è stata modificata 3 anni fa da AlbertoConti

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AlbertoConti
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Ecco l'appello inoltrato alle autorità scientifiche, sanitarie, politiche:

A tutte le autorità, scienziati ed esperti in tutto il mondo, ai quali interessa questo tema: l’intera popolazione mondiale.

Sono tutto tranne che un novax. Come scienziato di solito non mi appello a nessuna piattaforma di questo tipo per prendere posizione su argomenti relativi ai vaccini. In qualità di appassionato virologo ed esperto di vaccini, faccio un'eccezione solo quando le autorità sanitarie consentono la somministrazione di vaccini in modi che minacciano la salute pubblica, e sicuramente quando le prove scientifiche vengono ignorate. L'attuale situazione estremamente critica mi costringe a diffondere questa chiamata di emergenza. Poiché la portata senza precedenti dell'intervento umano nella pandemia di Covid-19 è ora a rischio di provocare una catastrofe globale senza eguali, questo appello non suonerà mai abbastanza chiaro e forte. Come affermato, non sono contro la vaccinazione. Al contrario, posso assicurarvi che ciascuno degli attuali vaccini è stato progettato, sviluppato e prodotto da scienziati brillanti e competenti. Tuttavia, questo tipo di profilassi vaccinale è completamente inappropriata e persino altamente pericolosa se utilizzata in campagne di vaccinazione di massa durante una pandemia virale. Vaccinologi, scienziati e medici sono accecati dagli effetti positivi a breve termine dei singoli brevetti, ma non sembrano preoccuparsi delle conseguenze disastrose per la salute globale. A meno che non sia scientificamente provato che io abbia torto, è difficile capire come gli attuali interventi umani impediranno alle varianti circolanti di trasformarsi in un mostro selvaggio.

Correndo contro il tempo, sto completando il mio manoscritto scientifico, la cui pubblicazione, sfortunatamente, è probabile che arrivi troppo tardi data la minaccia sempre crescente derivante da varianti altamente contagiose e in rapida diffusione. Questo è il motivo per cui ho deciso di pubblicare già un riepilogo delle mie scoperte e il mio discorso di apertura al recente Vertice sui vaccini in Ohio su LinkedIn. Lunedì scorso, ho fornito alle organizzazioni sanitarie internazionali, compresa l'OMS, la mia analisi dell'attuale pandemia basata su intuizioni scientifiche sulla biologia immunitaria del Covid-19. Dato il livello di emergenza, li ho esortati a considerare le mie preoccupazioni e ad avviare un dibattito sulle conseguenze dannose di un'ulteriore "fuga immunitaria virale". Per coloro che non sono esperti in questo campo, propongo di seguito una versione più accessibile e comprensibile della scienza alla base di questo insidioso fenomeno.

Sebbene non ci sia tempo da perdere, finora non ho ricevuto alcun feedback. Esperti e politici sono rimasti in silenzio mentre ovviamente non vedono l'ora di parlare di rilassanti regole di prevenzione delle infezioni e di "libertà primaverile". Le mie affermazioni non si basano su nient'altro che sulla scienza. Devono essere contraddette solo dalla scienza. Sebbene non si possa fare alcuna dichiarazione scientifica minimamente scorretta senza essere criticati dai colleghi, sembra che l'élite di scienziati che attualmente consigliano i nostri leader mondiali preferisca rimanere in silenzio. Sufficienti evidenze scientifiche sono state presentate. Sfortunatamente, non vi è alcun riscontro da parte di coloro che hanno il potere di agire. Per quanto tempo si può ignorare il problema quando ci sono attualmente prove massicce che la fuga immunitaria virale sta minacciando l'umanità? Difficilmente possiamo dire di non sapere o di non essere stati avvertiti.

In questa lettera angosciante ho messo in gioco tutta la mia reputazione e credibilità. Mi aspetto da voi, custodi dell'umanità, almeno lo stesso. È della massima urgenza. Aprite il dibattito. Con tutti i mezzi: invertite questo corso degli eventi!

EMERGENZA DI INTERESSE INTERNAZIONALE SULLA SALUTE PUBBLICA

Perché la vaccinazione di massa nel corso di una pandemia crea un mostro incontenibile

La domanda chiave è: perché nessuno sembra preoccuparsi della fuga immunitaria virale? Vorrei provare a spiegarlo per mezzo di un fenomeno più facilmente comprensibile: la resistenza antimicrobica. Si può facilmente paragonare questo flagello alla resistenza ai nostri "antibiotici antivirali" prodotti dal nostro stesso corpo. Infatti, gli anticorpi (Abs) prodotti dal nostro sistema immunitario possono essere considerati antibiotici antivirali autocostruiti, indipendentemente dal fatto che facciano parte del nostro sistema immunitario innato (i cosiddetti 'Abs naturali') o indotti in risposta a specifici agenti patogeni ( come accade nei cosiddetti Abs "acquisiti"). Gli Abs naturali non sono specifici per i germi, mentre quelli acquisiti sono diretti specificamente al patogeno invasore. Alla nascita, il nostro sistema immunitario innato è "inesperto" ma ben consolidato. Ci protegge da una moltitudine di agenti patogeni, prevenendo così che questi patogeni causino malattie. Poiché il sistema immunitario innato non è in grado di ricordare gli agenti patogeni che ha incontrato (l'immunità innata non ha la cosiddetta "memoria immunologica"), possiamo continuare a fare affidamento su di essa solo a condizione di mantenerla "allenata" abbastanza bene. Questo allenamento si ottiene tramite l'esposizione regolare a una miriade di agenti ambientali, compresi gli agenti patogeni. Tuttavia, con l'avanzare dell'età, ci troveremo sempre più ad affrontare situazioni in cui la nostra immunità innata (spesso chiamata 'la prima linea di difesa immunitaria') non è abbastanza forte da fermare il patogeno alla porta di ingresso (per lo più barriere mucose come epiteli respiratori o intestinali) . Quando ciò accade, il sistema immunitario deve fare affidamento su effettori più specializzati del nostro sistema immunitario (cioè, Abs e cellule T antigene-specifiche) per combattere il patogeno. Quindi, con l’età, aumentiamo sempre più l'immunità specifica per i patogeni, inclusi gli Abs altamente specifici. Poiché questi hanno un'affinità più forte per il patogeno (ad esempio, il virus) e possono raggiungere alte concentrazioni, possono facilmente superare i nostri Abs naturali per quanto concerne il legame al patogeno / virus. Gli attuali vaccini Covid-19 stanno inducendo proprio questo tipo di Abs altamente specifico e ad alta affinità. Naturalmente, il nobile scopo di questi Abs è proteggerci dal Covid-19. Allora, perché dovrebbe esserci una grande preoccupazione nell'usare questi vaccini per combattere il Covid-19?

Ebbene, analogamente alle regole che si applicano agli antibiotici antimicrobici classici, è di fondamentale importanza che i nostri "antibiotici antivirali" autocostruiti siano resi disponibili in una concentrazione sufficiente e siano adattati alle caratteristiche specifiche del nostro nemico. Questo è il motivo per cui in caso di malattia batterica è fondamentale non solo scegliere il giusto tipo di antibiotico (in base ai risultati di un antibiogramma), ma anche prenderlo per un tempo sufficiente (secondo la prescrizione). Il mancato rispetto di questi requisiti rischia di garantire ai microbi la possibilità di sopravvivere e, quindi, può far progredire la malattia. Un meccanismo molto simile può applicarsi anche ai virus, in particolare ai virus che possono mutare facilmente e rapidamente (come, ad esempio, il caso dei Coronavirus); quando la pressione esercitata dalla difesa immunitaria dell'esercito (leggi: popolazione) inizia a minacciare la replicazione e la trasmissione virale, il virus assumerà un altro involucro in modo che non possa più essere facilmente riconosciuto e, quindi, attaccato dal sistema immunitario ospite. Il virus è ora in grado di sfuggire all'immunità (cosiddetta: "fuga immunitaria"). Tuttavia, il virus può fare affidamento su questa strategia solo a condizione che abbia ancora spazio sufficiente per replicarsi. I virus, contrariamente alla maggior parte dei batteri, devono fare affidamento su cellule ospiti viventi per replicarsi. Questo è il motivo per cui il verificarsi di "mutanti per fuga" non è troppo preoccupante fintanto che la probabilità che queste varianti trovino rapidamente un altro ospite è piuttosto remota. Tuttavia, questo non è proprio il caso durante una pandemia virale! Durante una pandemia, il virus si sta diffondendo in tutto il mondo con molti soggetti che lo diffondono e lo trasmettono (inclusi anche i "portatori" asintomatici). Maggiore è la carica virale, maggiore è la probabilità che il virus si imbatta in soggetti che non sono stati ancora infettati o che sono stati infettati ma non hanno sviluppato sintomi. A meno che non siano sufficientemente protetti dalla loro difesa immunitaria innata (attraverso gli Abs naturali), contrarranno la malattia di Covid-19 poiché non possono fare affidamento su altre difese, cioè, Abs acquisiti.

È stato ampiamente riportato, infatti, che l'aumento di Abs S-specifico (Spike-specifico) nelle persone con infezione asintomatica sono piuttosto limitate e di breve durata. Inoltre, questi Abs non hanno raggiunto la piena maturità. La combinazione di infezione virale su uno sfondo di maturazione e concentrazione di anticorpi subottimali consente al virus di selezionare mutazioni, permettendogli di sfuggire alla pressione immunitaria. La selezione di tali mutazioni avviene preferibilmente nella proteina Spike poiché questa è la proteina virale responsabile dell'infettività virale. Poiché le mutazioni selezionate conferiscono al virus una maggiore capacità infettiva, ora diventa molto più facile per il virus causare malattie gravi nei soggetti infetti. Più persone sviluppano una malattia sintomatica, più il virus può garantirne la propagazione e la perpetuazione (le persone che contraggono una malattia grave diffonderanno più virus e per un periodo di tempo più lungo rispetto ai soggetti infetti asintomaticamente). Sfortunatamente, l'aumento di breve durata dell'Abs specifico, tuttavia, è sufficiente per aggirare l'Abs innato / naturale delle persone. Quelli vengono messi fuori gioco poiché la loro affinità per S è inferiore all'affinità di Abs S-specifca. Questo per dire che con un aumento del tasso di infezione nella popolazione, il numero di soggetti che si infettano mentre sperimentano un aumento momentaneo di Abs S-specifico aumenterà costantemente. Di conseguenza, il numero di soggetti che vengono infettati mentre sperimentano una momentanea diminuzione della loro immunità innata aumenterà. Di conseguenza, un numero in costante aumento di soggetti diventerà più suscettibile a contrarre una malattia grave invece di mostrare solo sintomi lievi (cioè limitati al tratto respiratorio superiore) o nessun sintomo. Durante una pandemia, soprattutto i giovani saranno colpiti da questa evoluzione poiché i loro Abs naturali non sono ancora in gran parte soppressi da una panoplia di Abs "acquisiti", antigene-specifici. Gli Abs naturali e l'immunità naturale in generale svolgono un ruolo critico nel proteggerci dagli agenti patogeni poiché costituiscono la nostra prima linea di difesa immunitaria. A differenza dell'immunità acquisita, le risposte immunitarie innate proteggono da un ampio spettro di agenti patogeni (quindi non compromettere o sacrificare la tua difesa immunitaria innata!). Poiché gli Abs naturali e le cellule immunitarie innate riconoscono uno spettro diversificato di agenti estranei (cioè non autoprodotti, solo alcuni dei quali hanno un potenziale patogeno), è importante, infatti, mantenerlo sufficientemente esposto alle sfide ambientali. Mantenendo ADDESTRATO il sistema immunitario innato (che purtroppo non ha memoria!), possiamo resistere molto più facilmente ai germi che hanno un vero e proprio potenziale patogeno. Ad esempio, è stato riportato e scientificamente dimostrato che l'esposizione ad altri Coronavirus abbastanza innocui che causano un “raffreddore comune '' può fornire protezione, sebbene di breve durata, contro Covid-19 e i suoi fedeli scagnozzi (cioè, le varianti più infettive) .

La soppressione dell'immunità innata, soprattutto nei gruppi di età più giovane, può quindi diventare molto problematica. Non c'è dubbio che la mancanza di esposizione dovuta alle rigorose misure di contenimento attuate dall'inizio della pandemia non sia stata benefica per mantenere ben allenato il sistema immunitario innato delle persone. Come se questo non stesse già compromettendo pesantemente la difesa immunitaria innata in questo segmento di popolazione, entra in gioco ancora un'altra forza che aumenterà drammaticamente i tassi di morbilità e mortalità nelle fasce di età più giovani: VACCINAZIONE DI MASSA degli ANZIANI. Quanto più estensivamente verrà vaccinato il gruppo di età avanzata e quindi protetto, tanto più il virus è costretto a continuare a causare la malattia nei gruppi di età più giovane. Questo sarà possibile solo a condizione che sfugga agli Abs S-specifici che sono momentaneamente aumentati in soggetti precedentemente infettati in modo asintomatico. Se il virus riesce a farlo, può beneficiare dell'immunità innata (momentaneamente) soppressa, provocando così la malattia in un numero crescente di questi soggetti e garantendo la propria propagazione. La selezione di mutazioni mirate nella proteina S è, quindi, la strada da percorrere affinché il virus aumenti la sua infettività nei candidati che sono inclini a contrarre la malattia a causa di una debolezza transitoria della loro difesa immunitaria innata.

Ma nel frattempo, stiamo anche affrontando un enorme problema nelle persone vaccinate poiché ora sono sempre più esposte a varianti infettive che mostrano un tipo di proteina S che è sempre più diversificato dalla edizione S compresa nel vaccino (la modifica successiva ha origine dal ceppo originale, molto meno infettivo all'inizio della pandemia). Più varianti diventano infettive (cioè, come risultato del blocco dell'accesso del virus al segmento vaccinato della popolazione), meno il vaccino Abs proteggerà. Già ora, la mancanza di protezione sta portando alla diffusione e trasmissione virale nei soggetti vaccinati che sono esposti a questi ceppi più infettivi (che, tra l'altro, dominano sempre più il campo). Questo è il modo in cui attualmente stiamo trasformando i vaccinati in portatori asintomatici che diffondono varianti infettive.

Ad un certo punto, in un futuro probabilmente molto prossimo, diventerà più redditizio per il virus (in termini di “ ritorno sull'investimento di selezione '') aggiungere solo altre poche mutazioni (forse solo una o due) alla proteina S della variante virale (già dotate di mutazioni multiple che migliorano l'infettività) nel tentativo di rafforzare ulteriormente il suo legame al recettore (ACE-2) espresso sulla superficie delle cellule epiteliali permissive. Ciò consentirà ora alla nuova variante di competere con Abs vaccinale per il legame al recettore ACE. Questo per dire che in questa fase, ci vorrebbero solo pochissime mutazioni mirate aggiuntive all'interno del dominio di legame del recettore virale per resistere completamente agli Abs S-specifici e anti-Covid-19, indipendentemente dal fatto che i successivi Abs siano indotti dal vaccino o dall’infezione naturale. In quella fase il virus, infatti, sarà riuscito a ottenere l'accesso a un enorme serbatoio di soggetti che ora sono diventati altamente suscettibili alle malattie poiché i loro Abs S-specifici sono diventati inutili in termini di protezione ma riescono ancora per molto tempo a causare la soppressione della loro immunità innata (ad es. infezioni naturali, e soprattutto vaccinazioni, inducono Ab specifici relativamente longevi). Il serbatoio suscettibile comprende sia le persone vaccinate che le persone con sufficienti Abs S-specifici a causa di una precedente malattia Covid-19.

Così MISSIONE COMPIUTA per Covid-19, ma una SITUAZIONE DISASTROSA per tutti i soggetti vaccinati e le persone sieropositive Covid-19 poiché hanno perso entrambe le difese immunitarie acquisite e innate contro Covid-19 (mentre sono in circolazione ceppi altamente infettivi!). Questo è “un piccolo passo per il virus, una gigantesca catastrofe per l'umanità'', vale a dire che avremo portato il virus nella popolazione più giovane fino a un livello in cui ora ci vuole un po' di sforzo per trasformare Covid-19 in un virus altamente infettivo che ignora completamente sia la parte innata del nostro sistema immunitario che quella adattiva / acquisita (indipendentemente dal fatto che gli Abs acquisiti derivino da vaccinazioni o infezioni naturali). L'impegno per il virus sta ora diventando ancora più trascurabile dato che molti destinatari del vaccino sono ora esposti a varianti virali altamente infettive pur avendo ricevuto solo una singola iniezione di vaccino. Quindi, sono dotati di Abs che non hanno ancora acquisito la funzionalità ottimale. Non c'è bisogno di spiegare che questo rafforzerà ulteriormente la fuga immunitaria. Fondamentalmente, molto presto ci troveremo di fronte a un virus superinfettivo che resiste completamente al nostro meccanismo di difesa più prezioso: il sistema immunitario umano.

Da tutto quanto sopra, diventa sempre più difficile immaginare come le conseguenze dell'ampio ed erroneo intervento umano in questa pandemia non stiano per spazzare via gran parte della nostra popolazione umana. Si potrebbero solo pensare a pochissime altre strategie per raggiungere lo stesso livello di efficienza nel trasformare un virus relativamente innocuo in un'arma biologica di distruzione di massa.

Vale certamente anche la pena ricordare che le mutazioni nella proteina S (cioè esattamente la stessa proteina che è soggetta alla selezione delle mutazioni di fuga) sono note per consentire ai Coronavirus di attraversare le barriere di specie. Questo per dire che il rischio che la fuga immunitaria mediata dal vaccino possa consentire al virus di passare ad altre specie animali, in particolare il bestiame industriale (ad esempio, allevamenti di suini e pollame), non è trascurabile. Queste specie sono già note per ospitare diversi Coronavirus e di solito sono ospitate in allevamenti con alta densità di allevamento. Simile alla situazione con il virus dell'infuenza, queste specie potrebbero fungere da virus serbatoio aggiuntivo per il virus SARS-COV-2.

Poiché i patogeni si sono co-evoluti con il sistema immunitario dell'ospite, le pandemie naturali di infezioni virali acute autolimitanti sono state modellate in modo tale da incidere sulle vite umane non più di quanto strettamente necessario. A causa dell'intervento umano, il corso di questa pandemia è stato completamente turbato fin dall'inizio. Misure di prevenzione delle infezioni diffuse e rigorose, combinate con campagne di vaccinazione di massa che utilizzano vaccini inadeguati, porteranno senza dubbio a una situazione in cui la pandemia sta diventando sempre più "fuori controllo".

Paradossalmente, l'unico intervento che potrebbe offrire una prospettiva per porre fine a questa pandemia (che non sia il lasciarla correre nel suo percorso disastroso) è ... LA VACCINAZIONE. Naturalmente, il tipo di vaccini da utilizzare sarebbe completamente diverso dai vaccini convenzionali in quanto non inducono i soliti noti, cioè le cellule B e T, ma le cellule NK (Natural Killer). Esistono, infatti, prove scientifiche convincenti che queste cellule svolgono un ruolo chiave nel facilitare l'eliminazione completa del Covid-19 in una fase iniziale dell'infezione in soggetti infettati in modo asintomatico. Le cellule NK fanno parte del segmento cellulare del nostro sistema immunitario innato e, come gli Abs naturali, sono in grado di riconoscere e attaccare un ampio e diversificato spettro di agenti patogeni. C'è una solida razionalità scientifica nel presumere che sia possibile "innescare" le cellule NK in modo che possano riconoscere e uccidere i Coronavirus in generale (includendo tutte le loro varianti) in una fase iniziale dell'infezione. È stato sempre più spesso descritto che le cellule NK sono dotate della capacità di acquisire memoria immunologica. Educando queste cellule in modi che consentano loro di riconoscere e prendere di mira in modo durevole le cellule infettate da Coronavirus, il nostro sistema immunitario potrebbe essere perfettamente armato per un attacco mirato all'universo dei Coronavirus prima dell'esposizione. Poiché la difesa immunitaria basata sulle cellule NK fornisce un'immunità sterilizzante e consente un ampio spettro e una protezione rapida, è ragionevole presumere che sfruttare le nostre cellule immunitarie innate sarà l'unico tipo di intervento umano rimasto per arrestare la pericolosa diffusione di varianti altamente infettive di Covid-19.

Se noi, esseri umani, siamo impegnati a perpetuare la nostra specie, non abbiamo altra scelta che sradicare queste varianti virali altamente infettive. Ciò, infatti, richiederà ampie campagne di vaccinazione. Tuttavia, i vaccini a base di cellule NK consentiranno principalmente alla nostra immunità naturale di essere preparata meglio (memoria!) E di indurre l'immunità di gregge (che è esattamente l'opposto di ciò che fanno gli attuali vaccini Covid-19, poiché trasformano sempre più i destinatari del vaccino in portatori asintomatici che stanno diffondendo virus). Quindi, non rimane un secondo in più per cambiare marcia e sostituire gli attuali vaccini killer con vaccini salvavita.

Faccio appello all'OMS e a tutte le parti interessate coinvolte, indipendentemente dalla loro convinzione, affinché dichiarino immediatamente tale azione come L'UNICA EMERGENZA INTERNAZIONALE PIÙ IMPORTANTE PER LA SALUTE PUBBLICA.


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Primadellesabbie
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@albertoconti

Bel lavoro questo collage, credo che questo sia l'articolo originale, con una intervista video e la lettera aperta di Vanden Bossche:

https://covexit.com/expert-sounds-the-alarm-about-risks-of-mass-vaccination/


AlbertoConti hanno apprezzato
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Deheb
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@albertoconti

hai letto la risposta che ho dato in home ad A-Zero?

 


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AlbertoConti
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@Deheb

non ho capito a cosa ti riferisci. Puoi essere un po' più dettagliato nel riferimento? In home dove?


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Deheb
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E' da un pò che cerco di dirti che ciò che dice Bossche non ha molto senso ma continui a citarlo. Ti copio/incollo le risposte che ho dato nei giorni scorsi:

Questo l'ho scritto su "

Operazione “Vaccinate tutti i deplorabili,” nome in codice: “Il Poker di Satana”"

"Ho solo visto chi è il dott. in questione, non è virologo umano ma virologo veterinario e portato più per la gestione vaccinale che per la ricerca, anche se essendo nell'ambito dovrebbe capirne di cose sull'argomento.
Nel suo "curriculum" mette ambiti molto generici
"- Malattie infettive e immunomediate, compresa la loro patogenesi (immunitaria) ed epidemiologia
- Interazioni ospite-patogeno e meccanismi di fuga immunitaria
- Immunologia innata e adattativa (sia umorale che mediata dalle cellule)
- Scoperta dell'antigene"
Nulla di preciso, potrei esserlo anch'io (tempo fa... forse...) un pò come parlare l'inglese scolastico.
A parte questo vedrò cosa dice ma già dalla precisazione che ha messo AlbertoConti il concetto è un pelo diverso da come è stata presentato, per me immunità innata è una cosa ben precisa. Poi ha specificato trattasi di anticorpi (Abs) innati."

"Aggiungo a quanto scritto prima: oltre alla virologia animale ha ottenuto una formazione in virologia, immunologia e biologia molecolare presso il Robert Koch di Berlino (non saprei dire in cosa consista questa formazione); ha lavorato in ambito vaccini per GSK, Novartis e Solvay.
Il suo campo di ricerca attuale sembra sia lo sviluppo di vaccini basati sulle cellule Natural Killer.

La cosa è un pò lunga, cerco di sintetizzare tenendo presente che il suo documento non è ancora uscito, ha solo fatto una nota (una lettera) a scopo divulgativo.
La prima parte è corretta nelle linee generali, la seconda non la capisco molto, quella in cui parla di carica virale e portatori asintomatici associandoli a una efficace o meno difesa con Abs innati.
L’immunità innata non comprende solo quella anticorpale (Abs), questa comunque non è in “quantità” costante dato che col passare del tempo il SI impara a riconoscere una miriade di antigeni self e non-self per cui il normale livello anticorpale (circolante nel sistema vascolare e gli Ab secretori del digerente e respiratorio ad esempio) pur rimanendo “costante” in condizioni normali, cambia in qualità dato che ci saranno via via sempre più cloni cellulari B con affinità superiore verso un determinato Ag (la famosa memoria).
L’immuità innata, che comprende complemento, fagocitosi, Abs basali (o innati come li chiama), cellule NK e citochine viene definita PRONTA, ASPECIFICA, NON INDUCIBILE.
Per cui non capisco cosa intenda per mantenere allenato un sistema che non ha bisogno di allenamento come quello adattivo. In più dice che uno dei problemi è la preponderante risposta Abs specifica che inibirebbe quella innata e da qui l’aumento della virulenza del virus (sintomi più gravi).
Dovrebbe essere lo scopo dell’immunità adattiva, sostituire una risposta Abs con bassa affinità con una ad alta affinità, il che provocherebbe un’amplificazione della risposta con efficacia maggiore.
Non capisco come sia possibile per lui inibire l’immiunità innata, in special modo attraverso l’attivazione dell’immunità additiva. Ci sarebbe la questione delle diverse affinità di legame delle Ig con diversi antigeni che dipende da svariati fattori ma salto questo perché diventerebbe complicato.
Vero il discorso generale sulla mutazione della proteina S, un pò quello che succede con il virus influenzale, ogni 2-3 anni circa ha mutazioni minori che invalidano la memoria anticorpale precedente. Il che non vuol dire che la riposta anticorpale sia inutile, è probabile sia meno efficace, il che potrebbe portare a manifestazioni cliniche differenti. Il gioco di guardia e ladri in pratica.
Vero quando dice che il SI va tenuto in allenamento ma nel suo complesso, è una banalità. Quello che hanno sempre rimproverato alle mamme iperprotettive che per ogni cosa vanno a disinfettare il bambino invece di farlo giocare nella terra e con gli animali.

Nell’ultima parte prova a dare una soluzione alla questione pandemica con la vaccinazione, un nuovo tipo di vaccino che utilizzi le cellule NK (natural killer). Il suo desiderio sarebbe passare da vaccini killer attuali a vaccini salvavita (quelli con NK). E qui mi fermo."

Oggi ho scritto su:

Decessi ed effetti collaterali da vaccinazione COVID, i dati aggiornati del CDC americano


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AlbertoConti
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@Deheb

Grazie delle info e dell'interpretazione.

Mi torna tutto. Quando parla di allenamento del sistema immunitario ho inteso che si riferisce prevalentemente a quello innato, in funzione dei molteplici stimoli ambientali. La sua inibizione nei vaccinati, ma anche in chi ha già avuto la covid-19 in forma lieve o addirittura asintomatica, è dovuta alla "prevalenza" (di legame?) degli anticorpi specifici su quelli aspecifici, caratteristici dell'immunità innata, che viene così temporaneamente inibita.


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Deheb
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Calma  non è una mia interpretazione ma è il sistema immunitario che non funziona come lo descrive.

Bisognerebbe analizzare frase per frase perché alterna cose giuste ad altre "personalizzate"

Il SI innato e Pronto, ovvero sempre presente, Aspecifico ovvero non discrimina una risposta self da non self, non Inducibile quindi non può essere amplificata. Da queste premesse dovresti dedurre che non c'è un allenamento, è SEMPRE attivo. E' la parte adattiva che necessita di essere stimolato per affinarsi e amplificare una risposta. Come se ti dicessi allenati che la tua altezza si mantiene altrimenti perdi centimetri. La massa muscolare puoi allenare e aumenta (o diminuisce se non la usi) non l'altezza. 

Peggio quando dice che la parte adattiva INIBISCE la parte innata, si sovrappongono e in certe condizioni l'una prevale (adattiva) ma non inibisce. Se durante una generica infezione la parte adattiva inibisse l'altra non avresti una linea difensiva a logica e avresti la manifestazione di qualsiasi cosa tu mangi o respiri (come esemipo). La sua storia non ha senso e tu continui a ripeterla.

Lo scopo e l'organizzazione del SI è proprio quella di essere specifico e amplificabile nel momento del bisogno. da quello che scrivi non credo tu abbia capito bene come funziona.


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Primadellesabbie
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Postato da: @albertoconti

Il Dott. Geert Vanden Bossche, DMV, PhD, virologo indipendente ed esperto di vaccini, precedentemente impiegato presso GAVI e The Bill & Melinda Gates Foundaton

Postato da: @sganzo

Calma  non è una mia interpretazione ma è il sistema immunitario che non funziona come lo descrive.

Si deve dedurre che questo tale fosse il portinaio o un autista della fondazione?


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AlbertoConti
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Postato da: @sganzo

Calma  non è una mia interpretazione ma è il sistema immunitario che non funziona come lo descrive.

Bisognerebbe analizzare frase per frase perché alterna cose giuste ad altre "personalizzate"

Il SI innato e Pronto, ovvero sempre presente, Aspecifico ovvero non discrimina una risposta self da non self, non Inducibile quindi non può essere amplificata. Da queste premesse dovresti dedurre che non c'è un allenamento, è SEMPRE attivo. E' la parte adattiva che necessita di essere stimolato per affinarsi e amplificare una risposta. Come se ti dicessi allenati che la tua altezza si mantiene altrimenti perdi centimetri. La massa muscolare puoi allenare e aumenta (o diminuisce se non la usi) non l'altezza. 

Peggio quando dice che la parte adattiva INIBISCE la parte innata, si sovrappongono e in certe condizioni l'una prevale (adattiva) ma non inibisce. Se durante una generica infezione la parte adattiva inibisse l'altra non avresti una linea difensiva a logica e avresti la manifestazione di qualsiasi cosa tu mangi o respiri (come esemipo). La sua storia non ha senso e tu continui a ripeterla.

Lo scopo e l'organizzazione del SI è proprio quella di essere specifico e amplificabile nel momento del bisogno. da quello che scrivi non credo tu abbia capito bene come funziona.

Qui cerco di capire solo come funziona il SI secondo lui, che si prende la responsabilità di quello che dice.

Cito ad es. uno dei numerosi passaggi:

"una bassa esposizione ai ceppi di CoV in circolazione (p. es., a causa di stringenti misure di contenimento) indebolirà sempre più l’immunità innata delle mucose per mancanza di allenamento"

Mi sembra che non lasci spazio a dubbi interpretativi. Dice il contrario di quanto tu sostieni con l'esempio dell'altezza che non varia con l'allenamento. Qui dice chiaro e tondo che l'allenamento (esposizione ad agenti esterni) influisce sulla efficacia dell'immunità innata nel contrastare tali agenti patogeni. Scarsa esposizione (lockdown) = indebolimento del SI innato, aspecifico (e viceversa). Vale lo stesso per quello acquisito, S specifico? Sembrerebbe logico rispondere che sì. O questo "allenamento" funziona di più o di meno in base alla patogenicità dell'infezione, cioè dell'intensità sintomatologica una prima volta infettati? E con che tempistiche (rispetto all'altro, sempre presente, detto anche "prima linea" di difesa)? Dimmelo tu.

 

Per quanto riguarda il concetto di "inibizione" del SI innato (che dice lui stesso essere temporanea), mi pare di capire che intenda semplicemente il prevalere del SI acquisito e specifico nel combattere l'infezione (anche se in maniera insufficiente, che lascia aperta una via di fuga al patogeno). Se quest'ultimo tipo di SI fa la parte del leone nell'attaccare il virus, è ovvio che non lascia spazio a quell'altro di fare la stessa cosa a modo suo.

 

Comunque trovo molto interessante e produttivo questo sforzo comune d'interpretare la versione Vanden Bossche e confrontarla con il sapere consolidato sui meccanismi immunitari, che ovviamente andrebbe conosciuto meglio, e in questo mi puoi dare sicuramente un grosso aiuto, visto che non sono "del mestiere". Una corretta divulgazione scientifica è utile a tutti, e direi preziosissima in questa fase per separare meglio, per quanto possibile, il grano dal loglio. Oltre naturalmente a capirci qualcosa di ragionato e ragionevole in questa cloaca propagandistica ipervaccinista, basata esclusivamente su atti di fede in guru prezzolati e marketing esasperato onnipervasivo.


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lurker
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Postato da: @sganzo

Il SI innato e Pronto, ovvero sempre presente, Aspecifico ovvero non discrimina una risposta self da non self, non Inducibile quindi non può essere amplificata. Da queste premesse dovresti dedurre che non c'è un allenamento, è SEMPRE attivo.

Pero', leggendo (da profano) l'abstract di questo articolo

Natural Killer Cell Memory

vedo qualcosa di coerente con quanto scrive Vanden Bossche, in particolare

 

NK cells have been shown to possess traits of adaptive immunity and can acquire immunological memory in a manner similar to that of T and B cells.

Cosa ne pensi?


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AlbertoConti
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@lurker

Traduttore GOOGLE:

"È stato dimostrato che le cellule NK possiedono tratti di immunità adattativa e possono acquisire la memoria immunologica in un modo simile a quello dei linfociti T e B."

Che effettivamente convalida quanto afferma il nostro Vanden Bossche nel suo appello:

"Esistono, infatti, prove scientifiche convincenti che queste cellule svolgono un ruolo chiave nel facilitare l'eliminazione completa del Covid-19 in una fase iniziale dell'infezione in soggetti infettati in modo asintomatico. Le cellule NK fanno parte del segmento cellulare del nostro sistema immunitario innato e, come gli Abs naturali, sono in grado di riconoscere e attaccare un ampio e diversificato spettro di agenti patogeni. C'è una solida razionalità scientifica nel presumere che sia possibile "innescare" le cellule NK in modo che possano riconoscere e uccidere i Coronavirus in generale (includendo tutte le loro varianti) in una fase iniziale dell'infezione. È stato sempre più spesso descritto che le cellule NK sono dotate della capacità di acquisire memoria immunologica. Educando queste cellule in modi che consentano loro di riconoscere e prendere di mira in modo durevole le cellule infettate da Coronavirus, il nostro sistema immunitario potrebbe essere perfettamente armato per un attacco mirato all'universo dei Coronavirus prima dell'esposizione. Poiché la difesa immunitaria basata sulle cellule NK fornisce un'immunità sterilizzante e consente un ampio spettro e una protezione rapida, è ragionevole presumere che sfruttare le nostre cellule immunitarie innate sarà l'unico tipo di intervento umano rimasto per arrestare la pericolosa diffusione di varianti altamente infettive di Covid-19."

 

Il fatto che Vanden Bossche da tempo si occupa di vaccini basati sulle cellule NK può suonare sospetto, ciò non toglie però che potrebbe avere ragione. Quel che mi preme di capire è invece se ha ragione sulla prima parte del discorso, quella che demonizza la vaccinazione di massa col tipo di vaccini correnti nel bel mezzo del periodo di maggior contagio. A prima vista a me sembra convincente, ma vorrei tutti i contributi possibili sull'argomento da chi ne sa più di me. La Dott. Bolgan sembra confermare questa visione, ma si sa, lei è "di parte", cioè dalla nostra parte, cioè non dalla parte del 99% allineato ai voleri di Bigpharma (che contiene al suo interno l'intero mondo dei produttori di vaccini e relativi consulenti, come Vanden Bossche).

 

Quello che continuo a non capire è come mai "l'informazione libera" sottovaluti Vanden Bossche per il suo collocamento dalla parte del "nemico", anche se dice cose allineate alla narrazione "libera", contrapposta a quella mainstream. Questo mi sembra una forma di negazionismo più subdolo che intelligente.

 

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Piramis
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Scusa Alberto ma c'è un fatto, a monte, che non si può ignorare, parlando sia del virus che di vaccini che di Bossche: un vaccino per un virus mutante non serve a niente, in qualunque modo sia realizzato.

Ne abbiamo esperienza per le influenze, per tutti i coronavirus e per l'HIV.

Ergo, se un virologo ti dice una cosa diversa, non ti sta prospettando una cura, ti sta raggirando per venderti un prodotto inutile.

Continuare a discettare sul dettaglio del come, fa perdere di vista l'insieme e l'insieme è che Bossche, al pari di tantissimi altri, non è altro che un ciarlatano al soldo della narrazione corrente, perché se un profano può essere ignorante, un addetto del settore no, quindi, se non c'è buona fede, deve per forza esserci dolo.

Quindi, perché continuare a cadere nella trappola di questi delinquenti, rigirandosi nel trogolo delle loro menzogne?


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Piramis
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Che poi il delinquente in questione stia avvertendo che l'uso dei vaccini che stanno spacciando, è fuori tempo, non fa altro che affermare tre cose: 1) la pandemia esiste ed è terribile 2) i vaccini che ci stanno in(o)culando sono geniali (usa "brilliant") 3) alla Covid non c'è altro rimedio,

Tutte cose false, fatte passare dietro al nobile avvertimento che non dovrebbero essere usati nel momento di picco della pandemia.

Questo si chiama getekeeping.


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Deheb
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@PdS

Tutt’altro, è uno che ne capisce

 


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