Notifiche
Cancella tutti

Tecnofollie


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2268
Topic starter  

Che immagine ha OGGI la tecnologia ? Sempre più spesso quella elettronica. L'elettronica oggi ha indubbiamente il potenziale di crescita maggiore e a parte i colorati entusiasmi, ha anche la prerogativa di somigliare nelle sue rappresentazioni sempre più inquietantemente a una trappola filamentosa traslucida: la rete del tecnoragno di cui ho parlato così tante volte...

Ricordo a questo proposito l'importanza dell'immaginazione collettiva e la sua modellazione che non è MAI causale ma, già come intuiva efficacemente Jung, è archetipica.

Qualcuno l'ha chiamata una "battaglia per la mente", intendendo la concquista. In realtà la mente è da mo' che è soggiogata totalmente da parte di quanti hanno costruito l'idea di quella concquista e sono a capo del progetto tecnocratico, al punto che non ci si può rendere conto e persino l'ideatore della frase poteva anche essere in buona fede nel formularla. Ma con una piccola disamina, per esempio la manipolata esaltazione e sostegno al massacro dissimulato in bene tanto in epoca pandemica come ora nei teatri di "guerra unidirezionale", cioè conveniente sempre comunque a un solo agente, quello molochiano, ci suggerisce che la presa (nella maggioranza assoluta) è sicuramente ancora fortissima. Praticamente medievale. Lo spazio del dissenso è quindi stretto, anche se tuttavia esiste ed è tutto sommato importante, mentre nel medioevo il dissenso semplicemente non poteva esistere in quanto perseguitato attivamente in modo cruento da chiunque: si rischiava d'essere bruciati vivi a dire certe cose. Comunque oggi come ieri il dissenso in st'accidente di occidente rimane marginale ed è qui che si consuma tutto il reale conflitto, la concquista.

Non la mente ma il corpus è lo spazio del conflitto.

Cioè tutto quello che si possiede (e non si millanta di possedere). Possedere in senso sia fisico che metafisico, come la conoscenza teorica e l'esperienza pratica ad esempio, ma anche e più importante di tutto la capacità di adattamento al luogo ove si risiede, cioè l'armonia raggiunta tra la conoscenza e l'esperienza. Un argomento che "noterete" centrale e allo stesso tempo fuori dai radar educativi e culturali della nostra epoca. Perché se lo fosse di demenza artificiosa smetteremmo immediatamente di parlare.

Tutto non si può vedere senza "rendersi conto", cioè senza affrontare un processo che prescinde dal potenziale intellettivo e richiede obbligatoriamente di "stare nella posizione dell'ignorante" che è per sua natura inaccettabile, perché nega tutto, anche e soprattutto l'intelletto.

Perché il centro dialettico è il cuore non il cervello.

Di cui non parliamo MAI se non a sproposito o (fra)intendendo tutt'altro con parole "scivolose" come "amore" o "felicità". Tutto ciò è voluto ? Si. Se non ne siete convinti una parolina, la cui origine è indubbia, dovrebbe sbloccarvi: scolastica. In un solo concetto il riassunto "educativo" di st'accidente di occidente nonché degli ultimi millenni. Non proprio pizza e fichi.

Il cuore comanda sempre, ma il luogo della battaglia è il corpus, oggi "corpo umano", cioè l'insieme di conoscenze sul corpo umano. In sintesi la battaglia per la concquista della trascendenza e per fare un altro passo verso la cima dela montagna, cioè la via dell'impersonalità. Che rimane preclusa ai più e di certo non è influenzabile da argomenti come quelli tecnocratici. Pur tuttavia è un viaggio e questo è un passo importante perché collettivo, non individuale.

In altre parole non si sta combattendo per la conquista della mente, ma per la riconcquista della conoscenza del corpo umano, oggetto soggetto primario dell'aggressione tecnocratica al fine di mantenerlo saldamente nelle mani del discorso dei soliti noti per un altro po'...

Si dirà che questa battaglia è stata già combattuta e vinta, tant'è che abbiamo le leggi del diritto internazionale. Tante volte ho toccato il tema del diritto senza il rovescio. Se il diritto è una concessione di un unico centro teocratico assoluto che ti manipola a piacere il discorso per tenerti lontano dal dissenso, è una concessione e basta. In qualsiasi momento potrebbe esserti tolta. Come in epoca antica la libertà che non era affatto garantita: bastava che la persona nella posizione giusta dicesse che eri suo schiavo. Anche oggi non è garantita, basta vedere Gaza, ma si finge che invece lo sia.

C'è una sola libertà garantita ed è quella del cuore e il cuore, che si fa i ca%%i suoi, non si preoccupa di scempiaggini come la demenza artificiosa. Perché ? Banalmente perché quella del nostro corpo è già "demenza artificiosa", solo che ha origini biologiche e non di vetro. E' un "atomo" più flessibile, non va in direzione di una migliore velocità, come il ghepardo, per afferrare le prede, e non va in direzione della precisione, come la lince lo sguardo. In una parola la sua capacità primaria va nella direzione dell'adattamento, cioè il corpo umano ha il potenziale per essere il più adattivo su questo pianeta. Lo dico in un altro modo: il centro di tutto è la tua capacità di vedere armonia dove non c'è... Si può fare solo con la dialettica del cuore, non esiste tecnologia che possa sostituire questa cosa, ne moderna ne futura. A meno che non si replichi il corpo che è perfetto per questo specifico scopo, il più importante in assoluto.

Ma questo richiede anche che si accetti che il dominio della mente è marginale. Se muori, non smetti di ragionare. Le tantissime esperienze OBE ce lo confermano, ma guai anche solo a prendere in cosiderazione la marginalità del cervello. Quindi ? Il ragionamento (il riflettere) non ha sede nel corpo, lo usa e basta. Quindi qualsiasi scimmiottamento del corpo, non importa quanto sia millantata la potenza, ci porta al punto di partenza.

L'insistenza nel rimettere tutto il potere nel cervello è un dettato ed è un dettato di chi sta lottando con tutta la sua potenza per convincerci che è così... Che la mente comanda e che uno solo è l'attore che può farne quello che vuole: Moloch. Se cedi è il tuo cuore che si inca%%a, perché non ti rendi conto e lui ha i suoi metodi "per convincerti". Allora si agogna una libertà dal cuore, come un corpo freddo e metallico. Come il mito di Merlino imprigionato nella pietra da Morgana la fata. Una pietra che guardacaso, era un cristallo.

Per chi manipola l'immaginario collettivo da millenni era evidente quello che stava facendo all'epoca così come è evidente quello che fa oggi. Tutti gli altri, con Hollywood ad esempio, semplicemente subiscono.

 

 


BrunoWald e Darkman hanno apprezzato
Citazione
Condividi: