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Venerdì 17


GioCo
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Oggi è un giorno speciale!

No, non scherzo, è il mio demone che me lo dice... Che poi di solito se esulta per me non c'è molto da festeggiare (del tipo "yeee 😬 ..."). Infatti al solito sono qui a vergare un pezzo che fosse per me (con infinita sincerità!) sostituirei con qualsiasi altra attività, fosse pure "stare alla finestra a guardare la strada".

Perché al solito il problema è capire cosa si intende per "festa", dato che sono i significati a fare la differenza. Se un bullo ti dice che "ti fa la festa" non intende un party felice con torta e candeline. Noi pensiamo (o siamo portati a pensare) che nella comunicazione siano gli involucri, le superfici, l'estetica insomma che fa la differenza e che tracci un senso certo e inequivocabile che poi diamo per scontato. L'intera nostra formazione "scolastica" (di radice cattolica) è tutta condizionata dalla forma e con lo specifico intento di svuotare la sostanza, così che si segua l'una (eminentemente biforcuta come la lingua delle vipere) invece che l'altra.

Per carità, non è che la forma non abbia un ruolo fondamentale nella comunicazione (tutt'altro!) e noi italiani siamo Maestri sommi a livello Mondiale nel dimostrare la fondatezza della sua necessaria probità. Qui giace (verrà scritto sulla nostra epigrafe storica dopo che ci saremo estinti) una etnia che sommamente ha dato all'umanità prova che l'estetica non è seconda a niente.

"Ma"... E come mi insegna uno dei ragazzi che seguo educativamente, tutto ciò che viene prima di un "ma" non vale niente... La sostanza è poi ciò che fa la differenza tra la possibilità o meno di sopravvivere. Quindi, l'insistenza con cui vogliamo sostituire la forma con la sostanza adducendo alla necessità non secondaria dell'estetica, ci mette ogni volta e periodicamente davanti alla realtà che come un rullo compressione ci lascia senza l'una e l'altra insieme.

Cioè senza possibilità di vivere e di esprimerci dignitosamente.

Ci ricorda insomma (la realtà) che se l'estetica è troppo importante per essere resa secondaria, però non può mai essere intesa come sostitutiva delle necessità basilari. "Adda passà 'a nuttata" come ci ricorda il grande De Filippo (QUI). Tuttavia è una notte del Mondo che dura da millenni e il cui sigillo è da sempre cattolico (per la parte "spirituale") e giudeo (per la parte "materiale"). Sommo sunto della mentalità occidentale, base indiscussa della modernità attuale. Ma ormai all'epilogo, al suo crepuscolo. Ma questo Moloch non ha la minima intenzione di lasciarci senza lo sfregio che il Male (quello vero e profondo) non rinuncia a procurare al suo nemico. Anche se è inutile, non gli importa, è un fatto "personale" e di orgoglio distintivo. Come a dire che il suo sfregio inciderà il ricordo (dell'incubo che rappresenta) che ti dovrà accompagnare comunque e per sempre. Come un diamante, the beers, fatto con lo sfruttamento dei bambini nelle cave africane. Orrendo fino alla fine.

Ecco che allora leggiamo pezzi vergati da "la falsità" (così mi piace ricordarlo, perché è nel nostro "zeitgeist" attuale il rovescio di ogni senso) giornale in odore trumpiano e che non ha mai cessato di lodare quella parte di chiesa gesuita che ha dato i natali al drago, per il caso del marchigiano tetraplegico che si è pagato di tasca sua il suo suicidio assistito "certificato" dallo Stato (QUI) italico, sempre meno liberista in nome della libertà e sempre meno democratico per difendere la democrazia. Ne parlavo oggi proprio leggendo il quotidiano nel Bar di una mia cara amica, ma nessuno rideva. Eppure ho premesso che ogni notizia oggi dovremmo saperla e commentarla come fosse una storia di "Ridolini" o "Chaplin", cioè da tipico fine seconda guerra, quando nella drammatica condizione di estrema povertà e disagio sociale diffusa si riusciva a prendere ogni cosa con un certo fatalismo... O almeno, così larga parte dei nostri nonni provava a fare.

Una signora in evidentissimo stato semi-confusionale cercava di sostenere la volontà del defunto come se il desiderio di suicidio fosse "normale" per un tetraplegico (data la sua condizione) e a poco sono valse le mie richieste di riflettere sul fatto che ci sono "tetraplegici e tetraplegici", ricordando come anche Hawking lo era ma è morto sulla sedia a rotelle mossa in autonomia, scrivendo libri in autonomia e insegnando pure in università in autonomia. Stando a Epstein pare pure senza negarsi nulla in fatto di piaceri intimi "in autonomia".

Allora forse il problema non è la tua condizione, ma cosa puoi permetterti. Se sei un "Mario" qualunque hai l'omicidio di Stato assistito alla drago&disperazione (sullo stile di Bergamo, ma non gratis, te lo paghi tu) e sempre "per il tuo bene", se invece sei uno di "quegli altri" sei tanto curato che te ne vai "con una punta di orgoglio" e celebrato e magari ti dispiace pure se te ne vai. Nel senso che hai un ruolo, hai una missione di Vita, sai che il tuo è un valore riconosciuto e che sei una personalità e per ciò la tua condizione diventa secondaria. O no?

Ma questa dovrebbe essere la norma. Voglio dire, la celebrazione dell'umano e per via della tecnologia. Infatti oggi non siamo forse in grado di fare cose meravigliose? Non ci viene propinata così sta tecnologia un giorno si e l'altro pure? Non è forse che se uno ha voglia di trasformarsi "fisicamente" in qualcos'altro, tipo l'asino di Apuleio, perché se lo può permettere dati gli straordinari traguardi della medicina e "perché vanno rispettate le differenze di genere", allora si fa? Allora perché a Mario non viene dato accesso a queste meraviglie, ma si preferisce dargli un bottone (a caro prezzo aggiungerei) per togliersi dai coglioni?

Perché certe meraviglie non sono per i pezzenti come Mario? Per lui c'è al massimo la nostra compassione (ora) perché fa comodo a una certa propaganda che ci prepara all'autanasia assistita dallo Stato? Certo che se Mario doveva stare al mondo per reggere la nostra compassione... Tipo "non vali un ca%%o" per ciò è giusto che tu ti tolga di torno il prima possibile che coi tempi che corrono ci costi un patrimonio... La signora balbettava in risposta che "è tutto complicato" e che "non se ne può parlare" e aggiungeva che "è un altra cosa", perché ci teneva a fare i distinguo.

Io non so se "è un altra cosa". Non parlo mai di verità, non ne scrivo, non la cerco e non la pretendo. Non faccio l'editorialista e nemmeno ciancio di cose che non siano inviti a riflettere. Il metodo lo trovo poi secondario, che sia per ridere o seriamente intendo. Preferisco sia il mio interlocutore a stabilirlo. In genere osservo che mi si chiede di ridere quando sarebbe il caso di fermarsi sul punto in modo più serio e mi si chiede di procedere seriamente per ciò che possiamo accettare (se vogliamo sempre riflettere, ovviamente) solo per il suo aspetto ridicolo, quant'unque rimane eminentemente drammatico. Perciò mai per mancare di rispetto e farne cosa "personale".

Mal comune mezzo gaudio, dicevano i miei e a guardare gli spettacoli del compianto De Filippo come altri suoi contemporanei del teatro e dello spettacolo nostrani, tipo Totò, cambiava lo stile ma non la sostanza del messaggio.

Ecco allora che possiamo prendere questa come altre notizie, tipo la guerra contro la Russia su cui abbiamo puntato in quanto accidente di occidente e che non potrebbe andare peggio (sotto qualsiasi profilo, ordini globalisti di oligarchi occidentali inclusi) o la siccità che sta per la prima volta da quando ho memoria colpendo il nord dello stivale nostrano (di cui ci informa ancora il quotidiano, QUI, che aggiunge in modo arguto che accade ad un governo che non riesce a prevenire ne prevedere nessuna emergenza) proprio quando avremmo più bisogno di riserve idriche per il comparto energetico (se no come le fai funzionare le auto elettriche, il 5g e tutto il resto del cosmo elettronico della "rivoluzione verde" che ti fa lavorare da casa?) e quindi il cuore della nostra capacità produttiva europea, non esattamente nel meglio stato dopo la "tragica" gestione emergenziale, e la possiamo prendere (dicevo) come una debacle, una di quelle da forche caudine, dove ti cospargi il capo di cenere e ammetti di aver sbagliato tutto, ma proprio tutto, nel significare il Mondo e riparti da capo, oppure prosegui e fai finta di niente, imbiancando sepolcri.

Secondo Voi, quale di queste due soluzioni in st'accidente di occidente prevarrà? Temo come sempre che non sarà il buon senso, tipo "pragmatismo" alla Kissinger. Perché siamo e rimaniamo la società delle apparenze, dove se non altro "la morte ci fa belli" (QUI).


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cedric
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.... ti cospargi il capo di cenere e ammetti di aver sbagliato tutto, ma proprio tutto, nel significare il Mondo e riparti da capo, oppure prosegui e fai finta di niente, imbiancando sepolcri.

Secondo Voi, quale di queste due soluzioni in st'accidente di occidente prevarrà?

 

Ipotizziamo che la domanda non sia retorica (come invero sembra essere) e si voglia davvero una risposta.

Ammettiamo pure di aver sbagliato tutto, il che implicherebbe che la natura del'uomo è intrinsecamente sbagliata o che un ipotetico grande architetto abbia sbagliato tutto nel creare una entità dotandola di libero arbitrio. Nulla di nuovo,  è da tremila anni che lo si va dicendo.

Semplicemente  non è possibile ripartire da capo se non distruggendo tutta, ma proprio tutta, l'umanità.  Si potrebbe usare un virus, un batterio o anche azzerare il campo magnetico o lo strato di ozono per far arrivare sul pianeta tutte le radiazioni solari di alta energia. Sopravvivrebbero solo gli insetti e qualche piccolo animale e, visto che non sarebbe la prima volta, in qualche altro centinaio di milioni di anni forse potrebbero evolversi altre forme di vita superiori, magari anche dotate di autocoscienza ed intelligenza come noi.

Non ci resta che andare faticosamente avanti lasciandoci alle spalle, ogni anno che passa,  centinaia di migliaia di morti ammazzati o anche semplicemente lasciati morire di fame, di sete e di stenti. La specie umana è prolifica e la femmina dell'uomo è fertile tutto l'anno, altre specie animali vanno in estro solo una volta l'anno. Il ricambio, anzi l'incremento, della popolazione mondiale è assicurato.

Nel frattempo il grande architetto (o meglio il mediocre capomastro) potrebbe indurre qualcuno a tentare il first strike innescando il lancio delle 10.000 testate atomiche strategiche in giro per il mondo.

 


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GioCo
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Pubblicato da: @cedric

.... ti cospargi il capo di cenere e ammetti di aver sbagliato tutto, ma proprio tutto, nel significare il Mondo e riparti da capo, oppure prosegui e fai finta di niente, imbiancando sepolcri.

Secondo Voi, quale di queste due soluzioni in st'accidente di occidente prevarrà?

 

Ipotizziamo che la domanda non sia retorica (come invero sembra essere) e si voglia davvero una risposta.

Ammettiamo pure di aver sbagliato tutto, il che implicherebbe che la natura del'uomo è intrinsecamente sbagliata o che un ipotetico grande architetto abbia sbagliato tutto nel creare una entità dotandola di libero arbitrio. [...]

Ho fatto riferimento allo stile di vita. Nello "sbaglio" il soggetto sotto inteso era per ciò lo stile di vita occidentale, non l'uomo in quanto tale o il GADU massonico.

D'altronde lo indico spesso. Come indico spesso il processo storico che ci ha portato a questo punto a partire da "happy days" (il serial TV iconico di un certo modello di famiglia mononucleare degli anni '70 e '80) sia a livello locale del nostro paese, sia a livello più generale per quanto riguarda il "lato occidentale" del Mondo. Cioè quello a matrice catto-giudaica e a guida anglofona.

Dentro questo quadro ci troviamo la rivoluzione digitale e tutto ciò che si trascina con essa a livello geopolitico. Non esattamente pizza e fichi insomma.

Manca forse da specificare questo "tutto". Riguarda gli obbiettivi che a grandi somme riguardano il tentativo del Moloch di st'accidente di occidente di rimanere saldamente al comando del globalismo che è un processo in itere del tutto slegato dai voleri umani ma concomitante con la possibilità di interconnettere il globo "tecnicamente", sia per quanto riguarda gli spostamenti (tipo le merci) sia per l'informazione (tipo la radio, la TV e ovviamente internet).

E' ovvio che c'è una "gara" per chi farà il boss (cioè detterà la sua agenda) per il futuro del Mondo interconnesso. Nel senso che è il lizza il trono al vertice dei centri decisionali che governano gli sviluppi futuri del globalismo.

E' altresì ovvio che tali infrastrutture avranno certe caratteristiche che renderanno impossibile l'assenza di attrito tra gli attori globali attuali, a prescindere da quali stiamo considerando (è il contesto che condiziona).

Eeee per ciò non c'è accordo. Ma proprio per niente. Un po' come se nella ipotetica cupola di tutte le diverse realtà criminali organizzate (che in Italia si sprecano per numero e radicamento territoriale) che se esiste, esiste per via dell'infrastruttura civile che ne "impone" la reciproca continua interferenza (immaginiamo che nel Deep Web una di queste inizi a vedendere armi e droga mettendosi in concorrenza con altre già piazzate) le "idee" su chi deve fare cosa e sul futuro di tutto ciò non siano per nulla condivise. Chiaramente è guerra.

Che tipo di guerra? Ecco, qui entriamo nella nebbia. Le nuove tecnologie non cambiano solo la realtà globale interconnessa e la velocità/permeabilità capillare con cui le inormazioni circolano (pensiamo al 5 e 6 g) ma anche l'intero assetto difensivo di ogni attore in @GioCo. Cioè il modo di concepire l'arte militare.

Se cambia quella è come se tu sei con le lance e pretendi con queste di muovere guerra a chi ha missili a testa multipla, perché lui è quattro gatti e tu sei in milllantamila "incazzatissimi". No eh?

Ora, chi sono gli attori e cosa vogliono/prospettano per il futuro? Ognuno ha una sua idea e un suo modello di "futuro" e tutti cozzano tra loro. I russi ne hanno uno, i cinesi un altro, gli inglesi un altro ancora, i turchi pure e gli iraniani anche e possiamo andare avanti all'infinito. Vado per etnia e non per paese in questo caso, per semplificare. Vediamone alcuni tra i principali per capirci. Gli inglesi hanno lo stesso obbiettivo di sempre: stare al vertice e decidere per tutti gli altri. Per loro questo significa dominio incostrastato dei mari e degli scambi (=talassocrazia). In evidentissima crisi perché cozza con le pretese di autonomia cinese e russa che tendono a spostarsi sul continente e a fruttare poco il mare. Questo modello potremmo riassumerlo in: "fai quello che voglio e ti tollero, prova a non farlo e diventi mio nemico". Ultimamente evoluto in: "se sei nemico del mio nemico sei mio amico anche se non fai tutto ciò che voglio". Perché st'accidente di occidente è in affanno e non riesce più a imporsi come prima, perde potere e terreno ovunque e a tutti i livelli. Loro sono a capo della "legge del mare" che fino a ieri ha di fatto rappresentato la "legge" per antonomasia e per tutti.

Poi sono arrivati i cinesi e la musica lentamente ma inesorabilmente è cambiata. I cinesi hanno imparato la lezione dagli inglesi e si sono creati una loro versione personalizzata di "fabian society" (mix tra liberismo e comunismo) riconosciuta come dominante che venne inventata per constrastare il comunismo e lo hanno fatto per contrastare questo specifico "anti-comunismo" anglofilo. E' la via della seta per la rivoluzione comunista in punta di piedi, come ama raccontarcela Xi col sorrisino stronzo alla cinese perennemente stampato in volto. Ma perché st'accidente di occidente l'ha voluta, foraggiata e potenziata questa "Cina" rivoluzionaria? Per il solito vecchio motivo. Avidità. I cinesi lo hanno capito bene che "mr scrooge" aveva il debole per l'accumulo compuslivo e lo hanno sfruttato a dovere. Il loro modello possiamo riassumerlo in: "non importa la qualità, ma la quantità e se il tuo granaio rimarrà pieno quando gli altri faranno la fame allora dipenderanno da te senza che tu faccia nulla, per ciò preparati, aspetta e abbi pazienza". Molto confuciano direi. Certo c'è questo aspetto "minore" che riguarda lo sfruttamento bieco della manovalanza, ma dipende sempre dai numeri. In Cina non sono quattro gatti e possono premetterselo, sia per la disponibilità sia per via della loro storia che gli permette di basare le loro politiche di sfruttamento su un forte senso di appartenenza etnica della massa cinese.

Avremmo potuto costrastarla? Si, con la meccanizzazione e l'intelligenza artificiale che prescinde dalla manodopera per la produzione ma è possibile solo cambiando lo stile di vita per adattarlo all'assenza di reddito e di lavoro ed è per questo che qui si sta cercando di imporre lo stile gender&co o il reddito di cittadinanza a punti.

Ora, in occidente si pensava che lo sviluppo delle nuove tecnologie avrebbe rimesso in equilibrio la bilancia del potere e restituito al padrone il comando della nave (per dirla in modo talassocratico) perché era st'accidente di occidente ad avere il primato sulle scoperte tecnologiche. Quando il muro di Berlino è crollato sembrava che ciò fosse ormai realizzato. Ma il diavolo fa le pentole non i coperchi. La malavita organizzata e le fitte relazioni con tutta quella selva "in ombra" di organizzazioni segrete sia private che di governo è stata il volano con cui molte cose sono andate fuori controllo. In primis la circolazione di informazione di cui la Cina ha fatto incetta. Tanto al punto che realtà pittoresche e marginali come la Corea del Nord (quasi certamente con l'aiuto cinese) sono riuscite a farsi l'atomica, cambiando gli equilibri geopolitici nella zona. Zio Sam insomma, rimestando nel torbido per oliare interessi privati e gonfiare le tasche di oligarchi nostrani ha finito per agevolare chi doveva essere tenuto sotto controllo (militarmente). Come spesso capita in tutte le migliori famiglie mafiose.

Questo ha prodotto l'attuale situazione estremamente instabile (geopoliticamente) in cui l'unico vero ente che domina globalmente è la malavita che è eminentemente fuori controllo. Quindi prolifera tutto quello che non dovrebbe, tipo traffico di organi e di persone, di armi e informazioni anche molto pericolose (tipo agenti patogeni o nuove tecniche di manipolazione genetica secretate militarmente) nonché il potere di persone estremamente poco gravate da scrupoli. In Ucraina abbiamo l'apoteosi visibile di tale mix micidiale (direttamente connesso alla famiglia Biden) che è un po' come tenere la nitro e la glicerina nello stesso bicchiere pensando che tanto non è certa l'esplosione. Così abbiamo magnati locali che fanno il bello e il cattivo tempo nel caos più totale, tutta una schiatta di occidentali che dipende da questi e dai loro capricci e un flusso crescente di armi di cui nessuno sa esattamente la fine.

Non esattamente il meglio per nessuno insomma, ma in particolare per i "piani globalisti occidentali".


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