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La pietra d'Angolo: Onorare i Patti


GioCo
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Mi accingo a scrivere di un argomento che è forse uno dei più complessi che si possono immaginare. Non mi voglio perdere nell'inutile retorica, quindi vado dritto al sodo.

Nel 1992 noi abbiamo di fatto cambiato assetto legale, accettando che con mani pulite l'avviso di garanzia sostituisse il giusto processo. Non voglio approfondire più di tanto questo aspetto che riguarda un contrasto che in larga misura è senza ombra di dubbio stato pianificato, quello tra magistratura e organi di informazione. Le "manine" che facevano arrivare anzitempo "veline" ai giornali che prontamente pubblicavano avvisi di garanzia ben sapendo che questo avrebbe di fatto espulso dalla politica l'individuo-bersaglio, cioè il politico inquisito, sono solo un pezzetto troppo minuto della guerra sociale iniziata in quel periodo. Dovremmo infatti aggiungere almeno lo strapotere della magistratura, troppo squilibrata a favore del potere giudiziario "esclusivo", le varie baronie "congelate" nei diversi settori delle pubbliche amministrazioni, dovute alla coercitivo esercizio delle pressioni dall'estero iniziate con il secondo dopoguerra che hanno espressamente voluto un paese debole, le caste politiche, con le distribuzioni delle poltrone in perfetto stile mafioso, di una la criminalità organizzata estremamente utile per quel governo eterodiretto, del tutto estraneo alle esigenze del paese, un assetto politico di un elettorato che non ha mai avuto strumenti per esercitare alcun controllo diretto sulla politica, dando di fatto l'avallo a qualsiasi malgoverno, la sfiducia instillata nella mente delle persone, attraverso una educazione alla vergogna (e non all'orgoglio) di essere cittadino del sistema-paese-italia e tanto, tanto altro.

Tuttavia questo evento cambiò di fatto la nostra società intervenendo a gamba tesa su un principio del sistema legale nazionale, su cui si reggevano alcuni fondamentali equilibri del paese, cioè che la condanna rimanesse esclusiva del contesto giuridico. Iniziava così la stagione del "tribunale di massa", che finalmente vedeva per tramite delle proprie istanze quella giustizia fin troppo disattesa verso una sistema-paese troppo corrotto, troppo ingessato, ma al prezzo di scardinare l'ultimo baluardo di quel sistema su cui ogni premessa di stabilità sociale era stata fondata. In particolare, su cui era possibile ancora pretendere l'applicazione di un sistema legale minimo. Inizia così parimenti anche la stagione della libertà totale per l'azione criminale organizzata. Falcone e Borsellino inaugurano quella stagione con il sacrificio della loro vita e allo stesso tempo il primo governo, che doveva essere di traditori, fu inaugurato dalla discesa in politica di un imprenditore, quel Berlusconi che funzionò perfettamente da "utile idiota", con il suo "sono eletto dal popolo", come se solo il popolo dovesse avere potere di giudizio mentre era inquisito, aprendo la strada a quella sinistra che doveva scardinare lo stato sociale e azzerare tutte le pretese di autonomia nazionale, in quanto non inquisito (ma guarda un po' che fortuna, eh?). Perché proprio la sinistra? Semplice, perché era nella posizione migliore per tradire il sistema-paese. Quelli a destra che tradivano a fare? Erano già dalla parte atlantista e d'accordo a ridurre lo stato sociale ed anzi, erano pure un problema perché radicalmente nazionalisti. Invece la sinistra era già naturalmente globalista. Quindi è bastato caricare Berluconi nell'anticomunismo inesistente e costruire la mistica della giustizia di massa, poi inquisirlo per ridurne il potere e fare un governo tecnico di sinistra guidato da un d'Alema che si macchiò subito le mani di sangue, bombardando uno stato sovrano ex-satellite comunista (non a caso dando così prova della suo totale servilismo globalista) tanto per non farci mancare nulla in fatto di tradimento immediato.

Quindi la prima vittima di quel passaggio storico non fu la politica o "la repubblica", che ne uscì infatti rinforzata, ma il sistema giudiziario che non poté nulla nei successivi decenni mentre una certa classe di individui senza scrupoli che non era solo corrotta e corruttrice, ma esplicitamente criminale e votata al tradimento dei valori fondanti su cui era stato eretto l'intero edificio legale nazionale, iniziava a fare a pezzi il sistema legale e così ebbe inizio con queste premesse per nulla desiderabili la cosiddetta sciagurata "seconda repubblica".

Questo creò un altra situazione. Ma ho bisogno di altre brevi premesse, prima di dire di cosa si tratta: in precedenza non c'è mai stata la certezza della pena, ma nemmeno di una sentenza. La stragrande maggioranza dei reati (da sempre e in qualunque paese) non viene neppure individuata, per ciò non viene nemmeno perseguita e rimane così impunita (socialmente). Aggiungiamo che di solito i reati più perseguiti (per motivi di buon senso e strettamente di logica basilare) sono quelli politici: nessuno che stia al governo accetta passivamente di essere rovesciato "anzitempo" a prescindere dalla forma legale con cui ha raggiunto il potere! Vi è poi una certa quantità di reati che vengono commessi e certamente non perseguiti, ad esempio quando si muovono le cosiddette "agenzie di sicurezza nazionale". Diciamo che certi consessi per determinate ragioni garantiscono e si garantiscono un certo grado di impunità legale, in modo da poter violare leggi con relativa certezza di non incappare nelle (già estremamente larghe) reti legali istituite e in essere. Le ragioni di questo non sono sempre "largamente" condivisibili anche se sono sempre largamente condivise, per ciò (e tuttavia) permangono in qualunque governo o "stato di diritto" e bisogna quindi tenerne conto.

Ora, il rischio di quanto sto per dire è che si fa un enorme fatica a non perdersi in quisquilie o peggio cascare nel precipizio del cretinismo obbligatorio. La strada che sto per percorrere è più stretta di un filo appeso tra due vette di montagna, dove dominano eterni turbini che perturbano "la retta via". Semplicemente non si fa se non c'è l'obbligo imposto a forza, ma questo non vuol dire che poi non sia necessario un certo "coraggio" nel provarci.

Nessuno può stare fuori da un sistema legale. Nessuno. Nemmeno lo scimpanzé che si trova nella savana. Non sto parlando ovviamente del sistema "naturale" innato, ma quello che si stabilisce internamente a una specie sociale, cioè di un sistema di patti più o meno complesso, accettato e condiviso da gruppi più o meno allargati interni alla specie tale per cui un certo gruppo non equivale a un altro, perché si riconosce "differente". Quello umano è un sistema sociale indubbiamente molto complesso con molte sfaccettature sottili tra queste "differenze", possiamo dire senza temere di essere criticati che è il più complesso che ci è dato di osservare e per certi versi questo ci fa credere che possa sostituire quello naturale sottostante. Ovviamente non è così, ne per complessità, ne per qualità, ma non è questa la sede dove trattare la questione "selvatica" che ci importa meno ai fini di questo contributo e se vogliamo stare sul filo del ragionamento.

Bene, fine delle premesse. Oggi ci troviamo nella situazione in cui una larga parte della popolazione umana ha capito che ci sono diversi gruppi che hanno istituito sistemi legali alternativi che garantiscono in varia misura l'impunità da quelli vecchi e dedicati alla massa. Questo ha creato fenomeni sociali di prepotente migrazione verticale verso i sistemi legali più vantaggiosi e conservativi "neo-nobiliari". Niente male se non fosse che imbarcando troppe unità verticalmente, qualsiasi sia il territorio legale riconosciuto, questo per sua stessa struttura collassa e per una questione semplice semplice di equilibri: non è possibile che un cane viva con troppe rogne addosso. Questo vale per i ricchi che aumentano di numero, come per gli immigrati: i due fenomeni non sono scorrelati.

Purtroppo questo passaggio viene perso continuamente per strada dalla specie umana e questo crea quelle condizioni a mio avviso per cui la confusione poi finisce per regnare sovrana a ogni livello. Anche qui bisogna stare attenti a non deviare dalla sostanza che è la seguente: quando si creano differenti gruppi che tra loro si auto-riconoscono nelle proprie differenze, la tentazione è sempre di ordinarne verticalmente i rapporti e le relazioni tra gruppi ed è qui che la specie umana si distingue dalle altre per complessità. Infatti ci sono solo due possibilità di ordinare elementi di un insieme qualsiasi: reticolare (planare) o a sviluppo verticale (ad esempio sferico, conico o piramidale, cioè a sezione angolata o circolare). Nella relazione reticolare (piana) prevale la collaborazione, in quella verticale (tridimensionale) la competizione. Ovviamente non esistono distribuzioni matematicamente "pure" nelle relazioni sociali, ogni ordinamento ha in sé qualcosa che permette l'estensione reticolare e qualcosa che permette uno sviluppo verticale. L'equilibro tra queste due componenti permette di creare una società duratura, tuttavia nessuna delle due componenti può mai essere esclusa completamente. Il problema (ripeto) nasce nel rapporto in squilibrio tra ordinamenti differenti, quando l'uno tenta di porsi a dominio dell'altro senza cercare un equilibrio che garantisca il mantenimento della distinzione. Cioè una tradizione.

Aggiungo che qualsiasi analisi del passato deve essere sempre asciutta, il più possibile priva di giudizio etico, morale, ma non priva di morale: ogni confronto deve essere rimesso al dato storico e deve permetterci di osservare nel modo più obbiettivo possibile gli accadimenti, anche se ovviamente non possiamo essere "puramente obbiettivi" e totalmente "privi di giudizio morale", solo dobbiamo renderci conto che qualsiasi giudizio morale è figlio del suo tempo e di un certo ordine sociale, perchè per sua natura non ha niente di assoluto. Al tempo in cui venivano bruciati i bambini in sacrificio a Moloch, o veniva estirpato il cuore dalla persona viva nei rituali sacrificali atzechi, o venivano bolliti vivi o variamente bruciati i condannati di apostasia dalla chiesa cattolica, e su su, fino ai recenti fatti storici del secolo scorso che oggi condanniamo, ciò che si faceva era applicare la legge. Quindi relativamente a un certo ordine sociale e a un certo tempo, ciò che veniva perseguito era senz'ombra dubbio legalmente corretto e solo con i cambiamenti che la storia impone per suo conto, non lo sono più oggi per noi.

Noi non possiamo in alcun modo ritenere di essere per confronto "più corretti", dopodiché almeno certi i orrori (per fortuna) ce li stiamo risparmiando nel nostro ordinamento. Il che non ci garantisce che il passato non tornerà a dominarci come e meglio di prima in altre forme anche più crudeli, ne che noi non possediamo altrettanti orrori o persino peggiori nel nostro ordinamento, perchè tanto rimarrebbero trasparenti, molto, molto difficili da individuare e poi contrastare. Esattamente come al tempo dell'inquisizione non era facile vedere l'orrore commesso, tanto meno (per quella ragione) contrastare l'inquisizione.

Quando si analizzano quindi gli ordinamenti sociali la prima fase è chiedersi perché hanno generato quegli orrori. Quindi perché ad esempio nella vecchia repubblica, qui in Italia, avevamo un sistema politico congelato e corrotto e un sistema giudiziario incapace di garantire sufficiente giustizia sociale (reale o presunta che fosse) diffusa, abbastanza congelato da minare alla base la fede verso il sistema paese in generale. Oggi noi sappiamo che la ragione erano i patti che furono stabiliti con i vincitori della guerra, patti draconiani e furbastri che furono stretti con gli alleati ma senza la parte ribelle (comunisti) del paese e che permise una certa continuità con le forze politiche (quelle più inclini a tradire il vecchio ordinamento) che erano state sconfitte, come quelle vicine al Re ad esempio. La seconda è quali ordinamenti sono entrati in conflitto tra loro nel momento del cambiamento e quindi qual'è stato l'esito dello scontro. Noi sappiamo che il patto atlantico è stato istituito per contrastare l'avanzata comunista, anche è soprattutto culturalmente e questo si è riflesso nel nostro paese principalmente per la sua posizione geografica. Ma le forze in @GioCo non erano solo "comunisti Vs liberisti". In particolare il fascismo era l'ordinamento sconfitto che uscito dalla porta è rientrato dalla finestra della storia, ma non è mai stato "pro" nessuno, solo si è piegato per forza maggiore, in attesa di potersi rifare. Tra l'estremismo di sinistra (nato per l'eccessiva attesa di ricevere la giusta ricompensa) e quello di destra (nato per onorare patti che ha dovuto ingurgitare a forza) ci fu per ciò ampio spazio di manovra per la manipolazione sociale, rispetto chi rimaneva fuori da quegli ordinamenti perchè aderiva a un altro tutto suo. Come ad esempio le agenzie di intelligence che aderiscono a un principio econocentrico: comanda chi è più ricco e ha i mezzi migliori. In altre parole tra i due litiganti, qualunque pirla "a caso" abbastanza informato se non era coinvolto ha potuto godere a spese del sistema paese. Criminalità organizzata in testa (a tutti).

Quindi al momento del crollo della prima repubblica, il mancato compromesso che già era messo sul tavolo come cruciale da Berlinguer e Moro, poi troncato sul nascere per i troppi interessi convergenti che volevano tenere congelata la politica italiana in quella situazione di tensione interna, a portato il sistema paese ad affrontare nel modo peggiore quel cambiamento. Cioè ha portato al governo una classe di persone che hanno iniziato collettivamente a pensare se stessi come "impunibili", "privilegiati", cioè capaci di onorare i patti unilateralmente secondo stagione umorale.

Sulle due sponde dell'atlantico questa classe di personaggi ha poi istituito un suo ordinamento, come al solito accade (perchè tra lupi non ci si sbrana). Ma il punto cruciale è rimasto: tutti abbiamo accettato che improvvisamente, una classe di individui potesse dichiararsi a vario titolo innocente, se giudicata dalla massa, in quanto incensata dalla stessa massa che veniva esautorata nel contempo della possibilità di detronizzarli. Come Berlusconi appunto che messo al muro dalla magistratura, ne uscì sempre discretamente bene, dichiarando di fatto quest'ultima "sconfitta dalla storia" e dal popolo. Inizia così la temuta era del populismo.

In altre parole, prima è stato scippato alla magistratura l'onere e l'onore di garantire il patto sociale e donato in via provvisoria alla massa e al giudizio democratico delle persone "senza potere democratico diretto". Poi una certa classe di politici, in virtù della loro autentica sostituzione con il vecchio ordinamento (non perché meno corrotti o corruttibili dei predecessori ma perché aggiungevano la qualità tutta loro del tradimento) ha di fatto assunto su di se l'onere del giudizio verso la vecchia politica, autoescludendosi unilateralmente, anzi proprio per autoescludersi, iniziando al contempo ad erigere la possibilità legale di non affrontare comunque il giudizio in sede legale di qualunque crimine commesso, in quanto il giudizio rimaneva quello in sede popolare e quindi gestibile per tramite dell'informazione che fu la seconda vittima. Berlusconi infatti continuava a ripetere che lui era stato eletto dal popolo e il popolo con i suoi voti lo sosteneva, ma il popolo era informato dai media che erano praticamente tutti di Berlusconi. Dal canto suo la magistratura non faceva che dimostrare la sua totale evidente dipendenza dagli ordinamenti odiosi e odiati, quelli che non garantivano giustizia sociale nemmeno prima, confermando così indirettamente l'impunità dei "perseguitati" quando dovevano essere salvaguardati e con questo "la giustizia a due vie", quella per la massa e quella della nuova aristocrazia.

Poi sullo scenario internazionale a ricordarci che il valore del rispetto dei patti è SEMPRE bilaterale, quello che gli stessi mafiosi dicevano faceva la differenza tra Uomini e ominiccoli, è arrivato Putin, che se possiamo tranquillamente dire sia un criminale e tiranno, non possiamo non aggiungere che è anche un Uomo, cioè un individuo che rispetta patti bilaterali, sia verso il suo popolo che verso l'esterno del suo sistema-paese. Sfortunatamente è arrivato in un momento in cui il resto del mondo occidentale stava facendo "baldoria di vecchi ordinamenti" e si fregiava di poter stabilire qualsiasi patto e rispettarlo unilateralmente a proprio unico piacere e umore.

Questo ha prodotto tanti orrori religiosi con i suoi prelati dell'unilateralismo dei patti. Prelati che scordano sempre un cardine imprescindibile di qualsiasi ordinamento sociale: il valore del rispetto dei patti è SEMPRE bilaterale.

Chi li rompe, ne deve poi pagare il prezzo. Anche se vince.


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Esattamente come al tempo dell'inquisizione non era facile vedere l'orrore commesso, tanto meno (per quella ragione) contrastare l'inquisizione.

Credo che il punto più interessante ( per me ovviamente ) sia questo .

E credo ( sempre io ) che sia un punto cruciale .

Non credo non fosse facile vedere l'orrore commesso al tempo dell'inquisizione , come non credo non fosse possibile vedere altri orrori più recentemente perpetrati .Credo fosse molto facile .

Più difficile contrastare l'inquisizione o il nazismo o lo stalinismo .

Però se non vedi non è necessaria l'intenzione di contrastare .

Per esemplificare mi rifaccio ad una considerazione filmica .
Molto vera a mio parere .

"Il potere non te lo dà un distintivo o una pistola. Il potere te lo danno le bugie. Grandi bugie e convincere il mondo a parteggiare per te. Se riesci a fare accettare a tutti quello che in cuor loro sanno essere falso, li tieni per le palle."


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GioCo
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Certo @JoeChip,
quello che dici è vero, la mia era infatti una constatazione con non esclude queste tue considerazioni; purtroppo molto di ciò che ho scritto avrebbe bisogno di un approfondimento, ma così avrei scritto un libro e non breve post di un blog.

Quando scrivo dicendo che "non era facile" mi riferisco proprio al sistema autosostenuto di credenze, quell'impalcatura di "bugie" che rimandano ad altre "bugie", tutte verosimili in quanto si sostengono a vicenda. La dimensione è per ciò implicita, non può non essere "Grande", perchè deve essere sistemica per autosostenersi. Non posso dichiarare semplicemente che "Dio esiste", devo fare riferimento a qualcosa che sostenga la mia credenza se voglio farne un dogma su cui costruire un governo, ad esempio un antica pergamena che certifica l'esistenza di un patto con Dio per tramite di un evento che nessuno può confutare. Lo stesso farà riferimento a una prova, ad esempio un edificio o una pietra su cui è stato costruito il patto sacro che può anche esistere ma nessuno può dire se sia o meno servito a quello scopo. Sulla pietra potranno esserci incisioni che nessuno sa leggere ma che nel rimando costante daranno sostegno a ogni altra affermazione e i prelati potranno spendere tutto il tempo che vogliono a "dargli un senso", quello a loro più conveniente. Tanto non conta quel'è il rimando, conta solo la velocità con cui passi da un riferimento all'altro, come un gioco di prestigio, per non dare il tempo di riflettere su nessuna affermazione e obbligare a riflettere sul complesso affermato. In questo modo sei ridotto a credere o negare, mai a confutare criticamente.

In buona sostanza @JoeChip siamo tutti vittime di un preciso metodo di manipolazione che ha radici antichissime e che nel tempo si è via via raffinato insieme con la tecnologia. Tutta la tecnologia oggi ha lo scopo principale di manipolare la nostra capacità decisionale e solo quello. Non ne ha mai avuto un altro. A margine ci sembra che non sia così perché mantiene delle promesse emotive, oggi come un tempo. Come la pubblicità in TV oggi così ieri era il dipinto cristiano sulla parete della parrocchia. Come era ieri la religione oggi è l'econocentrismo. Si è solo spostato il baricentro, ma le regole rimangono quelle che giustamente ricordi.


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