Notifiche
Cancella tutti

Arrestata al completo la famiglia di Pinochet


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Un bel botto a Santiago. A provocarlo è stato il giudice Carlos Cerda, un mastino (uno dei pochi fra i giudici cileni) che per anni ha cercato di mandare sotto processo l'ex-dittatore Augusto Pinochet per i suoi traffici loschi in materia finanziaria. In particolare per la storia della fortuna ammassata da(i) Pinochet grazie ai compiacenti servizi della Banca Riggs di Washington e di altre banche straniere e cilene (fra cui il Banco de Chile).
A incastrare il generale Augusto Pinochet, il giudice Cerda non c'è riuscito: l'ex-dittatore è morto nel dicembre 2006 ed è stato sepolto con tutti gli onori militari, prima che la giustizia potesse inchiodarlo per i suoi crimini contro l'umanità e contro il patrimonio dello stato. Ma i Pinochet, che in molti dipingono come un'orda famelica, ora sono stati chiamati (forse) a pagare i conti lasciati aperti dal loro capostipite.

Ieri il giudice Creda ha ordinato l'arresto preventivo di tutta la famiglia e di un nugolo di ex collaboratori strettissimi dell'ex dittatore. Sono finiti in cella la moglie Lucia Hiriart e i 5 figli: Augusto, Lucia, Marco Antonio, Jaqueline e Veronica. Nell'accusa si legge che «non si travano giustificazioni ragionevoli» su una fortuna di 20 milioni 199 mila 753 dollari trovati nei conti segreti intestati al generali e a suoi prestanome.
Con la famiglia al completo, sono finiti agli arresti generali e colonnelli in pensione, avvocati di fiducia, un ex-diplomatico fratello della ministra pinochettista della giustizia Monica Madariaga, la sgretaria e il segretario privati, l'aiutante di campo e perfino l'esecutore testamentario. In tutto 23 persone, fra cui spiccano i nomi - a parte la famiglia - degli ex-generali Jorge Ballerino, antico capo della Casa militare, e Guillermo Garin, ex-vicecapo dell'esercito e capo della Fondazione Pinochet. Fra i 23 un solo militare in servizio attivo: il colonnello Mortimer Humberto Jofré. Per tutti loro, scrive il giudice Cerda, esistono «solidi indizi» di aver partecipato «alla malversazione di fondi pubblici».

Immediate le reazioni. Anodina quella del ministro degli interni Felipe Harboe - «è una decisione dei giudici, no comment» -, più decisa quella della presidente Michelle Bachelet - «nessuno è al di sopra della giustizia» -, fetida quella della Udi, il partito della destra pinochettista storica - è la risposta al secco calo nei sondaggi della Bachelet. Il governo di coalizione socialista-democristiana ha negato l'accusa proveniente da sinistra e dai gruppi per i diritti umani - di avere riservato «un trato especial» ai militari in servizio attivo - e l'esercito, impegnato in un'operazione di maquillage democratico, ha garantito la sua «collaborazione totale» (e leale).
Meglio tardi che mai, ma sempre troppo tardi.

m.m.
Fonte: www.ilmanifesto.it
5.10.07


Citazione
Condividi: