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CENSURA GIUDIZIARIA IN BRASILE

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mystes
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Il simbolo del gruppo Jovem Pan sotto censura

La Suprema Corte del Brasile che dovrebbe agire e giudicare come un Tribunale al di sopra delle parti, indipendente dai partiti, nell’attuale fase politica sulla elezione del Presidente sta agendo in forma partitica supportando l’azione politica del candidato di sinistra Ignazio Lula da Silva che concorre contro il candidato di destra, il Presidente in carica Jair Bolsonaro.

Come se non bastassero le ripetute interferenze con decisioni monocratiche a favore di Lula e contro Bolsonaro la Suprema Corte da pochi giorni sta facendo ricorso alla censura di alcuni organi di informazioni e dei programmi audiovisivi che circolano liberamente in internet.

Ordina il blocco e la sospensione di video, programmi, giornali protetti dalle leggi in vigore, violando quella Costituzione che la Suprema Corte dovrebbe tutelare, Costituzione che ha codificato i principi e gli articoli sulla base dei quali in una democrazia la libertà di parola, di stampa e di opinione sono inviolabili.

In poche parole la Suprema Corte avrebbe già deciso di forma palesemente antidemocratica che il governo del Brasile spetterebbe al comunista Lula e che pertanto tutti i canali di informazione che si oppongono a lui devono essere censurati e in futuro proibiti di funzionare. Stile Nicaragua, Venezuela etc.

Ecco l’editoriale  di oggi della Jovem Pan, uno dei gruppi editoriali più importanti dell’America Latina, con uno dei più alti indici di ascolto, uno dei primi ad essere colpito dalla censura :

La Jovem Pan simbolo del Gruppo Jovem Pan Communication è, da lunedì 17, sotto la censura istituita dal Tribunale Superiore Elettorale, impedendole così di parlare dei fatti che hanno coinvolto la condanna del candidato comunista Luiz Inácio Lula da Silva.

La Jovem Pan, con 80 anni di storia nella vita e nel giornalismo brasiliano, ha sempre difeso la libertà di parola e di stampa, promuovendo il libero dibattito di idee tra i suoi dipendenti e gli ospiti in tutti i programmi dell'emittente alla radio e in TV, e sulle sue piattaforme internet. I principi fondamentali dello Stato democratico di diritto hanno sempre guidato la nostra lotta e il nostro contributo, come veicolo di comunicazione, per la costruzione e il mantenimento della democrazia brasiliana, sulla quale non tergiversiamo, non ci arrendiamo e che manterremo in pronta difesa - compresa l'obbedienza alle decisioni dei tribunali di giustizia. Ciò che suscita stupore, preoccupazione e grande indignazione è che proprio coloro che dovrebbero essere uno dei più solidi pilastri della difesa della democrazia stiano oggi agendo per indebolirla e lo facciano relativizzando i concetti di libertà di stampa e di espressione, promuovendo la limitazione della libera circolazione di contenuti giornalistici, idee e opinioni, come sottolineato dall'Associazione brasiliana delle emittenti radiotelevisive.

Il Tribunale Superiore Elettorale (TSE), in contrasto con il principio democratico della libertà di stampa, con l'espressa disposizione della Costituzione sull'impossibilità di censura e sulla libera attività della stampa, nonché con la decisione del Tribunale Federale in un processo in corso, che vieta anch'essa qualsiasi forma di censura e di ostacolo all'attività giornalistica, ha stabilito che alcuni fatti non devono essere trattati da Jovem Pan e dai suoi professionisti, sia in modo informativo che critico. Non c'è altro modo di affrontare la questione: da lunedì 17, Jovem Pan è sotto la censura del Tribunale Elettorale Superiore. Nella nostra programmazione - su radio, TV e piattaforme digitali - non possiamo parlare dei fatti relativi alla condanna del candidato comunista Luiz Inácio Lula da Silva. Non importa il contesto, la Corte ha stabilito che questi temi non devono essere trattati nella programmazione giornalistica dell'emittente. Censura.

Dobbiamo ricordare che l'azione di TSE non riguarda solo Jovem Pan e i suoi professionisti, ma tutti i mezzi di stampa, di qualsiasi mezzo, che vengono intimiditi. Proprio ora, in un momento in cui una stampa libera è più necessaria che mai. Mentre le minacce alle libertà di espressione e di stampa si concretizzano come strumento per limitare le nostre libertà di cittadini di questo Paese, rafforziamo e sottolineiamo il nostro impegno inalienabile nei confronti del Brasile. Crediamo nella magistratura e negli altri poteri della Repubblica e nei termini della Costituzione federale del 1988, la Costituzione dei cittadini, difendiamo i principi democratici della libertà di espressione e di stampa e ripudiamo con forza la censura.

 

 


Pumbabr hanno apprezzato
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mystes
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Il quotidiano New York Times ha pubblicato un articolo denunciando la censura giudiziaria in Brasile. Ciò dimostra la gravità del comportamento della Suprema Corte brasiliana.

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Andreabras
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Ma tu lo sai che il tuo candidato ha vinto 4 anni fa diffondendo assurde bugie contro l'avversario nelle reti sociali e quest'anno sta facendo lo stesso. 


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mystes
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Gradirei che mi specificassi il tipo di "bugie" di cui parli in modo che oltre ad esserne informato, possa anche risponderti


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Andreabras
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Le ricchezze da nababbi dei figli di Lula, tipo una Ferrari tutta d'oro. Il Kit gay nelle scuole e il biberon a forma di organo sessuale maschile, l'installazione di bagni unissex sempre nelle scuole, tutte cose attribuite all'avversario. La chiusura delle chiese evangeliche, l'associazione con la criminalita organizzata e  i trafficanti di droga, sempre attribuite all'avversario. Tutte assurdita che purtroppo fanno presa sull'elettorato fondamentalista religioso molto presente in Brasile


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mystes
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La stampa americana contro la censura giudiziaria in Brasile

La Suprema Corte brasiliana ha approvato una risoluzione che conferisce al tribunale il potere speciale di polizia (stile Gestapo Nazista e Polizia Segreta Sovietica) di rimuovere da Internet, senza giustificazione, i contenuti che sono già stati considerati dalla maggioranza dei ministri come "consapevolmente falsi" o "gravemente fuori contesto".

 "Il presidente della Giustizia elettorale è un giudice notoriamente anti-Bolsonaro che usa il suo potere per mettere la museruola ai critici di Lula". La frase qui citata non è di un seguace di Bolsonaro o di un militante di destra.  No, l’ho letta sul più importante quotidiano degli Stati Uniti, il Wall Street Journal, che approfondisce un argomento che il New York Times aveva già trattato due giorni prima: la censura illegale e incostituzionale imposta dalla Suprema Corte del Brasile.

Secondo il New York Times, la Giustizia elettorale decide cosa i brasiliani possono o non possono vedere o leggere sul dibattito elettorale. È assolutamente incostituzionale. Spero che il nuovo Senato, a partire dal febbraio 2023, affronti seriamente la questione, in modo che questi fatti non rimangano impuniti. Dopotutto, la Costituzione è la nostra unica legge. Se non viene rispettata da coloro che dovrebbero esserne i custodi e dare l'esempio, l'intera struttura legale, la legge e la giustizia nel Brasile andranno in pezzi. (Alexandre Garcia, giornalista)


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Andreabras
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Quando le elezioni vengono decise da notizie inveridiche fatte circolare ad arte incessantemente nelle reti sociali, come avvenuto nel 2018, mi sembra logico che la giustizia elettorale intervenga per tentare di evitare che la storia si ripeta. 


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mystes
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E quali sarebbero, di grazia, le "notizie inveridiche fatte circolare ad arte nel 2018"? Gradirei conoscerle anch'io.  


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Andreabras
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Kit gay, biberon a forma di pene, magliette con la scritta "Gesú è un travestito", i figli di Lula proprietari di fortune indescrivibili, il Venezuela pericolo per la democrazia brasiliana e altre che adesso non ricordo, ma che tu sai benissimo che ci sono state e che hanno pesantemente influito nel risultato elettorale


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Andreabras
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E quest'anno di nuovo. Se Lula vince chiuderà tutte le chiese, se Lula vince metterà bagni unissex nelle scuole, se Lula vince agevolerà il traffico di bambini per scopi pedofili, se Lula vince ecc ecc ecc. Fai girare sulle reti sociali queste notizie, incessantemente, massicciamente grazie a profili falsi, grazie a altri meccanismi informatici e poi vedi tu se sono elezioni regolari


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mystes
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Pubblicato da: @andreabras

Kit gay, biberon a forma di pene, magliette con la scritta "Gesú è un travestito", i figli di Lula proprietari di fortune indescrivibili, il Venezuela pericolo per la democrazia brasiliana e altre che adesso non ricordo, ma che tu sai benissimo che ci sono state e che hanno pesantemente influito nel risultato elettorale

Al tuo repertorio manca l'ideologia di genere, l'orgoglio gay, l'aborto. la prostituzione infantile, l'obbligo vaccinale e altre fetenzie global-comuniste, dulcis in fundo Bolsonaro genocida e nazista e l'ultima: pedofilo!: aggiungile e così avrai l'elenco completo!!!! 😠 😠 😠

 


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mystes
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Pubblicato da: @andreabras

E quest'anno di nuovo. Se Lula vince chiuderà tutte le chiese, se Lula vince metterà bagni unissex nelle scuole, se Lula vince agevolerà il traffico di bambini per scopi pedofili, se Lula vince ecc ecc ecc. Fai girare sulle reti sociali queste notizie, incessantemente, massicciamente grazie a profili falsi, grazie a altri meccanismi informatici e poi vedi tu se sono elezioni regolari

Quanto al Venezuela circola la voce, ma è solo una diceria fascista, che nel paese comunista di Maduro muoiono di fame e che la gente per sopravvivere uccide cani e gatti per mangiare!

 


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Andreabras
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Il fatto che tu continui a chiamare Lula, il PT, i giudici, tutti comunisti dimostra che ragioni in base a un pregiudizio ideologico e non vedi la realtà. Ma quando mai Lula è stato comunista? Negli 8 anni che ha governato ha fatto qualcosa di comunista? Leggiti un po' la storia 


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Andreabras
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Io non ho mai chiamato Bolsonaro di fascista perchè ho rispetto per la storia e paragonarlo a Mussolini è come paragonare la m.... al cioccolato


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mystes
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Pubblicato da: @andreabras

Il fatto che tu continui a chiamare Lula, il PT, i giudici, tutti comunisti dimostra che ragioni in base a un pregiudizio ideologico e non vedi la realtà. Ma quando mai Lula è stato comunista? Negli 8 anni che ha governato ha fatto qualcosa di comunista? Leggiti un po' la storia 

Va bene, non lo chiamerò comunista, lo chimerò LADRO visto che come ladro è stato condannato dalla giustizia brasiliana a 12 anni di carcere.

 


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