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Cina: una nuova moneta globale deve sostituire il dollaro

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Tao
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Il mondo è davvero cambiato. Dopo anni di strapotere, la principale divisa di riserva internazionale rischia seriamente di perdere il suo ruolo trainante nell’economia globale. A mettere in discussione il dollaro, stavolta, non è più tanto la forza dell’euro, moneta da tempo considerata di riserva internazionale al pari del biglietto verde, ma la Cina, Paese che detenendo oltre la metà dei titoli del debito pubblico a stelle e a strisce rischia di essere travolta da una possibile (e probabile) caduta del dollaro. Così ieri, a pochi giorni dall’incontro londinese dei G20, la Cina ha fatto sapere per bocca di Zhou Xiaochuan, governatore della Peoples Bank of China (PBoC), la banca centrale del Drago cinese, che il dollaro non è più ritenuto sicuro come un tempo e che, pertanto, il sistema finanziario internazionale necessità di una divisa sopranazionale alternativa.

Una valuta che però, ha sottolineato Xiaochuan dando al contempo uno schiaffo all’euro e ai Paesi dell’Ue, “non dovrebbe essere collegata a Nazioni individuali, ma capace di rimanere stabile sul lungo periodo”. “La crisi finanziaria - ha spiegato sul sito web della PBoC - ha messo in evidenza la vulnerabilità dell’attuale sistema monetario internazionale”, basato sul dollaro. E pertanto tale moneta deve essere sostituita nel suo ruolo di riserva internazionale con i “diritti speciali di prelievo” (Sdr).

Il messaggio della Cina al nuovo esecutivo statunitense è chiaro: lo strapotere del dollaro è ormai un lontano ricordo e la Cina, consapevole di ciò e dei rischi inflazionistici legati ad una sua possibile svalutazione, non intende stare a guardare. Per un po’ il biglietto verde può ancora resistere, anche grazie al sostegno dei Paesi che detengono grandi quantità di Treasury-Bond (T-Bond) a stelle e a strisce. Tra questi la stessa Cina che, con una esposizione di circa 1,9 trilioni di dollari, è sostanzialmente il principale detentore al mondo di titoli Usa.
Ma il gioco a sostegno della divisa statunitense non può protrarsi all’infinito. Il debito Usa, ormai insostenibile, corre da mesi a ritmi elevati: solo sei mesi fa il volume complessivo dei titoli era pari al 350% del Pil statunitense ed oggi è cresciuto al 500%, per un valore equiparabile all’intero Pil mondiale. La maggior parte dei giganti bancari angloamericani sono praticamente in fallimento e ciò ha comportato, e comporterà forse ancora nei mesi a venire, onerosi interventi di nazionalizzazione da parte del governo. Non meno grave è la situazione del debito commerciale, che unito a quello pubblico (il debito gemello), porta gli Usa ad una esposizione totale rispetto alla quale quella dell’Ue appare ben poca cosa. Per sostituire la divisa Usa però, servono tempi lunghi, pena la svalutazione delle esposizioni in titoli dei Paesi che detengono i T-bond.

Nel frattempo, il dollaro dovrà necessariamente essere sostenuto e a farlo saranno i Paesi che hanno più interesse a farlo, primo fra tutti il gigante asiatico che non potrà non affiancare in ciò l’amministrazione Obama. Si spiega così la dichiarazione della vice-governatore della Peoples Bank of China - e direttore della State Administration of Foreign Exchange - Hu Xiaolian, che ha assicurato ieri che la Cina tenderà ancora una mano agli americani, continuando a sostenere il debito pubblico. “I titoli di Stato statunitense sono un elemento importante nella strategia d’investimento a lungo termine delle nostre riserve valutarie. Quindi continueremo ad acquistarli”, ha affermato Xiaolian, sminuendo l’importanza del forte deprezzamento registrato negli ultimi mesi dai titoli a stelle e a strisce. Per il momento, ha ammonito dunque Pechino, i buoni del debito pubblico statunitense, essendo “ad elevata liquidità e a basso rischio”, sono ancora un porto sicuro per gli investimenti cinesi. In futuro si vedrà… A questo punto tutto dipenderà da Obama che, per il governo cinese, dovrà accettare l’indigesta perdita di ruolo del dollaro ma, soprattutto, lasciare più spazio alla Cina in occasione del G20 di Londra il prossimo 2 aprile, data in cui si discuteranno le nuove regole del sistema finanziario internazionale.
Insomma, una mano lava l’altra ed entrambe lavano il viso...

Sabrina Lauricella
Fonte: www.rinascita.info/
Link: http://www.rinascita.info/cc/RQ_Economia/EkFZAAEZEuNVHTYdtb.shtml
24.03.2009


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AlbaKan
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La Cina chiede una moneta sopranazionale per non perdere il suo credito Usa, ma io penso che qualsiasi valuta debba essere garantita da un qualcosa di concreto...
Oro? Passato di moda!
Immobili? Su un altro pianeta...perchè qui il valore degli immobili della terra è di 75 trilioni mentre la bolla di denaro falso è di 500, la proporzione non regge, qualcuno dovrà rimetterci per forza.
Ritorna allora il fantasma dell'Amero...si sa che gli Usa hanno già iniziato a lavorare alla possibilità di rifiutare il dollaro per evitare i pagamenti del debito....
Altra alternativa? Scatenare una guerra!
Quest'intervista di Webster Trpley è inquietante, in realtà mette come movente di una Terza Guerra Mondiale l'accaparramento delle risorse, mase ci aggiungiamo anche questa crisi spaventosa, non è ancora più reale?
http://www.youtube.com/watch?v=n1ZdecQGTVg


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Anonymous
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Guarda un po' sono la Russia e la Cina a diventare alfieri della "nuova moneta globale" che apra la strada al "governo mondiale", almeno secondo quanto si sostiene essere la strada per il "New World Order".

Chissà cosa si inventeranno adesso quelli che s'erano bevuti le storie di Mazzucchino o di Chiesa sul "NWO sono solo i neocons cattivi" mentre la Russia è il nuovo faro di civiltà e la Cina comunque un avversario che si oppone...

Avanti il prossimo messia...Barnard magari, così è finalmente contento pure lui...


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LucaV
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Non c'è ricchezza al mondo pari alla carta straccia che hanno stampato.

L'oro passato di moda? E perchè? L'oro l'hanno ammazzato.

Naturalmente non si può avere una copertura d'oro al 100% del valore della moneta attuale, ma la si potrebbe riagganciare così da evitare crisi da eccesso di moneta come questa qui.
Il rapporto oro dollaro era di 1/35...ora non oso immaginare quanto sarebbe...forse 1/400 o di più. Si capirebbe però l'inflazione che hanno creato. E le vecchiette si incazzerebbero!

Gli Usa non possono pagare il debito, sono in bancarotta. E ce la dovremmo vedere con Cina e Russia. Terza guerra mondiale?
Ricordiamoci che siamo nella Nato, quindi siamo obbligati a difenderli.


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LucaV
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idea3online
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Cappuccetto “rosso” camminava nel bosco lì incontrò il lupo e se la mangiò…la Russia era nel bosco la incontrò il lupo e se la mangiò
Il lupo vide un altro cappuccetto “rosso”, disse al secondo cappuccetto “rosso”…..vieni che ti accompagno a casa della nonna, ma la Cina rispose…va bene però non ti offendere se mentre mi accompagni ti punto la “lupara” nella testa caro lupo. Il lupo rispose va bene….e camminava e camminava ma la casa della nonna non esiste…forse cappuccetto “rosso” premerà il grilletto. Il lupo soffre perché ha la lupara puntata sulla testa.

Morale:

La Russia si è fidata del lupo.
La Cina si è fidata del lupo ma a condizione che punta verso il lupo la “lupara”.

Il secondo cappuccetto “rosso” non è stato mangiato dal lupo, ma nel bosco ha fatto sia la parte del bambino e sia la parte del cacciatore, e se dalla pancia del lupo il primo cappuccetto rosso è stato salvato dal cacciatore? Una cosa è certa il lupo non ha digerito bene il primo cappuccetto “rosso” fagocitato, e come se ha un dolore alla pancia, e come se riceva calci..che dolore ha il povero lupo.

Chi è adesso il cacciatore? Amici si prepara il default del sistema bancario

Amici il gioco delle potenze è il gioco dei bambini, i giocattoli non sono macchinine, costruzioni, ect…ma adesso è il petrolio per fare camminare le macchine…e il gas per riscaldare le costruzioni.

In questo momento gli accorti dovrebbero chiudere i prestiti inutili e gettare via le carte di credito, fare questo finchè tutto non si calmi...magari i cittadini ascoltassero, rimborsare le carte di credito e le finanziarie, questo corrisponde ad un rendimento del 10-15% all'anno. Quale bond rende il 10%?

In una seconda fase chi vuole potrà riavere la sua carta di credito ma adesso liberatevene come la peste. Non dobbiamo fare campare chi ha distrutto la povera vecchietta!!!

Sono sempre convinto che si prepara il default del sistema bancario!!!


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Tao
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La Cina lancia l'idea di una valuta da usare negli scambi internazionali al posto del dollaro americano. Il governatore della banca centrale cinese Zhou Xiaochuan, in un commento pubblicato sul sito web della banca, sostiene che la nuova valuta internazionale «non dovrebbe essere collegata a Nazioni individuali». Inoltre, dovrebbe «essere capace di rimanere stabile sul lungo periodo, eliminando così i problemi che si creano usando valute che hanno una base nazionale». Secondo l'economista Qu Hongbin della Hong Kong e Shanghai banking Corporation (Hsbc), «si tratta di un chiaro segno che la Cina, in quanto maggior detentrice del mondo di titoli di debito degli Usa, è preoccupata dei potenziali rischi inflazionistici» che minacciano la valuta statunitense, che oggi è quella usata negli scambi internazionali. Zhou indica la nuova valuta «sovranazionale» nei Diritti speciali di prelievo (Sdr), usati oggi per regolare le transazioni interne al Fondo monetario internazionale (Fmi). Oggi gli Sdr sono basati su una media del valore di quattro monete: il dollaro, lo yen, l' euro e la sterlina. Il pacchetto di monete che determinano il valore della nuova valuta dovrebbe essere allargato e tutte le banche centrali dovrebbero tenere una parte delle loro riserve in «nuovi Sdr», secondo la proposta di Zhou. Su questo argomento, Liberazione ha intervistato l'economista Paolo Leon.

Che cosa pensa di questa proposta della Cina di dare vita a una moneta internazionale?
E' indubbiamente molto interessante, visto che la Cina è il massimo detentore di titoli americani. Usare i diritti speciali di prelievo fu necessario dopo che Nixon dichiarò la non convertibilità dei dollari in oro. Fu allora che intervenne il Fondo monetario internazionale. Più tardi con Reagan e la deregolmentazione, l'Fmi perse la originaria funzione di direzionalità e gestione.

Questa proposta ha o no il rango di una svolta epocale anche se ci vorrà un periodo medio-lungo per l'attuazione?
Certamente. Avrei preferito che questo ruolo lo recuperassero gli europei. Certo, si può può lasciare tutto al Fmi rispetto a una gestione consortile. Alla fine dei conti, se si facesse una produzione di diritti speciali di prelievo per il commercio internazionale torniamo al "bancor" di Keynes che fu sconfitto a Bretton Woods ma la cui idea era esttamente quella che la Cina esprime oggi. L'interese di questa proposta è che la liquidità internazionale verrebbe amministrata da un organismo che assegna la liquidità in relazione a due criteri: il fabbisogno monetario e la buona condotta nei confronti della concorrenza internazionale. Un comportamento questo che evita la svalutazione.

La Cina sembra mostrare di una visione strategica in un momento in cui sono crollati molti punto di riferimento fondamentali e gli stessi paesi guida sembrano aver abidicato alla loro funzione.
Non c'è dubbio che la Cina sta guardando più avanti. Si rende conto che durante la crisi, e dopo, non è più possibile mantenere il ruolo del dollaro come era in precedenza. Siccome la Cina è il più grande possessore di titoli americani, proprio per non compromettere la sua riserva sta cercando di mettere in campo un meccanismo di regolazione monetaria che trasformi i suoi dollari in diritti speciali di prelievo. Basterebbero questi senza avere una moneta fisica internazionale. La Cina fa una proposta che è nel suo interesse per evitare che tutta la grande massa di titoli di stato non finisca in una miseria di svalutazione del dollaro. Ma poi giustamente si pongono in una visione internazionale che mostra che la cultura cinese non è affatto provinciale a differnza dell'Europa, del premier britannico Brown e, un po meno, di Obama. Rimane sempre un paese dittatoriale, però il fatto che il governo cinese abbia pensato a una cosa di questo tipo lo rende participe alla società internazionale.

Una svolta anche per quanto riguarda la fase delle speculazioni finanziarie?
Un taglio netto sui movimenti di capitale che speculano sul cambio delle monete e anche rispetto a tutti i titoli spazzatura che non otterrebbero più finanziamenti dal fondo monetario internazionale.

C'è poi il grande capitolo dei capitali di origine criminale.
Non so rispondere se il riciclaggio del denaro sporco sarà più difficile con una moneta internazionale. Penso che il riciclaggio si farà a livello nazionale. Costretto nelle monete nazionali sarà più difficile per il riciclaggio la libertà di movimento. Le banche centrali d'accordo con il fondo monetario faranno vigilanza vera. Le singole banche, invece, si sono sempre rifiutate di fare vigilanza sui capitali speculativii.

Il tema della vigilanza sarà al centro del vertice di Londra. Lei cosa pensa?
Chiedere la vigilanza europea è un errore. La vigilanza che noi conosciamo viene da Bankitalia ed è finalizzata ai risparmiatori. Questo non ha impedito che circolassero titoli tossici proprio dalle banche verso i risparmiatori. Quindi, prima di formulare le regole bisogna dirsi in cosa consiste la vigilanza.

Che conseguenze avrà la moneta unica sui paesi emergenti?
I paesi emergenti hannno tutto da guadagnare e niente da perdere L'unica cosa che non potranno fare è la svalutazione competitiva. Il vero problema che porrà la moneta internazionale sarà sui produttori di materie prime in particolare il petrolio e rispetto al mercato che specula sul prezzo del petrolio.

Fabio Sebastiani
Fonte: www.liberazione.it
25/03/2009


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Earth
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Guarda un po' sono la Russia e la Cina a diventare alfieri della "nuova moneta globale" che apra la strada al "governo mondiale", almeno secondo quanto si sostiene essere la strada per il "New World Order".

Chissà cosa si inventeranno adesso quelli che s'erano bevuti le storie di Mazzucchino o di Chiesa sul "NWO sono solo i neocons cattivi" mentre la Russia è il nuovo faro di civiltà e la Cina comunque un avversario che si oppone...

Avanti il prossimo messia...Barnard magari, così è finalmente contento pure lui...

Forse hai ragione, io conosco la storia occidentale del nwo, ma non quella orientale, come si sono messi d'accordo con gli orientali i padroni della city a Londra? Come hanno manipolato gli orientali? Chi sono i capi orientali? Noi conosciamo i rockfeller e rotschild tanto per dire i piu' famosi, ma quelli orientali e russi?


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Anonymous
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Forse hai ragione, io conosco la storia occidentale del nwo, ma non quella orientale, come si sono messi d'accordo con gli orientali i padroni della city a Londra? Come hanno manipolato gli orientali? Chi sono i capi orientali? Noi conosciamo i rockfeller e rotschild tanto per dire i piu' famosi, ma quelli orientali e russi?

Ottime domande a cui starei cercando anche io di dare risposte, altra buona ragione per avere nei siti che si proclamano di informazione PIU' informazione e MENO stronzate, a partire dalla merda dei media mainstream, perchè se uno mi pubblica un articolo di un giornale e lo COMMENTA fa informazione mentre chi pubblica TUTTI i santi giorni copia e incolla dai siti di RepubblicaGiornaleManifestoCorriere e carta igienica assortita intasa il sito e rompe il cazzo.

Se uno vuole leggeri questi "giornali" se li compra o va sul sito relativo, no?

Inoltre tutta 'sta storia di NWO, Bilderberg e palle varie sembrano ogni giorno di più specchietti per le allodole, se fossero i padroni SEGRETI del mondo come cazzo è che ne senti parlare ovunque?
La cosa non mi torna del tutto, comunque si vedrà...


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Earth
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Inoltre tutta 'sta storia di NWO, Bilderberg e palle varie sembrano ogni giorno di più specchietti per le allodole, se fossero i padroni SEGRETI del mondo come cazzo è che ne senti parlare ovunque?
La cosa non mi torna del tutto, comunque si vedrà...

Fa ridere, e' ironico e paradossale in effetti, questa domanda me la sono sempre fatta considerando che anche d.icke ne parla fin alla nausea, se io ho un piano segreto tale deve rimanere, invece icke ci fa i milioni di sterline al posto di essere morto e sepolto, d'altronde far pensare che sia stato un incidente al posto di un assassinio oramai sono diventati dei maestri in quello. Pero' alcune cose previste sono accadute, altre sembreranno accadere... coincidenze?


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Tao
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La proposta cinese di una “valuta globale” che sostituisca il dollaro come strumento di riserva incassa l’appoggio del Fondo monetario internazionale e mette in difficoltà l’Amministrazione Obama, le cui reazioni iniziali hanno disorientato i mercati e indebolito la moneta Usa.

Prima è stato lo stesso Obama a respingere seccamente l’idea di Pechino: “Sono contrario a una valuta globale”, ha tagliato corto nella conferenza stampa di martedì sera. Oggi il suo segretario al Tesoro Tim Geithner è tornato sull’argomento con toni più misurati ma ha anche seminato confusione. Una sua iniziale disponibilità – “sono aperto alla proposta cinese” – ha innescato il ribasso del biglietto verde. Che poi è stato recuperato quando Geithner ha aggiunto: “Il dollaro rimane la moneta di riserva dominante nel mondo e lo resterà a lungo”.

A pochi giorni dal G-20 di Londra l’iniziativa cinese apre un nuovo fronte e accentua le difficoltà di manovra degli Stati Uniti, proprio mentre è in corso il delicato dibattito tra esecutivo e Congresso sulla legge di bilancio e l’aumento del deficit. E’ la prima volta nella storia che un presidente americano nel definire la sua politica fiscale è costretto a tener conto di un “vincolo esterno” che sta a Pechino, fornendo promesse alla Cina sulla solvibilità di lungo periodo del Tesoro americano.

Federico Rampini
Fonte: http://rampini.blogautore.repubblica.it
Link: http://rampini.blogautore.repubblica.it/2009/03/25/sul-dollaro-il-fmi-sta-con-pechino/
25.03.2009


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Tao
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Dopo che il premier Wen Jiabao si era detto preoccupato per gli investimenti cinesi negli Stati uniti, il governatore della banca centrale del Popolo Zhou Xiaochuan ha proposto di adottare una moneta di riserva diversa dal dollaro. In verità Zhou Xiaochuan non ha detto che la divisa di riferimento Sdr (diritto speciale di prelievo) dovrà sostituire il biglietto verde ma il suo intervento sul sito della banca - scritto in cinese e tradotto in inglese - lascia la porta spalancata a questa interpretazione. Del resto, già una settimana fa, la Russia ha chiesto una riforma dell'ordine valutario mondiale basato sul dollaro e la moneta statunitense è stata sostituita in parte - come moneta di scambio - sia a Cuba, sia in Venezuela che in Iran come in altri paesi del Golfo (questi ultimi, timorosi che una caduta del dollaro possa contrarre le entrate petrolifere). La posizione assunta dalla Cina ha un rilievo importantissimo poiché Pechino detiene 736 miliardi di dollari del debito Usa (ha superato il Giappone che detiene 634 miliardi di tresaury bond) e perché la proposta viene avanzata a pochi giorni dal vertice del G20 che si terrà a Londra all'inizio di aprile. Inoltre, mostra come la Cina vuole orientare i suoi investimenti: le riserve monetarie che detiene ammontano a 1.950 miliardi di dollari.

Il vice-governatore della banca centrale del Popolo, la signora Hu Xiaolian, giorni fa ha messo fine a tutte le polemiche riaffermando che «la Cina continuerà a comprare titoli Usa anche in un prossimo futuro». Tuttavia la proposta di una nuova divisa - sottoforma di diritti speciali di prelievo controllati dall'Fmi - fa avanzare il dubbio che il governo Pechino voglia sganciarsi dagli obblighi che lo legano all'andamento del dollaro. A metà febbraio, il viaggio del nuovo segretario di stato Hillary Clinton ancora una volta è stato dominato dalla questione legata a rapporti di cambio dollaro/yuan. Gli Stati uniti hanno sempre richiesto un apprezzamento del renminbi (yuan) per far fronte ai rapporti commerciali favorevoli a Pechino. Il governo ha operato, nel corso del tempo, più ritocchi e si è adoperato per la lotta alla contraffazione economica che l'amministrazione Bush gli aveva sempre rimproverato. Cambiato il leader alla Casa Bianca, molti vecchi problemi rimangono sul tappeto e ora sono aggravati dalla grave situazione economica internazionale.

La moneta di riferimento Sdr fu proposta nel 1969 quando si voleva sostenere il regime dei cambi fissi stabilito a Bretton Woods, dopo la Seconda guerra mondiale. Però la fine della convertibilità dollaro/oro sancita dal presidente Nixon nel 1971 ne fece cadere la loro utilizzazione: il rapporto tra le monete diventò sempre più flessibile e volatile. La Cina ora propone gli Sdr sostenendo, forse strumentalmente, un ruolo più centrale dell'Fmi. Non sarà facile riorganizzare l'intero sistema internazionale basato sul dollaro anche se di fatto si aggiungono altre realtà che vogliono una moneta più solida del biglietto verde. E alcuni paesi latinoamericani (ad esempio: Brasile, Argentina, Venezuela) chiedono di adottare una moneta locale di scambio.

Maurizio Galvani
Fonte: www.ilmanifesto.it
Link: http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20090325/pagina/11/pezzo/245643/
25.03.2009


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Tao
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La proposta cinese di una "valuta globale" che sostituisca il dollaro come strumento di riserva incassa l´appoggio del Fondo monetario internazionale e mette in difficoltà l´Amministrazione Obama, le cui reazioni iniziali hanno disorientato i mercati e indebolito la moneta Usa.

Prima è stato lo stesso Obama a respingere seccamente l´idea di Pechino: «Sono contrario a una valuta globale», ha tagliato corto nella conferenza stampa di martedì sera. Ieri il suo segretario al Tesoro Tim Geithner è tornato sull´argomento con toni più misurati ma ha anche seminato confusione. Una sua iniziale disponibilità - "sono aperto alla proposta cinese" - ha innescato il ribasso del biglietto verde. Che poi è stato recuperato quando Geithner ha aggiunto: "Il dollaro rimane la moneta di riserva dominante nel mondo e lo resterà a lungo".

A pochi giorni dal G-20 di Londra l´iniziativa cinese apre un nuovo fronte e accentua le difficoltà di manovra degli Stati Uniti, proprio mentre è in corso il delicato dibattito tra esecutivo e Congresso sulla legge di bilancio e l´aumento del deficit. E´ la prima volta nella storia che un presidente americano nel definire la sua politica fiscale è costretto a tener conto di un «vincolo esterno» che sta a Pechino, fornendo promesse alla Cina sulla solvibilità di lungo periodo del Tesoro americano. L´idea cinese è stata espressa dal governatore della banca centrale Zhou Xiaochuan. Zhou sostiene che l´attuale recessione mondiale "riflette vulnerabilità e rischi sistemici nel sistema monetario internazionale". A suo avviso uno dei modi per evitare in futuro il ripetersi di turbolenze finanziarie gravi è la creazione di una moneta di riserva "slegata da nazioni individuali e capace di rimanere stabile nel lungo periodo, eliminando così i difetti inevitabili delle monete nazionali". Da tempo i leader cinesi manifestano i loro timori per l´instabilità del dollaro. L´episodio più clamoroso è avvenuto due settimane fa quando il primo ministro Wen Jiabao si è detto "preoccupato" per la solidità degli investimenti in dollari compiuti dalla Repubblica Popolare. Pechino teme che l´America stia creando le premesse per un rilancio dell´inflazione e una svalutazione della propria moneta, in modo da "smaltire" i debiti accumulati verso l´estero, Cina in testa.

La sostituzione del dollaro come moneta di riserva è un progetto di lungo periodo, sul quale il governatore Zhou ha dato suggerimenti concreti. In primo luogo ha proposto che venga allargato il paniere di monete che compongono i diritti speciali di prelievo; in seguito gli Stati dovrebbero affidare in gestione una parte delle loro riserve valutarie al Fmi. Creati nel 1969 come un paniere di quattro valute (oggi dollaro euro sterlina e yen), i diritti speciali finora sono usati solo come unità di conto e nelle operazioni del Fmi. E´ un´operazione che "richiede straordinaria visione politica e coraggio", ha detto il governatore della banca centrale cinese, richiamandosi a un´analoga proposta fatta nel 1940 dall´economista inglese Keynes. E un´adesione importante alla proposta cinese è giunta proprio dal direttore del Fmi, Dominque Strauss-Kahn. Anche tra gli esperti la mossa cinese viene seguita con molta attenzione. Secondo l´economista della Deutsche Bank Ju Ma "l´idea può condurre verso una delle più profonde riforme del sistema monetario internazionale nei prossimi decenni, sarebbe un passo verso la soluzione degli immensi squilibri bilaterali tra la Cina e gli Stati Uniti". All´estremo opposto l´ex presidente della Federal Reserve Paul Volcker, consigliere di Obama, ha reagito con sdegno: "Credo che i cinesi siano poco sinceri quando si lamentano per i loro investimenti in dollari. Hanno deciso di acquistare dollari per anni perché non volevano che la loro moneta si rivalutasse. E´ un calcolo di interessi da parte loro, non dovrebbero prendersela con noi". L´idea cinese di istituire una nuova valuta globale non è nuova (ci pensò Keynes a Bretton Woods nel 1944, poi fu ripresa da De Gaulle e dall´Opec) ma è la prima volta che viene avanzata da una superpotenza che ha il peso della Cina: sia per le dimensioni della sua economia sia per il suo ruolo di creditore di ultima istanza degli Stati Uniti. Un passo alla volta, con cautela e gradualismo, la Cina comincia a tratteggiare la sua visione di un nuovo ordine monetario internazionale, quella Bretton Woods 2 che nelle ambizioni iniziali doveva essere nell´agenda del G-20 di Londra.

Federico Rampini
Fonte: www.repubblica.it
26.03.2009


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ghigo
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Inoltre tutta 'sta storia di NWO, Bilderberg e palle varie sembrano ogni giorno di più specchietti per le allodole, se fossero i padroni SEGRETI del mondo come cazzo è che ne senti parlare ovunque?
La cosa non mi torna del tutto, comunque si vedrà...

Fa ridere, e' ironico e paradossale in effetti, questa domanda me la sono sempre fatta considerando che anche d.icke ne parla fin alla nausea, se io ho un piano segreto tale deve rimanere, invece icke ci fa i milioni di sterline al posto di essere morto e sepolto, d'altronde far pensare che sia stato un incidente al posto di un assassinio oramai sono diventati dei maestri in quello. Pero' alcune cose previste sono accadute, altre sembreranno accadere... coincidenze?

ma fatemi capire, credete davvero che una banconota da 500 euro valga veramente 500 euro? oh, mica sara' un complotto matematico? se tu paghi 500 euro un pezzo di carta ... fai i tuoi conti, poi pensa se c'e' un paese in attivo con il debito pubblico. l'ultima cosa, se mi presti i soldi virtualmente, perche' non me li dai in mano, poi mi chiedi un interesse, io i soldi in piu' dove li prendo, soprattutto se sei tu a darmeli? sono problemi di logica, e poi leggetevi la storia dei rotshild, mica sono panzane. un link: http://www.youtube.com/watch?v=9EUSAyFHh_s&feature=PlayList&p=32BA143747A3C9D0&index=0&playnext=1


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Anonymous
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Quello che dico è tutt'altro ed è tattica di guerra basilare: quando vedi arrivare dritto di fronte a te un nemico grosso, cattivo che fa un gran casino e ti minaccia, DI SOLITO è perchè così non ti accorgi del bastardo che silenziosamente ti sta arrivanto alle spalle per tagliarti la gola...


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