Notifiche
Cancella tutti

GLI ARTIGLI DI SOROS SUL BRASILE

Pagina 1 / 2

mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1449
Topic starter  

In Brasile in ottobre si svolgeranno elezioni generali per il rinnovo del congresso e per la carica di Presidente, ed è in corso una disputa elettorale senza precedenti.
Il dibattito elettorale è dominato da tre grandi schieramenti: al centro, il variegato centro-sinistra formato dai partiti tradizionali centristi, alcuni dei quali negli anni passati si allearono con la sinistra guidata dall’ex presidente Lula e l’ex-presidente Dilma con gravi problemi di governabilità dovuti ai reati di corruzione. A sinistra di questo schieramento troviamo la sinistra estrema, sinistra che spera nel miracolo di poter contare sulla candidatura di Lula attualmente in carcere per vari reati di corruzione e quindi escluso dalla competizione elettorale in base alle leggi vigenti in Brasile.
Ed infine a destra il nuovo astro, l’on.le Jair Bolsonaro, la grande speranza del Brasile, l’uomo che può vantare un’onestà a tutto campo, ed un percorso politico pulito e senza macchie per corruzione e reati vari. Il che in Brasile è considerato un miracolo di San Gennaro. Questo è l’uomo che potrebbe alterare i vecchi schemi di potere e le vecchie alleanze della politica brasiliana. E’ l’idolo del GRANDE CAMBIAMENTO.
Gli ultimi sondaggi elettorali, escludendo naturalmente il Lula per le ragioni su esposte, vedono il candidato di centro-destra solo al primo posto. Gli altri candidati seguono a grande distanza e non possono impensierire il Bolsonaro. A questo punto Bolsonaro mira a vincere le elezioni al primo turno e probabilmente ci riuscirà.
Le ragioni di questa probabile vittoria ci sono tutte: il Brasile profondo, quello della gente che lavora e che non si vede mai nei media e nella tv, quello degli stati di confine lontani dal potere e dalle grandi metropoli, che soffrono giorno dopo giorno la violenza urbana, il traffico caotico, la precarietà dei servizi, l’invadenza dello stato solo come esattore delle tasse più alte del mondo, la pressione del debito e delle banche che applica sui conti correnti e sulle carte di credito l’interesse più alto del mondo, impensabile anche per i più grandi usurai della periferia napoletana, tutto ciò accompagnato da una corruzione endemica della classe politica a partire dal basso, dal semplice consigliere comunale fino ai ministri e al presidente della repubblica federativa, tutto ciò è una enorme bomba ad orologeria che esploderà sotto i piedi dell’attuale classe politica quando il 5 ottobre giornali e televisioni scandiranno il nome del futuro presidente della repubblica della Croce del Sud.
Dietro le quinte di questa realtà allucinante manovra anche il grande corruttore, quel Soros ben conosciuto in Italia e in Europa che come un uccello rapace svolazza sull’immenso territorio brasiliano alla procura di nuove prede, di nuovi alleati, che facilmente può trovare nelle numerose istituzioni che difendono i trafficanti di droga e di armi, nei sostenitori dei cosiddetti diritti umani, nelle ong, nei trafficanti di valuta e di lavaggio del denaro sporco, ma soprattutto nei numerosi uomini dei quadri politici e amministrativi con fedina penale sporca che non si rassegnano alla possibile estromissione dal potere, col palese intento di depredare questo immenso paese che stenta di affacciarsi sul grande mondo internazionale e sul mercato sudamericano inesplorato e quindi appetibile per molti pescecani.
Il Brasile ha sulla sua bandiera due parole: ORDEM e PROGRESSO, ma non ci potrà essere progresso senza ordine e l’on.le Bolsonaro sembra deciso a ripristinare l’ordine per consentire a questa grande nazione un giusto progresso.

https://www.bbc.com/portuguese/internacional-44338827


Citazione
azul
 azul
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 157
 

Articolo pieno di "lievi imprecisioni" (come direbbe Bagnai). Te ne segnalo alcune fra le più "lievi":
1. Bolsonaro secondo tutti i sondaggi al momento è ben lontano dal poter raggiungere il 50% per vincere al primo turno: avrebbe infatti, secondo gli ultimi sondaggi, al 19% al primo turno se Lula fosse candidato e al 22% senza Lula.
2. L'unico candidato che potrebbe vincere al primo turno è Lula, che secondo i sondaggi avrebbe tra il 39 e il 45% dei voti al primo turno e sbaraglierebbe qualsiasi altro candidato al secondo turno (incluso Bolsonaro).
3. Bolsonaro non è paragonabile per capacità e qualità né a Trump, né a Salvini e non è certo un immacolato quanto a moralità.
4. Le tasse in Brasile non sono davvero le più alte del mondo anche se non sono certo fra le più basse e i brasiliani, giustamente, se ne lamentano sempre: le imposte dirette sono a scaglioni di reddito con una no tax area superiore alla nostra. Solo le imposte su determinati beni importati sono più alte (per comprensibili finalità protezionistiche su determinati settori industriali nazionali).
Vero invece che gli interessi delle carte di credito e sullo scoperto in banca sono sempre state altissime a prescindere dal tasso di inflazione.

Appena avrò un po' di tempo vi scriverò un articolo per farvi capire meglio il personaggio Jair Bolsonaro, erroneamente accostato dai media internazionali a Salvini e a Trump.


RispondiCitazione
mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1449
Topic starter  

Non mi sono sognato di accostarlo nè a Trump nè a Salvini. Bolsonaro è un prodotto esclusivamente brasiliano e nonostante le "lievi imprecisioni" (come direbbe Bagnai") i mezzi di comunicazione alternativi che in Brasile conducono la campagna elettorale al di fuori della "Globo" e delle leggi capestro del governo lo danno ampiamente vincente. La candidatura di Lula è soltanto uno specchietto ingannatore, cosa non molto difficile da intendere. La no tax in Brasile è per coloro che hanno un reddito inferiore a circa 6000 euro pari a circa 2 salari minimi circa. Non c'è molto da scialare.


RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3181
 

6000 Euro pari a due salari minimi ? Figuriamoci...li' il salario minimo mensile e' circa il controvalore di 60/80 E/D... comunque i problemi del Brasile se Lula non e' stato capace di risolverli ben difficilmente Bolsonaro potra' farlo. Ci sono stato, ho visto e so. Ed il problema, spiace dirlo ma e' cosi', e' dato da una popolazione nera enorme, poco letterata o proprio per nulla, lavorante in condizioni semischiavili ( quando lavora e non delinque ), assolutamente lontana ed estranea a cio' che si puo' intendere come 'ordem' e 'progresso'. Zero: a partire dalla struttura familiare, assolutamente devastata.
Quello che manca li' ( come da noi mutatis mutandis ) e' semplice: un uomo od una donna capace di parlare a queste fasce della popolazione mettendo in luce le loro potenzialita' ed indirizzandole verso un'idea di societa' nuova, responsabile e coinvolgente: insomma, un discorso UMANO e non solo fatto di numeri 'economici' o di slogan ridicoli.
Hai voglia...


RispondiCitazione
azul
 azul
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 157
 

Se volete fare una comparazione con l'euro dovete tenere conto che negli ultimi 6 mesi il Real si è molto svalutato sia rispetto all'euro che al dollaro, anche oltre il suo valore effettivo, mentre il Brasile ha risentito della crisi dei mercati emergenti.
La no tax area è di 1904 reais mensili più tutte le deduzioni che nella forma del "simples" possono arrivare al 20%. Quindi al cambio attuale non si paga irpef fino a circa 6000 euro annui, circa 8000 euro fino a 6 mesi fa. Non è molto certo, ma considerate che il costo della vita in generale è inferiore che in Italia.
Il salario minimo è di 954 reais pari a circa 200 euro al cambio di oggi.
Quanto a Lula, come avevo già scritto tempo fa, la sua candidatura è puramente virtuale e sarà sicuramente cassata nei prossimi giorni. Nei sondaggi però viene ancora considerato ed è utile per far capire quale sia la reale popolarità dei concorrenti e quanto poco democratico sia tutto il sistema, che proibisce persino di intervistarlo in carcere. Haddad che dovrebbe sostituirlo come candidato del PT ha attualmente solo il 4% delle intenzioni di voto. Al momento quindi Bolsonaro vincerebbe, ma solo al secondo turno.


RispondiCitazione
Tibidabo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1331
 

@azul

Bolsonaro è favorito se non si presenta Lula però non solo non sarebbe legittimato dato che la maggioranza dei brasiliani vuole Ignacio ma in Brasile sta succedendo qualcosa di inedito, ossia la classe media intellettuale - quella che Jessé Souza chiama "burguesia critica" - sta cominciando a capire che guardando miopemente ai propri interessi di brevissimo periodo finisce per rimetterci ossia per perdere tutto, non solo qualcuno degli ormai svalutati privilegi della classe media.

Bolsonaro non reggerà se non si impone con la forza ma una sua azione fuori dai limiti costituzionali, in un Sudamerica già sul punto di esplodere, sarebbe un incendio in una polveriera.
D'altra parte se non la mettesse in atto non ce la farebbe per cui la mia previsione è che a partire da ottobre in America Latina inizierà una fase nuova dagli esiti imprevedibili.


RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3181
 

A partire da Ottobre ed anche prima non solo in sudamerica...


RispondiCitazione
azul
 azul
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 157
 

@Tibidabo

Un'azione di forza di Bolsonaro contro i limiti costituzionali per andare al potere?
No, non credo proprio. Sarà sufficiente tenere Lula fuori dal gioco e il resto lo farà la pochezza dei suoi avversari. D'altra parte, anche Macron in Francia ha vinto legittimamente con solo il 22% racimolato al primo turno; che poi un sistema elettorale simile sia ben poco rappresentativo siamo perfettamente d'accordo.


RispondiCitazione
Tibidabo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1331
 

azul;239364 wrote: @Tibidabo

Un'azione di forza di Bolsonaro contro i limiti costituzionali per andare al potere?
No, non credo proprio. Sarà sufficiente tenere Lula fuori dal gioco e il resto lo farà la pochezza dei suoi avversari. D'altra parte, anche Macron in Francia ha vinto legittimamente con solo il 22% racimolato al primo turno; che poi un sistema elettorale simile sia ben poco rappresentativo siamo perfettamente d'accordo.

Non per andare al potere, per mantenerlo una volta eletto.
E non necessariamente un golpe ma uno stato di eccezione così violento da diventare inaccettabile.
Non ha la maggioranza quindi se diventasse presidente ci sarebbero molte proteste.


RispondiCitazione
mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1449
Topic starter  

Ieri sera il Supremo Tribunale Elettorale in riunione plenaria ha votato per il rigetto della candidatura di Lula alle elezioni presidenziali sulla base della cosiddetta "Ficha Limpa" che impedisce ai candidati giudicati per reati di corruzione di candidarsi alle elezioni politiche.

https://g1.globo.com/politica/eleicoes/2018/noticia/2018/08/31/maioria-dos-ministros-do-tse-vota-pela-rejeicao-da-candidatura-de-lula.ghtml


RispondiCitazione
mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1449
Topic starter  

Oriundo2006 scrive: "Ed il problema, spiace dirlo ma e' cosi', e' dato da una popolazione nera enorme, poco letterata o proprio per nulla, lavorante in condizioni semischiavili ( quando lavora e non delinque ), assolutamente lontana ed estranea a cio' che si puo' intendere come 'ordem' e 'progresso'. Zero: a partire dalla struttura familiare, assolutamente devastata."

La popolazione nera non è autoctona in Brasile ma è discendente da quella massa di schiavi imbarcata dai colonialisti portoghesi in Africa e usata in Brasile come manodopera zero costi. Si è solo parzialmente integrata nel paese popolata prevalentemente da bianchi tutti originari dall'Europa e dall'Asia e si è integrata soprattutto negli stati del nordest destinazione preferita degli sbarchi di schiavi.
Qui infatti la popolazione è più incolta e arretrata e quindi facilmente manovrabile dalla propaganda dei sinistri.


RispondiCitazione
Tibidabo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1331
 

“Manovrabile dalla propaganda dei sinistri”

Naturalmente Lula è di sinistra e Bolsonaro di destra, Temer è di destra, ma evidentemente per i boccaloni il problema del Brasile è Lula... 😀
Quando uno non capisce un katzo è per sempre...


RispondiCitazione
mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1449
Topic starter  

Temer di destra? E' la prima volta che sento una simile "palla". Temer, basta leggere i giornali brasiliani, appartiene a quel famigerato "centrao" responsabile dell'attuale crisi brasiliana, senza dimenticare che è stato vice dell'ex presidente di sinistra Dilma.


RispondiCitazione
Tibidabo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1331
 

Lula (unico governante decente nella storia del Brasile dopo Getulio Vargas) è di sinistra, Bolsonaro di destra e questa è la base che solo un frescone o uno in malafede può negare.
Dopodiché Temer è neoliberista e le politiche neoliberiste dato che hanno come presupposto il mercato che si autoregola, la riduzione dello stato a controllore della effettiva indipendenza del mercato, lo smantellamento dello stato sociale, vanno a favore della classe dominante, sono di destra (destra liberale e non fascista anche se in comune hanno l'autoritarismo esasperato).
In Italia la sinistra si è venduta ma in Brasile no quindi a meno che uno non sia uno sciocco sa che oggi in quel paese la salvezza può venire solo da sinistra.

Inoltre a chi non è stato faccio presente che al contrario di quello che succede da noi, in Brasile le femministe e i gay votano in buona parte per Lula ossia contro l'establishment.
Per esempio un grosso problema per il machista reazionario Bolsonaro sarà proprio il voto delle donne e dei LGBT.
In altre parole mentre da noi il LGBT e le gay parade sono qualcosa di pericolosamente trasgressivo che quindi ha avuto bisogno di “protezione” e l'ha cercata nell'establishment che in cambio ha preteso l'adesione ai propri fini politici; in Brasile sesso etero e omo sono stati sdoganati da tempo e alla sfilata gay annuale a Copacabana ci vanno le famiglie con i bambini, le coppie sposate di persone anziane si portano la sdraio e si mettono sull'Avenida Atlantica per vedere la festa.
Il gender in Brasile non ha bisogno di protezioni da parte dell'autorità e quindi non si è venduto.


RispondiCitazione
mystes
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1449
Topic starter  

Tibidabo;239373 wrote: Lula (unico governante decente nella storia del Brasile dopo Getulio Vargas) è di sinistra, Bolsonaro di destra e questa è la base che solo un frescone o uno in malafede può negare.
Dopodiché Temer è neoliberista e le politiche neoliberiste dato che hanno come presupposto il mercato che si autoregola, la riduzione dello stato a controllore della effettiva indipendenza del mercato, lo smantellamento dello stato sociale, vanno a favore della classe dominante, sono di destra (destra liberale e non fascista anche se in comune hanno l'autoritarismo esasperato).
In Italia la sinistra si è venduta ma in Brasile no quindi a meno che uno non sia uno sciocco sa che oggi in quel paese la salvezza può venire solo da sinistra.

Inoltre a chi non è stato faccio presente che al contrario di quello che succede da noi, in Brasile le femministe e i gay votano in buona parte per Lula ossia contro l'establishment.
Per esempio un grosso problema per il machista reazionario Bolsonaro sarà proprio il voto delle donne e dei LGBT.
In altre parole mentre da noi il LGBT e le gay parade sono qualcosa di pericolosamente trasgressivo che quindi ha avuto bisogno di “protezione” e l'ha cercata nell'establishment che in cambio ha preteso l'adesione ai propri fini politici; in Brasile sesso etero e omo sono stati sdoganati da tempo e alla sfilata gay annuale a Copacabana ci vanno le famiglie con i bambini, le coppie sposate di persone anziane si portano la sdraio e si mettono sull'Avenida Atlantica per vedere la festa.
Il gender in Brasile non ha bisogno di protezioni da parte dell'autorità e quindi non si è venduto.

Avendo saputo gli orrori che in Brasile stanno facendo nelle scuole elementari e nella società da quando è stato lasciato libero corso alla diffusione delle pratiche di diseducazione e di libertinaggio sessuale, ben venga il Bolsonaro se riuscirà a porre un freno e soprattutto a rimettere ordine e disciplina, laddove adesso c'è licenza sfrenata e pornografia.


RispondiCitazione
Pagina 1 / 2
Condividi: