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Mali: unione africana vuole l'intervento NATO


helios
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Mali: adesso l'Unione Africana vuole l'intervento della Nato
Il presidente del Benin, Thomas Boni Yayi, adesso sollecita l'invio di truppe in vista della guerra internazionale che si prepara contro gli islamisti che occupano il nord del paese
adminSito
giovedì 10 gennaio 2013 10:10

Roma, 10 gennaio 2013, Nena News - Il presidente di turno dell'Unione africana, Thomas Boni Yayi, chiede alla Nato di partecipare attivamente alla missione militare internazionale - benedetta da Francia e da due risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu - contro le organizzazioni islamiste che controllano il nord del Mali. Per Yayi quella maliana è una «questione internazionale», tale e quale all'Afghanistan.

La forza militare inter-africana già mobilitata su mandato delle Nazioni unite dall'Ecowas, la Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale, manterrebbe il comando delle operazioni, comportandosi «come ha fatto la Nato in Afghanistan», ma la stessa Nato - si augura Yayi - dovrebbe svolgere «un ruolo attivo». I principali paesi membri della Nato, come Francia e Stati uniti, hanno più volte assicurato ogni genere di supporto alla missione, istruttori militari, armamenti e appoggio logistico, ma hanno anche fatto capire che non prevedono di inviare truppe sul terreno.

Thomas Boni Yayi è anche presidente del Benin, uno dei paesi che contribuiscono alla formazione di questa forza africana, composta secondo i piani da circa 3 mila uomini, ma il cui dispiegamento secondo gli analisti non è previsto prima del prossimo settembre. La richiesta di un maggiore coinvolgimento della Nato e di un know how di stampo afghano arriva al termine di un incontro a Ottawa tra Yayi e il primo ministro canadese Stephen Harper. Il quale ha ribadito che il Canada (paese Nato) non contempla al momento un coinvolgimento diretto nel conflitto.

A considerare tutte le opzioni è invece Africom, il comando militare unificato guidato dal generale Carter Ham che difende gli interessi americani in Africa. Paradossalmente negli ultimi anni il Mali è stato un partner privilegiato di Us Africom. Specialisti dell'esercito e dei servizi Usa sono operativi da tempo nel paese africano, considerato un teatro centrale della «guerra contro il terrorismo islamico internazionale», avamposto della guerra condotta dall'intelligence statunitense contro la miriade di organizzazioni legate ad al Qaeda nel maghreb islamico. Legato a Washington e alle politiche africane degli Usa, che oltre a combattere al Qaeda mirano a contrastare l'espansionismo economico della Cina, è anche il generale Amadou Sanogo, protagonista del colpo di stato militare che ha fatto precipitare la situazione anche nel nord del Mali.

La piega che ha preso il conflitto nella parte settentrionale del paese è anche un riflesso dell'abbattimento del regime di Gheddafi in Libia. L'offensiva in cui sono cadute una dopo l'altra le principali città del nord, a partire da Timbuctù, inizia proprio con il ritorno dalla Libia delle milizie tuareg e il conseguente salto di qualità dell'esercito di liberazione nazionale dell'Azawad. In seguito la componente indipendentista tuareg verrà però scalzata dalle milizie islamiste, che impongono la sharia e sfidano la comunità internazionale. Nena News

Questo articolo e' stato pubblicato il 10 gennaio 2013 dal quotidiano Il Manifesto

http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=46940&typeb=0&Mali-adesso-l-Unione-Africana-vuole-l-intervento-della-Nato


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Zapata
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Hollande conferma l'invio di soldati francesi in Mali

In risposta a una richiesta di aiuto da parte del presidente maliano "oggi pomeriggio le forze armate francesi hanno sostenuto le unita del Mali nella lotta contro elementi terroristi", ha detto Hollande, affermando che il Paese sta affrontando una "aggressione terroristica", precisando che le operazioni sono mirate in particolare a proteggere i 6mila cittadini francesi in Mali, ex colonia francese. La Francia ha guidato il pressing diplomatico per un'azione internazionale in Mali contro gli estremisti islamisti.

"Le forze armate hanno avviato un intervento a supporto delle forze governative del Mali, contro i ribelli islamisti".

E' quanto ha detto il leader francese Hollande, precisando che l'operazione durerà fino a quando sarà necessario. "Le truppe francesi hanno fornito il loro supporto alle unità dell'esercito maliano, per combattere contro elementi terroristi", ha aggiunto.

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=173618

Terroristi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli, strano è che in Siria gli stessi sono portatori riconosciuti dai premi nobel per la pace di pace e democrazia.


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helios
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Hollande conferma l'invio di soldati francesi in Mali

dopo che ha manovrato tanto ....sarà contento, finalmente 8)


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