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Morto David Bowie

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minollo
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E eccoollà, il post che spegne gli entusiasmi sulla sezione musica 🙄

Farneticazioni a casaccio senza la minima conoscenza sul tema né specifico né d'insieme (lo dimostra il fatto che non siano state tirate fuori le solite accuse di filonazismo, il '74, eccetera, che per quanto tutte da discutere, almeno c'azzeccavano), al solo scopo di difendere una posizione politica a prescindere, posizione che nessuno aveva attaccato, peraltro, giacché nulla c'entrava in questo caso, si trattava solo di un'annotazione a margine, basata su dati di fatto indiscutibili. Boh.

Anche a me piacerebbe molto la sezione musica, purché non diventi uno pseudotrollaggio dispersivo fuori tema 😉


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makkia
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Quella delle generazioni di tossicomani che "si identificavano" annichilendo se stessi

Oddio, non è che gli impegnati della generazione di Woodstock (di cui lui faceva comunque parte) ci andassero piano con gli stupefacenti, anche se hanno contribuito a schiantare la guerra del Vietnam e a cambiare (sicuramente in meglio) il mondo.

Aprendo la strada al disastro successivo della società dello spettacolo

Confondi gli stadi con la TV e con Hollywood. Funzioni diverse ancora oggi, non ostante tutta la merda che è passata sotto i ponti.

Una versione anticipante simile al nostro vasco

A proposito di merda... non confonderla con la cioccolata. Parliamo di Bowie, qui.

Un "eroe" dei nostri tempi, già tutte le Tv sintonizzate (che saranno buoniste della sinistra egemone)

No, tranqui. Quelle di destra (ma ancora stiamo qui a...?) si sbrodoleranno altrettanto.
Pasteggiare sui cadaveri è "la loro ciotola di riso" (<-- citazione da film, Menabrea alla spina per chi la riconosce, boccale da litro)

Quanto all'eroe... proprio a Bowie non può essere ascritta l'accusa dei "nostri tempi": è diacronico (a-temporale), ma nello stesso tempo io me lo immagino stranamente coerente agli anni '70: la musica migliore di sempre, che anche i ragazzini facebookkati conoscono e ascoltano, a dispetto di TUTTO.

A pero la musica, e che c'entra la musica, e l'arte? Quella deve solo dare sollievo o libidine o lacrime ma tutto nel privato di consolazione, come le ave marie per le vecchiette.

Eh, no, qui m'incazzo! 👿
Ci sono gli incarti dei baci perugina e ci sono le poesie.
Tutti quelli col livello emotivo superiore a quello di un anemone di mare riconoscono la differenza.

L'arte può giocare a nascondino con te, facendoti credere che si è annidata in qualcosa che arte non è. Ma tu ci caschi proprio perché VUOI essere commosso dall'arte. Come da un panorama, come dall'ondeggiare dei fianchi di una bella sconosciuta, come dalla tristezza occulta di due ballerini di tango.

Certo che è privato!

Se non ci facessimo ognuno un viaggio diverso a cospetto di un'opera d'arte... non sarebbe arte.
Quello che poi ci accomuna è il fatto di aver viaggiato: si discute dell'esperienza appena vissuta, e ognuno ha il suo "sì, ma a me invece..."
E si è fratelli in quel che si è provato, non ostante sappiamo che per ciascuno è stato diverso.
Il contrario del "branco", della vita di tutti i giorni, in cui l'essere simili e omogenei è raccomandabile (e divisivo quando manca).
L'arte insegna ad amare, a rispettare le differenze da noi che sono nell'altro.

E' un "privato" che non ha niente a che vedere col consumo imposto di entertainment.
Ma evitiamo di essere snob: anche MTV può addestrare senza volere a desiderare l'arte. Il mercato deve mimare i gesti artistici perché è più debole dell'arte. Controlla solo quello che consumiamo ma non quello che proviamo.
Sfrutta il desiderio di stupefarsi (nel senso di essere "siderati") che è in noi.
Però finché c'è questo desiderio (e qui il mercato si frega con le sue stesse mani) c'è speranza per noi.


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Georgejefferson
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A gia giusto la sacra conoscenza elitaria.

Quella buona a fasi alterne.

Comunque, dicevamo, cosa ha prodotto questa schiera di "eroi" ?

A parte l'annichilimento di 2 generazioni almeno di giovani con tossicomania incorporata e poi "la societa dello spettacolo" agli albori della sua ostentazione in stile glamour?

Si sara' dispiaciuto david, come no, altrimenti che eroe sarebbe?

Oppure saranno le farneticazioni della sinistra egemone ad averlo "deviato" ?


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minollo
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Ehm, scusate, sarò io, ma mi sfugge proprio il merito della questione: praticamente si sta considerando l'arte valutandola col metro di misura che si utilizzarebbe chessò, per uno statista, una corrente politica, un governo, e anche molto più spietatamente (nonché più scorrettamente), cioè in termini di risultati concreti SOLO politici e sociali, e nel breve termine, neanche di influenze culturali nel lungo periodo (incluso il momento in essere e il futuro, visto che parliamo di contemporanei)? E poi, come se l'arte fosse una cosa statica (in 50 anni di carriera???)?

E niente, non avevo capito io, allora NO, non mi interessa una sezione musica (eh, lo so, come si può vedere, scrivo zero, io praticamente leggo solo qua, quindi in ogni caso il mio parere è ininfluente :p). No, perché con questi metodi mi sa che le capocce le tagliate via tutte tutte tutte, catalogandole come politicamente infruttuose, eh. Cosa ha prodotto politicamente Hendrix? O i Cream? E gli Who? I Kinks? I Rush, i Clash, i Velvet Underground, i Pink Floyd? O per carità, certi loschi figuri tipo Deep Purple, Black Sabbath, Uriah Heep, gli Zep... uh, i danni! Ma poi persino un genio, ed esente da droghe, come Zappa (che tra le altre cose, giusto per la precisione, aveva capito benissimo le ipocrisie e le strumentalizzazioni del movimento hippie già al suo inizio, incluso il fatto che non avrebbe cambiato proprio nulla, anzi, a differenza di quanto si sostiene qui...), alla fine, di concreto, che ha fatto? Niente, tutti nel cesso, olé, Bach insieme a Pupo, a parità di voti, se quello è il metro. Aspè, ma forse Pupo ha sapientemente consapevolizzato l'opinione pubblica sulla pericolosità di certe dipendenze dal gioco d'azzardo, senza contare che ha senza dubbio rassenerato gli italiani in periodi assai oscuri, tipo gli anni di piombo, regalando un po' di sana frivolezza musicale, quindi lui lo salviamo, insieme a Fiorello che ha continuato codesto serio lavoro, vé? E' questo il metodo di ragionamento semplicistico (e a parer mio, completamente sballato!) di chi pratica il decantato impegno sociale minato nei decenni da tutti i pericolosi narcisisti inutili che ho citato? 'iuto!

Ribadisco i miei complimenti a Jor-el per aver saputo rendere giustizia in modo molto preciso e conciso a Bowie disegnando un profilo generale molto più corretto e puntuale di quello dell'articolo postato, e lo ringrazio per avermi regalato così un po' di sollievo perché all'ora in cui l'ho letto la stampa (inclusa quella di settore, che dovrebbe essere attendibile) era già piena di articoli da circo barnum dell'ignoranza (proprio nel senso di ignorare, ma non solo) e della strumentalizzazione, con le corse a chi trova l'aneddoto (poco importa se veritiero o meno) più morboso, sensazionalistico o quantomeno accattivante per il lettore medio, o per il lettore dell'area politica target delle singole testate, e fa davvero rabbia constatare che l'ecletticità, la creatività, il trasformismo, artistico sì, ma anche autentico e personale di chi ha avuto un percorso di vita particolamente vario, come è naturale che sia avendo modo e volontà di sperimentare molto, e anche spregiudicatamente, anziché essere un arricchimento per tutti e fonte di approfondimenti socio-culturali, diventi nella società odierna solo un vantaggio per gli opportunisti, un ricco catalogo da cui pescare, "scegliere" come meglio vendere un artista come carne da macello, disegnandolo in toto come quello che è stato magari per un solo mese della sua vita, magari solo artisticamente, o magari affatto, neanche per quel mese, che importa.


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Georgejefferson
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Domani ti rispondo Makkia.


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mincuo
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Faccio anch'io i complimentii a Jor-El.
Poi non leggo più perchè il troll analfabeta dissociato me lo vorrei risparmiare. 8)


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Georgejefferson
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A parte propaganda e ideologia.

Mincuo ha scritto 2 volte i complimenti (si vede, e' "evidente", tutti vedono che..) si sentiva in dovere di un appoggio ideologico.

Di quello che usa tanta retorica e inversione, e non legge ma legge.


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Minollo e GeorgeJefferson è un piacere leggervi.


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Matt-e-Tatty
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A gia giusto la sacra conoscenza elitaria.

Quella buona a fasi alterne.

Comunque, dicevamo, cosa ha prodotto questa schiera di "eroi" ?

A parte l'annichilimento di 2 generazioni almeno di giovani con tossicomania incorporata e poi "la societa dello spettacolo" agli albori della sua ostentazione in stile glamour?

Si sara' dispiaciuto david, come no, altrimenti che eroe sarebbe?

Oppure saranno le farneticazioni della sinistra egemone ad averlo "deviato" ?

Se la vuoi buttare in politica, non esiste una stella dello spettacolo a cui puoi dare un significato di sinistra, forse nemmeno al grande De Andrè, questo già nel momento che diventano ricchi e famosi.
Vanno presi per quello che sono, artisti, personalmente quando ero più giovane in certi casi li veneravo come musicisti, specialmente quelli a cui mi ispiravo, che ritenevo più bravi di me, che interpretavano la musica come avrei voluto interpretarla io... in poche parole, quelli in cui vedevo quel di più, il genio. Ma riguarda l'arte, la musica, non l'uomo in se.
La cosa che dici delle generazioni bruciate è vera, ma vanno tutti nello stesso calderone, il figlio dei fiori sconosciuto che non è arrivato ai 30 anni, la Cristiana F di turno con Bonham e la Joplin.


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rossland
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Quella delle generazioni di tossicomani che "si identificavano" annichilendo se stessi

Oddio, non è che gli impegnati della generazione di Woodstock (di cui lui faceva comunque parte) ci andassero piano con gli stupefacenti, anche se hanno contribuito a schiantare la guerra del Vietnam e a cambiare (sicuramente in meglio) il mondo.

Aprendo la strada al disastro successivo della società dello spettacolo

Confondi gli stadi con la TV e con Hollywood. Funzioni diverse ancora oggi, non ostante tutta la merda che è passata sotto i ponti.

Una versione anticipante simile al nostro vasco

A proposito di merda... non confonderla con la cioccolata. Parliamo di Bowie, qui.

Un "eroe" dei nostri tempi, già tutte le Tv sintonizzate (che saranno buoniste della sinistra egemone)

No, tranqui. Quelle di destra (ma ancora stiamo qui a...?) si sbrodoleranno altrettanto.
Pasteggiare sui cadaveri è "la loro ciotola di riso" (<-- citazione da film, Menabrea alla spina per chi la riconosce, boccale da litro)

Quanto all'eroe... proprio a Bowie non può essere ascritta l'accusa dei "nostri tempi": è diacronico (a-temporale), ma nello stesso tempo io me lo immagino stranamente coerente agli anni '70: la musica migliore di sempre, che anche i ragazzini facebookkati conoscono e ascoltano, a dispetto di TUTTO.

A pero la musica, e che c'entra la musica, e l'arte? Quella deve solo dare sollievo o libidine o lacrime ma tutto nel privato di consolazione, come le ave marie per le vecchiette.

Eh, no, qui m'incazzo! 👿
Ci sono gli incarti dei baci perugina e ci sono le poesie.
Tutti quelli col livello emotivo superiore a quello di un anemone di mare riconoscono la differenza.

L'arte può giocare a nascondino con te, facendoti credere che si è annidata in qualcosa che arte non è. Ma tu ci caschi proprio perché VUOI essere commosso dall'arte. Come da un panorama, come dall'ondeggiare dei fianchi di una bella sconosciuta, come dalla tristezza occulta di due ballerini di tango.

Certo che è privato!

Se non ci facessimo ognuno un viaggio diverso a cospetto di un'opera d'arte... non sarebbe arte.
Quello che poi ci accomuna è il fatto di aver viaggiato: si discute dell'esperienza appena vissuta, e ognuno ha il suo "sì, ma a me invece..."
E si è fratelli in quel che si è provato, non ostante sappiamo che per ciascuno è stato diverso.
Il contrario del "branco", della vita di tutti i giorni, in cui l'essere simili e omogenei è raccomandabile (e divisivo quando manca).
L'arte insegna ad amare, a rispettare le differenze da noi che sono nell'altro.

E' un "privato" che non ha niente a che vedere col consumo imposto di entertainment.
Ma evitiamo di essere snob: anche MTV può addestrare senza volere a desiderare l'arte. Il mercato deve mimare i gesti artistici perché è più debole dell'arte. Controlla solo quello che consumiamo ma non quello che proviamo.
Sfrutta il desiderio di stupefarsi (nel senso di essere "siderati") che è in noi.
Però finché c'è questo desiderio (e qui il mercato si frega con le sue stesse mani) c'è speranza per noi.

Makkia, con questo commento sei appena diventato uno dei miei Heroes...


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istwine
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Qualunque artista mediamente famoso lo è diventato grazie a concerti, dischi, registrazioni, pubblicità, marketing ecc. E quella parte, la parte del business, l'han passata tutti per diventare famosi. Se lo conosci è perché ha partecipato a questo processo. Anche il tanto apprezzato Bob Dylan, come tutti i grandi impegnati di Woodstock (ma impegnati a far che?), il cantautorato italiano e bla bla bla. Le tirate moralistiche han proprio rotto le palle.

Come quelli di Lemmy che han commentato, "grande, peccato per quel suo hobby di raccogliere cimeli nazisti". Ma vaff...


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Georgejefferson
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Lasciali buoni i nazisti Ist. e le tirate moraliste e paternaliste della destra cattivista che frigna di mancata liberta di giocare d'azzardo o farsi i cazzi suoi in santa pace del "mondo libero".

La questione e' altra, e piu complessa delle stronzate sui cimeli.

Goditi il momento insieme a tutti intanto, per la santificazione dell'ennesimo guro che piace tanto a tutti appunto perche mai esposto come tantissimi altri cinici e narcisi che scagliano il sasso (con l'emozione) e ritirano la mano per via della cagarella verso il potere e sua soggezione, in santa pace senza esposizione di se' e come giusto che sia per la propaganda nichilista, per crogiularsi in santa pace sulle pippe da farsi autoelogianti e narcise degli "esperti" nelle sezioni musica di tutto il mondo su "giro di basso / stile / Look / suono / impronta / carattere ecc...,

Poi ne parliamo tempo permettendo, in un dialogo di assoluto rispetto con Makkia (se ti va Makkia, se altrimenti ignori e non c'e' problema).

Ma non commuoverti prima del tempo Istwine.


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istwine
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Lasciali buoni i nazisti Ist. e le tirate moraliste e paternaliste della destra cattivista che frigna di mancata liberta di giocare d'azzardo o farsi i cazzi suoi in santa pace del "mondo libero".

La questione e' altra, e piu complessa delle stronzate sui cimeli.

Goditi il momento insieme a tutti intanto, per la santificazione dell'ennesimo guro che piace tanto a tutti appunto perche mai esposto come tantissimi altri cinici e narcisi che scagliano il sasso (con l'emozione) e ritirano la mano per via della cagarella verso il potere e sua soggezione, in santa pace senza esposizione di se' e come giusto che sia per la propaganda nichilista, per crogiularsi in santa pace sulle pippe da farsi autoelogianti e narcise degli "esperti" nelle sezioni musica di tutto il mondo su "giro di basso / stile / Look / suono / impronta / carattere ecc...,

Poi ne parliamo tempo permettendo, in un dialogo di assoluto riapetto con Makkia.

Ma non commuoverti prima del tempo.

Credo solo Wild Man Fisher corrisponda a uno che non si è compromesso, forse Moondog, magari qualche chitarrista che suona in metropolitana. Ma per il resto bah... Che distopia che c'hai in testa, George.


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minollo
Eminent Member
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A parte propaganda e ideologia.

Mincuo ha scritto 2 volte i complimenti (si vede, e' "evidente", tutti vedono che..) si sentiva in dovere di un appoggio ideologico.

Di quello che usa tanta retorica e inversione, e non legge ma legge.

Ehm, sorry, questo post qui proprio non l'ho capito: chevvordì?

Se la vuoi buttare in politica, non esiste una stella dello spettacolo a cui puoi dare un significato di sinistra, forse nemmeno al grande De Andrè, questo già nel momento che diventano ricchi e famosi.
Vanno presi per quello che sono, artisti, personalmente quando ero più giovane in certi casi li veneravo come musicisti, specialmente quelli a cui mi ispiravo, che ritenevo più bravi di me, che interpretavano la musica come avrei voluto interpretarla io... in poche parole, quelli in cui vedevo quel di più, il genio. Ma riguarda l'arte, la musica, non l'uomo in se.
La cosa che dici delle generazioni bruciate è vera, ma vanno tutti nello stesso calderone, il figlio dei fiori sconosciuto che non è arrivato ai 30 anni, la Cristiana F di turno con Bonham e la Joplin.

Eh, appunto, di fatto qua mi pare non si stia discutendo Bowie in particolare con cognizione di causa, ma lo si stia usando come scusa per fare un discorso generale e a dir poco approssimativo su certe forme d'arte, e in termini di "tifo" politico stile guerra fredda, dimenticando completamente non solo il fascismo (in senso lato) intrinseco di certe posizioni sovietiste (quelle con cui si scontrò duramente Guevara, per capirci), ma anche delle conseguenze politico-sociali nel lungo termine tipo effetto boomerang che ne derivano.

C'è poco da fare, ogni artista DEVE avere una qualche forma di narcisismo (non per questo necessariamente patologica) per essere tale, e se questo si etichetta grossolanamente come comportamento ostile al benessere della società in quanto scelta individualistica, allora tutta l'arte è da considerarsi inutile o addirittura dannosa? Uao.

Bisogna essere o molto giovani (con una visione di bianchi e neri senza sfumature dovuta alla poca esperienza e conoscenza della storia e della realtà) oppure molto sbadati per avere visioni granitiche monoblocco di questo tipo, in cui la libertà è un concetto del tutto distorto e piegato a dogmi di fanatismo politico.

Attenzione ai paraocchi, destri o sinistri che siano (e qui De André converrebbe). Come diceva Ennio Flaiano (un altro pericoloso libero pensatore, suppongo), "In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti".


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Georgejefferson
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Calma ragazzi, non e' che ho tempo come voi.

Vedrete che ancora prima di aver scritto nulla di sostanzioso, si citera di tutto.

Dai nazisti (come sempre), al buonismo radical chic, ai cattivi che impongono il "deve" della societa libera che non lo fa, e l'uomo da dividere dalla sua opera ma quando piace a me e tanto e tanto altro.

E quindi bastano 2 acche che la politica viene fuori da se.

"Chissa come mai" direbbero i santoni incompresi, tristi e rancorosi e dalle strategie comiche.

Ps. Istwine la distopia per gli altri, io non la considero mica uno stato di natura.

Quello e' il potere che condiziona religiosamente.

Non lo sapevi?


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