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Perché nessuno stato ha...

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clack
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Sarà antipatico, imprevedibile e tutto quello che si vuole, ma stavolta Barnard ha superato sé stesso.

E quindi ci fa la domanda-fine-di-mondo

PERCHE' NESSUNO STATO HA IL CREDITO PUBBLICO?

Davvero grandioso.

Qui di seguito il post apparso ieri sul suo sito.

Una lezione d’economia che capirebbe il Gatto Silvestro (ma non ci arrivano tutti gli altri)

Fatevi una domanda insolita. Invece che sempre chiedervi se sti debiti pubblici sono troppo alti, invece che sempre invidiare chi li ha bassi ecc., chiedetevi questo:

“Ma perché NESSUNO Stato ha un CREDITO PUBBLICO?”.

Già, infatti perché mai non dovrebbe esistere uno stato, fai conto la Germania o la Norvegia, che invece di dovere dei soldi a qualcuno (debito pubblico) ha invece crediti con qualcuno (credito pubblico)? Che invece di pagare interessi sul debito, riceve interessi sul suo credito? Eh sì, perché ci siamo tutti persi ad agitarci perché noi cattivi sciuponi italiani o irlandesi o greci abbiamo un debito molto più alto di altri, ma nessuno si chiede come mai però anche gli altri, tutti gli altri, evidentemente sono stati anche loro un po’ cattivelli e sciuponi così da fare un debito pubblico. Ma perché proprio nessuno fa eccezione? Un momento.

Ma se allora è vero che anche i primi della classe, ma proprio tutti, hanno dei debiti (pubblici), non è che per caso sto debito.... che per caso sto debito.... E’ QUALCOSA DI INEVITABILE?

Non è che per caso il funzionamento di uno Stato, visto che gli Stati da secoli hanno debiti pubblici, crea per sua natura debito pubblico? Ohi ohi ohi… Infatti un illustre banchiere centrale inglese, Charles Goodhart, ripete sempre “sono 300 anni che ci dicono che il debito pubblico è un problema, ma sono 300 anni che non lo è”.

Non è che per caso è vero che se mai uno Stato vuole far avere soldi in attivo ai suoi cittadini e aziende (visto che è lo Stato che crea i soldi in esclusiva) deve per forza dargliene di più di quanto li tassi, CIOE' INDEBITARSI? Ohi ohi ohi ohi…

Ma non è che per caso dall’ultima frase si deduce che il debito dello Stato c’è in tutti i Paesi proprio perché è l’unico modo per far crescere i cittadini, le famiglie e le aziende di quei Paesi? Già, infatti nessuno ha mai sentito di un Paese che ha il credito pubblico.

Perché se infatti il Paese Nikko avesse un credito pubblico, vorrebbe dire che ha sempre stampato 100 soldi da dare ai nikkesi e poi li ha sempre tassati 120, costringendo milioni di disperati cittadini e aziende a correre a far debiti per trovare quegli extra 20 soldi da dare allo Stato. Quindi a Nikko funzionerebbe così: governo e ministeri pasciuti, ma milioni di cittadini, famiglie e aziende stremati e a raschiare il fondo del barile in eterno. Roba da film dell’orrore. Questo sarebbe il credito pubblico. Per forza che non esiste!!

E allora, dato che forse, e oso scrivere forse……, il debito pubblico DEVE esistere per far stare decentemente cittadini, famiglie e aziende, perché mai ci stiamo tutti arrovellando come deficienti se ne abbiamo uno? O se magari quell’uno è di qualche % più alto di un altro?

Qualcuno fra i luminari del cosmo me lo spiega?

p.s. (bè, a essere precisi un Paese che quasi quasi ci è arrivato al credito pubblico c'è, ehm... è la Corea del Nord, noto luogo di prospere amenità)


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SentieroIndiano
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La gente non capisce per arroganza.
Vogliono trasporre l'esperienza che hanno delle piccole economie delle aziende e delle famiglie alla macroeconomia delle nazioni.
Naturalmente il vero potere sfrutta questa cosa e martella le nostre morbide menti con slogan tipo 'lo stato deve fare come un buon padre di famiglia', 'prima di spendere i soldi bisogna guadagnarli', e altre cagate simili.
Ma la colpa alla fine sta nell'arroganza della gente che pretende di saper tutto e capire tutto senza approfondire nulla: a loro basta qualche slogan. Se spieghi loro qualcosa di diverso sorridono ironici e pensano: 'questo vuol saperne più degli altri'.
Alla fine sono fregati dal loro fragile ego.


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Anonymous
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ahahahhahaha

Grandissimo PAOLOOOOOOOOOOO

😀 😀 😀 😀

Quest'uomo ha sicuramente dei difetti, ma è GENIALE!

😀 😀 😀


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Anonymous
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Se il denaro venisse emesso dalla stato senza contropartita di titoli pubblici non ci sarebbe nè debito nè credito pubblico; finalmente allora si potrebbe parlare, semplicemente, di buona o cattiva gestione dell'amministrazione pubblica, dell' andamento dell' economia, del benessere sociale, di buona o cattiva politica, di morale, etica, equità e giustizia ecc ecc. Il problema non è SOLO la moneta


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Anonymous
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Noi stiamo vivendo immersi nel neo-liberismo e nelle teorie del rigore dei conti pubblici.

Dopo di che, Barnard urla "Il re è nudo" e finalmente le falsità di base diventano evidenti.

Ecco che subito appare chi dice che "il problema non è tanto quello, ma...." e qui ciascuno dice la sua.

E' un fenomeno che sto leggendo anche su altri forum.

Nessuno spende un secondo per dire: "Caxxo, è vero!! Non m'ero accorto di questa immensa caxxata che ci sta affamando da anni!"

No no..... si salta questa fase e si passa direttamente a dire dove sia annidato il male assoluto (anzi... il Male Assoluto) della nostra società.

Ed ecco che succedono due cose:

1) la scoperta iniziale perde peso;
2) la distruzione del il male iniziale (il neo-liberismo) passa in secondo piano.

Comincio a pensare che il "Benaltrismo" sia un prodotto creato a tavolino dai neo-liberisti... è troppo utile per loro!

🙄


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Fafnir
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Scusate, ma quando la Cina compra titoli del Tesoro Americano non ha precisamente un Credito Pubblico?


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Anonymous
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Se il denaro venisse emesso dalla stato senza contropartita di titoli pubblici non ci sarebbe nè debito nè credito pubblico

quoto me stesso: come vedi notturno non sto assolutamente sviando dal nocciolo del problema, la frase quotata è esattamente quello che secondo me dovrebbe essere, cioè moneta di stato emessa senza debito e usata e gestita per fini sociali e per un sano sostegno all'economia. Volevo solo ricordare che non basta avere lo strumento in mano, bisogna anche usarlo correttamente, questi due aspetti non possono essere disgiunti ciao 8)


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Anonymous
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Scusate, ma quando la Cina compra titoli del Tesoro Americano non ha precisamente un Credito Pubblico?

infatti il DEBITO va calcolato sottraendo i CREDITI dello stato dai DEBITI. Se ho 100 di debito ma 150 di credito, allora sono a credito di 50.


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Anonymous
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La gente non capisce per arroganza.
Vogliono trasporre l'esperienza che hanno delle piccole economie delle aziende e delle famiglie alla macroeconomia delle nazioni.
Naturalmente il vero potere sfrutta questa cosa e martella le nostre morbide menti con slogan tipo 'lo stato deve fare come un buon padre di famiglia', 'prima di spendere i soldi bisogna guadagnarli', e altre cagate simili.
Ma la colpa alla fine sta nell'arroganza della gente che pretende di saper tutto e capire tutto senza approfondire nulla: a loro basta qualche slogan. Se spieghi loro qualcosa di diverso sorridono ironici e pensano: 'questo vuol saperne più degli altri'.
Alla fine sono fregati dal loro fragile ego.

mi ricordo che amensa ragionava esattamente così


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Anonymous
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Se il denaro venisse emesso dalla stato senza contropartita di titoli pubblici non ci sarebbe nè debito nè credito pubblico

quoto me stesso: come vedi notturno non sto assolutamente sviando dal nocciolo del problema, la frase quotata è esattamente quello che secondo me dovrebbe essere, cioè moneta di stato emessa senza debito e usata e gestita per fini sociali e per un sano sostegno all'economia. Volevo solo ricordare che non basta avere lo strumento in mano, bisogna anche usarlo correttamente, questi due aspetti non possono essere disgiunti ciao 8)

Ciao a te. 🙂

Io non quoto me stesso, ma continuo a pensare che tu sia più utile a dimenticare il problema che a risolverlo.

🙂


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Anonymous
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Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Scusate, ma quando la Cina compra titoli del Tesoro Americano non ha precisamente un Credito Pubblico?

infatti il DEBITO va calcolato sottraendo i CREDITI dello stato dai DEBITI. Se ho 100 di debito ma 150 di credito, allora sono a credito di 50.

Il problema è il conto finale.

Se conoscete qualche paese che abbia un conto in attivo, ossia un "credito pubblico", sareste assai carini a dircelo. 🙂


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Fafnir
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Ma uno può essere in passivo e avere dei crediti.
Si è detto del Credito Pubblico e mi pare che tecnicamente esista eccome.
Poi sono un sostenitore della necessità di un incremento della spesa pubblica (depurata da corruzione e sprechi) ma sfortunatamente il problema non è convincere me che sono già convinto; il problema terribile è convincere i piccoli imprenditori che continuano da decenni a votare per la diminuzione della spesa pubblica senza capire che stanno sottoscrivendo le stesse politiche che li faranno fallire.


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ilsanto
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Post: 22
 

Vero nessuno stato ha un credito a parte le riserve che sono poca cosa ( per esempio l'Italia nel 2008 aveva 129 miliardi di riserve ).
Quindi vuol dire che al debito pubblico degli stati in generale fanno fronte i crediti dei privati ( individui o enti che siano ) ma i privati possono investire nel debito pubblico solo se fanno utili, e qui sta il punto dolente, con la crisi, di risparmi ed utili ce ne sono troppo pochi.


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Raziel79
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Leggendo i commenti, continuo a pensare che trattare argomenti così complessi in modo tanto semplicistico (e non mi si venga a parlare di sintesi giornalistica o di scopo divulgativo) serve solo ad aumentare la confusione.
Barnard mi è molto simpatico ma il suo metodo non mi convince.
Un esempio su tutti ( a proposito dei commenti confusi) le riserve (poi che riserve?? auree?? monetarie???) sono riserve e non crediti. Se hai 100 euro sotto il materasso sei creditore nei tuoi confronti di 100 euro?
Altra osservazione, se ci si limitasse in questo sistema e senza cambiare radicalmente la natura stessa della moneta, ad immettere nel sistema moneta solo grazie all'emissione diretta l'inflazione aumenterebbe oltre ogni capacità di crescita produttiva...
La natura dei problemi macroeconomici è (nell'ordine) filosofica, politica, antropologica e matematica. L'unica conclusione che posso tirare dall'articolo di Barnard è che (in ordine alla parte antropologica) se i cittadini non rinunciano alla possibilità di arricchirsi (accumulare) il bilancio di uno stato sarà sempre in passivo.


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art-it
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