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restituiteci la guerra


Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

Rimpiango i tempi in cui non esistevano Internet, la Rete, i Blog, i Portali, facebook, twitter e tutta l’altra immondizia.
Rimpiango quando esistevano le sezioni locali dei partiti e la gente era lì che andava per discutere e per stare assieme piuttosto che premere in solitudine sui tasti di un computer.
Magari, dopo aver chiacchierato in sezione, si andava anche al bar assieme per un caffè o, perché no, in cantina per una partita a carte e un po’ di vino.
Rimpiango quando c’era chi andava a distribuire “volantini” fuori alle fabbriche oppure a incitare coi megafoni.
Rimpiango quando si organizzavano “comizi” e si andava in piazza ad ascoltare anziché chiudersi in “sale convegno” o partecipare a quegli stupidi e inconcludenti avanspettacoli stile “Ballarò”, “porta a porta”, “l’Infedele” e cento altri.
Io non ho fatto quelle esperienze eppure sono certo che mi sarebbero piaciute.
A quei tempi esisteva una socialità che è andata persa e tutto oggi appare atomizzato, frantumato.
Non ci sono praticamente “le classi” sociali di un tempo ma solo fantasmi di individui plasmati dalle “reti televisive” o frastornati da internet e Ipod.
Altro che “ricomposizione” delle classi! Altro che “soggetto rivoluzionario”! Altro che “operaio sociale cognitivo”!
Esiste solo il vuoto sociale!
Questo, accanto ad altro (l’imborghesimento e il tradimento dei partiti tradizionali della sinistra e dei sindacati), forse spiega perché non c’è movimento sociale, niente rivolte, niente di niente se non sporadici, disperati frammenti di opposizione in italia come in grecia o spagna e altri paesi cosiddetti “evoluti”.
Questo forse spiega perché i criminali del governo, del parlamento italiano, dello pseudo parlamento europeo possono permettersi di fare i porci comodi loro, sicuri che nessuno riuscirà mai efficacemente a contrastarli.
Neppure si può sperare che sia una nuova guerra a ricomporre le classi e a restituirci – per quanto accompagnata da cose terribili - una socialità perduta perché oggi ci nascondono anche le guerre pur di tenerci imbambolati e inerti nelle loro mani.
Una guerra in effetti è già in corso (in asia, in nord africa e in medio oriente) eppure è una guerra che procura ancora troppi pochi morti per essere pienamente avvertita come tale sulla pelle e, quindi, la sentiamo non come guerra ma solo come temporaneo tributo di un po’ di sangue a chi ce l’ha imposta. Come un tempo si sacrificava alla divinità onnipotente, così oggi diamo in sacrificio un po’ del nostro sangue alla divinità del dollaro o dell’euro.
Verrebbe voglia di gridare: “restituiteci la guerra” affinché almeno nel sangue e nel dolore si possa recuperare una parvenza di socialità.


Citazione
Pellegrino
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2635
 

ahimè!!!!!


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Maria Stella
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1429
 

In effetti la guerra aperta al "nemico" era meno zozza del perenne ricatto e della frode in cui ci fanno vivere. Le istituzioni sono state svuotate di significato e di sostanza, a tutti i livelli. Le nazioni si ricattano una con l'altra, ricatti finanziari mascherati da patti in Europa per esempio. Ricatto negli Stati verso i deboli da sfruttare, che vengono all'occorrenza soggetti a ruberia, o estorsione, frode, il tutto legittimato ad arte. I debiti dei privati vengono caricati sulle spalle dei contribuenti, insieme ad emolumenti per burokrati e politiici, niente affatto commisurati al lavoro, nè alla professionalità, ma chi ha potere acchiappa ed è , temo, ammesso il potere malavitoso, o meglio il potere che un tempo sarebbe stato schifato come malavitoso, ma che oggi è norma. Un lento morire della società civile .


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