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29 Aprile 2014 17:32
Ucraina, i filorussi chiedono il ritiro delle sanzioni per rilasciare gli ostaggi
L'Ue vara nuove misure per colpire Mosca. Gli insorti contro Kiev: «Stop o non liberiamo osservatori Osce».
Nuovi ostaggi contro nuove sanzioni. Il braccio di ferro che si sta disputando tra Kiev, gli Stati Uniti e l'Unione Europea da una parte e Mosca dall'altra rischia di far esplodere la situazione nell'Est dell'Ucraina.
RAPITI E SUBITO RILASCIATI. Il 29 aprile sette giovani attivisti filo Kiev sono stati catturati dai miliziani filorussi dopo gli scontri della sera del 28 aprile a Donetsk tra le due opposte fazioni. Secondo il sito russo Lifenews.ru, considerato vicino ai servizi segreti e che mostra video e foto dei rapiti, si tratta di sette studenti universitari della facoltà di Fisica, tutti esponenti dell'organizzazione di estrema destra Pravi Sektor. Per il il quotidiano on line Novosti Donbassa però cinque di loro sarebbero già stati rilasciati.
OSSERVATORI OSCE NELLE MANI DEI FILORUSSI. Intanto l'autoproclamato sindaco di Sloviansk Viaceslav Ponomariov ha annunciato che le trattative per il rilascio degli osservatori militari dell'Osce, catturati venerdì 25 aprile dagli insorti, riprenderanno solo dopo l'abolizione delle nuove sanzioni europee contro cinque leader delle forze di autodifesa.
A riportare la notizia è stata l'agenzia Interfax secondo cui Ponomariov non è tra i destinatari delle sanzioni.
COLPITI UOMINI DI PUTIN. Tra le 15 persone presenti nella nuova lista di sanzioni Ue, che prevede il congelamento dei beni e divieto di viaggio, pubblicata il 29 aprile sulla Gazzetta Ufficiale Ue ci sono il capo di stato maggiore russo, Valery Gerasimov, il direttore dell'intelligence militare Gru, Igor Sergun, e due vicepresidenti della Duma del partito di Putin.
Mosca accusa l'Ue: «Si lascia guidare dagli Usa»
«Invece di costringere la cricca di Kiev a mettersi al tavolo delle trattative con l'Ucraina Sud-orientale per discutere il futuro ordinamento del paese, i nostri partner si lasciano guidare da Washington con nuovi gesti non amichevoli nei confronti della Russia», ha detto il ministero degli esteri russo.
Per Mosca le nuove sanzioni occidentali sono «una misura assolutamente controproducente che porta la situazione già critica in Ucraina nell'impasse». Intervistato da Ria Novosti il viceministro degli esteri Grigori Karasin ha dichiarato che «invece bisogna compiere sforzi collettivi e influenzare i dirigenti di Kiev per avviare un dialogo reale con le regioni ucraine e per mettere fine ad ogni sorta di operazione speciale contro il proprio popolo».
OCCUPATA LUGANSK. Sul terreno però i secessionisti filorussi stanno continuando ad allargare il loro raggio d'azione. Hanno preso il controllo dell'amministrazione regionale di Lugansk, in Ucraina orientale, e delle sedi municipali di Piervamaisk, cittadina di 40 mila abitanti nella Regione di Lugansk.
Radio Liberty e la tivù filo Cremlino Russia Today hanno riferito che a Lugansk l'edificio è stato preso d'assalto da circa 3000 manifestanti. Il blitz è stato messo a segno da alcune decine di giovani che, armati di spranghe di ferro, hanno rotto una finestra per entrare nel palazzo, senza che nessuno opponesse resistenza. Fuori la folla applaudiva e gridava slogan inneggianti alla causa filorussa. nella città sarebbe stata occupata anche la sede dei servizi segreti.
USA: «ATTI DI TERRORISMO». Dura la condanna dell'ambasciata Usa di Kievche ha definito «terrorismo puro e semplice» le violenze commesse dai secessionisti filorussi nel Sud-Est del Paese. «Noi condanniamo i sequestri da parte dei separatisti degli osservatori ucraini e internazionali, di cui alcuni picchiati selvaggiamente», è stato sottolineato in una nota.
Martedì, 29 Aprile 2014
29 Aprile 2014 23:07
fascisti Usa farabutti!
Osano parlare di terrorismo per delle persone (fascisti di kiev) malmenate dai rivoltosi!
Sulla stessa lunghezza d'onda, naturalmente, anche quella Lucia non so come di cognome che in un suo reportage a Rainews (sempre più fascitoide e di parte, questo canale!) accusava i rivoltosi di usare violenza contro pacifici dimostranti pro-kiev!
Tutta questa banda di delinquenti in giacca e cravatta, o queste pseudo giornaliste però dimenticano di denunciare tutti i precedenti morti e pestati a morte che ci sono stati da parte dei fascisti di kiev o di altre città nei confronti dei russi rivoltosi (sottolineo Russi e non "filorussi" come spesso si insiste a dire, perché in effetti si tratta di Russi nel senso pieno della parola anche se forse ancora non hanno il passaporto russo in tasca).