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Usa, ultimatum a Regno Unito


Anonymous
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http://www.forexinfo.it/Usa-ultimatum-a-Regno-Unito

Proprio ieri l’amministrazione Obama ha pubblicamente segnalato la sua crescente preoccupazione per una possibile uscita della Gran Bretagna dall’UE, pochi giorni prima che David Cameron definisca un piano per indire un referendum a riguardo. I diplomatici degli Stati Uniti hanno privatamente e per mesi messo in guardia Cameron sul fatto che, con il suo piano di rinegoziazione dei termini di adesione all’Unione Europea, rischiava di portare all’uscita del paese.
Regno Unito al centro dell’Europa
Ma ora Washington ha preso l’insolita iniziativa di informare pubblicamente i giornalisti britannici circa il "rapporto speciale" rappresentato dal Regno Unito nel cuore dell’Europa. Philip Gordon, assistente segretario per gli affari Europei, ha precisato che ci sarebbero delle conseguenze se il Regno Unito lasciasse l’UE o anche se svolgesse un ruolo minore a Bruxelles, affermando, "Abbiamo un rapporto sempre più in crescita con l’Unione Euopea in quanto istituzione con un’importanza sempre maggiore in tutto il mondo e vorremmo vedere una forte voce inglese all’interno dell’UE" e ha aggiunto, "Questo è nell’interesse degli Stati Uniti".
Dominic Raab, backbencher Conservatore, ha invece affermato, "Il Regno Unito dovrebbe fare ciò che è nel suo interesse, non quello che conviene agli Stati Uniti".
Gordon ha continuato, "Quanto più l’Unione Europea rifletterà sul suo dibattito interno, tanto meno sarà in grado di essere unificata", aggiungendo che il continente è molto più efficiente quando lavora insieme , come ad esempio accaduto per la questione del recente embargo petrolifero all’Iran.
Cameron vorrebbe che il Regno Uniti restasse in UE, ma si prevede che a fine mese il primo ministro britannico definirà una strategia di "rinegoziazione e referendum" che implementerà nel caso di vittoria alle elezioni del Regno Unito del 2015. Il primo ministro vorrebbe inoltre una relazione più "sciolta" con un nucleo europeo interno sempre più integrato e spera di poter ripristinare alcuni dei poteri fondamentali per il paese, come ad esempio le norme che limitano le ore di lavoro.
Le possibilità di Cameron
I negoziati britannici si svolgerebbero come parte di prolungati colloqui sulla proposta di un trattato UE per intensificare l’unione economica dell’UE, rendendo un referendum britannico improbabile prima del 2017-2018.
Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo, ha detto che passeranno almeno due anni prima che arriverà sul tavolo un nuovo trattato, "La possibilità di disporre di un cambiamento del trattato in un futuro prossimo è presente, ma non molto alta".
I leader aziendali, tra cui Richard Branson, fondatore di Virgin Records, hanno avvertito questa settimana sul Financial Times che Cameron sarà destinato al fallimento se cercherà una "rinegoziazione completa" dell’adesione del Regno Unito all’UE, aumentando il rischio di un voto contrario.


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alberto_rasoneri
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E' ovvio che gli USA non vogliono la GB fuori dall'unione.
La GB ha sempre ostacolato ogni miglioramento proposto dall'UE (come la Tobin Tax) al fine di far fallire il progetto europeo (e dell'euro) per favorire la sterlina e, soprattutto, il dollaro (la GB è sempre stata il maggiordomo degli USA)
Sono anni che viene combattuta una guerra delle valute.
E' una guerra silenziosa, invisibile, ma che provoca miseria e povertà e anche qualche morto (imprenditori suicidi, etc)
Gli schieramenti sono USA (FED), UE (BCE) e Cina (Banca Popolare Cinese) in un tutti contro tutti che vede la FED stampare dollari che valgono molto di più quello che dovrebbero, la BPC che stampa yuan che valgono molto meno di quello che dovrebbero, e la BCE che, oltre a subire attacchi speculativi da parte delle banche americane (Goldman Sachs, JP Morgan, etc) al fine di spaccare l'europa e l'euro, deve combattere una guerra interna: la Germania vuole un euro pù forte, i PIIGS un euro più debole.

Consiglio a tutti di leggere il fumetto di 8 pagine che trovate su questo sito: www.incorreggibili2012.blogspot.it


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Grazie per il suggerimento


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alberto_rasoneri
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mi sono sbagliato: gli attacchi speculativi non sono sulla BCE, ma sui titoli di stato dei vari paesi (vendendo quelli dei PIIGS e comprando quelli tedeschi, onde creare un forte squilibrio all'interno dell'unione stessa, creano quindi sentimenti anti-tedeschi e l'aumento dei partiti anti-euro)


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