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Alle Europee una lista femminista- La proposta di Possibile


marcopa
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Rompere gli schemi, alle Europee una lista femminista
Beatrice Brignone Segretaria di Possibile

20 marzo ore 10.30

Una lista femminista, ecologista, progressista. Senza politicismi, tatticismi e bandierine da piazzare. Senza operazioni di facciata. Alle Europee è questa l'unica proposta davvero nuova, in grado di rendere le donne protagoniste, evitando il déjà vu di una manciata di donne capilista.

Ecco, di fronte all'immagine di una sinistra frammentata, la soluzione possibile è questa: affidarsi a una squadra di donne, con temi e messaggi condivisi. Un progetto che sappia parlare a tutte: mi sono già confrontata con molte donne che in questi anni si sono distinte nell'impegno politico-istituzionale e nella società civile. Il tempo è poco, certo. Per questo serve un'accelerazione: nei prossimi giorni voglio coinvolgere altre personalità.

Questo è il progetto con cui si può provare - e dobbiamo provarci - a dare una risposta, concreta, alle richieste delle piazze delle ultime settimane. Quella dell'8 marzo come quella del 15 marzo, con centinaia di migliaia di donne e di giovani pronti a dimostrare che sono attente e attenti alla politica.

Se guardiamo alle piazze solo come la speranza e il futuro, o peggio ancora un carro su cui salire, stiamo sbagliando di nuovo. Quelle manifestazioni sono la sberla che dice a noi, adulti e politici, una cosa semplice: abbiamo sbagliato tutto. Sono un atto di accusa nei nostri confronti: ci richiamano alla realtà e alle nostre responsabilità, da cui non possiamo sottrarci, né possiamo immaginare di affidarci alle solite formule, già provate e fallite.

La destra non vuole vedere questa voglia di impegno, lo ignora, lo deride: addirittura lo insulta. Non si interessa di clima, né vuole sentir parlare dei diritti delle donne. Il ddl Pillon non è solo un disegno di legge: ha mostrato il disegno di società delle destre. Un progetto, reazionario, che unisce movimenti e attivisti di estrema destra di tutta Europa. Perché le donne nel mondo stanno alzando la testa, stanno prendendo spazi, stanno dimostrando di saper far forza comune.

Chiediamo con determinazione alle forze con cui abbiamo dialogato fino a oggi di tornare indietro dalle proprie posizioni, di non disperdere le forze, di lasciare da parte veti e paletti identitari, per dare vita a un'unica lista femminista, ambientalista, progressista, convintamente europeista, senza ambiguità alcuna.

Serve una proposta che chiami le ragazze e i ragazzi a impegnarsi in prima persona, a chi è rimasto, a chi è partito, a chi sta meditando la fuga. Un'iniziativa coraggiosa faccia saltare i soliti schemi e le solite logiche: quelle per cui perderemo di nuovo e di nuovo torneremo a fare le analisi della sconfitta, sempre le stesse e sempre senza atti conseguenti, per poi ricominciare il giro. Una proposta che dia voce a chi fino a oggi non l'ha mai avuta o non ne ha avuta a sufficienza.


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marcopa
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EUROPEE, BRIGNONE: SERVE LISTA FEMMINISTA, BASTA VECCHI SCHEMI

16 Marzo 2019

“La piazza di ieri è stata una sberla in faccia agli adulti. Non dobbiamo solo guardare il lato positivo, sarebbe sbagliato farlo. Bisogna intervenire, bisogna dare delle risposte nuove. Per questo alle Europee non basta una manciata di capilista donne per cambiare le cose. Siamo molto arrabbiate di fronte alle interviste tutte maschie degli ultimi giorni. Abbiamo deciso di dimostrare nei fatti quello che ci diciamo sempre: non aspettiamo che ci aprano le porte, apriamole noi, con una lista femminista, ecologista, progressista.

Ne ho già parlato con Rossella Muroni, Laura Boldrini, Anna Falcone, Cecilia Strada ed Elly Schlein“.

Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, parlando all’assemblea in corso a Roma Eventi.

“Chiediamo di lasciare da parte veti e paletti alle forze con cui abbiamo dialogato – aggiunge Brignone – e da qui lancio una proposta che faccia saltare i soliti schemi. Siamo determinate ad andare avanti. Chiediamo alla sinistra di manifestarsi: chiediamo alle forze che hanno interloquito con noi di mettersi a disposizione. Questa volta alle Europee non facciamo l’analisi della sconfitta prima che arrivi: avanziamo una proposta nuova, che metta anche in moto comitati per la raccolta delle firme e dia il protagonismo alle donne, ai giovani. Vi chiedo solo pochi giorni per verificare questa disponibilità”.


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marcopa
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L' articolo di Beatrice Brignone con la proposta ufficiale di una lista femminista è uscito questa mattina, ancora non ci sono reazioni visibili,

sembra quindi destinato a cadere nel nulla.

Ma l' ho segnalato perchè in realtà basterebbero poche donne convinte per porre questa proposta al centro della discussione politica italiana,

in un momento di forte crisi economica e sociale e di stagnazione politica, soprattutto a sinistra, perchè la destra con il Salvini rampante e il M5S arrancante ha comunque una sua forza e presenza nel paese.

Vedremo presto se anche questa proposta svanirà, come è svanita la lista di De Magistris e la presenza elettorale di Potere al Popolo.


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marcopa
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“Una lista solo di donne: il nostro progetto per le europee”: TPI intervista Beatrice Brignone (Possibile)

Intervista alla segretaria di Possibile: "Cerchiamo di dimostrare, come succede in Europa, che è il momento del protagonismo delle donne"

Di Giulio Cavalli 20 Mar. 2019

Beatrice Brignone, segretaria di Possibile, è una delle protagoniste del progetto di un nuovo femminismo politico che sta pensando a una lista al femminile per le prossime europee. Una lista che, nelle intenzioni, dovrebbe vedere solo donne a rappresentare le diverse istanze e che potrebbe vedere tutte la sinistra presentarsi in un’unica lista. TPI l’ha intervistata.

Brignone, ci sarà quindi un nuovo protagonismo femminile?

È il tentativo che stiamo provando a fare. Già in queste ore siamo impegnate con altre donne, ci stiamo confrontando, possiamo parlare di un progetto che inizia a muoversi. È uno schema politico che vuole essere totalmente diverso rispetto a quelli già visti.

Ma nei fatti, come si compie questo femminismo politico?

Nei fatti stiamo cercando di trovare un punto di incontro dalla sinistra ai verdi per evitare uno spezzatino a sinistra e quindi mettere insieme donne che appartengono a queste forze e che siano riconoscibili già da fuori sui punti del programma che riguardano la riconversione ecologica, la parità dei diritti e un’uguaglianza sostanziale.

Unica lista?

Il tentativo è esattamente quello che stiamo facendo. Questa è una proposta di unità non per disperazione ma per un progetto politico nuovo e convincente. I maschietti non si tireranno indietro molto volentieri… Noi siamo convinte che sia il momento di farlo e non aspetteremo che ci aprano la porta loro. Gli uomini intelligenti lo hanno già capito.

Non rischiate di essere accusate di settarismo al contrario?

No. Vogliamo solo cambiare modello. Quando siamo circondati da uomini non si pone il problema nessuno. Stiamo cercando di dimostrare, come succede in Europa, che è il momento del protagonismo delle donne. Gli uomini siano pure di supporto ma non siano più loro a tenere in mano il boccino.

Avete già adesioni?

Proprio in questi momenti, stiamo lavorando attivamente. Vengo da una riunione con Rossella Muroni, Annalisa Corrado e Anna Falcone. C’è molto interesse a lavorare insieme su questo schema.

Il rischio che venga offuscato il programma?

Secondo me le due cose si tengono proprio. Ciascuna di noi è molto riconoscibile per una battaglia. Quindi si tiene insieme tutto.

Per legge però dovrete candidare per le prossime europee almeno il 40 per cento di uomini.

Candideremo uomini che condividano il sistema e che capiscano che il cambiamento è sostanziale. Chi lo capisce è benvenuto. I ragazzi che manifestano nelle piazze lo hanno già capito da tempo.


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fiurdesoca
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se si è arrivati a sperare nelle femminuccie siamo oltre la frutta...


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marcopa
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La crisi della sinistra è evidente,,

indipendentemente dalla crisi della sinistra un ruolo maggiore delle donne nella nostra politica sarebbe positivo.

Non so nemmeno se questa proposta riuscirà ad entrare nelle cronache politiche, rimango dell' opinione però che sarebbe un evento positivo.


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