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C’è ancora una sinistra in Italia?


Rosanna
Famed Member
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C’è ancora una sinistra in Italia?
Con la creazione del Pd e la successiva polarizzazione dell'aggregazione di quello che Costanzo Preve chiamava "il serpentone metamorfico", la sinistra italiana smise, anche apparentemente, di opporsi al neoliberismo europeista ed appiattì totalmente le sue posizioni al gioco dei più.
di Francesco Boezi - 20 novembre 2014

Veltroni mise fuori gioco la sinistra parlamentare: con la creazione del Pd e la successiva polarizzazione dell’aggregazione di quello che Costanzo Preve chiamava “il serpentone metamorfico”, la sinistra italiana smise, anche apparentemente, di opporsi al neoliberismo europeista ed appiattì totalmente le sue posizioni al gioco dei più. Non è di molto tempo fa, inoltre, la redemptio di Bertinotti che ha, con una dichiarazione, operato una forte rivalutazione del liberalismo, delle posizioni renziane e persino dell’attuale Papa. Insomma, se in quello che una volta era il centrodestra, in un contesto ormai meno evidente di bipolarismo elettorale, paiono muoversi passi più o meno decisi verso la costituzione di qualcosa che possa contrastare la tecnocrazia europea, dall’altra parte del fiume non appare esserci alcuna intenzione di riposizionarsi ,in modo tradizionale, al di fuori dei partiti speculari al capitale. Premettendo che sarebbe sempre da sottolineare l’ormai inutile e inconcludente dicotomia tra ” destra” e ” sinistra” e che con questa contrapposizione, sterile e anacronistica, non si fa che il gioco di chi “tifa” affinchè le divisioni sociali e ideologiche consentano a chi promette stabilità e ordine, invece, di continuare a crescere nei consensi, c’ è da chiedersi perchè in Italia una tradizione partitica, storica e ideologica così forte come quella proveniente dal P.C.I., sia sostanzialmente sparita.

Filosoficamente si potrebbe asserire che l’evoluzione di chi ha sostenuto una forma di organizzazione sociale ed economica di tipo totalitario come quella comunista, abbia percorso naturalmente la contiguità storica e le analogie tra il proprio sistema ideologico e quello solo teoricamente avverso e sia finito per autoincludersi nel proprio contrario. In questo senso possono essere lette le teorie di chi ha sostenuto l’assoluta specularità tra l’organizzazione societaria americana e quella sovietica. Citabili allora sembrano essere Heidegger che parlò di un’Europa costretta a tenaglia dalle similitudini totalitarie di Usa e Urss nella sua “Introduzione alla metafisica”, lo stesso Marx che ne ” La questione ebraica” parlò degli Stati Uniti come “l’esempio più perfetto di Stato moderno” e ancora come “paese dell’emancipazione politica compiuta”, Julius Evola che più di altri mise in evidenza gli aspetti similiari di americanismo e bolscevismo, Karl Löwith che ne ” Significato e fine della storia: i presupposti teologici della filosofia della storia.” analizzò, con modalità dottrinali, la possibile comune origine biblica, ergo monoteista, dello storicismo marxista e liberale. Si potrebbe, dunque, che sia stato compiuto un naturale processo idealistico che abbia svuotato la contrapposizione tra sinistra massimilista e turbocapitalismo dai falsi contrasti e che li abbia indissolubilmente legati storicamente. Ma su questa teoria esistono dibattiti e sviluppi filosofici difficilmente riassumibili in questo contesto.

La tesi di Fusaro sulla riproduzione del capitale a sinistra mediante l’abbandono delle battaglie operaie e il conseguente utilizzo del linguaggio dei diritti, invece, è il cardine su cui si sta incentrando il dibattito attuale sul tradimento vero e proprio che coloro che naturalmente avrebbero dovuto contrastare le politiche economiche neoliberiste di Renzi ma anche precedentemente gli sviluppi tecnocratici che abbiamo subito, avrebbero compiuto. Dal 68′ in poi si sarebbe operato uno spostamento radicale dei valori tradizionali di cui la sinistra cosiddetta si sarebbe dovuta occupare e il linguaggio del ” vietato vietare” l’avrebbe, quasi per paradosso, resa più utile al consumismo del veteroconservatorismo verso cui quei giovani si scagliavano. Da allora, sempre secondo la teoria in questione, sarebbe iniziato un inarrestabile declino che avrebbe portato gli eredi del comunismo in Italia a tradire se stessi, la propria storia, Marx e Gramsci, le battaglie operaistiche, la contrapposizione tra capitale e lavoro, sposando persino ideologie create ad arte come mezzi per mutazioni antropologiche utili alla globalizzazione, all’assolutismo tecnocratico e agli interessi capitalistici alle spalle di questi processi come ad esempio l’ideologia gender.

Che ci sia spazio a sinistra, pur continuando a sottolineare l’ormai inutile utilizzo della normale contrapposizione e la inversa necessità di comporre una dicotomia tra elites/ popolo, dominati/ dominanti , nel quadro politico attuale è evidente. Tsipras, per quanto sempre secondo Fusaro rappresenti un idealistico continuatore dell’involuzione di cui sopra, ha dimostrato in Grecia in nel consesso economico attuale c’è ancora chi ha sete di cercare una rappresentanza partitica che faccia della questione sociale il suo punto focale. Dalle nostre parti, invece, stiamo assistendo alla scomparsa di Sel che in una metaforica dama politica, pare essere stato completamente mangiato da Renzi. Il M5S ha, in parte, tentato di ereditare alcune tematiche, specie quelle ambientaliste, e provato a soddisfare la sete di partecipazione popolare che di cui è da sempre motivata quella platea.

Altri tra gli elettori, molti, anche tra i più nostaglici del P.C.I., hanno votato Renzi e si sono così collocati all’interno di quel processo di mutazione di cui si è parlato. La domanda provocatoria a cui sarebbe curioso e utile rispondere è quella riguardante su quanta necessità avrebbe oggi l’Italia dell’amore per gli operai di Berlinguer, del pensiero duro e rivoluzionario di Pasolini, delle idee di Gramsci e quanto sia triste, da qualunque parte si guardi a tutto questo, che questo patrimonio pare sia stato gettato nell’oblio in cambio di qualche ministero e per il tramite della paura di sparire politicamente, per il declinare di tesi e valori solo apparentemente non attuali.

http://www.lintellettualedissidente.it/italia-2/ce-ancora-una-sinistra-in-italia/


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radisol
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8261
 

La sinistra c'è ...

Ovviamente non è il Pd ...

Ed è soprattutto una sinistra sociale, senza al momento rappresentanza politica.

E' quella dei movimenti sociali e territoriali ( No Tav, No Muos, no inceneritori ecc.) e di qualche sindacato autorganizzato, quelli per intenderci che hanno comunque paralizzato molte città italiane lo scorso 14 Novembre ... e, in misura certo più mediata, è anche quella della manifestazione Cgil del 25 Ottobre e poi dei successivi scioperi della Fiom ...

La rappresentanza politica di queste istanze ... in molti abbiamo creduto di trovarla, sia pure in forma distorta e contraddittoria, nel M5S ... ma l'esito è stato oggettivamente deludente ... troppo legalitario, istituzionale, internettiano e virtuale il partito di Grillo ... è invece tutta da costruire ...

Ma per esistere quella sinistra, esiste ....

Ed è oggi l'unica vera opposizione "in carne ed ossa" a Renzi ... quella che lo aspetta per contestarlo ad ogni visita ufficiale .... quella contro cui, ormai, si scaglia ogni giorno ... e con gli stessi precisi argomenti e battute che usava prima di lui Berlusconi ... rendendo così di fatto "nudo" il re ...

Il crollo di popolarità di Renzi, ormai universalmente indicato da tutti i sondaggi, anche quelli spudoratamente "amici" di repubblica, è conseguenza diretta di questo ... e non di qualche strillo di Salvini o Grillo ...


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MarioG
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 3055
 

C’è ancora una sinistra in Italia?

Magari fosse solo una domanda retorica!


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 3 anni fa
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c'è mai stata?
quando le cose andavano bene era solo perché gli angli ce l' hanno concesso per un determinato periodo di tempo, oggi stanno battendo cassa
la sinistra di allora non ha alcun merito


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radisol
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8261
 

c'è mai stata?
quando le cose andavano bene era solo perché gli angli ce l' hanno concesso per un determinato periodo di tempo, oggi stanno battendo cassa
la sinistra di allora non ha alcun merito

Minkia !

Innanzitutto gli "angli" come dici tu ce lo hanno "concesso" soprattutto perchè, anche ai nostri confini, c'era quel "socialismo reale" che se certamente come risultato non era poi questo granchè, però rappresentava un alternativa appunto "reale" che andava contrastata in ogni modo ... con le bombe tipo Piazza Fontana ma anche con larghe concessioni "assistenziali" in stile Democrazia Cristiana ....

Però, anche se per la sinistra tradizionale in stile Pci e Psi non ho mai provato la minima simpatia personale ... anzi spesso ho ritenuto di doverla combattere come nemico principale, proprio perchè più subdolo ... come diceva Brecht spesso "il nemico marcia alla tua testa, nelle tue stesse scarpe" ... direi che tante "concessioni" sono state pure ottenute dalla "gente in carne ed ossa", perchè quella mi interessa nella ricostruzione storica e non i partiti o i sindacati .... ad un prezzo altissimo di sangue ... ci sono stati periodi in Italia, in particolare dal dopoguerra al 1960, dove spesso anche un semplice sciopero per ottenere aumenti salariali veniva represso con scariche di fucileria sulla gente ... ricordo, tanto per dirne una, la strage al saponificio di Ceccano, in provincia di Frosinone ... roba mi sembra degli anni cinquanta ... e solo per una richiesta di aumento di stipendio di qualche decina di lire dell'epoca ... e non certo per chissà quale cambiamento rivoluzionario ...

Quindi, nel tuo distruttivismo iconoclasta, mi sembra che la fai veramente troppo facile ... bisognerebbe documentarsi ...


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 3 anni fa
Post: 10314
 

c'è mai stata?
quando le cose andavano bene era solo perché gli angli ce l' hanno concesso per un determinato periodo di tempo, oggi stanno battendo cassa
la sinistra di allora non ha alcun merito

Minkia !

Innanzitutto gli "angli" come dici tu ce lo hanno "concesso" soprattutto perchè, anche ai nostri confini, c'era quel "socialismo reale" che se certamente come risultato non era poi questo granchè, però rappresentava un alternativa appunto "reale" che andava contrastata in ogni modo ... con le bombe tipo Piazza Fontana ma anche con larghe concessioni "assistenziali" in stile Democrazia Cristiana ....

Però, anche se per la sinistra tradizionale in stile Pci e Psi non ho mai provato la minima simpatia personale ... anzi spesso ho ritenuto di doverla combattere come nemico principale, proprio perchè più subdolo ... come diceva Brecht spesso "il nemico marcia alla tua testa, nelle tue stesse scarpe" ... direi che tante "concessioni" sono state pure ottenute dalla "gente in carne ed ossa", perchè quella mi interessa nella ricostruzione storica e non i partiti o i sindacati .... ad un prezzo altissimo di sangue ... ci sono stati periodi in Italia, in particolare dal dopoguerra al 1960, dove spesso anche un semplice sciopero per ottenere aumenti salariali veniva represso con scariche di fucileria sulla gente ... ricordo, tanto per dirne una, la strage al saponificio di Ceccano, in provincia di Frosinone ... roba mi sembra degli anni cinquanta ... e solo per una richiesta di aumento di stipendio di qualche decina di lire dell'epoca ... e non certo per chissà quale cambiamento rivoluzionario ...

Quindi, nel tuo distruttivismo iconoclasta, mi sembra che la fai veramente troppo facile ... bisognerebbe documentarsi ...

radisol
non ho mai parlato di socialismo reale o di stato sociale invidiabile dato che non l'abbiamo mai avuto

semplicemente i potentati dell'epoca (che sono gli stessi di oggi) permettevano che la moneta girasse e che ci fosse lavoro più o meno per tutti, oggi che la moneta converge solo verso l'alto (e non ritorna giù) non c'è nemmeno un posto per farsi sfruttare...

anche anni fa la sinistra non si occupava di vittorie totali ma sempre e solo di conquiste secondarie non universali

infatti al giorno d'oggi ci sono lavoratori tutelati e altri che possono perdere il posto da un momento all'altro senza avere alcun ammortizzatore sociale

tempo fa sarebbe stato più facile liberarsi del nemico, la sinistra anziché mandarli via si è fata fagocitare da loro, come posso non essere fortemente critico nei loro confronti?


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cdcuser
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 555
 

c'è mai stata?
quando le cose andavano bene era solo perché gli angli ce l' hanno concesso per un determinato periodo di tempo, oggi stanno battendo cassa
la sinistra di allora non ha alcun merito

Minkia !

Innanzitutto gli "angli" come dici tu ce lo hanno "concesso" soprattutto perchè, anche ai nostri confini, c'era quel "socialismo reale" che se certamente come risultato non era poi questo granchè, però rappresentava un alternativa appunto "reale" che andava contrastata in ogni modo ... con le bombe tipo Piazza Fontana ma anche con larghe concessioni "assistenziali" in stile Democrazia Cristiana ....

Però, anche se per la sinistra tradizionale in stile Pci e Psi non ho mai provato la minima simpatia personale ... anzi spesso ho ritenuto di doverla combattere come nemico principale, proprio perchè più subdolo ... come diceva Brecht spesso "il nemico marcia alla tua testa, nelle tue stesse scarpe" ... direi che tante "concessioni" sono state pure ottenute dalla "gente in carne ed ossa", perchè quella mi interessa nella ricostruzione storica e non i partiti o i sindacati .... ad un prezzo altissimo di sangue ... ci sono stati periodi in Italia, in particolare dal dopoguerra al 1960, dove spesso anche un semplice sciopero per ottenere aumenti salariali veniva represso con scariche di fucileria sulla gente ... ricordo, tanto per dirne una, la strage al saponificio di Ceccano, in provincia di Frosinone ... roba mi sembra degli anni cinquanta ... e solo per una richiesta di aumento di stipendio di qualche decina di lire dell'epoca ... e non certo per chissà quale cambiamento rivoluzionario ...

Quindi, nel tuo distruttivismo iconoclasta, mi sembra che la fai veramente troppo facile ... bisognerebbe documentarsi ...

radisol
non ho mai parlato di socialismo reale o di stato sociale invidiabile dato che non l'abbiamo mai avuto

semplicemente i potentati dell'epoca (che sono gli stessi di oggi) permettevano che la moneta girasse e che ci fosse lavoro più o meno per tutti, oggi che la moneta converge solo verso l'alto (e non ritorna giù) non c'è nemmeno un posto per farsi sfruttare...

anche anni fa la sinistra non si occupava di vittorie totali ma sempre e solo di conquiste secondarie non universali

infatti al giorno d'oggi ci sono lavoratori tutelati e altri che possono perdere il posto da un momento all'altro senza avere alcun ammortizzatore sociale

tempo fa sarebbe stato più facile liberarsi del nemico, la sinistra anziché mandarli via si è fata fagocitare da loro, come posso non essere fortemente critico nei loro confronti?

ma detta cosi' e' differente da come l'hai detta prima.


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radisol
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 8261
 

E si ... è molto differente ... e messa così anche condivisibile ....

Non confondiamo la storia dei popoli e delle classi sociali .... con quella dei partiti e delle strutture consimili ...

A me il Pci, anche storicamente, non è mai piaciuto ... che dire poi del Psi ?

Ma che la massa della gente che si sentiva da loro a torto o ragione rappresentata ... abbia pagato, anche dopo la guerra, con sangue e galera una serie di battaglie ... delle quali ancora persino oggi, nonostante tutto, rimane comunque qualche traccia nel vivere di tutti noi ... mi pare cosa del tutto innegabile ...

Quindi, vero che gli "angli", per contrastare il contraltare moscovita, qualcosa dovevano comunque concedere ... fosse anche solo il fatto che il denaro girava ... ma anche queste concessioni sono comunque costate lacrime e sangue .... e lacrime e sangue di "gente in carne ed ossa" ... non di Nenni o Togliatti o di certe nomenklature "de sinistra" ...

Ed io di questo parlavo ...


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 3 anni fa
Post: 10314
 

radisol
do' per scontato che tu conosca i miei ideali, per questo il mio post era aleatorio

sono stato abbastanza esauriente con quello precedente infatti ora ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda


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