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Edward Luttwak attizza il fuoco del separatismo siciliano


helios
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Edward Luttwak attizza il fuoco del separatismo siciliano
© Fotolia/ udra11
Opinioni
10:46 19.08.2015(aggiornato 12:08 20.08.2015) URL abbreviato
Patrizio Paolinelli
191476814
Il falco della destra USA recluta la base del Movimento 5 Stelle e la vecchia nobiltà dell’isola.

Da una ventina d’anni a questa parte sugli schermi televisivi italiani è spesso presente Edward Luttwak. Il quale, in virtù dei libri che ha scritto, viene presentato come un esperto in vari settori: geopolitica, strategia militare, storia, economia. Nel passato hanno conosciuto un notevole successo soprattutto due sue pubblicazioni: “La Grande Strategia dell'Impero Romano dal Primo al Terzo Secolo d.C.” (1981) e “Strategia del colpo di stato. Manuale pratico” (1983). Il suo libro più recente invece si occupa della Cina. Pubblicato nel 2012 si intitola “Il risveglio del drago. La minaccia di una Cina senza strategia”.
Edward Luttwak, economista, politologo e saggista
© Foto: Wikipedia
Edward Luttwak, economista, politologo e saggista

Luttwak è un intellettuale molto particolare: è quello che una volta si chiamava il consigliere del Principe. E’ infatti un consigliere del Governo degli Stati Uniti e all’occasione un emissario che interviene direttamente in Paesi come l’Italia per controllare la politica dei governi nazionali e manovrare a favore degli interessi statunitensi. Per questo motivo molti sospettano che sia un agente della Cia. In realtà crediamo che il suo ruolo sia un altro. Luttwak fa parte di diversi think tank governativi di Washington e la sua attività rientra nella complessa azione di soft power che gli Usa esercitano nel mondo.

Durante le Guerre del Golfo Luttwak fu particolarmente presente sulla Tv italiana per giustificare l’aggressione USA all’Irak. Le guerre coinvolsero anche l’Italia e chiunque nel nostro Paese si opponesse era oggetto di pesanti reprimende da parte del consigliere, pacifisti in testa. In un seguitissimo talk-show nazionale Luttwak arrivò persino a chiedere la chiusura di una piccola casa editrice e di un sito Web di controinformazione che mettevano a nudo l’incredibile castello di menzogne messo in atto dall’amministrazione Bush. In barba alla libertà di opinione il messaggio fu chiaro per tutti e la propaganda dei media mainstream coprì ogni altra voce. Missione compiuta e Luttwak tornò a Washington.

Le cose sono poi andate come tutti sanno. Gli Usa hanno salvaguardato i loro interessi energetici in Medio Oriente e hanno cambiato strategia: dato che era troppo complicato esportare democrazia e modernità in quell’area da un paio d’anni hanno deciso di farla tornare indietro di secoli.

E Luttwak? Scomparso dagli schermi televisivi italiani per qualche tempo eccolo ricomparire oggi in Sicilia. Per quale altra missione? Separare l’isola dal resto dell’Italia. Nessuna manovra nell’ombra. Sono mesi che il consigliere presenta pubblicamente il suo progetto. Elaborato come sempre nei minimi dettagli. La forza politica che lo dovrebbe realizzare è la base del Movimento 5 stelle. Base che deve ripudiare i suoi padri fondatori (Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio) bollati da Luttwak come populisti incapaci a governare. Interessante notare che nel disegno del consigliere c’è posto anche per l’antica nobiltà siciliano come ai tempi di Federico II.
Pavel Rodkin, esperto di branding e comunicazione visiva, dottore di ricerca in storia dell’arte, membro del club Zinoviev MIA “Rossiya Segodnya”
© Sputnik. Vladimir Trefilov
La vera propaganda

A quale logica risponde questo progetto? L’Italia è una fedelissima alleata degli USA, perché attizzare il fuoco del separatismo meridionale? Azzardiamo un’ipotesi: per far ritornare l’Italia alla geografia politica del ‘500 e contrastare anche così l’ingombrante egemonia tedesca sul Vecchio continente. Gli USA prevedono prima o poi di scaricare il Bel Paese? Probabilmente no. Di sicuro non intendono rinunciare alla Sicilia finché c’è petrolio da estrarre in Medio Oriente. In ogni caso, hanno tutto l’interesse a un’Europa divisa in tanti stati e staterelli.

E l’Italia è un bersaglio relativamente facile: è una delle nazioni europee più giovani, più fragili sul piano istituzionale e più deboli sul piano culturale.

Come se non bastasse è percorsa da una crisi economica spaventosa con un Sud in condizioni simili a quelle di un paese arabo. I tempi sono maturi per la dissoluzione di una nazione che ha appena 150 anni, scarso senso dell’identità nazionale e che vede nel suo panorama politico un partito indipendentista al Nord (la Lega) e movimenti separatisti Sud (i Neoborbonici). Un’altra missione per il consigliere Luttwak?

Leggi tutto: http://it.sputniknews.com/opinioni/20150819/986253.html#ixzz3jMmwRi4A

NB-da notare la prima frase in grassetto dell'articolo


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MarioG
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Il separatismo siciliano fu gia' accarezzato dagli americani nei primi anni del dopoguerra e successivamente lasciato cadere.


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helios
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Il separatismo siciliano fu gia' accarezzato dagli americani nei primi anni del dopoguerra e successivamente lasciato cadere.

adesso se non vogliono che la popolazione gli frantumi gli zebedei con il Muos devono in fretta fare qualcosa per 'sedare' la popolazione.

I siciliani pare che accarezzassero il sogno di diventare uno stato americano.
Poi si vede che dopo tutte le basi Sigonella e il Muos ci hanno ripensato.

Quindi Luttwak va a chiedere aiuto ai 5stelle e ai nobili ufficialmente mentre gli accordi gli starà facendo come è consuetudine degli USA con cosa nostra cioè cosa loro cioè la mafia siciliana.


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Un bel gesto dell'ombrello all'agente (poco) segreto della C.I.A


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oriundo2006
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Il potere politico italiano non conta. E' solo un'apparato pseudo-democratico utile a fornire prebende e a non muovere foglia che i poteri veri non vogliano. Difficile che la Chiesa molli la Sicilia...parecchi non sanno che fu da li, da Catania con la sua martire Sant'Agata che il cristianesimo si diffuse per germinazione poi in tutt'Italia. Il mito della santa è importante per capire anche la mentalità delle donne italiche ( Barnard se ci sei batti un colpo...! ). La cosa potrebbe anzi dovrebbe interessare un qualche esperto di etnologia... Insomma, nessuno sa ( tranne pochi ) che esiste una 'storia segreta' accanto alla storia ufficiale, storia segreta a carattere religioso ed esoterico, con aspetti profondi che delineano i caratteri fondamentali dei popoli, popoli che hanno anche un presente 'moderno' ma che sono 'impermeabili' negli strati profondi. L'Italia di oggi è un paese assolutamente sconosciuto ai più proprio perchè questi strati profondi sono sepolti nel dogma e nei riti della Chiesa Cattolica: è questo il suo vero e terribile potere. Come ho detto, lasciare la Sicilia agli Usa significa rompere il legame con la cristianizzazione dello stivale. Conoscendoli anche assai bene, e lo ripeto mi fanno ridere quelli che pensano che il potere di un apparato religioso si riduca a ciò che appare, all'apparato esteriore per le masse idiote ( nel senso etimologico del termine ), ebbene è assolutamente improbabile che ciò accada. Un ultimo appunto: come mai i mafiosi, quelli veri, hanno spesso una predilezione per la Santa e per il Vangelo di Giovanni ? Idem, circa il Vangelo, i massoni ... ?


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MarioG
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...parecchi non sanno che fu da li, da Catania con la sua martire Sant'Agata che il cristianesimo si diffuse per germinazione poi in tutt'Italia. Il mito della santa è importante per capire anche la mentalità delle donne italiche ( Barnard se ci sei batti un colpo...! ).

[...]

come mai i mafiosi, quelli veri, hanno spesso una predilezione per la Santa e per il Vangelo di Giovanni ? Idem, circa il Vangelo, i massoni ... ?

A parte il richiamo a Barnard (e voglia il cielo che non abbia sentito!) e ai di lui deliri di promiscuita' totale, non si capisce di cosa parli esattamente!


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spadaccinonero
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...parecchi non sanno che fu da li, da Catania con la sua martire Sant'Agata che il cristianesimo si diffuse per germinazione poi in tutt'Italia. Il mito della santa è importante per capire anche la mentalità delle donne italiche ( Barnard se ci sei batti un colpo...! ).

[...]

come mai i mafiosi, quelli veri, hanno spesso una predilezione per la Santa e per il Vangelo di Giovanni ? Idem, circa il Vangelo, i massoni ... ?

A parte il richiamo a Barnard (e voglia il cielo che non abbia sentito!) e ai di lui deliri di promiscuita' totale, non si capisce di cosa parli esattamente!

penso volesse dire che i riti mafiosi sono simili a quelli massonici (i primi sono una derivazione dei secondi)

l'adorazione della Vergine per i mafiosi sarebbe come per i massoni l'adorazione di Iside


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helios
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Insomma, nessuno sa ( tranne pochi ) che esiste una 'storia segreta' accanto alla storia ufficiale, storia segreta a carattere religioso ed esoterico, con aspetti profondi che delineano i caratteri fondamentali dei popoli, popoli che hanno anche un presente 'moderno' ma che sono 'impermeabili' negli strati profondi.

la storia segreta è la storia di ora ma il mainstream ce ne racconta un'altra.

Per cui occorre da soli capire quale è la storia segreta perchè nessuno te la racconta.

L'Italia di oggi è un paese assolutamente sconosciuto ai più proprio perchè questi strati profondi sono sepolti nel dogma e nei riti della Chiesa Cattolica: è questo il suo vero e terribile potere.

non è così, la chiesa cattolica non ha tanto potere rispetto ad altri.
I circuiti turistici dell'Italia non sono la vera Italia, ma si può conoscerla volendo anche nel suo vero aspetto, nessuno lo preclude.

I dogmi della chiesa cattolica nascondono dell'altro, in particolar modo le origini false. Cosa che ha denunciato Giodano Bruno rimettendoci la vita.

NB-S.Agata non ha nulla a che fare con la cristinizzazione della penisola.
E'stato Costantino l'artefice della chiesa cattolica.


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oriundo2006
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@Helios: Costantino si limita a riconoscere settant'anni DOPO ( circa 300 d.c. ) quanto era già avvenuto 'sotterraneamente' prima nelle 'masse' a seguito del martirio di Agata ( 229-251 d.c. ), cioè l'inizio del culto 'cristiano' nella Penisola. Il mio post era relativo al fatto che antichi avvenimenti sono il 'fulcro' su cui si è consolidata una 'tradizione' che pedura ancora oggi, e che ha costituito il fondamento del trapasso dalla religiosità 'pagana' a quella 'cattolica'. In altre parole, l'inizio di un 'quid' chiamato 'Italia' diverso e differente dall'idea di 'impero romano'. In altri paesi è avvenuto diversamente e con tempi 'allentati', qui da noi abbastanza rapidamente. Questi cambiamenti di religione sono presenti anche in altre tradizioni: ad esempio nell'Islam la cruciale conquista della Siria costituì l'inizio dell'impero musulmano e della predicazione di Maometto verso popoli non-arabi ( nonostante la chiusa del Corano che indica di aver 'dato' al solo 'popolo arabo' il Libro sacro e non ad altri ). Probabilmente quello che sta avvenendo il Siria è il disfacimento di una linea storico-religiosa essenziale all'Islam come lo conosciamo noi finora. Cosa ne prenderà il posto, se una versione 'moderna' o una 'oscurantista' è assolutamente impossibile prevederlo, come nel caso in cui la Sicilia si dovesse separare dall'Italia.


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helios
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Costantino si limita a riconoscere settant'anni DOPO ( circa 300 d.c. ) quanto era già avvenuto 'sotterraneamente' prima nelle 'masse' a seguito del martirio di Agata ( 229-251 d.c. ), cioè l'inizio del culto 'cristiano' nella Penisola.

appunto, l'inizio del culto cristiano. Ma Costantino di fatto fondò la chiesa cattolica che non era la chiesa cristiana anzi la combatteva quella chiesa per affermarsi.
In Sicilia oltre a Agata c'era anche Rosalia e Lucia tutte sante per cui l'isola ha molte sante che non corrispondono altro che alla dea madre adorata nel mediterraneo.

Cosa ne prenderà il posto, se una versione 'moderna' o una 'oscurantista' è assolutamente impossibile prevederlo, come nel caso in cui la Sicilia si dovesse separare dall'Italia.

succede quanto è successo nel corso dei secoli. Una religione prevale sull'altra e i cattolici che hanno costruito chiese su templi pagani avranno altri che costruiranno altri templi sulle loro chiese.

La Sicilia è regione autonoma a cui lo stato versa quattrini a iosa e di cui non è mai riuscita a sconfiggere la mafia.
E'davvero un danno se si separa dall'Italia o è un risparmio in termini di denaro ma anche di vite umane visto quante persone hanno rimesso la pelle per cercare di togliere il sistema mafioso dall'isola?
Considerato che la mafia gli USA si sono premurati di rimetterla sull'isola, mentre il fascismo aveva mandato sulle isole i mafiosi, e i siciliani pare che ne siano ancora ben contenti visto che dopo 70 anni è più solida di prima, è veramente un danno se la Sicilia se ne va dall'Italia?


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