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13 Maggio 2015 21:46
Expo, rubata la mano bionica
dal padiglione della Toscana
Realizzata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, vale 30 mila euro. La pista più accreditata è quella di una bravata di qualche scolaresca in visita
di Marco Gasperetti
Come siano riusciti a portarla via indisturbati dal padiglione della Regione Toscana dell’Expo di Milano, resta ancora un mistero. Anche perché una mano e per giunta bionica non si può dire che passi inosservata. I primi a restare a bocca aperta sono stati i ricercatori e i dottorandi della Scuola Superiore Sant’Anna, istituto universitario d’eccellenza di Pisa, che quella mano robotica, valore circa 30 mila euro, avevano realizzato faticosamente chip dopo chip, motore dopo motore. Era un prototipo, per fortuna neppure troppo funzionante perché, quando sarà realizzato e affinato, «My-Hand», arto cibernetico finanziato con 400 mila euro dall’Ue, promette di connettersi direttamente al cervello e dunque potrà essere impiantata sugli umani e sostituire la mano perduta.
Certo è che il ladro che l’ha rubata ha avuto un bel coraggio. La mano pesa mezzo chilo e dietro le dimensioni di un arto di un adulto di media altezza nasconde tre motori e una struttura in lega di alluminio. Le dita, assicurano i suoi creatori, si possono chiudere in meno di un secondo e il pollice e l’indice possono essere rotati alternativamente per aiutare le prese. Insomma un gioiellino, da affinare, ma comunque sempre un bel punto di partenza. I carabinieri, che stanno seguendo le indagini, mantengono il più «stretto riserbo», tanto per usare un luogo comune, ma intanto c’è già chi ipotizza che quel furto sia l’opera di qualche 007 a caccia di segreti industriali. Sciocchezze. La pista più accreditata sembra invece essere quella di un furto effettuato durante la visita di qualche scolaresca. Una pessima bravata, insomma. Roba da schiaffi. Bionici.
13 maggio 2015 | 17:21