Notifiche
Cancella tutti

Fanno i furbi? E noi lasciamoli in mutande: Sbankiamoli


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Fanno i furbi? E allora, non resta che “colpirli negli affetti”: sbancandoli. Come? Semplice: basta chiudere il rubinetto del conto corrente e ritirare i propri risparmi, vincolandoli a progetti sociali eco-sostenibili. L’associazione “Etinomia” della valle di Susa aderisce alla campagna nazionale “Sbankiamoli”, per una finanza popolare, trasparente e democratica. Conto alla rovescia simbolico: 11 aprile 2012, data fatidica in cui, dopo quasi un anno di militarizzazione d’emergenza, il governo provvederà alla notifica ufficiale dell’occupazione dei terreni privati di Chiomonte, l’area trincerata in attesa che un giorno parta davvero l’ipotetico cantiere Tav per il tunnel preliminare geognostico. La grande finanza al potere vuole imporre la Torino-Lione senza spiegazioni? Pan per focaccia: ora scatta la class action, sotto forma di rappresaglia bancaria.

Sarà la prima settimana di sciopero bancario italiano, annunciano i promotori, ben decisi a muoversi per primi: addio vecchio conto corrente, banca sportello meglio trasferirlo presso le sedi della finanza etica come quelle di Banca Popolare Etica. E poi i risparmi: è ora di dirottarli su progetti ecologici di valore sociale. Stessa sorte per i fondi di investimento legati a banche e società “irresponsabili”: meglio trasferire anche quelli verso una Mag, motore finanziario di progetti equosolidali. Oggi, le piccole imprese chiedono sempre più finanziamenti agli istituti bancari (dal 36,5% del 2007 al 52,2 % del 2010) ma ne ottengono molti di meno: i successi passano dal 87,5% del 2007 al 79,8% del 2010. Per le famiglie, stessa storia: a gennaio 2012, le domande di mutui per acquistare una casa hanno registrato una flessione del 41% rispetto al gennaio dell’anno precedente, segnalando una contrazione che continua da mesi.

Dove finiscono i nostri soldi? Come vengono utilizzati dalle banche tradizionali? E quali attività economiche, pubbliche e private, vengono finanziate? «La risposta a queste domande – dicono i promotori di “Sbankiamoli” – potrebbe farci capire che è giunto il momento di fare qualcosa: cominciamo a cambiare il nostro modo di vivere l’economia a partire dall’11 aprile 2012, continuando ad oltranza sino a che non ci saranno evidenti segnali di rinnovamento del sistema finanziario nella direzione desiderata dalla popolazione». Senza dimenticare che, per fortuna, ci sono anche “prestatori di credito” onesti, che continuano a concedere regolarmente prestiti, e anzi aumentano di anno in anno il loro sostegno denaroconcreto all’economia reale delle aziende e delle famiglie: è il caso dei circuiti etici come Banca Etica, Bcc, Mag 4.

«Cosa possiamo fare noi cittadini per favorire lo sviluppo di queste realtà, a sostengo di un tipo di economia diversa da quella attuale, fortemente distruttiva?». Facile: basta concentrare il risparmio raccolto verso realtà in grado di finanziare attività economiche sane, improntate a criteri di sostenibilità etica ed ambientale, senza rinunciare alla qualità dei servizi che solitamente si pretende dallo sportello. La transizione è assolutamente indolore, perfetta per chi ha conti correnti sostanzialmente statici: oltre alla finanza etica, ricordano i promotori, in tutta Italia esistono ancora banche di credito cooperativo che hanno resistito alle politiche di assorbimento promosse dai grandi gruppi bancari. «I dati parlano chiaro: la politica finanziaria condotta dai circuiti tradizionali ha generato il black-out economico da cui consumatori ed imprese stentano ad uscire. Soltanto le grandi strutture di credito, insieme a compagnie assicurative, multinazionali, politici e mafia non stanno soffrendo questa situazione: noi non ci fidiamo più».

Associazioni e comunità organizzate possono andare oltre lo “sciopero bancario”: possono favorire o promuovere lo sviluppo delle realtà di credito etico-sostenibile nel proprio contesto territoriale, in modo che siano noti virtù e valori all’interno di imprese e privati aderenti alla rete virtuosa. «La nostra iniziativa non genera disoccupazione – dicono gli attivisti – anzi, favorirà lo sviluppo di nuove forme di impiego in un contesto finanziario meno arrogante e più vicino alle esigenze della popolazione». Uno degli esempi di economia solidale su misura per il territorio è proprio “Etinomia”, alleanza di oltre 300 “imprenditori etici per i beni comuni” sorta in valle di Susa con grandi obiettivi: smascherare la propaganda pro-Tav, dimostrando Etinomia 1che le vere forze produttive dell’area sotto tutte schierate contro la “grande opera inutile”, e costruire nuove strutture solidali per valorizzare e potenziare la sovranità economica del territorio.

Naturalmente, nel mirino non c’è solo la Torino-Lione: anche i caccia F-35, la Tangenziale Est, i maxi-inceneritori, come la cementificazione del territorio e l’intera economia del petrolio, è sorretta dagli “usurai” della finanza e della grande speculazione, in un intreccio solidissimo che comprende anche imprenditoria, politica e sempre più spesso anche la mafia “imprenditrice”, ansiosa di riciclare fiumi di denaro sporco. “Etinomia” è un laboratorio di futuro sostenibile: in valle di Susa promuove la creazione di orti pubblici, sviluppa forme di turismo verde, connette fra loro artigiani, agricoltori e imprese anche con progetti tecnologicamente avanzati come la rete WiFi allestita nel paese di Villarfocchiardo, dove da alcuni mesi i soldi possessori di computer portatili e smartphone possono navigare liberamente in Internet.

«Nel corso degli ultimi mesi – ribadiscono i valsusini di “Etinomia” – imprese e famiglie hanno dovuto prendere atto della stretta al credito operata dai grandi gruppi bancari, mentre appare evidente l’interesse per i giochi speculativi e i finanziamenti a grandi opere inutili e dannose e all’incremento degli arsenali militari, sia in Italia che nel resto mondo». In questo modo le banche, con la loro capacità di condizionare anche la politica nazionale, si stanno rivelando sempre più come uno dei motori di un modello di sviluppo che relega l’uomo e l’ambiente in un angolo, per mettere al centro del sistema il denaro. E dunque, “sbanchiamoli”: riprendiamoci i nostri soldi. «E’ giunto il momento, per tutti i cittadini, di sapere qual è la destinazione ed il fine degli investimenti che vengono operati tramite i propri risparmi; è ora che anche nella gestione del risparmio le persone possano agire con consapevolezza ed educazione».

Fonte: www.libreidee.org
7.04.2012


Citazione
Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1984
 

Finalmente. Sono veramente contento. 4 anni fa, forse per primo, proposi su questo sito la stessa cosa. Me ne sono sentite dire di tutti i colori. Ma ho insistito tutte le volte che si presentava l'occasione. Non è un vanto il mio, sia chiaro, ma una ulteriore evidenziazione di questo suggerimento. E' L'UNICA COSA CHE POSSIAMO FARE. se solo il 10/15% degli Italici avessero chiuso il conto l'anno scorso il sistema sarebbe gia' imploso. E invece ci troviamo una banda di massoni , fedeli cagnolini del potere finanziario,a massacrarci 24 ore su 24.


RispondiCitazione
furia78
Eminent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 49
 

Una buona idea ma chi di noi ha veramente il coraggio di intraprendere questa strada? io più volte mi sto scontrando cercando di far capire alla gente che il momento storico che stiamo vivendo non è dei piu rosei... ma purtroppo la gente finche vede verde il suo orticello non muove nemmeno un passo e purtroppo quando arrivera' il giallo i giochi saranno fatti... Guardiamo anche la denuncia dell'avv. Musu chi di noi andra' presso i carabinieri a fare denuncia... Pochi o quasi nessuno, se invece fossimo più uniti forse il risultato sarebbe diverso!!!


RispondiCitazione
Awa
 Awa
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 143
 

Non è importane chiedersi in quanti faranno, l'importante è farlo!

A settembre scorso ho chiuso il c/c, in ufficio ho chiesto di essere pagata con assegno, mi è stato negato, molti operai nelle fabbriche della mia zona hanno fatto lo stesso, ma senza successo.

Quindi, per poter avere l'accredito dello stipendio abbiamo aperto c/c presso banche etiche, statisticamente non sò quanti abbiamo realmente aderito, ma almeno se nè parlato.

"NON CON I MIEI SOLDI!"

http://www.nonconimieisoldi.org/


RispondiCitazione
furia78
Eminent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 49
 

Anch'io ho aperto un conto presso la banca di credito cooperativo della mia zona, perché prima ero un correntista unicredit, ma secondo me comunque non si tratta di passare dagli squali ai pesci rosso ovvero passare dai grandi colossi bancari a quelli più piccoli, per raggiungere l'obiettivo sarebbe necessario estinguere i conti correnti senza trasferirli in altre banche: pero' il nostro attento governo ci ha costretto ad aprirci un conto corrente per il versamento dello stipendio... (l'art 1 costituzione cita l'Italia è una repubblica democratica ma nel frattempo ti obbliga ad aprirti un conto corrente...) Nel frattempo, le banche ti obbligano a comunicare se tu necessiti di una cifra superiore ai mille euro l'uso che ne devi fare... ma se guardiamo il decreto legge a questo proposito cita "i versamenti e i prelievi" sono esclusi e che si è segnalati solo nel momento che si ha un comportamento del tipo tutti i giorni uno si ritira 1000 euro... Che anche li... Alla fine dobbiamo sottostare in una situazione di continuo controllo delle nostre azioni, scelte, idee, di pensiero e quant'altro...


RispondiCitazione
Awa
 Awa
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 143
 

[quote pero' il nostro attento governo ci ha costretto ad aprirci un conto corrente per il versamento dello stipendio... (l'art 1 costituzione cita l'Italia è una repubblica democratica ma nel frattempo ti obbliga ad aprirti un conto corrente...) quote]

Lo sò, infatti il mio obiettivo a settembre era quello di togliere tutto, ma alla nostre pressanti richieste di essere pagati in contanti, hanno risposto picche, abbiamo chiesto assegni, niente da fare.

Per noi "nulla tenenti" il problema non si pone, viviamo di stipendio che al 15 del mese finisce, ci teniamo quelli sul c/c, per qualche eventuale risparmio usiamo il "materasso" o una banca etica!


RispondiCitazione
furia78
Eminent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 49
 

Anch'io ho pensato al materasso per quei pochi centesimi di euro che ti rimangono dopo che hai elargito a destra e a manca... Io credo che noi piccole persone con gli stessi ideali dobbiamo unirci! Oggi per farti un esempio mi sto sgolando spiegando a tutte le persone che la Fornero ha fatto chiudere il sito della Dpl di Modena, tra l'altro un sito alla portata di tutte le persone, e questo dimostra tutto... Nessuno lo sapeva perché se ne guardano bene dal diffondere queste notizie. Posso ribadire solo che l'unione fa la forza e continuare a credere nella speranza che qualcosa possa cambiare in meglio!!


RispondiCitazione
Awa
 Awa
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 143
 

Anch'io ho pensato al materasso per quei pochi centesimi di euro che ti rimangono dopo che hai elargito a destra e a manca... Io credo che noi piccole persone con gli stessi ideali dobbiamo unirci! Oggi per farti un esempio mi sto sgolando spiegando a tutte le persone che la Fornero ha fatto chiudere il sito della Dpl di Modena, tra l'altro un sito alla portata di tutte le persone, e questo dimostra tutto... Nessuno lo sapeva perché se ne guardano bene dal diffondere queste notizie. Posso ribadire solo che l'unione fa la forza e continuare a credere nella speranza che qualcosa possa cambiare in meglio!!

😀 siamo come "Don Chiscotte" contro i mulini a vento!
ci sgoliamo tutti i giorni, speriamo serva a qualcosa.
Oggi mi sono fatta copia e incolla di tutti gli indirizzi email dei senatori della mia regione per inviare "appello dei cittadini italiani per fermare la norma del pareggio di bilancio".
Non serve a niente, ma lo faccio.


RispondiCitazione
furia78
Eminent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 49
 

Anch'io lo voglio fare sara' una dura lotta impari ma almeno possiamo dire di non aver lasciato nulla di intentato...


RispondiCitazione
Condividi: