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Formigoni e la sanità: le mani nella marmellata


paolodegregorio
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- Formigoni e la Sanità: le mani nella marmellata -
di Paolo De Gregorio, 19 luglio 2012
Oggi in Italia i soldi si fanno depredando la cosa pubblica, e il grimaldello che si usa è pagare il potere politico.
Il meccanismo è semplicissimo come il caso Formigoni insegna: Formigoni è Presidente della Regione Lombardia la cui maggior voce di spesa è quella sanitaria, e una parte notevole di quella sanità non è pubblica, ma privata.
La maggior parte di questa sanità “privata” non sarebbe mai esistita e sarebbe fuori mercato o fallita se non contasse sulle famose “convenzioni” con la Regione la cui entità, spesso gonfiata o per prestazioni inesistenti, è stabilita in un rapporto diretto tra politici e imprenditori.
Avendo presente i sostanziosi regali che Formigoni riceveva da Daccò, faccendiere specializzato in sanità al soldo del San Raffaele e di Don Verzè allo scopo di gonfiare i rimborsi regionali dati all’Ospedale, ecco delineato il SISTEMA, valido in tutta Italia, scoperto anche in Abruzzo con l’arresto di Del Turco, probabilmente diffuso in tutta la penisola (in buona parte anche causa del default della Sicilia), a spese della collettività, voce di bilancio che va ad aumentare il nostro gigantesco debito pubblico.
Tale SISTEMA è irriformabile e proseguirebbe anche se si cambiassero o si arrestassero tutti i protagonisti dell’intreccio tra politica e affari.
Vi è una strada maestra, chiara e pulita, che i partiti politici si guardano bene dal percorrere, visto che quasi tutti hanno le mani nella marmellata, che è quella di abolire ogni convenzione con i privati, che sarebbero costretti a vivere di mercato o chiudere. Buona parte chiuderebbe, le strutture e il personale dovrebbero passare a costo zero alla Sanità Pubblica.
Le cose nella loro essenza sono semplici. Questa è l’unica via per togliere le tentazioni e le mani della politica sulla Sanità.
Non fidatevi e non votate quei partiti che non mettono nel loro programma questa nuova regola.
Paolo De Gregorio


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