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Italicum,senato approva legge elettorale.Bagarre in aula


helios
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Italicum, il Senato approva la legge elettorale. Bagarre in Aula, le opposizoni: "Non siamo scemi"
Claudio Paudice, L'Huffington Post
Pubblicato: 27/01/2015 17:29 CET Aggiornato: 13 minuti fa

Passa l'Italicum ma scoppia la bagarre in Aula al Senato. E' il giorno del voto finale sulla legge elettorale approvata con 184 voti favorevoli 66 contrari e 2 astenuti (9 in più del previsto). Al termine delle dichiarazioni di voto, la relatrice del Pd Anna Finocchiaro propone un testo di coordinamento formale dell'Italicum. Le opposizioni sono insorte: secondo M5S, Lega e Sel nel testo proposto dal Pd ci sarebbero modifiche sostanziali aggiunte al testo mai messe in discussione durante i lavori d'Aula: "Ben 23 righe!" urla dai banchi Vito Crimi. Il dilemma è se mandare il testo di nuovo in Commissione oppure espungere le parti che non sono in sintonia con il testo degli emendamenti all'Italicum. Si decide di espungere. La presidente dell'Aula Valeria Fedeli, bersagliata, sospende la seduta per 10 minuti dopo le pressanti richieste delle opposizioni: al rientro in Aula, tutto come prima. Giarrusso, M5S, attacca: "E' un attentato agli organi dello Stato". Anche Roberto Calderoli parla di "colpo di Stato".

Italicum, è il grande giorno. Al Senato ci sono le dichiarazioni di voto e il voto finale sulla legge elettorale, quel "compromesso nobile" come lo ha ribattezzato il capogruppo di Forza Italia Paolo Romani nel suo intervento in Aula e risultato degli accordi tra Partito democratico e Forza Italia. Dopo gli scontri tra maggioranza e opposizione, e tra maggioranza e minoranza Pd, sugli emendamenti Esposito e Finocchiaro, tutto procede secondo le previsioni. Il capogruppo del Pd Luigi Zanda riconosce in Aula di essere in minoranza "sui collegi uninominali, noi come Partito democratico non avremmo nessun problema, ma in questa assemblea siamo in minoranza. Abbiamo tenuto conto della fattibilità parlamentare", ma plaude a un testo "radicalmente migliorato". Romani, dal canto suo, ha dichiarato che quella "di oggi è una pagina storica".

Nel suo intervento ha anche toccato il tema Quirinale ("Ci vuole un alto profilo che sia garante di tutti") e la decadenza di Silvio Berlusconi ("Oggi assente a causa di una decisione indegna di quest'Aula"). Poi gli interventi in dissenso dal loro gruppo, anche questi previsti: quelli di Gotor e del gruppo di senatori che non ha approvato l'emendamento Esposito), Ricchiuti, Mineo, Minzolini, Bonfrisco, D'Ambrosio Lettieri (questi ultimi tre di Forza Italia).

Ma è sull'ultima proposta della relatrice Anna Finocchiaro che le opposizioni sono insorte, quella di un coordinamento formale delle norme contenute nell'Italicum. L'accusa delle opposizioni è che all'interno vi siano norme che, di fatto, modificano il ddl emendato dall'Assemblea e lo correggono. A dare il fuoco alle polveri è il leghista Roberto Calderoli che parla di maxiemendamento. "Rispristinate un emendamento che ieri abbiamo bocciato. Ci sono 23 righe nuove inserite in un articolo neanche toccato dalla legge elettorale. Ritorniamo dopo l'elezione del Presidente della Repubblica con calma in commissione sul coordinamento", tuona Vito Crimi per M5S. "Io mi chiedo se ci prendete per scemi - sbotta la Sel Loredana De Petris - Avevamo chiesto che non ci fossero elementi spuri, alcuni la presidente li ha cambiati, ma ce ne sono altri".

Poi, rivolto alla presidente di turno, Valeria Fedeli: "Lei, presidente, ha solo due strade: espunge tutte le parti estranee che non sono correzioni formali oppure non c'è che mandare il testo di coordinamento in commissione". Fedeli sottolinea l'importanza che non vi siano norme estranee e mette ai voti per alzata di mano, tra le proteste delle opposizioni, la proposta di coordinamento. La protesta però continua. L'Aula viene sospesa da Fedeli che ricorda che è già stato votato dall'Assemblea il no al rinvio del coordinamento in commissione.

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/27/italicum-voto-finale_n_6555466.html?utm_hp_ref=italy


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