NAPOLITANO, LA CARRIERA DI UN TRADITORE
Scritto da Orazio
Un articolo sul nostro amato presidente della repubblica , al dir poco ESPLOSIVO.
Buona lettura
Articolo semplicemente indecente, scritto da chi denigra "l'aborto giuridico chiamata “Costituzione”".
Sia chiaro: Napolitano è il peggiore Presidente che abbiamo mai avuto. Ma prendersela con Concetto Marchesi e affermare che "ebrei erano TUTTI I CAPI DEL III REICH".....solito populismo postfascista.
richiedo il testo dell'articolo.. non riesco ad aprire il link, grazie
ho letto l'articolo, contiene parecchie forzature ma su dati spesso veri e quantomeno "singolari", soprattutto nel fatto di essere stati sempre accuratamente nascosti.
mi stupisce pero' che nell' articolo manchi per "re giorgio" l' illazione (molto diffusa a napoli , e basata certamente su una impressionante somiglianza ) su sue presunte origini " regali" ... 8)
Molto duro l'articolo, ma la sostanza c'è tutta, con qualche inesattezza: il mentore politico di Napolitano non è Giorgio Amendola bensì il padre Giovanni Amendola, liberale massone. Manca la ciliegina sulla torta, forse perchè l'autore non è informato: tutti i personaggi indicati sono marionette al servizio di qualcun altro. Il filo che li lega è la massoneria. Allora le cose diventano piu' chiare. Da segnalare che Renato Mieli, giunto in Italia con le truppe americane, divenne il direttore dell'Unità, il che ha dell'incredibile ma la dice lunga sull'inganno che le masse comuniste del dopoguerra si sono beccate. Cosi' va il mondo.
Molto duro l'articolo, ma la sostanza c'è tutta, con qualche inesattezza: il mentore politico di Napolitano non è Giorgio Amendola bensì il padre Giovanni Amendola, liberale massone. Manca la ciliegina sulla torta, forse perchè l'autore non è informato: tutti i personaggi indicati sono marionette al servizio di qualcun altro. Il filo che li lega è la massoneria. Allora le cose diventano piu' chiare. Da segnalare che Renato Mieli, giunto in Italia con le truppe americane, divenne il direttore dell'Unità, il che ha dell'incredibile ma la dice lunga sull'inganno che le masse comuniste del dopoguerra si sono beccate. Cosi' va il mondo.
Non credo fosse Giovanni Amendola il mentore, bensi il figlio.
Lo dimostra anche questo articolo di Maurizio Blondet:
"GENEALOGIA DI NAPOLITANO
Data: Mercoledì, 10 maggio @ 1740 CDT
Argomento: Italia
DI MAURIZIO BLONDET"
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=2099
Per quanto riguarda Renato Mieli, fu anche co-fondatore dell'Ansa (vecchia agenzia di notizie denominata agenzia Stefani, che a sua volta strinse rapporti di collaborazione con l'agenzia britannica Reuters e con la francese Havas. Quest'ultima, prima agenzia di stampa al mondo all'epoca, in condizione di forte predominio, acquisì il 50% dell'agenzia Stefani nel 1865, oggi chiamata L'Agence France-Presse !!
Torna il cerchio " magico " ?
Nulla cambia, tutto si trasforma .........