Pensioni nel mirino. La CGIL fa solo finta di opporsi?
Non c'è pace per le pensioni ed i pensionati. Insoddisfatti di avere creato un sistema mostruoso che agisce a 67 anni e produce esodati e che ha ridotto a cifre insignificanti le pensioni il Ministro Giovannini torna alla carica con un progetto di riduzione ulteriore motivato da una artificiosa "flessibilità in uscita".
Una idea infame ed oscena basata su una politica di aggressione al sistema pensionistico pubblico. L'idea è ridurre fino quasi a farla scomparire la pensione pubblica.
La Camusso con una lettera al Corriere della Sera mostra di opporsi. Ma può darsi che sia già d'accordo e, come per l'art.18, con la sua astuzia volpino-bertoldesca, parte dal no per giungere al si, oppure a nessuna reale opposizione. E' il solito osceno minuetto del no, non vogliom, no, no, no che poi diventa si.....
http://www.ilsussidiario.net/News/Lavoro/2013/5/14/RIFORMA-PENSIONI-LETTA-Giovannini-flessibilita-in-cambio-di-penalizzazioni/393211/
L'idea è ridurre fino quasi a farla scomparire la pensione pubblica
escluse ovviamente quelle per i funzionari di alto livello, i ministeriali e tutto l'apparato romano 😮
Nel titolo dell'articolo c'è un punto interrogativo di troppo.
e nè i media nè i sindacati parlano del debito di decine di miliardi portato dall'Inpdap (ente pensioni dipendenti pubblici) dove lo Stato non ha versato i contributi per i suoi dipendenti e che adesso affosserà l'Inps.
Nel bilancio dell'Inps ci sono le gestioni separate e il fondo previdenza lavoratori dipendenti (privati) non è in passivo, i suoi conti vanno tenuti separati da quelli dell'Inpdap di cui lo Stato deve ripianare i debiti, senza attingere dal fondo dei lavoratori dipendenti privati, come ha sempre fatto, anche per i lavoratori autonomi a suo tempo passivi e solo ora attivi.
Il sindacato è stato complice nella operazione superinps, in cui sono confluiti nell'inps i debiti inpdap (statali) e enpals (spettacolo), così come prima era confluito l'inpdai (dirigenti azienda) anch'esso con i debiti. Ma non si sognano di inserire l'inpgi (giornalisti) ente attivo.