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Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
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Lo scalpore che ha destato in Italia il caso del ragazzo che, protestando contro Kerry, è stato bloccato con il taser dimostra, una volta di più, che noi italiani siamo molto più disposti a scandalizzarci per i guai altrui che per i nostri. Perché questa arma ad elettrodi che immobilizza con una potente scarica elettrica sarebbe un notevole progresso in Italia. Da noi le forze di polizia hanno delle micidiali armi in dotazione: dalle calibro 9 “para bellum” della polizia ai mitra che vediamo ai posti di blocco in mano a ragazzini appena arruolati nei carabinieri. Lo stesso vale anche per le guardie giurate: perfino la vigilanza delle metropolitane romane sfoggia pistoloni assolutamente inutilizzabili (immaginate una sparatoria tra la folla?).

SI VIS PACEM... - E questa diffusione di armi fa sentire sempre più spesso gli effetti: oltre alle morti assurde ad opera di militari che perdono per un solo attimo il lume della ragione, ci sono quelle accidentali di chi sta giocando con la pistola di papà o quelle, sempre più frequenti, di uomini gelosi che usano quella in dotazione verso l’oggetto del proprio odio e verso se stessi. Per non parlare delle situazioni di grande tensione, quando è difficilissimo mantenere la calma, in cui le forze dell’ordine sono lanciate nella mischia con la loro micidiale dotazione di armi. Nel caso dell’assassinio di Carlo Giuliani (finora unico morto in centinaia di manifestazioni no global in tutto il mondo) perfino la polizia israeliana criticò la durezza dell’Italia che non usava i dolorosi proiettili di gomma ma quelli letali di piombo.
Ma chi è soddisfatto di non vivere negli Stati Uniti dopo aver visto “Bowling a Columbine” il manifesto anti-armi di Michael Moore, dovrebbe sapere che qui da noi, per il porto d’armi sono sufficienti un po’ di file agli sportelli delle poste e una visita medica all’ASL (per verificare soprattutto i requisiti visivi, come per il rinnovo della patente). A meno di non dichiarare esplicitamente che si è pazzi o aver subito condanne definitive superiori a 3 anni (esclusi i reati colposi, quindi se per errore si è uccisa una persona si può riavere il porto d’armi!) si può passare per l’armeria.

FAR WEST - E anche di questo si vedono gli effetti in tutti quegli omicidi in cui i giornali citano pistole “regolarmente denunciate” come se queste non potessero andare in mano a persone con un improvviso raptus. O in mano a sprovveduti come quello che, in un tranquillo paese dell’avellinese, sentendo di notte dei rumori in casa ha estratto la pistola uccidendo la moglie che, per paura, si era nascosta dietro la tenda in camera da letto. A dispetto dell’allarmismo televisivo per l’invasione dei ladri immigrati, è la follia nelle questioni familiari a causare la maggior parte degli omicidi, più di mafia o camorra. Ma quello che veramente non si vuole capire è che ogni qual volta, in un rapina come in una lite, si estrae una pistola, si alza il livello dello scontro e, nella stragrande maggior parte dei casi, a farne le spese è la vittima della violenza e non il suo aggressore. Quindi più che preoccuparsi delle stragi americane gli italiani dovrebbero capire che ormai la strada più malfamata è più sicura della propria camera da letto per cui è ora di frenare gli istinti forcaioli e rendere più difficile la diffusione delle armi.

Marblestone
Fonte: http://giornalettismo.ilcannocchiale.it/
26.09.07


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