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Un’ideologia chiamata Euro

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Rosanna
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Un’ideologia chiamata Euro
Mai gli economisti americani sono stati così concordi come nella critica unanime alla moneta unica, votata a fallire perché priva di fondamenti teorici e perché frutto di volubili giochi politici. Ma se l’euro stesso fosse un’ideologia, intrinsicamente destinata a cadere?
di Benedetta Scotti - 30 dicembre 2014

“L’euro è uno degli esperimenti più eccitanti dell’intera storia monetaria”. Questo l’incipit del report che la Commissione Europea ebbe l’infelice idea di promuovere nel novembre 2009, pochi mesi prima della deflagrazione di quella crisi strutturale dell’Eurozona di cui la crisi finanziaria del 2008 fu soltanto l’innesco. Il report, celebrando il decimo compleanno della moneta unica, confutava le critiche unanimi che gli economisti americani, esponenti di diverse scuole di pensiero, avevano mosso all’Unione Monetaria fin dai primi anni ’90. Se è vero, come ironizzava G.B. Shaw, che gli economisti non raggiungono mai la medesima conclusione, il caso degli accademici americani rappresenta un’eccezione interessante. E se è vero, come la statistica e l’opinione popolare vogliono, che gli economisti non ci azzeccano mai, l’eccezione è doppiamente interessante dal momento che le critiche americane si sono rivelate fondate.

Già nel lontano 1992 Feldstein, economista americano di scuola neoclassica, vaticinava il fallimento di una eventuale moneta unica rifacendosi alla teoria delle Optimal Currency Areas (per gli amici anglofoni OCAs, in italiano Aree Valutarie Ottimali). Secondo tale modello un’area monetaria è ottimale e, dunque, giustificabile solo se i paesi interessati non sono esposti a shock asimmetrici, ovvero se tra essi sussiste un sufficiente livello di integrazione economica, definito secondo tre criteri: la mobilità della forza lavoro, l’intensità degli scambi commerciali e l’affinità delle strutture produttive.

In tempi non sospetti Feldstein, e con lui l’economista liberale-neokeynesiano Paul Krugman, evidenziava come i paesi europei non rispettassero affatto tali criteri, date la bassa mobilità, ascrivibile alle differenze linguistiche e culturali, e la specializzazione delle varie economie in diversi settori produttivi. Oltretutto, notava Feldstein, tale specializzazione si sarebbe accentuata con l’introduzione della moneta unica, acutizzando le differenze intraeuropee, esacerbate, poi, dall’annessione dei paesi dell’est Europa. L’unione monetaria avrebbe dunque rappresentato un “peso economico”, risultante in un maggiore tasso di disoccupazione e in un drammatico abbassamento dei salari durante le fasi recessive. A posteriori, è quanto è accaduto nella periferia dell’Eurozona.

Se il razionale della moneta unica non era da trovarsi nella teoria economica, la genesi dell’euro, secondo gli accademici statunitensi, era da ricercarsi, allora, nella politica. Milton Friedman, padre del monetarismo e anima dell’ultraliberismo, definì l’euro un progetto “elitario, antidemocratico e dirigista”, frutto di una “impostazione non realistica” volta al raggiungimento dell’unione politica al fine di scongiurare ogni bellicismo tra Francia e Germania. Non realistica perché sganciata dalla scienza economica (il cui realismo è tutto da dimostrare, ma questa è un’altra storia) e perché irrispettosa della sopracitata Teoria delle OCAs.

I fautori del progetto europeista si sono sempre difesi asserendo che proprio l’implementazione della moneta unica avrebbe portato quell’integrazione economica che all’Europa mancava ex ante. A questo proposito Eichengreen, economista di Berkeley, afferma che l’Unione Monetaria è stato infatti concepita per incentivare le famigerate riforme strutturali, relative in particolare al mercato del lavoro, giudicato da sempre troppo “rigido” e prodigo di garanzie rispetto a quello statunitense. In altre parole, l’euro sarebbe stato il cavallo di Troia impiegato dalle forze liberalizzatrici di matrice anglosassone, tanto in voga durante gli anni Ottanta, per insediarsi saldamente nel Vecchio Continente, forzando riforme sciagurate ma edulcorate dalla propaganda in favore di un’Europa solidale e politicamente unita. Da questo punto di vista il movente politico servirebbe a giustificare e a rendere accettabile un movente tendenziosamente ideologico.

De facto, lo stesso federalismo europeista ha manifestato negli ultimi anni tutta la sua carica ideologica, invocando integrazione e cessioni di sovranità a tutti i costi per salvare la moneta unica e dimostrando una totale cecità (dai connotati, appunto, ideologici) nei confronti dei particolarismi nazionali. Se l’euro fallirà non sarà solamente perché privo di fondamenti teorici o perché frutto di contigenti giochi politici, come predetto dagli economisti americani, ma perché ideologico e, dunque, intrinsicamente caduco.

http://www.lintellettualedissidente.it/economia/unideologia-chiamata-euro/


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AlbertoConti
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Un’ideologia chiamata Euro

.... In altre parole, l’euro sarebbe stato il cavallo di Troia impiegato dalle forze liberalizzatrici di matrice anglosassone, tanto in voga durante gli anni Ottanta, per insediarsi saldamente nel Vecchio Continente, forzando riforme sciagurate ma edulcorate dalla propaganda in favore di un’Europa solidale e politicamente unita. Da questo punto di vista il movente politico servirebbe a giustificare e a rendere accettabile un movente tendenziosamente ideologico.

.... finalmente ci siamo arrivati, è questo il punto.

Ora c'è da chiedersi perchè c'è voluto tanto a capirlo.
Forse perchè apparentemente abbiamo fatto (noi europei) tutto da soli, in particolare la strana coppia Mitterand - Kohl, in tempi in cui non si sospettava il predominio assoluto della finanza sulla politica. Questi personaggi sembravano ancora "capi di Stato" degni di rispetto.

Ma il motivo principale resta l'ignoranza diffusa a tutti i livelli (tranne quelli finanziari) del significato vero di moneta, quello ampio che comprende le regole (dogmi) d'uso della moneta stessa, chiaramente espresse da Maastricht in poi. Se l'euro è il cavallo di Troia, il lobbismo è la task-force nascosta nella pancia del cavallo di legno. La timidezza con cui ancor oggi si critica questa prassi la dice lunga sulla potenza devastatrice delle menti da parte dell'ideologia eurista, veicolata e imposta (su commissione USA) dagli eurofanatici d'ogni tempo, passato e presente.


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Anonymous
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Ricercare nel passato chi, come, quando, dove dell'Europa? a mio avviso è perdere tempo prezioso (data la velocità della storia).

Ciò che è essenziale capire è che i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, americani, cinesi, indiani, brasiliani, per una nuova ridefinizione dei mercati...

Bisogna partire da questo fatto per impostare una lotta per la difesa delle condizioni di vita dei giovani e dei lavoratori.
L' unica strada di classe non può che essere internazionalistica, serve un sindacato europeo che unifichi e generalizzi le lotte che ci sono e ci saranno, primo passo pratico rivoluzionario.


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spadaccinonero
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Ricercare nel passato chi, come, quando, dove dell'Europa? a mio avviso è perdere tempo prezioso (data la velocità della storia).

Ciò che è essenziale capire è che i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, americani, cinesi, indiani, brasiliani, per una nuova ridefinizione dei mercati...

Bisogna partire da questo fatto per impostare una lotta per la difesa delle condizioni di vita dei giovani e dei lavoratori.
L' unica strada di classe non può che essere internazionalistica, serve un sindacato europeo che unifichi e generalizzi le lotte che ci sono e ci saranno, primo passo pratico rivoluzionario.

bab

tutte le volte che scrivi queste stronzate eludi con costanza ciò che ti contesto

SPIEGAMI PERCHé L'EU PERMETTE ALLE MERCI DA CONCORRENZA SLEALE DI ENTRARE QUI LIBERAMENTE

il tuo ragionamento (se si può definire tale) è ASSURDO e rasenta la stupidità

L'EU è un progetto per farci mangiare dai paesi emegenti non per contrastarli

vai a sparare le tue stronzate nel tuo club di fanatici ma non qui


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Rosanna
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Un’ideologia chiamata Euro

.... In altre parole, l’euro sarebbe stato il cavallo di Troia impiegato dalle forze liberalizzatrici di matrice anglosassone, tanto in voga durante gli anni Ottanta, per insediarsi saldamente nel Vecchio Continente, forzando riforme sciagurate ma edulcorate dalla propaganda in favore di un’Europa solidale e politicamente unita. Da questo punto di vista il movente politico servirebbe a giustificare e a rendere accettabile un movente tendenziosamente ideologico.

.... finalmente ci siamo arrivati, è questo il punto.

Ora c'è da chiedersi perchè c'è voluto tanto a capirlo.
Forse perchè apparentemente abbiamo fatto (noi europei) tutto da soli, in particolare la strana coppia Mitterand - Kohl, in tempi in cui non si sospettava il predominio assoluto della finanza sulla politica. Questi personaggi sembravano ancora "capi di Stato" degni di rispetto.

Ma il motivo principale resta l'ignoranza diffusa a tutti i livelli (tranne quelli finanziari) del significato vero di moneta, quello ampio che comprende le regole (dogmi) d'uso della moneta stessa, chiaramente espresse da Maastricht in poi. Se l'euro è il cavallo di Troia, il lobbismo è la task-force nascosta nella pancia del cavallo di legno. La timidezza con cui ancor oggi si critica questa prassi la dice lunga sulla potenza devastatrice delle menti da parte dell'ideologia eurista, veicolata e imposta (su commissione USA) dagli eurofanatici d'ogni tempo, passato e presente.

Come dice Marx, l'ideologia della classe dominante diventa l'ideologia comune, dunque tutta la classe dirigente, destra e sinistra europea hanno contribuito a sostenere questo inganno ai danni del popolo.

Il cavallo di Troika poi ha permesso alle menti devastatrici di commettere il misfatto, anche perché l'ignoranza diffusa sulle norme economiche è gigantesca.

A scuola si fa di tutto, anche religione, tranne che economia, se non in poche eccezioni, e poi l'economia dominante a livello universitario è quella bocconiana, dunque neoliberista.

Questo ci è voluto.


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Giovina
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Nella istruzione italiana, almeno secondo i protocolli emanati, tutto e' "dominante".


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AlbertoConti
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...... Questo ci è voluto.

Bene, adesso il nostro compito è quello di sviluppare questa analisi di realtà e divulgarla, indicando all'incazzatura popolare qual'è il vero nemico, per orientarla costruttivamente.

Buon 2015 alle persone di buona volontà. 😉


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Rosanna
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...... Questo ci è voluto.

Bene, adesso il nostro compito è quello di sviluppare questa analisi di realtà e divulgarla, indicando all'incazzatura popolare qual'è il vero nemico, per orientarla costruttivamente.

Buon 2015 alle persone di buona volontà. 😉

Buon 2015 a te e a tutti gli amici di ComeDonChisciotte !!


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Giovina
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E ci credo che poi chi e' ritenuto suscettibile di essere solo indirizzato viene giudicato sempre un bue, un asino, un cretino, un c..........


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MarioG
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Ricercare nel passato chi, come, quando, dove dell'Europa? a mio avviso è perdere tempo prezioso (data la velocità della storia).

Ciò che è essenziale capire è che i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, americani, cinesi, indiani, brasiliani, per una nuova ridefinizione dei mercati...

Bisogna partire da questo fatto per impostare una lotta per la difesa delle condizioni di vita dei giovani e dei lavoratori.
L' unica strada di classe non può che essere internazionalistica, serve un sindacato europeo che unifichi e generalizzi le lotte che ci sono e ci saranno, primo passo pratico rivoluzionario.

bab

tutte le volte che scrivi queste stronzate eludi con costanza ciò che ti contesto

SPIEGAMI PERCHé L'EU PERMETTE ALLE MERCI DA CONCORRENZA SLEALE DI ENTRARE QUI LIBERAMENTE

il tuo ragionamento (se si può definire tale) è ASSURDO e rasenta la stupidità

L'EU è un progetto per farci mangiare dai paesi emegenti non per contrastarli

vai a sparare le tue stronzate nel tuo club di fanatici ma non qui

Quando ho letto:

" i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, "

ho pensato: ecco ci risiamo, ha capito tutto a rovescio. Magari per una maldigerita impostazione ideologica. Fortuna che a seguire ho letto la sua replica che mi risparmia la fatica di rispondere.


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Anonymous
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L'Euro non è un'ideologia, ma è la forza dell' Imperialismo europeo.
Che fare?
Lottare, impegnarsi per un'altra politica,una politica comunista!
Attraverso la conoscenza delle tendenze profonde che muovono la società capitalistica e attraverso una salda organizzazione internazionalistica è possibile non rimanere a leggere e osservare passivamente, si può essere protagonisti del proprio tempo, in una battaglia per una società superiore: la società comunista.


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spadaccinonero
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L'Euro non è un'ideologia, ma è la forza dell' Imperialismo europeo.
Che fare?
Lottare, impegnarsi per un'altra politica,una politica comunista!
Attraverso la conoscenza delle tendenze profonde che muovono la società capitalistica e attraverso una salda organizzazione internazionalistica è possibile non rimanere a leggere e osservare passivamente, si può essere protagonisti del proprio tempo, in una battaglia per una società superiore: la società comunista.

l'euro è la forza dell'imperialismo anglo americano
smettila di scrivere amenità soprattutto quando non rispondi a chi ti contesta


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spadaccinonero
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Ricercare nel passato chi, come, quando, dove dell'Europa? a mio avviso è perdere tempo prezioso (data la velocità della storia).

Ciò che è essenziale capire è che i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, americani, cinesi, indiani, brasiliani, per una nuova ridefinizione dei mercati...

Bisogna partire da questo fatto per impostare una lotta per la difesa delle condizioni di vita dei giovani e dei lavoratori.
L' unica strada di classe non può che essere internazionalistica, serve un sindacato europeo che unifichi e generalizzi le lotte che ci sono e ci saranno, primo passo pratico rivoluzionario.

bab

tutte le volte che scrivi queste stronzate eludi con costanza ciò che ti contesto

SPIEGAMI PERCHé L'EU PERMETTE ALLE MERCI DA CONCORRENZA SLEALE DI ENTRARE QUI LIBERAMENTE

il tuo ragionamento (se si può definire tale) è ASSURDO e rasenta la stupidità

L'EU è un progetto per farci mangiare dai paesi emegenti non per contrastarli

vai a sparare le tue stronzate nel tuo club di fanatici ma non qui

Quando ho letto:

" i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, "

ho pensato: ecco ci risiamo, ha capito tutto a rovescio. Magari per una maldigerita impostazione ideologica. Fortuna che a seguire ho letto la sua replica che mi risparmia la fatica di rispondere.

nell'assurdo fanatismo di quelli di lotta comunista :
-se torniamo alle monete nazionali è massacro sociale
- l'euro è un'arma contro la Nazioni emergenti e quindi uno strumento di imperialismo

non si rendono nemmeno conto che si contraddicono

bab sei pregato di smetterla con la tua propaganda

mi chiedo come gli admin non intervengano in questi casi


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MarioG
Famed Member
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Ricercare nel passato chi, come, quando, dove dell'Europa? a mio avviso è perdere tempo prezioso (data la velocità della storia).

Ciò che è essenziale capire è che i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, americani, cinesi, indiani, brasiliani, per una nuova ridefinizione dei mercati...

Bisogna partire da questo fatto per impostare una lotta per la difesa delle condizioni di vita dei giovani e dei lavoratori.
L' unica strada di classe non può che essere internazionalistica, serve un sindacato europeo che unifichi e generalizzi le lotte che ci sono e ci saranno, primo passo pratico rivoluzionario.

bab

tutte le volte che scrivi queste stronzate eludi con costanza ciò che ti contesto

SPIEGAMI PERCHé L'EU PERMETTE ALLE MERCI DA CONCORRENZA SLEALE DI ENTRARE QUI LIBERAMENTE

il tuo ragionamento (se si può definire tale) è ASSURDO e rasenta la stupidità

L'EU è un progetto per farci mangiare dai paesi emegenti non per contrastarli

vai a sparare le tue stronzate nel tuo club di fanatici ma non qui

Quando ho letto:

" i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, "

ho pensato: ecco ci risiamo, ha capito tutto a rovescio. Magari per una maldigerita impostazione ideologica. Fortuna che a seguire ho letto la sua replica che mi risparmia la fatica di rispondere.

nell'assurdo fanatismo di quelli di lotta comunista :
-se torniamo alle monete nazionali è massacro sociale
- l'euro è un'arma contro la Nazioni emergenti e quindi uno strumento di imperialismo

non si rendono nemmeno conto che si contraddicono

bab sei pregato di smetterla con la tua propaganda

mi chiedo come gli admin non intervengano in questi casi

Riguardo alla propaganda, non penso che vada oltre il diritto di opinione. Ognuno poi la valuti per conto suo. Assolutamente deprecabile sarebbe un intervento 'regolatorio' degli amministratori


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spadaccinonero
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Ricercare nel passato chi, come, quando, dove dell'Europa? a mio avviso è perdere tempo prezioso (data la velocità della storia).

Ciò che è essenziale capire è che i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, americani, cinesi, indiani, brasiliani, per una nuova ridefinizione dei mercati...

Bisogna partire da questo fatto per impostare una lotta per la difesa delle condizioni di vita dei giovani e dei lavoratori.
L' unica strada di classe non può che essere internazionalistica, serve un sindacato europeo che unifichi e generalizzi le lotte che ci sono e ci saranno, primo passo pratico rivoluzionario.

bab

tutte le volte che scrivi queste stronzate eludi con costanza ciò che ti contesto

SPIEGAMI PERCHé L'EU PERMETTE ALLE MERCI DA CONCORRENZA SLEALE DI ENTRARE QUI LIBERAMENTE

il tuo ragionamento (se si può definire tale) è ASSURDO e rasenta la stupidità

L'EU è un progetto per farci mangiare dai paesi emegenti non per contrastarli

vai a sparare le tue stronzate nel tuo club di fanatici ma non qui

Quando ho letto:

" i gruppi capitalistici del Vecchio continente si sono uniti nell'imperialismo europeo per battersi contro gli altri predoni, "

ho pensato: ecco ci risiamo, ha capito tutto a rovescio. Magari per una maldigerita impostazione ideologica. Fortuna che a seguire ho letto la sua replica che mi risparmia la fatica di rispondere.

nell'assurdo fanatismo di quelli di lotta comunista :
-se torniamo alle monete nazionali è massacro sociale
- l'euro è un'arma contro la Nazioni emergenti e quindi uno strumento di imperialismo

non si rendono nemmeno conto che si contraddicono

bab sei pregato di smetterla con la tua propaganda

mi chiedo come gli admin non intervengano in questi casi

Riguardo alla propaganda, non penso che vada oltre il diritto di opinione. Ognuno poi la valuti per conto suo. Assolutamente deprecabile sarebbe un intervento 'regolatorio' degli amministratori

qui non si tratta di opinioni
qui si stanno regolarmente propagandando stupidaggini

che è tutt'altra cosa...


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