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Affoga, con la “public option”, il mito di Obama


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Che cos’è il capitalismo? per averne un quadro cartesianamente chiaro e distinto, possiamo soffermare l’attenzione sulla figura di Barak Obama e sull’interpretazione che si puo’ dare di lui alla luce dei due fatti recenti che lo rendono significativo: in politica estera l’impossibilità di ritirarsi dall’Afghanistan e in politica interna il deciso affondamento della public option ( http://healthcare.change.org/blog/view/what_is_the_public_option ) che nonostante Obama abbia messo in campo tutto cio’ che al popolo americano pareva “il meglio possibile”, non è andata in porto.

Sulla politica estera, possiamo cercare di comprendere che le lobbies della casta militare, dell’industria militare e delle compagnie di sussidio militare e civile privato, spesso di proprieta’ di membri del congresso o addirittura del governo, come la Hallyburton che era di Rumsfeld, sono veramente forti. Potenti e numerose.

Inoltre si deve dire che in epoca di crisi una guerra è oggettivamente un “ammortizzatore sociale”: quando le aziende disoccupano, la guerra occupa. Un lavoro ad alto rischio, ma neppure sottopagato (anche se Blondet non la pensa così).
Michael Moore ha scritto un’accorata lettera ( http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=20401&highlight=moore ) a Barak Obama affinchè si ritiri dall’Afghanistan. Gli ha messo sulla coscienza milioni di individui giovani, afroamericani che lo hanno votato pieni di speranza e che lui, con la scelta (che poi ha fatto) di continuare il conflitto in Afghanistan ha reso una generazione di cinici disillusi.

Personalmente, penso che il fallimento piu’ immenso che Obama ha portato a casa finora sia “la riforma sanitaria” ( http://www.ecodibergamo.it/stories/apcom/107137_usa_sanit_addio_public_option_ecco_come_sar_la_riforma/) che in USA determina uno stato di cose che definirei, secondo i miei parametri da occidentale, incivile e che lui non è riuscito a migliorare nella sostanza, anche se il numero di persone che potra’ essere ora raggiunto dall’assistenza sanitaria sale a trenta milioni, ma non a 47 come Obama prometteva e la “public option” se n’è tranquillamente andata affanculo.
Cercherò di spiegarvi brevemente perchè la riforma di Obama, nonostante questa cifra di 30 milioni non sia male, è stata un fallimento totale sul piano politico.

“Public Option” è l’abbreviazione di “Public Health Insurance Option” e definisce il progetto dell’istituzione di una compagnia assicurativa pubblica che, attuando prezzi per le polizze piu bassi, avrebbe costretto le compagnie private ad abbassare i loro prezzi e, soprattutto, a rendere le loro condizioni piu’ vantaggiose per gli utenti.

Una scelta che economicamente potrebbe definirsi “keynesiana”, da “New Deal”: in epoca di grande crisi strutturale del capitalismo, lo stato interviene per arginare la disperazione sociale e le sue conseguenze, in un contesto oltretutto dove, non essendo rispettato il diritto alla salute, perchè ce l’hai solo e soltanto se paghi, il tessuto sociale è già critico a prescindere dalla crisi.

Il grosso problema è emerso quando ad essere colpita è stata la “middle class” (i marginali in tutti questi anni sono morti in silenzio sulle barelle fuori dagli ospedali senza rompere i coglioni, a parte quei pochissimi che usufuruivano della magra assistenza pubblica per i poveri) perchè la crisi economica, la cui causa sono soprattutto le pessime attività di banche e assicurazioni in questi anni, ha messo in ginocchio soprattutto questa classe sociale, prima considerata “il cuore economico” dell’America . Infatti  non è  tanto in discussione il costo (elevato) delle compagnie assicurative private: una famiglia di genitori occupati puo’ permettersela (i disoccupati no, ovvio). Il problema sono gli imprevisti, che coerentemente al loro vocabolo, causano per alcuni vere e proprie disgrazie, facendo perdere alle famiglie le case e dichiarare bancarotta (in USA anche le persone fisiche possono farlo).

Nel senso che la crisi economica ha reso le assicurazioni ancora piu’ avide: essendo scoperte come credito, di mettere soldi per curare la gente ci pensano il meno possibile.

Se vi diagnosticano un intervento costoso le compagnie fanno di tutto per rifiutarlo, accampando motivi come per esempio: “intervento ancora in fase sperimentale” e lo rifiutano. A quel punto i soggetti si rivolgono alla magistratura, ma ci sono tempi tecnici molto lunghi inoltre non dobbiamo dimenticare che negli states le cariche della magistratura sono elettive come quelle dei deputati del congresso e questo rende di fatto la magistratura dipendente dalla politica ed asservita agli stessi interessi cui si asserve il partito di appartenenza.

Quindi, senza parlare di quelli che l’assicurazione non ce l’hanno, che vengono “depositati” fuori dagli ospedali appena rimediata alla brutto dio l’urgenza, anche coloro che hanno l’assicurazione possono incorrere a tali prese per il culo, ad esempio se avete un tumore possono andare a spulciare la vostra storia clinica e se da giovani avete avuto una candida albicans e vi siete dimenticati di dichiararlo all’assicurazione, questa se lo viene a sapere (fanno vere e proprie indagini sui soggetti) rifiuta intervento e chemioterapia perchè voi avete “omesso” una dichiarazione che improvvisamente diviene essenziale per ottenere cio’ di cui avete bisogno nel presente. E vi viene negato.

E hanno sempre la meglio le compagnie. Quello che scrivo l’ho appreso dal film “SickO” di M. Moore ( http://www.cloroalclero.com/?p=3066 ) di cui ho già parlato.

Obama, dopo quella che i giornali americani hanno definito un’estenuante campagna di persuasione, monopolizzando i media coi suoi discorsi e cercando di persuadere i membri del congresso che potevano essere persuasi, ha ottenuto quanto segue :

-SUSSIDI FISCALI A COLORO che hanno difficoltà a comprarsi l’assicurazione (che sarà obbligatoria per legge)

basta. Le compagnie assicurative dunque abbasseranno i prezzi delle polizze, ma a spese dei contribuenti. I soldi dello stato andranno nelle tasche loro, anziche creare una buona, competitiva compagnia pubblica. Una vittoria ancora piu’ assurda di quello stesso sistema impunito che ha messo in ginocchio l’occidente.

Diciamo che il punto fondamentale, che è quello che provoca il piu’ grosso dolore nella societa’ americana e cioè il fatto di consentire alle compagnie di rifiutare cure per mali precedentemente diagnosticati per ora è in discussione, perchè il governo Obama intenderebbe mettere dei vincoli. Cosi sembra. Almeno…

Hanno insegnato al popolo americano come andare contro se stesso. E l’hanno fatto repubblicani e democratici insieme. Il bipolarismo politico è la morte della democrazia.

Qui un sito americano ( http://bearcreekledger.com/page/2/ ) perfettamente repubblicano, nazionalista, militarista e neoconservatore. Una sintesi dei “valori che rendono orgogliosi i veri americani”: essere l’asse del bene, castigare i terroristi, rivendicare l’identità americana contro l’identità muslim-terrorista e giapponese (ebbene sì), esaltare i “loro ragazzi” nell’esercito e criticare continuamente Obama per le sue “tentazioni socialiste” che vorrebbe imporre con “porcherie” come la “public option” al loro paese. E, cari lettori, quando l’ho letto e quando ho visto i manifesti dei republicans che rigettavano la public option perchè “comunista” ho pensato che anche lì, in quanto a lavaggio del cervello mediatico, sono messi bene.

Fonte: www.cloroalclero.com
Link: http://www.cloroalclero.com/?p=3144>
26.12.2009


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