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Ancora oggi non sappiamo perché!


Eshin
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 3620
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Fuori dal coro: io difendo Giulietto Chiesa. E la libertà di opinione.

Giulietto Chiesa è stato liberato, grazie anche all’intervento esemplare dell’ambasciatore italiano Marco Clemente. E ne siamo naturalmente tutti felici. La vicenda però resta molto grave, davvero inquietante.

L’Estonia è un Paese membro dell’Unione europea, la quale ha come noto tanti difetti, ma perlomeno stabilisce standard comuni ed esclude espulsioni di cittadini Ue. In questo caso l’Estonia ha impunemente violato le norme che dovrebbe rispettare e che tutti gli altri rispettano. Non solo: sono trascorsi tre giorni dall’arresto e ancora oggi non sappiamo perché Giulietto Chiesa sia stato fermato ed espulso.

E questo rende ancor più sconcertante l’episodio: da quando è possibile in un Paese democratico europeo arrestare ed espellere cittadini senza esternare un capo di accusa? E se davvero Giulietto Chiesa avesse violato le leggi estoni – ipotesi che mi sembra assai remota – avrebbe dovuto essere processato. E invece, silenzio. Anzi, come fanno i regimi totalitari, espulsione nel silenzio.

Nel silenzio conta il messaggio implicito. Il governo estone ha voluto punire una voce libera, un giornalista che sull’Ucraina non ha assecondato la linea filoamericana che unisce tutti i media mainstream e che continua a dare spazio anche all’altra verità ovvero quella dei russi. Insomma, un giornalista che si presenta a volto scoperto e che fa il proprio mestiere.

Personalmente non posso che esternare tutta la mia convinta solidarietà a Giulietto Chiesa, che nella mia carriera ho incontrato solo due volte: una quindicina di anni fa durante un servizio (lui lavorava per La Stampa, io per il Giornale) e venerdì scorso quando la sua webtv PandoraTv mi ha invitato a partecipare a un convegno internazionale alla Camera dei Deputati.

Apparteniamo, ideologicamente e culturalmente, a due mondi diversi, e non posso certo dire che tutte le opinioni di Giulietto coincidono con le mie. Ma su certi temi, come l’Ucraina, sì. Come ho spiegato al convegno (vedi anche qui) , sono convinto che oggi la differenza non sia più tra destra e sinistra, ma tra chi ha capito come si governa il mondo ed è preoccupato per il destino della democrazia, dello stato di diritto e della libertà e chi continua ad accontentarsi di verità formali e di una democrazia che assomiglia sempre più a un reality.

In questo senso, Giulietto ed io condividiamo lo stesso disincanto e la stessa passione civica, ben diversa dalla significativa indifferenza mostrata da quasi tutta la stampa italiana e dal mondo politico, quando si è appreso dell’arresto.

Sì, l’hanno data la notizia, ma con sufficienza; perché riguardava un giornalista fuori dagli schemi e dunque non meritava maggior attenzione. Hanno anteposto il giudizio – anzi, il pre-giudizio sull’uomo – alla doverosa denuncia della decisione inaccettabile e chiaramente intimidatoria del governo estone.

Il conformismo di comodo ha prevalso un’altra volta. Un conformismo a cui mai potrei associarmi.

Per questo difendo con forza e convinzione Giulietto Chiesa.

http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/12/17/fuori-dal-coro-io-difendo-giulietto-chiesa-e-la-liberta-di-opinione/


Citazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 16537
 

anocra oggi non sappiamo il perchè per un semplice motivo.
Non si conoscono e non ci dicono le ragioni che ha avuto l'Estonia per arrestare Chiesa.
La Farnesina ne saprà qualcosa? deve essere un segreto perchè non ci viene detto da nessuno.


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Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1984
 

Invece per i giornalisti turchi arrestati si è scatenata una cagnara incredibile......


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cdcuser
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 555
 

Informazioni vere per recuperare buone relazioni
di Giulietto Chiesa.

Il destino (per meglio dire le circostanze della situazione politica internazionale) ha voluto che la mia collaborazione con La Voce della Russia cominciasse con il mio "arresto" in Estonia.

Coincidenza fortuita ma piena di significato perchè, a quanto risulta ufficiosamente, io sono stato espulso dall'Estonia in qualità di persona che espone il punto di vista della Russia e come tale costituisce un pericolo per la sicurezza nazionale dello stato estone.

Questa affermazione, avvenuta a mezzo stampa ieri, è molto importante, perchè dice subito che loro stessi sono consapevoli di aver commesso una violazione grave delle norme europee. In quella frase è scritto che io non posso stare sul territorio dell'Estonia, sebbene io sia un cittadino europeo, perchè ho delle idee che non coincidono con le idee del governo estone. Questo però è vietato rigorosamente dalle norme europee: perchè come cittadino europeo ho diritto a esprimere il mio punto di vista, ho diritto a stare in qualunque parte dell'Europa senza chiedere il permesso a nessuno e, aggravante ulteriore, sono un giornalista, quindi a maggior ragione ho diritto a esprimere le mie idee in forma scritta, o televisiva.

Io comincio a collaborare con La Voce della Russia non perchè espongo le posizioni della Russia, al contrario, io espongo le mie posizioni personali, che sono quelle di un cittadino europeo che ritiene che con la Russia si deve lavorare e si deve discutere, ma non si deve fare nessun tipo di guerra. Questo tipo di rapporto non fa parte di una sana partecipazione alla vita internazionale. Soprattutto io faccio questo lavoro perchè difendo le posizioni dell'Europa e ritengo che l'interesse dell'Europa è proprio quello di avere un buon rapporto strategico di cooperazione con la Russia, che tra l'altro è quello che è già accaduto. Da decenni ormai, l'Italia e l'Europa hanno con la Russia e prima con l'Unione Sovietica rapporti proddutivi efficaci e utili.

Io concepisco il mio lavoro e questo lavoro che comincio ora come collaboratore di un organo di stampa russo con questo spirito. Io faccio il giornalista, il mio compito è dare delle buone informazioni: verificate, corrette, attendibili. Se sono difficili da spiegare, dare la mia interpretazione dei fatti. Nessuno mi ha chiesto, entrando in questo lavoro, di uniformare le mie posizioni a quelle di altri. Io dirò sempre, con grande franchezza, quello che penso, perchè ritengo che sia il modo migliore per avere degli interlocutori. Un altro interlocutore, chiunque esso sia: un paese, un collega, uno stato, ha la sua storia, i suoi principi, la sua politica e le sue motivazioni. E' ovvio che non c'è indentità, ma non c'è mai identità. C'è diversità che può essere grande, grandissima, o piccola. Questo è uno strumento che può favorire l'avvicinamento delle posizioni e comunque la chiarificazione delle differenze.

Metto al servizio di questa operazione la mia conoscenza del pubblico occidentale, di quello italiano nel caso specifico. Perchè per parlare con questo pubblico bisogna sapere quali sono gli orientamenti, la psicologia, il senso del tempo e dello spazio che ogni popolo ha. Siccome ogni popolo ha un senso del tempo e dello spazio diverso è importante che l'interprete di questa comunicazione conosca queste differenze. Io grazie alla mia esperienza le conosco e come tale le metto a disposizione di questo lavoro.

Quindi, l'accusa del governo estone è, tra le altre cose, molto malfondata. Io non sono qui per esprimere il punto di vista russo e come tale per rappresentare un pericolo o una minaccia per la sicurezza nazionale di nessuno. Al contrario, questo lavoro è la condizione per eliminare ogni minaccia, ogni ostilità, ogni atteggiamento di incomprensione. I signori del governo estone che hanno preso questa decisione hanno rivelato involontariamente un sentimento ostile che hanno riflesso su di me. Tuttavia questo sentimento ostile però non c'è dentro di me e non c'è nel lavoro che io farò insieme a La Voce della Russia.

Fonte: http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=113700&typeb=0&Informazioni-vere-per-recuperare-buone-relazioni


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