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Canone tv, scontro Rai-Sky sugli evasori


helios
Illustrious Member
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17/01/2014 - nella battaglia anche il nodo di programmi criptati
Canone tv, scontro Rai-Sky
sugli evasori
Viale Mazzini ai rivali: dateci i nomi dei vostri abbonati.
Ma la risposta è no: non violeremo la privacy dei clienti

Nella guerra ancora aperta del criptaggio dei programmi di punta Rai sulla piattaforma satellitare di Sky, l’ultima battaglia si gioca sul do ut des proposto al colosso di Rupert Murdoch dal dg di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi. Pronto da «domani mattina» a interrompere l’oscuramento delle trasmissioni della Tv pubblica «a patto che la pay tv ci sostenga» nella «battaglia di civiltà» contro «chi inganna noi e il Fisco evadendo il canone».

Un patto di non belligeranza, insomma, che ha acceso i riflettori sulla banca dati dei 4,76 milioni di abbonati (a giungo 2013). Tra loro, secondo uno studio riservato della Rai, si anniderebbe un 25% di evasori (circa un milione 190mila soggetti) del canone Rai che Viale Mazzini vorrebbe stanare con l’aiuto dell’emittente satellitare per recuperare tra i 120 e i 130 milioni di gettito. Proposta cestinata e respinta al mittente: «Sky non violerà mai la privacy dei propri abbonati. La richiesta della Rai di avere accesso alle informazioni sensibili degli abbonati Sky per verificare il pagamento del canone è quindi irricevibile». Non solo. «È inoltre a dir poco sorprendente – prosegue il j’accuse della tv di Murdoch – che questa richiesta sia la condizione per porre fine ai criptaggi dei programmi Rai sui decoder Sky, visto che già due sentenze, del Tar del Lazio (del 2012) e del Consiglio di Stato (del 2013), hanno ribadito che l’azienda televisiva di servizio pubblico deve rispettare il principio di universalità, di neutralità tecnologica e di non discriminazione».

Fonti Rai precisano, tuttavia, a La Stampa la posizione di Viale Mazzini: «Nessuna violazione della privacy. Noi non chiediamo di accedere alla banca dati degli abbonati Sky. Ma, ricordando che il canone Rai è una tassa che si paga per il solo fatto di possedere un televisore, a Sky chiediamo non di aiutare la Rai, ma di verificare se, tra i loro abbonati, ci sono situazioni fuori legge. In caso affermativo non dovrebbero certo venire a dirlo a noi». E allora a chi? Direttamente al Fisco denunciando i propri clienti? «Riteniamo – concludono da Viale Mazzini – che da parte di Sky sarebbe corretto esercitare, per lo meno, una sorta di moral suasion sugli abbonati che non dovessero risultare in regola con il canone».

Ma se la Rai prova ad edulcorare il senso della proposta di Gubitosi, la questione non tarda ad esplodere oltre i cancelli di Viale Mazzini, diventando subito un caso politico. «Mi auguro che non sia vero, perché se la richiesta della Rai fosse confermata, non ci sarebbe neppure bisogno di un nostro intervento – mette in chiaro il segretario della commissione di Vigilanza, in quota Pd, Michele Anzaldi –. Contro quella che si prefigurerebbe come l’istituzione di una sorta di lista di proscrizione interverrebbe direttamente il garante della Privacy». Il collega di partito Ernesto Magorno, ha già annunciato l’invio di una lettera al presidente Antonello Soro. «Paradossalmente la questione andrebbe ribaltata. E’ Sky che sarebbe legittimata a dire alla Rai: visto che il criptaggio è illegittimo, smettetela di oscurare i vostri programmi e io non vi chiedo i danni – ironizza Anzaldi –.A Viale Mazzini dovrebbero farsi un esame di coscienza e chiedersi come mai la gente fa la fila per abbonarsi a Sky mentre il canone Rai è considerato la tassa più odiata dagli italiani

http://www.lastampa.it/2014/01/17/italia/cronache/canone-tv-scontro-raisky-sugli-evasori-pkcnpQ9bjupW5TDdVCI0nO/pagina.html


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