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C'é ancora qualcuno al volante ?

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Primadellesabbie
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Immaginiamo solo per ipotesi, ma si tratta di qualcosa di più di un'ipotesi, che i profondi e a volte drammatici cambiamenti, via via avvenuti nella struttura socio economica della Società Occidentale a partire dalla metà del '700, siano stati indotti da poteri e forze molto efficaci. Forze esercitate anche per mezzo di strutture, associazioni di uomini spesso influenti, presenti e attive da tempi immemorabili la cui azione si può distinguere in altri periodi storici che, ad un certo punto, a partire dagli inizi del diciottesimo secolo hanno, a loro volta, modificato in modo che sembra di poter notare, il loro modo di essere e di agire.

Questi cambiamenti, che hanno sconvolto l'Europa, ed ora stanno cambiando il volto del mondo intero, sembrano avere avuto una direzione, un'intelligenza che agiva nel senso di una sorta di democratizzazione complessiva e controllata dell'organizzazione sociale e degli intenti esistenziali.

Dopo la seconda guerra mondiale questa tendenza é parsa essere contrastata fino a mostrare, ai nostri giorni, un deciso cambiamento di direzione. L'azione é adesso diretta, dopo aver adattato alle nuove mire legislazioni nazionali ed organizzazioni sopra nazionali ed internazionali e, almeno parzialmente, la mentalità e la disposizione delle popolazioni, ad ottenere una concentrazione del potere attraverso l'accentramento del potere economico e la sottrazione di quest'ultimo alle organizzazioni politiche fin qui utilizzate.

Tutto questo comporta sofferti sforzi di adattamento negli spiriti delle popolazioni coinvolte e drammatiche conseguenze nelle loro esistenze.

Una domanda sopra tutte assilla e preoccupa grandemente gli osservatori e le vittime: siamo caduti tutti in balia dei capricci del caso?


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MM
 MM
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Non sono tanto sicuro che tutta questa gente sia così assillata da questa domanda.
E' più probabile che ancora molti siano assillati dal fatto di non poter più permettersi lo smartphone di ultima generazione o l'auto nuova perché quella che si possiede ha già 2-3 anni di età.
Per quanto molti altri sono già assillati dalle mancanze di possibilità lavorative, economiche, di mantenimento, di sopravvivenza, ma credono di sapere di chi sia la colpa e non è essa affidata ai capricci del caso. Si tratti ancora e sempre di Berlusconi "che se non c'era lui il mondo sarebbe un paradiso", si tratti della Germania, si tratti dei sionisti, si tratti dei banchieri, si tratti comunque sempre e solo di un altro, mai ad esempio delle proprie scelte di voto, delle proprie scelte di vita, del proprio atteggiamento e comportamento. Mai.

I capricci del caso sono sempre una buona scusa per giustificare le proprie colpe, i propri errori, la propria mancanza di coraggio, il non aver saputo e voluto vedere quel che si stava muovendo (per quanto fosse comunque ben chiaro, molto ben chiaro), la propria responsabilità nella partecipazione attiva, volontaria, a questo tipo di devastante cambiamento.

Si tratta, anche e ancora ora, della mancanza di quel minimo di coraggio che condurrebbe ad azioni le quali potrebbero cambiare in meglio le condizioni attuali.
E non si tratta di prendere in mano il fucile, si tratta di cominciare, perlomeno cominciare, perlomeno iniziare, a realizzare che in ciò che è accaduto e che accade esiste una precisa responsabilità personale di ognuno.


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Primadellesabbie
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I capricci del caso sono sempre una buona scusa…

Il dubbio che esprimo e la conseguente domanda che pongo sono completamente privi di finalità o valutazioni di ordine morale.


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Truman
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Forse l'analogia dell'auto e del volante non è quella più adeguata.
La situazione mi sembra più quella del pilota di un aereo caccia, che è pronto ad eiettarsi fuori dall'aereo se le cose vanno male. (Qualcuno pagherà per l'aereo, io intanto ho il paracadute).


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MM
 MM
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Un dubbio privo di finalità o di valutazioni di ordine morale, espresso con formula interrogativa.

Esiste? Non per polemica ma per capire meglio.

Comunque sia, la risposta non cambia. Non si tratta di capricci del caso ed è un dubbio che non appartiene a osservatori e vittime in quanto a numero complessivo, che sarebbe elevato.


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Primadellesabbie
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Un dubbio privo di finalità o di valutazioni di ordine morale…Esiste?…

Esiste, MM, ma bisogna allenarsi.


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MM
 MM
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Registrato: 3 anni fa
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Quindi, per allenarsi occorre esercitarsi.

Un dubbio privo di finalità o di valutazioni di ordine morale esiste, okay, ma espresso in formula interrogativa?

E una risposta che non sia da intendersi in ordine morale ma come un semplice e banale dato di fatto, pur possedendo in sé carattere morale (così come un dubbio privo di finalità e di valutazioni di ordine morale) esiste?

Senza polemica e senza desiderio di farti perdere tempo, sia chiaro.


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Primadellesabbie
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Non c'é intenzione polemica neanche da parte mia.

Credo che, se lo desideriamo, ogni cosa che prendiamo in esame possa essere considerata da uno o più dei suoi aspetti o implicazioni, etica, morale, religiosa, storica, economica, di costume, ecc., escludendo gli altri.

Dicevo che bisogna allenarsi, perché in genere siamo inclini a considerare solo l'aspetto che ci colpisce o ci tocca di più e vediamo solo quello. Come abbiamo sperimentato tutti.


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MM
 MM
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Sono d'accordo.

Dunque, una domanda, così come una risposta, contiene o può contenere doversi aspetti, dei quali ogni singolo lettore potrà cogliere solo una parte, o una gran parte, o una piccola parte, quella che tocca di più, o addirittura il complessivo, nell'intento e nelle finalità, a suo avviso, in base ai suoi limiti e alle sue percezioni, alla sua interpretazione personale.


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Primadellesabbie
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Si, e per fare una conversazione bisogna sintonizzarsi, accettare o proporre quale, o quali, aspetti esaminare, ed essere d'accordo. Altrimenti si rischia di viaggiare paralleli senza vedersi.


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MM
 MM
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Bene, credo di aver compreso. Grazie.


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Georgejefferson
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MM,
Potrei anche essere d'accordo.Basta che il presupposto che sottolinea l'errata individuazione di colpe nell'esterno da se,non intenda il giusto nel suo contrario come unidirezionale scontro dicotomico.
Dove invece ritengo piu veritero il concorso di colpa con vari livelli di responsabilita.

Come se 50 anni di VOLUTO rimbambimento delle masse con propaganda martellante inducente una naturalizzazone del superficiale dato dall uso improprio dei mezzi di comunicazione di massa,pubblicita,tv spazzatura,consumismo usa e getta,donne nude e falsa bella vita non siano chiare e immense responsabilita d'elite.

Se la responsabilita "del tutto" e' attribuita solo a livello individuale di tutti risponde ad una posizione di opinione,significa che quella opinione parte dal presupposto che le persone siano piu o meno tutte uguali e ad alto livello di percezione della coscienza.

Resta una opinione non dimostrabile come quella che intende invece l'umanita nel suo complesso molto influenzabile allo stato attuale (cioe non in senso assoluto) e manipolabile a piccoli passi costanti.

E qui si torna al sunto di prima del concorso di colpa con sbilanciamenti di colpa pesanti verso le classi dirigenti (non i camerieri della tv) che operano piu o meno consapevolmente.

Si puo non essere d'accordo,e si prende atto delle diversita di opinioni pacificamente.
Solo una cosa vedo spesso.Tutto e' funzionale e usato stumentalmente fomentando dicotomie che rese assolute come prassi costruita nel tempo...ma e' solo apparenza.

In questo caso,la dicotomia che divide e' questa:

Il capro espiatorio esterno eterno,per rinnovare la DEresponsabilizzazione individuale.

L'estremo incitamento all'attenzione delle proprie colpe (ragazzini viziati/cellulare/superficialita) come baluardo di legittimazione nel taglio del mutuo soccorso dello stato sociale.

E il divide et impera continua


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Primadellesabbie
Illustrious Member
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Mm………………………………….E il divide et impera continua.

Cioè?


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Georgejefferson
Famed Member
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Ho corretto un po,forse cosi e' piu chiara l'opinione.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
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Il capro espiatorio esterno eterno,per rinnovare la DEresponsabilizzazione individuale.

Se capisco bene é questo il problema. Anche MM, aveva espresso un pensiero nella stessa direzione, se leggo bene quanto

I capricci del caso sono sempre una buona scusa per giustificare le proprie colpe,...

A me pare che le due linee di osservazione non si escludano a vicenda, si può preferire di veder le cose a partire da queste osservazioni.

L'uomo é quello che conosciamo, non quello che vorremmo che fosse. Detto questo ripropongo il mio punto di vista aggiungendo che é proprio per questo che certe forze, la cui azione a me sembra evidente, possono agire, e non sempre o non tutte nella direzione del male, che spesso prende la forma del caso. Non manca così, ad ognuno, la possibilità di scegliere da che parte stare.

Il dubbio che esprimo, che non é tanto peregrino, é che, almeno una parte di queste forze, abbia perso il controllo del potente motore che ha messo in movimento.


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