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C'é ancora qualcuno al volante ?

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Black_Jack
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Il capro espiatorio esterno eterno,per rinnovare la DEresponsabilizzazione individuale.

Se capisco bene é questo il problema. Anche MM, aveva espresso un pensiero nella stessa direzione, se leggo bene quanto

I capricci del caso sono sempre una buona scusa per giustificare le proprie colpe,...

A me pare che le due linee di osservazione non si escludano a vicenda, si può preferire di veder le cose a partire da queste osservazioni.

L'uomo é quello che conosciamo, non quello che vorremmo che fosse. Detto questo ripropongo il mio punto di vista aggiungendo che é proprio per questo che certe forze, la cui azione a me sembra evidente, possono agire, e non sempre o non tutte nella direzione del male, che spesso prende la forma del caso. Non manca ad ognuno la possibilità di scegliere da che parte stare.

Il dubbio che esprimo, che non é tanto peregrino, é che, almeno una parte di queste forze, abbia perso il controllo del potente motore che ha messo in movimento.

È molto probabile. Personalmente però ritengo che abbiano capito piuttosto che un conflitto sarà inevitabile; a mio avviso il loro piano è la realizzazione di un'apartheid al contrario con i ricchi super high tech (anche per quello che riguarda la medicina con tutto quello che implica) che se ne stanno in una specie di enclave e il resto che diventerà una sorta di umanità di serie B.
Non possono pensare che nessuno cercherà di opporsi e stanno creando le condizioni che permetteranno questo estremo e tardivo tentativo di resistenza solo in forma di sommossa disordinata, senza una finalità che vada oltre la rivendicazione personalistica e contingente.
Cioè in sostanza il problema non è il rischio di deresponsabilizzazione individuale ma, quasi all'opposto, la privazione e l'impedimento in ogni modo al nascere di un ethos comunitario, di ideali condivisi, di tutto ciò che rende una "società" una autentica "comunità"; questo può essere ( ed è) consentito solamente alla serie A.
Scusate la concisione che forse va a scapito della chiarezza ma altrimenti scrivevo un papiro.


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Georgejefferson
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Ottimo conciso Black.

Riprendendo un attimo questo:

... L'uomo é quello che conosciamo, non quello che vorremmo che fosse.

Sorge spontaneo chiedersi se l'uomo che conosciamo "E' in se" oppure come "qualcuno" ha deciso che sia.Senza escludere azioni "che danno il la" meramente materiali in MIX con misteri metafisici al piu non profondamente conoscibili nemmeno "in alto"...questo da buon agnostico (quindi mere ipotesi senza certezze).

Allora ricostruire,anche con l'aiuto da parte di altre forze,il senso di comunita umanistica e per la pace.Non e' un "quello che vorremmo che fosse l'uomo" partendo da una base resettata e neutra in natura....dato che cio risulterebbe legittimamente criticabile in virtu del principio "A QUALE TITOLO CI SI ERGE A GIUDICI A PROPRIO INSINDACABILE GIUDIZIO".

Si tratta invece di contropropaganda che CONTESTA la parte avversa che GIA ORA

SI ERGE A GIUDICE A PROPRIO INSINDACABILE GIUDIZIO.

E non lascia mai il soggetto "libero di fiorire spontaneamente",detto alla Tania,Strumentalizzando tutto da sempre come una rete automatica di adattamento ai colpi ricevuti.

Il problema e' che non si vede.Cioe,il rimbambimento e secolarizzazione coatta,la naturalizzazione del superficiale ed estremizzazione dell'emotivo,serve appunto a questo anche.A sradicare le forme percettive che permettono di "vedere meglio",anche su di me ovviamente,nessuno escluso,anche il piu erudito studioso.

Quindi "formalmente" non puoi dimostrare nulla.
Per questo si usa a difesa la stessa arma da ambo le parti.Il political correct.


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Primadellesabbie
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@ Black_Jack

Mi sembra chiaro. La vedo anch'io così ma…

Intravedo la vaga possibilità, se questi hanno il pallino in mano e sanno quello che fanno, che intendano indurre un cambiamento nell'animo dell'uomo proprio attraverso la reazione determinata dal non voler andare in serie B.

Questa dimensione, che non posso accantonare a priori e che puoi senz'altro definire visionaria, mi deriva dalla considerazione di "chi sono stati", quelli che ho ragione di credere essere i manovratori, e non certo dall'osservazione degli sviluppi contemporanei o del mondo intorno a me.

L'altra ipotesi da considerare é disperante. Perché se degli "alieni" si sono impadroniti dei comandi (cosa che peraltro ho ragione di sospettare da tempo) di una macchina collaudata e potente, e l'hanno lanciata alla velocità che possiamo stimare guardando dal finestrino, siamo fritti. L'analogia con l'incidente di Chernobyl sarebbe impressionante.


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Black_Jack
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@Primadellesabbie

Non ho capito bene cosa intendi per alieni; comunque se vogliamo andare fino in fondo alle ipotesi, questa apartheid al contrario di cui parlo è necessaria per un motivo che personalmente trovo abbastanza ovvio.
Ci sono dei costanti e grandissimi progressi tecnologici e già l'accesso privilegiato in prima battuta alle innovazioni consentirà una condizione sociale diversa; ma se parliamo di medicina e biologia vediamo che ovviamente non tutti potranno usufruire di tecnologie che consentiranno ad esempio di vivere fino a 120 anni (per dire un obiettivo oggi considerato realistico) e nemmeno tutti potranno essere curati dal cancro, o da altre malattie perché nel giro di 20 non resterebbe più spazio sulla terra.
Inoltre stanno appena nascendo le biotecnologie; è intuitivo che il ricco vorrà un figlio sano, forte e bello per cui appena sarà possibile (e in una certa misura già pare che lo sia) farà nascere un bambino perfetto per cui è probabilissimo che fra qualche generazione le classi superiori lo saranno anche fisicamente. Se poi aggiungiamo che in un non lontano futuro sarà forse possibile far nascere i figli secondo un menu di caratteristiche di eccellenza predeterminate si vede chiaramente che questo tentativo di apartheid al contrario è in sostanza nell'ordine delle cose (ossia è nell'ordine dei desideri di chiunque, ricco o povero e per la prima volta sembra tecnologicamente realizzabile).
Insomma o si recupera un senso di comunità profondo che definisca l'individuo nei suoi desideri (e non il viceversa) o la strada mi sembra ampiamente segnata.
Ci tengo a ribadire che le mie sono solo delle ipotesi "al limite"; penso che la tendenza sia quella ma su come andranno realmente le cose credo che nessuno possa dire nulla di assolutamente certo.


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Georgejefferson
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Il capro espiatorio esterno eterno,per rinnovare la DEresponsabilizzazione individuale.

Se capisco bene é questo il problema.

E' questo che contestavo,il vedere solo una delle 2 parti,pur vera.Ma e' solo la mia opinione.

L'inganno dicotomico e' che in probabilita e' molto piu potente la presa di posizione O DA UNA PARTE...O DALL ALTRA

Piuttosto che l'attenzione al concorso di colpa,e che una causa,e' sempre anche effetto,e il suo contrario contemporaneamente.


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Primadellesabbie
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@ Geogejefferson

L'ho capito, George, ma se uno propone una cosa e l'altro contesta la possibilità di proporla siamo fermi. Qualche volta una proposta può essere formulata in termini inaccettabili, ma non mi sembra questo il caso. E se per te fosse così non saprei proprio cosa farci, ne prenderei atto senza aver niente da aggiungere.


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Georgejefferson
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E' stato un buon dialogo Prima.Ne facevo un discorso generale.


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Primadellesabbie
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@ Black_Jack

Mi pare di notare che sei molto lanciato nell'interpretare gli sviluppi scientifici e le relative applicazioni, e questo mi spiega in parte la tua insistenza sulla necessità di costituirsi in comunità.

Io sono molto prudente o scettico e sicuramente spaventato dalle possibilità che illustri. Credo e spero che gli sviluppi vadano in altro modo. Ci sono dei principi alla base delle cose nei quali non possiamo interferire, ne' noi ne' la scienza. Comunque mi tranquillizzo un poco anche pensando che alcuni anni or sono é stata brevettata, mi pare a Basilea, una pastiglia che fa passare istantaneamente gli effetti di una solenne sbronza, e che i responsabili di quella casa farmaceutica non l'hanno immessa nel commercio per motivi etici.

In sintesi gli alieni, nel caso di cui parlavo, sarebbero degli irresponsabili.


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Black_Jack
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@ Black_Jack

Mi pare di notare che sei molto lanciato nell'interpretare gli sviluppi scientifici e le relative applicazioni, e questo mi spiega in parte la tua insistenza sulla necessità di costituirsi in comunità.

Io sono molto prudente o scettico e sicuramente spaventato dalle possibilità che illustri. Credo e spero che gli sviluppi vadano in altro modo. Ci sono dei principi alla base delle cose nei quali non possiamo interferire, ne' noi ne' la scienza. Comunque mi tranquillizzo un poco anche pensando che alcuni anni or sono é stata brevettata, mi pare a Basilea, una pastiglia che fa passare istantaneamente gli effetti di una solenne sbronza, e che i responsabili di quella casa farmaceutica non l'hanno immessa nel commercio per motivi etici.

In sintesi gli alieni, nel caso di cui parlavo, sarebbero degli irresponsabili.

Cioè mi vuoi dire che mi converrebbe prendere la pillola di Basilea per le mie previsioni futuristiche? 😉

Ma non so quanto siano fantasiose. Se conosci Jermy Rifkin dai un'occhiata qui

http://www.rfb.it/csa/links/archivio/il_secolo_biotech.htm


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MM
 MM
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"Non manca così, ad ognuno, la possibilità di scegliere da che parte stare"

Sono d'accordo, non manca, quel che manca, spesso, è il coraggio di operare una scelta.

Il mio non era, comunque, un voler affermare che non vi sono elementi esterni da sé e dal sé che tendono a influenzare, manipolare e indirizzare ma, molto più semplicemente, si trattava della presa d'atto che spesso, non poco spesso, l'essere umano opera scelte errate essendo cosciente dell'errore e, pur di non riconoscere di aver commesso un errore, tende, caparbiamente, con disprezzo e superbia, con ira e odio, con grande viltà d'animo, a ricercare le colpe all'esterno da sé, a scaricarle su altri, perfino su chi non può dire di conoscere se non, magari, attraverso ciò che ne ha solo letto o sentito dire e spesso da fonti che vuole ritenere veritiere ad ogni costo proprio per potersi sentire a posto con la coscienza.

Dunque io non ho affatto affermato che la colpa o la causa è solo e sempre personale ma ho scritto che:
"Si tratta, anche e ancora ora, della mancanza di quel minimo di coraggio che condurrebbe ad azioni le quali potrebbero cambiare in meglio le condizioni attuali.
E non si tratta di prendere in mano il fucile, si tratta di cominciare, perlomeno cominciare, perlomeno iniziare, a realizzare che in ciò che è accaduto e che accade esiste una precisa responsabilità personale di ognuno".


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Georgejefferson
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E dimmi MM,ritieni che questo

...l'essere umano opera scelte errate essendo cosciente dell'errore e, pur di non riconoscere di aver commesso un errore, tende, caparbiamente, con disprezzo e superbia, con ira e odio, con grande viltà d'animo, a ricercare le colpe all'esterno da sé, a scaricarle su altri, perfino su chi non può dire di conoscere se non, magari, attraverso ciò che ne ha solo letto o sentito dire e spesso da fonti che vuole ritenere veritiere ad ogni costo proprio per potersi sentire a posto con la coscienza...

Sia una cosa naturale IN SE',intrinseca nell'essere umano?Oppure lo e' solo in parte e larga parte invece e'il risultato di processi storici e di abitudini indotte?

Se la vedi come una cosa naturale IN SE',be,e'una opinione legittima,come quella che descrivevo come MIX di concause.Basta rispettare le diversita' di pensiero,e accetare che altri possano non riconoscere come verita' assolute dimostrabili certe cose,come quali possano essere le mie verso gli altri,ovviamente.


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Georgejefferson
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Fermo restando che apprezzo l'impeto a maggiore responsabilizzazione individuale,che sottoscrivo,ma che fiorisca spontanea,a breve,dopo il lavoro che fanno alcuni sistemi automatici la vedo,a mia opinioni.Molto,molto dura.


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MM
 MM
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La vedo molto dura anch'io, in effetti.

Per rispondere alla domanda, è una cosa in parte naturale, in buona parte corrispondente ad una sovrastruttura creata attraverso manipolazioni, queste però per attecchire e radicarsi così a fondo e crescere così prospere e abbondanti devono trovare un terreno biologico, umano, materiale, che lo renda possibile.
Questo terreno è parte della natura umana, non è il solo né l'unico, ne è una parte, chiaramente, educazione e formazione fin dalla più tenera età guidano, plasmano e spesso predispongono, ma non è solo un fatto di educazione, di formazione e di manipolazione, c'è anche pigrizia, indolenza, mancanza dell'utilizzo di una volontà e di qualità e capacità che pur l'essere umano ha in sé ma che spesso teme, che spesso avverte come ostacoli o nemici del proprio interesse.

Per concludere, a volte lo specifico a volte no, ma è chiaro che si tratta sempre e comunque di mie opinioni personali, anche di convincimenti, i quali nel corso della vita sono stati, sono e saranno soggetti a revisione, verifica e a possibilità di cambiamento, mi è già accaduto e più d'una volta di cambiare opinione e di apportare correzioni e variazioni a certe mie convinzioni, lo ritengo, questo, naturale, quanto meno per ciò che mi riguarda.


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Georgejefferson
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Per concludere, a volte lo specifico a volte no, ma è chiaro che si tratta sempre e comunque di mie opinioni personali, anche di convincimenti, i quali nel corso della vita sono stati, sono e saranno soggetti a revisione, verifica e a possibilità di cambiamento, mi è già accaduto e più d'una volta di cambiare opinione e di apportare correzioni e variazioni a certe mie convinzioni, lo ritengo, questo, naturale, quanto meno per ciò che mi riguarda.

Molto bello questo ultimo,condivido uguale,complimenti.


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MM
 MM
Noble Member
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Grazie, a te.


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