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CH_UE: accordi bilaterali sopravvalutati?


vic
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http://www.gdp.ch/svizzera/tettamanti-contestato-schneidegger-seco-id113980.html

Svizzera - Studio sull'impatto dei Bilaterali
Tettamanti contestato da Schneidegger (Seco)
L'importanza per la Svizzera degli accordi con l'UE viene sopravvalutata? Lo studio finanziato dall'imprenditore ticinese Tito Tettamanti che sostiene questa tesi viene contestato dall'alto funzionario della Segreteria di stato dell'economia, perche', a suo dire, non sarebbe scientifico.

13 marzo 2016

"Gli accordi bilaterali sono importanti per l'economia elvetica, lo mostrano tutte le ricerche scientifiche", afferma il capo della Direzione politica economica della Segreteria di stato dell'economia (Seco), Eric Schneidegger, in un'intervista pubblicata oggi dalla Sonntagszeitung.

Scheidegger prende posizione quindi contro un'analisi effettuata dall'economista e giornalista della Weltwoche Florian Schwab, supportata da Tito Tettamanti. Lo specialista ha cercato di calcolare in modo sistematico costi e vantaggi delle intese con l'Ue, cosa che a suo avviso non e' stata fatta in altri studi, giungendo alla conclusione che il beneficio annuo per abitante e' compreso fra -1050 e +2073 franchi, con una media aritmentica di circa 500 franchi, pari a 2,84 miliardi all'anno. Schwab tiene conto ad esempio anche di fattori quali l'aumento della burocrazia o l'arrivo di immigrati che finiscono a carico dello stato sociale.

Il capoeconomista del Seco non e' pero' d'accordo. "Non riusciamo a comprendere diverse stime avanzate nel documento. Riteniamo che vi siano importanti malintesi, forse addirittura errori di calcolo", sostiene l'ex consulente di Pascal Couchepin (*). Scheidegger aggiunge di aver chiesto a Schwab di fornire le sue basi di calcolo.

Il suo giudizio e' comunque fin da ora categorico. "L'autore del lavoro in questione non ha realizzato una indagine scientifica. Ha interpretato studi esistenti nella sua personale maniera". Fra il 2003 e il 2013 il prodotto interno pro capire e' salito in media dell'1,1%: vi sono pochi paesi in Europa che hanno tenuto lo stesso ritmo, sottolinea il funzionario federale.

Nell'intervista Scheidegger non manca inoltre di paventare una "lotta per la spartizione" del personale qualificato nel caso di una fine dei bilaterali. Una battaglia in cui vincerebbero i settori economici che hanno maggiore influsso politico ma che sono strutturalmente deboli.

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(*) ex Consigliere federale, cioe' ex membro del governo


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