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Contrappunto nel giorno che precede...


Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
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C'é un'osservazione che non vedo mai emergere a proposito di una divinità dei nostri tempi alla quale, senza nominarla, tutti offriamo continuamente sacrifici cruenti ed incruenti: l'efficienza.

Il mito dell'efficienza é la cifra della modernità, ed i problemi, anche molto grossi, nascono quando viene evocata ed imposta a sproposito, cioè quasi sempre, nella vita sociale e nella sfera personale.

Per celebrarla ci sentiamo giustificati a passare sopra ai diritti altrui, cerchiamo di imporre obblighi arbitrari a chiunque, mettiamo la nostra competenza al servizio di truffe grandi e piccole, si pensi, come esempio "caldo", alla recente truffa VW e a tutti coloro, tecnici, dipendenti, dirigenti, che si sono prestati all'imbroglio.

Il fenomeno é generale, investe oramai il costume (i veleni nel cibo non ce li mette, con le sue mani, il titolare dell'azienda; la pubblicità ingannatrice non la confeziona l'azionista, coloro che scrivono le leggi lo fanno con la mano pesante, es. il canone Rai o Equitalia, irresponsabilmente squilibrate).

Ciascuno di noi, nell'ambito del suo lavoro, accetta con disinvoltura di assumere comportamenti riprovevoli e/o truffaldini a danno di altri, nel nome di un'efficientismo che permea il nostro modo di pensare e agire (per stare in tema: ricordo, quando le manette non erano in dotazione, poliziotti che se le comperavano con i propri soldi e le esibivano alla cintura).

Si indica sempre la ricerca del profitto come responsabile dei grossi guai in mezzo ai quali ci tocca di vivere, ritengo che l'insorgere e l'adozione del culto dell'efficienza a sproposito, o a discapito degli altri, abbia almeno le medesime responsabilità, riguarda tutti, ed é quasi sempre praticato gratis e volontariamente, spesso di propria iniziativa.


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