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Esperimento sociologico del 1962

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Matt-e-Tatty
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http://nomadnerd.com/?p=1696

Un bell’esperimento del 1962
April 8th, 2010 § 7 comments

Ecco la descrizione di un (brutale) esperimento sociologico che lo scienziato John Calhoun fece su una comunita’ di topi, nell’anno del Signore 1962.

Calhoun decise di vedere cosa accadeva a una comunita’ di topi, strutturata secondo i normali pattern sociali di tale specie, se messa sotto forte stress. Sottopose dunque i ratti a diverse situazioni altamente stressanti semplicemente aumentando la popolazione.

E’ successo veramente di tutto. Il sovraffollamento e la ristrettezza di spazi e risorse ebbero conseguenze sociali assurde e orribili, in grado di perpetrarsi nelle generazioni.

Nota: l’aggettivo “bello” utilizzato nel titolo ha un valore sarcastico.
Un prima conseguenza della sovrappopolazione fu la creazione di una sorta di elite di maschi dominanti, che presero rapidamente il controllo della comunita’ e svilupparono una sessualita’ aberrante. Normalmente i topi si accoppiano quando la femmina e’ in calore. Quelli appartenenti alla detta elite, invece, non distinguevano (o non consideravano importante distinguere) le femmine in estro da quelle non in estro, non disponibili all’accoppiamento. Perpetravano dunque degli stupri, costringendo al coito anche le femmine nolenti. Come ovvia conseguenza, l’intera vita delle femmine venne stravolta, e circa la meta’ di esse peri’ per disturbi durante la gravidanza o per le ferite riportare durante le continue violenze sessuali.

Un altro gruppo di ratti, esclusi da quelli dominanti, sviluppava intanto un comportamento criminale, situandosi ai margini della societa’ e muovendosi in gangs per aggredire altri topi al fine di divorarli o stuprarli (anche se maschi).

La mortalita’ infantile raggiungeva un picco del 90%, con i neonati abbandonati e/o divorati. I nuovi nati, appunto, erano raramente in grado di affrontare l’ambiente estremamente competitivo e violento creato dalla mancanza di risorse e, una volta cresciuti, mostravano comportamenti antisociali.

Cosi’ si giunge alla terza generazione: i disadattati. Lontani dal vedere una societa’ strutturata secondo le comuni regole comportamentali che assumono i topi, cresce una generazione di asociali individualisti, apatici, che ingrassano per la mancanza di attivita’; semplici eating machines, che, pero’, non mostrano segni di stress.

Togli le risorse e ottieni: stupri etero ed omosessuali, cannibalismo, mortalita’ infantile e, come rimedio, una generazione di obesi demotivati. Minchia.

Non sapevo che avessimo tanto in comune con i topi.


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esca
 esca
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Già


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Tonguessy
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E a cosa servirebbero le megalopoli se non a questo? Perchè nel brillante Letterman show c'è la skyline notturna di New York nello sfondo se non per perorare la giusta causa del sovraffollamento, mito della modernità che ci vuole tutti facilmente controllabili?
Perchè una cosa è chiara: l'aggressività diventa fattore di controllo sociale. Solo ad una popolazione aggressiva e poco riflessiva si possono dare in pasto le spazzature che quotidianamente vengono loro somministrare.


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misunderestimated
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E a cosa servirebbero le megalopoli se non a questo? Perchè nel brillante Letterman show c'è la skyline notturna di New York nello sfondo se non per perorare la giusta causa del sovraffollamento, mito della modernità che ci vuole tutti facilmente controllabili?
Perchè una cosa è chiara: l'aggressività diventa fattore di controllo sociale. Solo ad una popolazione aggressiva e poco riflessiva si possono dare in pasto le spazzature che quotidianamente vengono loro somministrare.

Dubito che quella skyline sia abitata da teppisti e ragazze madri: evitiamo di confondere la city cravattara dagli slums della disperazione.


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dana74
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allucinante...quanto verosimile


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Tonguessy
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Dubito che quella skyline sia abitata da teppisti e ragazze madri: evitiamo di confondere la city cravattara dagli slums della disperazione.

Inutile distinzione: nelle megalopoli vivono milioni di individui per essere facilmente controllabili. Siano essi frequentatori della city o degli slums.
Nel caso leggiti "confessioni di un sicario dell'economia" così capisci qual'è il profilo psicologico che accumuna i due tipi di individui. A meno che tu non abbia prove inconfutabili della differenza tra teppisti e agenti di borsa, s'intende.


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sandman972
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Dubito che quella skyline sia abitata da teppisti e ragazze madri: evitiamo di confondere la city cravattara dagli slums della disperazione.

Hai ragione a fare dei distinguo, ma il fatto è che comunque l'aggressività scatenata non necessariamente si riflette in atti fisici: anche i cravattari devono per forza essere aggressivi, arrivisti, privi di scrupoli ed empatia nei confronti dei propri simili. Che poi sfoghino l'aggressività strozzando economicamente masse inermi a Wall Street, per dire, o danneggiando fisicamente gli altri, è incidentale.


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misunderestimated
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Se un teppista mi ruba il portafogli o viene a rapinarmi in casa posso denunciarlo o mal che vada sparagli tra le scapole, e nessuno verrebbe a lamentarsi. Se il broker mi frega con i titoli tossici, se specula sulla mia pelle e sui miei risparmi, se la legge stessa è dalla sua parte, che strumenti ho per difendermi?
E quindi dovrei leggere un intero libro per arrivare alla conclusione che le due categorie sono le due facce della stessa medaglia? A questo ci ero già arrivato da solo con la mia umile materia grigia...


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sandman972
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E quindi dovrei leggere un intero libro per arrivare alla conclusione che le due categorie sono le due facce della stessa medaglia?

Le mie conclusioni sono leggermente diverse...il vero punto focale di questo studio è che costringere i topi (uomini) a vivere compressi come sardine concorre in modo determinante ad esacerbare la loro aggressività verso i loro simili. Da questo si deduce che gli agglomerati metropolitani hanno anche l'effetto secondario (?) di favorire gli atteggiamenti antisociali ed aggressivi, che poi si scaricano in modi diversi a seconda del livello sociale/economico di appartenenza.
Al di la dello studio, che trovo rivoltante per come è stato condotto, credo che le conclusioni siano interessanti.


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misunderestimated
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E quindi dovrei leggere un intero libro per arrivare alla conclusione che le due categorie sono le due facce della stessa medaglia?

Le mie conclusioni sono leggermente diverse...il vero punto focale di questo studio è che costringere i topi (uomini) a vivere compressi come sardine concorre in modo determinante ad esacerbare la loro aggressività verso i loro simili. Da questo si deduce che gli agglomerati metropolitani hanno anche l'effetto secondario (?) di favorire gli atteggiamenti antisociali ed aggressivi, che poi si scaricano in modi diversi a seconda del livello sociale/economico di appartenenza.
Al di la dello studio, che trovo rivoltante per come è stato condotto, credo che le conclusioni siano interessanti.

Scusa ma perché scomodare libri e topi?
Una metropoli come Rio de Janeiro, ristoranti e alberghi a 5 stelle luxury, spiagge chilometriche dove si consumano droga e prostituzione, negraglia indigente da favelas ecc. rappresentano già da decenni il mito per i poveri illusi che propinano ancora le virtù di una società multirazziale dove non esistono differenze, a parte il portafoglio.
Vedi anche uragano Katrina. Stupri di gruppo tra gli sfollati riparati nello stadio, gang di negri e ispanici dedite allo sciacallaggio, arrivate anche al punto di sparare agli elicotteri di soccorso perché, secondo il loro punto di vista, scassavano le palle.
Vedi anche Rodney King e i riot di LA del '92.
Vedi il "migrante" di seconda generazione francese, che non vuole fare il lavoro di suo padre e campa del sociale.
Vedi l'Adidasproletariat di Londra lo scorso anno.
E mi fermo qui.


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reio
 reio
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E mi fermo qui.

bravo, perchè hai detto un sacco di stronzate razziste, lo stile è molto stormfront


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Tonguessy
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E mi fermo qui.

bravo, perchè hai detto un sacco di stronzate razziste, lo stile è molto stormfront

Il classico prodotto da "ambiente estremamente competitivo e violento creato dalla mancanza di risorse". Specialmente intellettive.


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Matt-e-Tatty
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L'esperimento della colonia di topi è significativo perchè mette in luce il fatto che alcuni comportamenti o mutazioni sociali sono indotti dalla snaturalizzazione della vita o meglio, dall'artificiosa mutazione dell'habitat.
Io se mi guardo intorno ne vedo parecchi di di quei topi apatici e immagino che chi consulta questo forum se ne sia reso conto.

Non capisco che centri l'immigrazione, i problemi legati alla migrazione nel nostro paese non sono dovuti alla provenienza dei migranti ma ai metodi di ingresso.
Ho avuto modo di osservare sia cittadini extracomunitari che comunitari messi nelle condizioni di sopravvivere... vivono e lavorano cesattamente come un italiano, hanno bene o male gli stessi problemi e le stesse preoccupazioni che ho io, il problema viene dal ghetto e dalla ghettizzazione, condizioni di vita inumane portano a comportamento inumano.
Se non ci credi misunderestimated, prova a pensare che faresti tè in terra straniera (ma anche nella tua terra di origine) a racogliere pomodori a 3€ l'ora... tranquillo che avrai modo presto di verificarlo... forse non direttamente sulla tua pelle ma lo vedrai e se tieni gli occhi aperti forse puoi già verificarlo.
Io stò pensando seriamente di migrare prima che sia troppo tardi e prima di perdere quelle condizioni per poterlo fare... ma il paese che ho "puntato" non permette quello che viene permesso in Italia, non cercano mano d'opera gratuita e non ci si entra nello stesso modo.
Ma anche in altri paesi europei ed extraeuropei le cose non funzionano come in Italia, basti pensare al Canada, alla Norvegia dove ho un amico che vive e lavora da 5 anni, o la Danimarca.


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reio
 reio
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E quindi dovrei leggere un intero libro per arrivare alla conclusione che le due categorie sono le due facce della stessa medaglia? A questo ci ero già arrivato da solo con la mia umile materia grigia...

se tu leggessi qualche libro la materia grigia la faresti lavorare eccome, invece tu fai lavorare l' amigdala


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Eurasia
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Anche Henri Laborit fece qulacosa di smile: "(...) ha preso un ratto e lo ha chiuso in una gabbia... sul pavimento della gabbia ogni tanto arrivava una piccola scossa elettrica... il ratto si innervosiva sviluppava ansia il suo pelo era brutto ispido... e sviluppava malattie... allora Laborit ha inserito un altro ratto nella gabbia... a ogni scossa elettrica i due ratti litigavano fra di loro ... se le davano di santa ragione... ma non sviluppavano malattie... nè ansia... il loro pelo era bello e liscio... questo ci ha fatto capire che se tu governante devi maltrattare una categoria di poveracci... devi mandargli una scossa elettrica... è bene che tu non prenda mai un gruppo isolato... mettigli sempre vicino altre categorie di poveracci... così loro litigheranno tra di loro... se le daranno di santa ragione... e a nessuno verrà in mente di guardare fuori dalla gabbia... dove ci sei tu... nascosto nell'ombra (...)" (citazione al minuto 4.08 del video Balasso è l'ispettore Poaret (di Equitalia):

http://www.youtube.com/watch?v=OZlxJNjbNvY&feature=player_embedded


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