God Save the Queen

Arrivo alla notizia per vie tortuose, leggendo un articolo dell'argentino Clarin che cita l'italiano Corriere della Sera che si occupa di faccende britanniche. Sembrerebbe comunque che tra i britannici sia improvvisamente sorto un sentimento di viva simpatia per l'euro, e che l'idea prima o poi di abbandonare la sterlina non appaia più tanto peregrina. Il cambio di atteggiamento sembra collegato ai frequenti avvertimenti che la stampa locale fa ai turisti diretti nel continente a essere un po' sparagnini, perché grazie al cambio il momento della presentazione dei conti potrebbe riservare sgradite sorprese. In una bar spagnolo una birra costava un anno fa 2,19 sterline, mentre ora ce ne vogliono 2,71, e una cena per due in due bistrot parigino costa sempre 80 euro rispetto a un anno fa, ma fatta la conversione in valuta nazionale, se un anno fa bastava sborsare 58 sterline, ora ce ne vogliono 73.

Potremmo quindi trovarci presto di fronte a questa bella novità, che l'economia più finanziarizzata, speculativa e legata al capitale finanziario statunitense d'Europa, potrebbe chiedere l'ammissione all'eurozona. Passata la fase delle difficoltà di varare questa architettura monetaria (della quale, beninteso, io non sono un gradissimo tifoso), fase in cui la Gran Bretagna si è occupata degli affari suoi, ora l'euro potrebbe tornare buono per spalmare sulle principali economie continentali le debolezze e le incertezze future della sterlina, che si dissolverebbe volentieri nella valuta più grande. Non siete contenti?

Englander è termine spregiativo usato in Gran Bretagna per designare il piccolo e gretto nazionalista che detesta l'Europa, e che ha persino qualche dubbio che la Gran Bretagna si possa considerare Europa (e se questa vi sembra un'esagerazione vi dico che una volta ho parlato io con uno di questi tizi che diceva una simile enormità geografica). L'englander crede che quando la Manica è in tempesta il continente è isolato, e se volete vederlo perdere le staffe ditegli cosa ne pensa della possibilità di liberarsi della sterlina e adottare l'euro. Bene, io non disprezzo l'englander, anzi ho verso di lui sentimenti di simpatia e affetto. Gli auguro un grande futuro politico e che tutti i suoi sogni si avverino, compreso quello che il braccio di mare tra Calais e Dover si allarghi di una ventina di miglia, con conseguente crollo delle pareti dell'Eurotunnel. Se non ci salva l'englander tra qualche anno potremmo davvero trovarci a discutere di tassi di interesse e inflazione con gli inglesi!

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://achtungbanditen.splinder.com
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18.12.08