Hamas ora attacca f...
 
Notifiche
Cancella tutti

Hamas ora attacca frontalmente Assad


yakoviev
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1671
Topic starter  

Posto con beneficio d'inventario e non condividendo alcui giudizi (lo "scontro settario"...), ma mi sembra una cosa da approfondire Qualcuno ha anche altre fonti o è in grado di smentire?

http://www.marx21.it/internazionale/medio-oriente-e-nord-africa/1112-hamas-ora-attacca-frontalmente-assad.html

Hamas ora attacca frontalmente Assad
da www.forumpalestina.org fonte Nena News

Per la prima volta in pubblico i leader del movimento islamico palestinese si schierano contro Damasco che pure li ha protetti per anni. Pragmatismo o opportunismo?
Mancava solo la presa di posizione pubblica. E’ arrivata ieri. I leader del movimento islamico Hamas si sono schierati apertamente contro il regime del presidente siriano Bashar Assad che perde uno dei suoi pochi alleati sunniti nel mondo islamico. Una mossa, avvenuta non a caso mentre era in corso a Tunisi la riunione degli «Amici della Siria», forse prelude ad un raffreddamento dei rapporti anche con l’Iran – che pure qualche settimana fa aveva ricevuto come un capo di stato il premier di Hamas, Ismail Haniyeh – e con il movimento sciita libanese Hezbollah alleato di Tehran e Damasco.
Proprio Haniyeh ieri ha inneggiato alla rivolta contro Assad. «Saluto tutti i popoli della primavera araba o piuttosto dell’inverno islamico. Saluto l’eroico popolo siriano in lotta per la libertà, la democrazia e le riforme», ha detto Haniyeh davanti ad una folla di migliaia di persone riunite davanti alla moschea Azhrar del Cairo (la più importante, nel mondo, scuola sunnita di teologia islamica) per manifestare sostegno a palestinesi e siriani. «No all’Iran, no ad Hezbollah, la Siria è islamica», ha risposto la folla in un evidente riferimento alla composizione alawita, quindi sciita, del regime di Damasco. Nello stesso momento a Khan Yunis, la seconda città per importanza della Striscia di Gaza, Salah Bardawil, un alto dirigente di Hamas, arringava la folla sull’importanza di lottare per la Siria e la sua rivoluzione.
Le parole pronunciate da Haniyeh spiegano che l’allontanamento di Hamas dal regime siriano non è solo frutto di un riposizionamento politico, più pragmatico e moderato, sotto l’impulso del suo leader uscente Khaled Meshaal. E non vogliono certo esprimere un sincero sostegno alla «democrazia e riforme» in Siria, visto che i leader di Hamas rimasti per anni a Damasco, ben protetti prima da Assad padre e poi da Assad figlio, non hanno mai aperto bocca sulle violazioni dei diritti umani e sulle libertà politiche negate ai siriani. Hamas è un movimento sunnita oltre che islamico e ha dovuto fare una scelta di campo nel conflitto siriano che assume sempre di più le caratteristiche di uno scontro settario tra la minoranza alawita al potere e la maggioranza sunnita in diverse città ed aree del paese.
Non ultimo per importanza, nelle scelte di Hamas, è anche il ruolo del Qatar, piccolo ma intraprendente regno del Golfo (stretto alleato degli Usa) che dopo aver recitato una parte importante nell’intervento militare internazionale in Libia, ha visto crescere il suo status nella regione fino al punto di scavalcare l’Arabia saudita nella funzione di sponsor economico e politico dei movimenti islamici. Non è un mistero che Doha stia finanziando in Siria, Egitto e Tunisia i Fratelli musulmani. E Hamas – partorito nel 1987 dai Fratelli musulmani di Gaza – ha compreso che la sua «svolta moderata» sarà accompagnata da un generoso contributo economico oltre che da un pieno sostegno politico da parte dell’emiro del Qatar.


Citazione
vimana2
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 2528
 

Una vergogna, la Libia e La Siria si sono fatte in 4 per difendere la palestina e l'independenza degli stati anche con quei stati, come l'afghanistan e l'Irak, con cui avevano grandi divergenze politiche, ecco che gli unici 2 paesi che si sono fatti in 4 per la causa araba sono stati traditi da tutti i paesi arabi.


RispondiCitazione
yakoviev
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1671
Topic starter  

Vimana ti quoto in pieno. Resta da vedere (se quello che c'è scritto nell'articolo è vero) quanto queste posizioni siano rappresentative dell'intera Hamas, o comunque del popolo palestinese. I legami fra i due popoli sono forti, quando ci sono stato io (2009) in Siria c'erano diversi campi di addestramento con le due bandiere siriana e palestinese fuori dai cancelli, nelle ultime manifestazioni patriottiche a Damasco, Aleppo etc. nei video si vedono sventolare molte bandiere palestinesi etc. Fra l'altro la Siria è l'unico paese di quelli coinvolti nella Guerra d'Ottobre (o del Kippur) che sia ancora in stato di guerra con Israele. L' Egitto firmò la pace separata di Camp David, la Giordania è ancora formalmente in armistizio, ma i rapporti con Israele ci sono e sono buoni.


RispondiCitazione
yahuwah
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1142
 

Hamas????

E' come Al-Qaeda, una crazione del Mossad......, è proprio Hamas che tiene sotto un Lager Gaza........ Difficile di comprendonio????
Hamas????????????? ahahahahahahahah
Basta vedere wikipedia......... :

" Ḥamās, nasce inizialmente presso i campi dall'azione dei profughi palestinesi Fratelli musulmani.[29]

Fino alla guerra dei sei giorni del 1967 Gaza era controllata dall'Egitto e in questo il presidente Gamal Abdel Nasser contrastava fortemente i gruppi estremisti come i Fratelli musulmani. Dopo la guerra Gaza venne controllata da Israele e quindi il gruppo ebbe maggiori libertà di movimento.[29]

Il gruppo fu finanziato direttamente e indirettamente durante gli anni settanta e ottanta da vari Stati, ad esempio Arabia Saudita e Siria. A quel tempo, il braccio politico-caritatevole di Hamās era ufficialmente registrato e riconosciuto in Israele. Lo stesso Menachem Begin, appena eletto Primo Ministro per il partito Likud nel 1977, diede l'assenso alla regolare registrazione in Israele della «al-Mujammaʿ al-Islāmī» (Associazione Islamica), movimento collegato ai Fratelli Musulmani e fondato dalla sceicco Aḥmad Yāsīn.

Molti esperti concordano che sebbene Israele non abbia mai sostenuto direttamente Ḥamās, le permise di esistere per opporsi al movimento laico al-Fath di Yasser Arafat.[29] Citiamo per tutti, Tony Cordesman, l'analista per il Medio Oriente del Center for Strategic Studies : Israele «ha aiutato Hamas in modo diretto e indiretto per usarla come antagonista dell'OLP»[30].

Il gruppo si astenne dalla politica durante gli anni '70 e i primi anni '80, concentrandosi su problemi morali e sociali come attacchi alla corruzione, l'amministrazione degli awqāf (fondazioni pie) e organizzando progetti comunitari. Verso la metà degli anni '80, tuttavia, il movimento fu sottoposto alla scalata del bellicoso shaykh cieco Ahmad Yāsīn e iniziarono forti attriti e scontri contro gli altri gruppi palestinesi, principalmente di ispirazione laica. Nel 1984, a seguito di una segnalazione da parte di membri del Fath, l'IDF individuò un deposito di armi del gruppo di Yāsīn. Lo stesso venne arrestato ed interrogato affermò che le armi non sarebbero state impiegate contro Israele, ma contro i gruppi palestinesi antagonisti: questo e l'idea che il suo gruppo non costituisse una minaccia contro la nazione (che allora vedeva l'OLP come principale nemico) lo portò ad essere scarcerato dopo un anno. "


RispondiCitazione
Condividi: