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Hiroshima e Nagasaki, il grande crimine dei vincitori

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Rosanna
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Hiroshima e Nagasaki, il grande crimine dei vincitori
Toni De Santoli

Il 6 e 9 agosto di settanta anni fa, gli Stati Uniti sganciarono sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki due bombe atomiche uccidendo centinaia di migliaia di civili. Quell'orrendo crimine contro l'umanità fu appoggiato dagli americani convinti dalla propaganda di Truman che fosse un atto inevitabile per far finire la guerra e salvare altre vite. Ma la situazione allora del Giappone e i russi alle porte di Berlino raccontano un'altra storia...
6 e 9 agosto 1945: a sinistra il fungo atomico su Hiroshima e a destra su Nagasaki
6 e 9 agosto 1945: a sinistra il fungo atomico su Hiroshima e a destra su Nagasaki

Sono passati settant’anni da allora. Settant’anni da quando gli Stati Uniti attaccarono il Giappone con l’impiego di due bombe atomiche, la prima su Hiroshima il 6 agosto, la seconda su Nagasaki il 9. Si stima che dalle centomila alle duecentomila persone vennero fulminate, polverizzate, liquefatte, in pochi attimi, insieme a cani, gatti e chissà quanti altri animali. Altre centinaia di migliaia di giapponesi dall’agosto del ’45 fino agli anni Sessanta persero la vita in seguito alle spaventose ferite riportate, e in seguito alle patologie causate dalle radiazioni. Il 6 e il 9 agosto di settant’anni fa, l’Apocalisse fece la propria comparsa sulla Terra…

Il Progetto Manhattan concepito e finalizzato da Robert Oppenheimer e da uno stuolo di altri scienziati, aveva così trovato attuazione. Le cancrene, le suppurazioni, le carni che cadono a pezzi, dimagrimenti a vista d’occhio, vomito continuo, disidratazione assassina, perdita della memoria, perdita della parola, e paura, paura e terrore anche per via d’una sola ombra che appare all’improvviso, per via d’un rumore, d’un frastuono a sorpresa. Questo furono Hiroshima e Nagasaki. Che obiettivi militari non erano…

Nessun altro dopo Hiroshima e Nagasaki si sognò di far ricorso all’Atomica per piegare il nemico. Tranne il Generale MacArthur durante la guerra di Corea (1950-53), ma, a onor del vero, il Presidente Harry Truman, successore di Franklin D. Roosevelt, questa volta disse ‘no’.

Gli americani centrarono, eccome, l’obiettivo: il 14 agosto, a bordo della corazzata “Missouri”, il ministro degli Esteri nipponico Mamoru firmò l’atto di resa da parte del Sol Levante, annunciato tre giorni prima dall’Imperatore Hirohito. Finì così la Seconda Guerra Mondiale scatenatasi il primo settembre del 1939 con l’invasione della Polonia ordinata da Adolf Hitler, il Fuhrer.

Da parte della Casa Bianca fu un atto che, almeno dal nostro punto di vista, niente poteva giustificare. La decisione di ricorrere all’Atomica era stata presa già ai primi del ’45 da Roosevelt, morto di malattia il 12 aprile di quell’anno, e avallata senza esitazioni da Truman. La propaganda americana si mise in moto molto alla svelta, il coro fu unanime, dal New York Times al Los Angeles Time, dalle gazzette di Baton Rouge, Wichita, El Paso, a quelle di San Antonio, Gary, Trenton e così via: il terrificante urto sferrato al Giappone s’era imposto come il solo mezzo possibile immaginabile con cui porre in pochi giorni termine al conflitto e risparmiare la vita di chissà quanti soldati americani. Quest’argomentazione incontrò negli Stati Uniti il favore auspicato dalla Casa Bianca, dal Pentagono, da altri centri di potere. Dal funzionario di Wall Street al medico chirurgo con tanto di studio in Park Avenue, dall’agricoltore dello Iowa all’operaio di Detroit, dalla commessa e dal commesso di Macy’s al lattaio di Brooklyn, tutti persuasi, all’istante, che i bombardamenti atomici sul Giappone, avessero rappresentato un atto di giustizia, soprattutto in considerazione delle vite di “G.I”s salvate dalla decisione strategica della Casa Bianca, e perfino in considerazione delle vite di nipponici risparmiate dalla mancata invasione su larga scala del territorio giapponese. Questa seconda osservazione fu quanto di più ipocrita si potesse sentire, fu quanto di più tendenzioso e pretestuoso si potesse affermare sulle ceneri di duecentomila esseri umani. Sulle ceneri di padri, madri, figlioli, neonati.
Hibakusha
Un Hibakusha, cioè un superstite della bomba atomica, parla con degli studenti giapponesi dentro al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York

Le cose stavano in modo assai diverso: nella primavera-estate del ’45, il Giappone si trovava allo stremo; ci si trovava da oltre un anno, forse di più, da quando gli Alleati (americani, inglesi, australiani, neozelandesi) avevano risalito la china in fondo alla quale erano precipitati fra il dicembre del ’41 (Pearl Harbor) e il marzo ’42, con la perdita, traumatizzante per gli americani, dell’intero arcipelago filippino; con la resa, ugualmente traumatizzante per gli inglesi della base di Singapore: quarantamila soldati britannici che si arresero alle truppe del Sol Levante. Dopo aver conquistato nel ’37 la Manciuria, in pochi mesi i nipponici oltre alle Filippine avevano erano dilagati in Malesia, Birmania, Indocina, Isole Salomone, Marianne. S’erano così assicurati le materie prime di cui era del tutto privo il loro sottosuolo: scogli, scogli che s’affacciano sul Pacifico e niente più. Non un solo minerale nelle viscere del Giappone, non parliamo poi di petrolio…

Gli Alleati, guidati dal lucido, fantasioso, implacabile MacArthur, erano passati alla controffensiva nel saliente di Guadalcanal (Isole Salomone) fra l’agosto del ’42 e i primi del ’43: già nell’ottobre del ’43 era chiaro che a vincere la cruenta battaglia sarebbero stati gli Alleati, non i giapponesi. Da Guadalcanal in poi, il Sol Levante non riuscì mai più a riprendere l’iniziativa. Dalla primavera del ’43 in poi le truppe dell’Impero nipponico furono costrette sulla difensiva, costrette a subire l’incalzare, incessante, di un apparato bellico che faceva davvero impressione e alla cui testa si trovavano fior di Generali, della stessa stoffa e tempra di Douglas MacArthur.

Morale: nell’estate del 1945, i giapponesi si dibattevano nei morsi della fame, fame nera. Non si contavano i casi di avitaminosi, pellagra, scorbuto. Restava la pesca, ma oramai uscire in mare aperto significava andare quasi sicuramente incontro alla morte, vista la densità di cannoniere, cacciatorpediniere, incrociatori americani, inglesi, australiani, neozelandesi. Eppoi, gli Alleati, sconti non ne facevano nel modo più assoluto.

I servizi segreti americani tutto questo lo sapevano. Quindi lo sapeva assai bene Harry Truman, uomo duro, durissimo, spietato, dietro la facciata “friendly”, la facciata dell’ "ordinari American", dell’americano semplice, socievole, sorridente. La dice tutta l’epopea dei kamikaze, dei piloti giapponesi, tutti giovani, giovanissimi, poiché i più anziani erano caduti in combattimento. I kamikaze che sui loro aerei “Zero” andavano in picchiata sulle unità navali alleate, rappresentavano senza dubbio l’atto finale, disperato, di una nazione; la zampata del leone ferito.

Allo storiografo attento, preparato, non sfugge che, senza le bombe atomiche del 6 e del 9 agosto 1945, un’eventuale campagna alleata sul territorio nazionale nipponico non sarebbe durata che un paio di mesi, tre al massimo; e che sarebbe bastato prendere appunto per fame Tokyo, Kyoto, Osaka, Kobe, il resto del Giappone.

Con l’uso dell’Atomica sul Sol Levante, Washington intese far capire a Mosca che con gli Stati Uniti non era certo il caso di scherzare: la Guerra Fredda era bell’e cominciata quando i sovietici si trovavano ancora alle porte di Berlino. Era cominciata per volere di Stalin, su suggerimento del Ministro degli Esteri Molotov.

Davvero un grande ‘esempio’ di realpolitik sganciare bombe atomiche ‘anche’ per mettere in guardia un alleato che alleato più non è…

http://www
.lavocedinewyork.com/Hiroshima-e-Nagasaki-il-grande-crimine-dei-vincitori/d/13516/


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spadaccinonero
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mi meraviglia questo tuo post...

chi c'era dietro al progetto manhattan Rosanna?


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Rosanna
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mi meraviglia questo tuo post...

chi c'era dietro al progetto manhattan Rosanna?

Spiegacelo tu ... meraviglia delle meraviglie ... 🙄


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pderenz44
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Basterebbe ricordare che anche la commissione etica del progetto Manhattan aveva raccomandato azioni diverse ad esempio mostrare in mare aperto alla presenza di generali giapponesi la potenza .ma dobbiamo ricordarci che gli autori non erano miscredenti di Lotta comunista ma ferventi cristiani.senza parlare dei tentativi di pace che da 1 anno tentava il principe keynote messaggero di HIROITO


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Hiroshima e Nagasaki, il grande crimine dei vincitori
Toni De Santoli

Gli americani centrarono, eccome, l’obiettivo: il 14 agosto, a bordo della corazzata “Missouri”, il ministro degli Esteri nipponico Mamoru firmò l’atto di resa da parte del Sol Levante, annunciato tre giorni prima dall’Imperatore Hirohito. Finì così la Seconda Guerra Mondiale scatenatasi il primo settembre del 1939 con l’invasione della Polonia ordinata da Adolf Hitler, il Fuhrer.

http://www.lavocedinewyork.com/Hiroshima-e-Nagasaki-il-grande-crimine-dei-vincitori/d/13516/

Errore!!!! Il 15 agosto l'imperatore Hirohito si arrende, ma solo il 2 settembre 1945 sulla corazzata Missouri, davanti al generale Mc Arthur firma la resa e quindi di fatto finisce ufficialmente la seconda guerra mondiale


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Rosanna
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Toni De Santoli

Gli americani centrarono, eccome, l’obiettivo: il 14 agosto, a bordo della corazzata “Missouri”, il ministro degli Esteri nipponico Mamoru firmò l’atto di resa da parte del Sol Levante, annunciato tre giorni prima dall’Imperatore Hirohito. Finì così la Seconda Guerra Mondiale scatenatasi il primo settembre del 1939 con l’invasione della Polonia ordinata da Adolf Hitler, il Fuhrer.

http://www.lavocedinewyork.com/Hiroshima-e-Nagasaki-il-grande-crimine-dei-vincitori/d/13516/

Errore!!!! Il 15 agosto l'imperatore Hirohito si arrende, ma solo il 2 settembre 1945 sulla corazzata Missouri, davanti al generale Mc Arthur firma la resa e quindi di fatto finisce ufficialmente la seconda guerra mondiale

ESATTO!!

L'atto di resa giapponese (inglese: Japanese Instrument of Surrender) fu l'accordo scritto che stabilì l'armistizio che pose fine alla Guerra del Pacifico ed alla Seconda guerra mondiale. Venne firmato dalle rappresentanze dell'Impero giapponese, Stati Uniti d'America, Repubblica di Cina, Regno Unito, Unione Sovietica, il Commonwealth dell'Australia, il Dominion del Canada, il Governo provvisorio della repubblica francese, il Regno dei Paesi Bassi, e il Dominion della Nuova Zelanda sul ponte della USS Missouri nella Baia di Tokyo il 2 settembre 1945. La data è a volte ricordata come Giornata della Vittoria sul Giappone, sebbene questa definizione è più frequentemente usata per definire l'annuncio alla radio da parte dell'Imperatore Hirohito dell'accettazione dei termini della dichiarazione di Potsdam il 15 agosto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Atto_di_resa_giapponese


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Stopgun
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Se pensate che Roosevelt sia morto per cause naturali, sbagliate.

Se pensate che il Progetto Manhattan forni abbastanza materiale fissile per tre bombe, sbagliate.

Stati Uniti e URSS avevano un accordo tale per il quale STALIN avrebbe dovuto dichiarare guerra al Giappone tre mesi dopo la fine delle ostilità sul front europeo.

Così da parte USA furono respinte le richieste nipponiche di armistizio, fino a quando furono disponibil le due bombe e 90 giorni dalla resa tedesca le due bombe furono usate.

In questa maniera il Giappone si arrese solo agli USA e non agli altri Alleati (URSS GB etc)

Semplice!


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Hiroshima e Nagasaki, il grande crimine dei vincitori
Toni De Santoli

Gli americani centrarono, eccome, l’obiettivo: il 14 agosto, a bordo della corazzata “Missouri”, il ministro degli Esteri nipponico Mamoru firmò l’atto di resa da parte del Sol Levante, annunciato tre giorni prima dall’Imperatore Hirohito. Finì così la Seconda Guerra Mondiale scatenatasi il primo settembre del 1939 con l’invasione della Polonia ordinata da Adolf Hitler, il Fuhrer.

http://www.lavocedinewyork.com/Hiroshima-e-Nagasaki-il-grande-crimine-dei-vincitori/d/13516/

Errore!!!! Il 15 agosto l'imperatore Hirohito si arrende, ma solo il 2 settembre 1945 sulla corazzata Missouri, davanti al generale Mc Arthur firma la resa e quindi di fatto finisce ufficialmente la seconda guerra mondiale

ESATTO!!

L'atto di resa giapponese (inglese: Japanese Instrument of Surrender) fu l'accordo scritto che stabilì l'armistizio che pose fine alla Guerra del Pacifico ed alla Seconda guerra mondiale. Venne firmato dalle rappresentanze dell'Impero giapponese, Stati Uniti d'America, Repubblica di Cina, Regno Unito, Unione Sovietica, il Commonwealth dell'Australia, il Dominion del Canada, il Governo provvisorio della repubblica francese, il Regno dei Paesi Bassi, e il Dominion della Nuova Zelanda sul ponte della USS Missouri nella Baia di Tokyo il 2 settembre 1945. La data è a volte ricordata come Giornata della Vittoria sul Giappone, sebbene questa definizione è più frequentemente usata per definire l'annuncio alla radio da parte dell'Imperatore Hirohito dell'accettazione dei termini della dichiarazione di Potsdam il 15 agosto.

https://it.wikipedia.org/wiki/Atto_di_resa_giapponese

Infatti, il 3 settembre di quest'anno ci sarà l'altra grande manifestazione a Pechino, per i 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale.
N.B. Per la prima volta da quel giorno, sono stati invitati ufficialmente i Giapponesi e i reduci del Kuomintang!


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Aggiungerei una cosa stuzzicante, presente in questo link

http://cronologia.leonardo.it/storia/tabello/tabe1580.htm


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oriundo2006
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Come è già stato scritto e riscritto il Giappone si era GIA’ arreso: voleva condizioni non umilianti per il popolo e sorpatutto per la figura dell’Imperatore, ritenuto di discendenza ‘divina’. Voleva un ‘armistizio’ ed era pronto a firmarlo. Con le due atomiche fu costretto ad arrendersi senza condizioni. Era quello che gli Usa volevano, onde cannibalizzarlo a proprio uso e consumo. Nel ‘diritto di guerra’, non scritto ma applicato senza eccezioni, il Paese perdente, e solo quello giuridicamente tale ( ovvero dopo la sua resa ufficiale) diventa preda eterna del paese vincitore, diventa di SUA PROPRIETA’ esclusiva: viene sottratto alla sovranità del suo popolo che cessa di esistere come entità autocefala dotata di diritti ‘personali’, ovvero di diritti analoghi ad una persona fisica o giuridica privata. Il vincitore puo’ dunque agire a suo piacimento, ‘levando’ al paese sconfitto senza condizioni quelle ‘utilità’ anche ‘immateriali’ ( e qui torna a fagiolo la Quabbalah ) che lo contraddistinguono, oltreché territori, popolazione e quant'altro... E’ bene applicare queste nozioni anche alla Germania ed all’Italia. Si capiscono tante cose…ma proprio tante...


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PietroGE
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Gli USA avevano assoluto bisogno di testare le bombe atomiche su un obiettivo reale e di valutare le conseguenze delle radiazioni sulla popolazione. I giapponesi, quindi, sono stati usati come cavie umane. Un crimine contro l'umanità per il quale nessuno ha pagato.

Gli USA erano già con la testa nella guerra fredda e volevano assicurarsi un vantaggio strategico sull'URSS.

Qualcuno però non era d'accordo con questa situazione sbilanciata (o forse c'erano altri motivi) e ha passato i segreti della costruzione della bomba ai sovietici.
Chiaramente la divisione dell'Europa e soprattutto della Germania non sarebbe stata possibile senza la parità atomica.


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Lo stato di guerra tra gli Stati Uniti e il Giappone ufficialmente si concluse quando venne attuato il Trattato di San Francisco, il 28 aprile 1952. Il Giappone e l'Unione Sovietica formalmente dichiararono di essere in pace quattro anni dopo, quando firmarono la Dichiarazione Congiunta sovietico-giapponese del 1956.

https://it.wikipedia.org/wiki/Resa_del_Giappone


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La prima bomba al plutonio (nome in codice "The Gadget") fu fatta esplodere nel "Trinity test" il 16 luglio 1945 nel poligono di Alamogordo, in Nuovo Messico. La prima bomba all'uranio ("Little Boy") fu sganciata sul centro della città di Hiroshima il 6 agosto 1945. La seconda bomba al plutonio, denominata in codice "Fat Man", fu sganciata invece su Nagasaki il 9 agosto 1945. Questi sono stati gli unici casi d'impiego bellico di armi nucleari, nella forma del bombardamento strategico. L'Unione Sovietica recuperò abbastanza rapidamente il ritardo e sperimentò la prima bomba a fissione il 29 agosto 1949, ponendo così fine al monopolio degli Stati Uniti d'America. La Gran Bretagna, la Francia e la Repubblica Popolare Cinese sperimentarono un ordigno a fissione rispettivamente nel 1952, nel 1960 e nel 1964. Israele costruì la prima arma nel 1966, si ritiene effettuò un test insieme al Sudafrica nel 1979, e il suo arsenale è tuttora non dichiarato. L'India effettuò il suo primo test nel 1974. Il Pakistan cominciò la produzione di armi nucleari nel 1983 ed effettuò un test nel 1998. La Corea del Nord effettuò un primo test nel 2006

https://it.wikipedia.org/wiki/Bomba_atomica


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PietroGE
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Il Giappone e l'Unione Sovietica formalmente dichiararono di essere in pace quattro anni dopo, quando firmarono la Dichiarazione Congiunta sovietico-giapponese del 1956.

Una dichiarazione che non vale un trattato di pace.

La Russia e il Giappone hanno annunciato la loro intenzione di stipulare un trattato di pace, secondo quanto scritto in una dichiarazione congiunta del presidente russo Vladimir Putin e del primo ministro giapponese Shinzo Abe dopo il loro incontro.

I due leader non hanno detto come verra' risolto il contenzioso sulle Isole Curili del Sud, uno dei principali ostacoli per un trattato di pace.

"I due leader hanno convenuto che la situazione, creatasi dopo 67 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, in cui tra la Russia e il Giappone non esiste un trattato di pace, è anomala," - e' scritto nel documento.

http://it.sputniknews.com/italian.ruvr.ru/2013_04_29/Russia-e-Giappone-vogliono-stipulare-un-trattato-di-pace/


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annibale51
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Secondo me fù il bombardamento di Dresda un crimine contro l' umanità ancor più grande di Hiroshima e Nagasaki. Un bombardamento che richiese un programma di sganciamento di bombe incendiarie scientifico che coinvolse migliaia di bombardieri e che durò più giorni volto a uccidere il maggior numero di civili tedeschi. Alla fine si conteranno oltre 300.000 morti civili in una Germania già sconfitta.


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