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I Tedeschi cattivi

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bvzm1
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Il problema Tonguessy è tutto nei "Bar Sport" che frequenti...
La costruzione dell'ideal tipo "italiano" non è certo neutra. Pensa a quanto è comodo avere a che fare con una rozza incolta e sguaiata moltitudine piuttosto che con la complessità e persino la ricchezza di variegati posizioni. Il modo in cui pensi il pubblico a cui ti stai rivolgendo spiega più di chi trasmette piuttosto che di chi "riceve". Io e tu non esistiamo in quanto italiani più di quanto non esistiamo in quanto alti 1m e 80 o con gli occhi blu. E' una convenzione, niente di più.
Tu hai chiesto a Tania una sintesi delle sue posizioni io credo che per Tania sarà un problema rispondere perché "smontare" una posizione richiede discorsi lunghi, complessi, faticosi. E che mal si adattano ai forum, luoghi in cui uno va quando ha 5 minuti. Io stesso, non crederai che scriva davvero così? Lo faccio tra una cosa e l'altra e necessariamente preferisco sghignazzare sulle palesi idiozie piuttosto che "costruire" in un modo che non può che essere dilettantesco. Si costruisce altrove.
Spero di continuare, ma adesso devo fermarmi


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Tonguessy
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Il problema Tonguessy è tutto nei "Bar Sport" che frequenti...
La costruzione dell'ideal tipo "italiano" non è certo neutra. Pensa a quanto è comodo avere a che fare con una rozza incolta e sguaiata moltitudine piuttosto che con la complessità e persino la ricchezza di variegati posizioni.

Ne sono convinto. Ma l'errore sta nel credere che tale complessità e ricchezza non abbia un minimo comun divisore che permette loro di esprimersi (fosse anche nei termini poco complessi e scarsamente ricchi usati nei bar Sport- che non ho mai frequentato ndr). Una volta compreso che esiste questo MCD, la costruzione dell'idealtipo è comunque difficilmente evitabile, a meno che non si voglia cadere nel caos indifferenziato. Che in effetti fa molto comodo, alle volte, per evitare dettagliate quanto difficili spiegazioni.


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tania
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@Tonguessy

No ma forse c’è qualche equivoco . Intanto c’è differenza tra stato ( potere pubblico per riassumere ) e nazione ( artificiale identità linguistico/culturale per riassumere ) : possono esserci stati multi-nazionali o a-nazionali per intenderci , anche se come noto lo Stato tendenzialmente costruisce la nazione e ne ha inventato il mito , essenzialmente per distruggere il movimento operaio . Poi la globalizzazione della merce è insita nel capitale ( qualsiasi capitale , anche quello italiano che i nazionalisti vogliono proteggere ) perché è il capitale a richiedere tutta la forza lavoro al mondo di cui puo` disporre e che può mercificare , dato che è il lavoro che produce i beni tramite i quali si produce, si realizza e si accumula piu` capitale. Comunque va bene , provo a risponderti sinteticamente per quanto possibile . Parto quindi dalla globalizzazione , da quella “cattiva” intendo , quella della completa mercificazione dello scibile ( perché la globalizzazione in senso lato , l’incontro tra esseri umani , il vero bersaglio dei nazionalisti , esiste da sempre , e per fortuna : non saremmo diventati nemmeno homo sapiens ). Anzi , a questo punto per fare prima ci metto dentro anche lo Stato , due argomenti in uno . In estrema sintesi , la globalizzazione cattiva inizia a svilupparsi con la nascita dello Stato moderno ( Westfalia 1648 , fine delle guerre di religione , per usare una data convenzionale : ovviamente il processo inizia prima ) che è stata possibile ( oltre per innumerevoli altri spetti ) perché all’esterno ( al di fuori dell’Europa sostanzialmente ) c’era una “res nullius” su cui vigeva il diritto di conquista . Tutta la razionalità dello Stato moderno si fonda sul differenzialismo : non esisterebbe lo Stato moderno senza il colonialismo . Eccola qua la globalizzazione ( quella “cattiva” intendo ) : la nascita dello Stato moderno . Anche senza citare qualche classico della sinistra , basta Adam Smith che lo rivendica già nel 1776 con “La Ricchezza delle Nazioni” , quando teorizza le due vie che può percorrere lo Stato rispetto all’economia : la via “naturale” , quella dello Stato “equilibratore” , che tende a sfociare nella via “innaturale” , quella violenta , in cui lo Stato “apre” gli spazi all’economia : guerra esterna e interna . Gli unici Stati “sovrani” sono , sono stati , e possono essere solo quelli imperialisti ( a meno che questo “sovranismo” non sia realmente di sinistra ; ma non ne conosco , e in ogni caso occorrerebbe aprire tutt’ altro discorso ) . In ogni caso l’unico modo per de mercificare la globalizzazione è globalizzare i diritti non mercificabili . Esistono già delle prassi normative “latenti” , non ancora applicate , od ostacolate , per colpa appunto dei nazionalismi ( penso ai progetti latinoamericani fondate sul buen vivir e sui beni comuni o alla Carta dei diritti fondamentali dell’unione europea ) . Ok , basta così , dovrei scrivere troppo . Concludo velocemente con un pensiero che forse ha più senso . Intanto spero , anzi credo , che perfino gli apologeti neoliberisti della “fine della storia” di Fukuyama saranno ormai costretti ad ammettere che qualsiasi persona sulla faccia della terra è impotente e in balia del caso ( per usare un eufemismo ) . Occorre quindi interrompere il perverso circolo vizioso più casualità , più paura , più casualità cattiva . Questo va prima di tutto riconosciuto . Ma la risposta a questo può essere ancora peggiore del male , cioè una risposta di chiusura identitaria : una risposta ancora peggiore del male perché eleva la paura a norma ( che serve al controllo finalizzato allo sfruttamento ) e costruisce , a fronte della casualità indifferenziata del mondo , delle differenze del tutto casuali ( bianchi , neri , interni , esterni ) . Invece la risposta è molto più complessa ed è la liberazione dalla cattiva casualità , cioè dalle ingiustizie , e la liberazione della buona casualità , cioè , ripeto , la libertà di fiorire di ciascuna donna e di ciascun uomo , a prescindere dalla sua , per altro inesistente , cultura ( PS “inesistente” nel senso che le “culture collettive” sono invenzioni : esistono solo relazioni dinamiche tra individui ; la “reificazione” , cioè l’apprensione dei prodotti dell’attività umana come se fossero qualcosa di diverso da prodotti umani - come fatti di natura – è una nota mistificazione dei nazionalisti ) . Esiste quindi un rischio potentissimo che stiamo percorrendo , quello di edificare la nostra civiltà non sull’uguaglianza , ma su una cattiva differenza : la differenza fra le cosiddette “culture” . Cioè il tentativo di stabilizzare la casualità in modo gerarchico ed escludente quando invece la casualità ha dentro di se un’infinita ricchezza che non coincide con le culture , ma con le persone e la loro interna complessità che non può essere ingabbiata all’interno di politiche identitarie e discriminatorie . Chi pensa la politica ( quei pochi sopravvissuti di sinistra ) ha la responsabilità di non tacere , di non accettare come naturale la costruzione assolutamente artificiale , anzi strumentale , delle differenze identitarie presunte culturali .


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unodipassaggio
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I fatti sono che prima di entrare nell'euro la germania era agli ultimi posti della produzione industriale in europa mentre l'italia era in testa.

Dove hai trovato questi dati?


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Tonguessy
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forse c’è qualche equivoco

Non capisco proprio cosa c'entri il tuo intervento con i punti 1 e 2 che citavo. Nè con le idee di Patria e Stato di Marchesi e Calamandrei.
Capisco solo che per te Nazione non equivale a Patria e Stato. Il che è un vero peccato perchè normalmente sono accettati come sinonimi.
Vedi qui: nazione (s.f.), paese, patria, popolo, stato.
http://www.ilsinonimo.com/N/nazione/

Questo pone dei seri problemi di comunicazione, perchè se non vengono accettate le regole su cui si fonda un linguaggio rimane ben poca speranza di potersi capire ("l’incontro tra esseri umani" che citi)

Se poi vuoi fare indagini antropologiche (che non erano previste dal mio intervento), devi dimostrare che è grazie alla globalizzazione "buona" (intesa come incontro tra esseri) che c'è stata l'evoluzione in homo sapiens.


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Arazzi
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I fatti sono che prima di entrare nell'euro la germania era agli ultimi posti della produzione industriale in europa mentre l'italia era in testa.

Dove hai trovato questi dati?

http://www.youtube.com/watch?v=0M7JXHoDnlo&t=1573
(26:13 se non ti va l'offset)

http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relann/rel11/rel11it/andamenti_macroeconomici/rel11_5_andamenti_macroeconomici.pdf


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tania
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@Tonguessy
Il mio intervento voleva rispondere ad entrambe le tue domande facendoti notare che la globalizzazione cattiva nasce con lo Stato moderno ed è insita nel capitale ; che qualsiasi interclassismo nazionalista non “difende” nulla , perché le sua essenza è offendere , colonizzare , globalizzare la merce ( che sia volkisch o meno non importa ) ; che i nazionalisti non hanno la facoltà di difendere “i valori del proprio popolo” , semplicemente perché non esistono . Per il resto ritengo inutile un confronto tra citazioni provenienti da sinistra e da destra riguardanti la “patria” : non solo perché quelle di destra sono infinite , ma perché mi sono già espressa sulla differenza tra destra e sinistra , anche su quest’aspetto .


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Solounintervento
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Credo che i ragionamenti esposti abbiano il desiderio di omologare culture e tradizioni all'evoluzione del pensiero dell'uomo occidentale. Il concetto di nazione e' ancestrale. Sradicare un concetto che assume significato divino nei tre monoteismi sarà operazione difficilissima. Persino tra i nativi americani e' ancestrale il concetto di nazione e sebbene mortificato esso è ancora rimasto intatto presso quelle culture.


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Anonymous
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http://irradiazioni.wordpress.com/2013/07/30/leco-che-non-rieccheggia/

L’eco che non rieccheggia
di Ars Longa

Eco: Fenomeno acustico per cui un suono, riflesso da un ostacolo, viene udito nel punto di emissione. La definizione dell’eco non precisa ulteriormente che il suono riflesso è lo stesso emesso. Però lo sappiamo per esperienza. Stmani mi ritrovo un Ecodellarete che vuole riflettere quanto ho detto in tre post e invece riflette cose che non ho mai detto.

Per Ecodellarete avrei detto che la perdita di competitività del sistema economico italiano è degli italiani. Dice anche che questa tesi sarebbe stata demolita dall’ottimo Moreno Pasquinelli (dal quale mi divide la valutazione su Carl Schmitt) . Poi avrei detto che i movimenti sovranisti sono “poco più che allegre conventicle di illusi. Infine avrei scritto che noi italiani abbiamo trascinato i tedeschi nell’Euro e che quindi ora “non possiamo incolparli delle nostre mancanze”. In base a queste cose che avrei detto vengo catalogato come “esponente del mainstream liberista” (il che già basterebbe a trasecolare) oppure … lo stesso Bagnai che sta attuando un diabolico piano per farsi beffe dei suoi avversari

Bontà sua il signor Ecodellarete mette i link ai post che dimostrerebbero tali affermazioni da parte mia. Bontà sua perché anche uno studente turkmeno al primo anno di italiano riuscirebbe a capire che si sta argomentando diversamente e quasi sempre in modo radicalmente opposto a quel che ha inteso o voluto intendere.

Meno male che il duello è illegale perché vendermi come “esponente del mainstream liberista” avrebbe meritato un incrocio di lame. Adesso bisognerà accontentarsi di consigliare l’uso degli occhiali da vista quando si sfogliano i blog altrui.


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Anonymous
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http://irradiazioni.wordpress.com/2013/07/31/ho-sognato-mister-dampen-divertissement/

Ho sognato Mister Dampen (divertissement)

di Ars Longa

Dopo una giornata calda e stressante sono caduto in un sonno agitato. Ho sognato ma ricordo pochi frammenti ma di certo è stato un incubo. Provo a ripercorrerlo …..

Secondo una nuova leggenda metropolitana l’Illinois è pieno di marxisti. Il governatore dell’Illinois per molto tempo ha trascurato la diceria. Quando però – sulle colonne del New York Times – Paul Krugman si è congratulato con lo Stato dell’Illinois per essersi costituito in repubblica sovietica, si è deciso ad intervenire. NSA e FBI hanno affiancato la polizia di stato dell’Illinois nella caccia a quello che in codice è stato chiamato “Mister Dampen”.
Le notizie sono frammentarie e la ricerca si preannuncia difficile. Mister Dampen è stato visto negli anni in molti luoghi. In passato pare sia stato riconosciuto a Lisbona ma un economista italiano che oggi circola con la camicia sbottonata e la barba trascurata (e che a Lisbona c’era negli stessi giorni) ha dichiarato di non sapere chi sia. ( 😆 sottolinatura mia , Fernesto ) . Romano Prodi che presiedeva il convegno ha detto di non ricordare nessuno di strano. “Era il 2002 – ha detto Prodi – si parlava di Euro, se qualcuno avesse fatto discorsi strani me ne ricorderei”.
Negli ultimi tempi alcuni dicono di averlo visto in un covo di monarchici, altri dicono di averlo visto in un sordido bar frequentato da escort dell’Olgettina mentre chiedeva denaro per una non meglio identificata “causa superiore”. Un barista di Como pare lo abbia riconosciuto perché, alla richiesta di pagare il caffè consumato, sarebbe fuggito urlando “Fascista! Lei mi diffama. Fascista!”. Sembra sia stato un avvistamento attendibile: sul luogo è stato rinvenuto un volantino pubblicitario di Cesare Ragazzi e una copia del noto libro di Oswald Spengler, “Il tramonto dell’Occidente”. Paul Krugman ha fatto sapere sul suo blog di aver ricevuto una mail dalla bisnipote di Spengler che lamentava di aver ricevuto una lettera con una sola frase “Suo bisnonno mi ha copiato il titolo. Fascista!”.
Probabilmente il mistero dei marxisti dell’Illinois non si potrà mai svelare fino a che Mister Dampen non sarà smascherato. Un keynesiano ha proposto di organizzare una trappola nella quale – dice – cadrà senz’altro. Il piano è semplice: una telecamera finta, tempo illimitato per parlare, zoom sulla eventuale copertina di un libro (se ne ha scritto uno) per sedici minuti. Nessun contraddittorio. Però per organizzare una cosa del genere occorrono fondi e in Illinois non ce ne sono molti. Ma si dice che Nomura sia interessata a sponsorizzare l’operazione a patto che gli si dia in cambio il il Delfino Pescara e tutto lo Stadio Adriatico. La richiesta è incomprensibile ma si sta trattando.
Frattanto, con accuse non meglio specificate la polizia canadese ha arrestato un ottuagenario economista. Messo sotto torchio l’uomo ha ammesso di conoscere Mister Dampen e di avergli venduto tutto il suo allevamento di oche ma di non aver ricevuto nulla in cambio: solo grafici incomprensibili e un numero di telefono che, pare, corrisponda al cellulare di Gianluigi Paragone.
Si è tentata allora la via dell’analisi comportamentale già usata per i serial killer. Pare che il soggetto – se invitato – si rechi in qualsiasi luogo per esternare alcune sue teorie. Entro quarantotto ore dalla prolusione – invariabilmente – in un blog che gestisce (frequentato da miliardi di miliardi di triliardi di persone) il soggetto sputtana sistematicamente chi lo ha invitato. La bocciofila di Quarto Oggiaro si è detta disponibile ad invitarlo promettendo pubblico per sedici ore continuate, applausi a scena aperta e una ola ogni sei minuti. Sarà sufficiente aspettare, dice l’FBI. Se entro due giorni comparirà un post che dirà “i bocciofili di Quarto Oggiaro sono delle merde fasciste” gli inquirenti sono sicuri di riconoscerlo ed incriminarlo.
“La caccia al misterioso Mister Dampen continuerà – ha dichiarato il governatore Pat Quinn – ha i giorni contati”. Ma l’ottimismo sembra eccessivo. Fonti informate riferiscono di una disponibilità di Putin ad accogliere Dampen e cacciare Snowden. Il portavoce del presidente russo ha dichiarato “Snowden non ci interessa più. Ora ci interessa Dampen, Putin vuole sapere tutto sul ciclo di Vrenkel”. Secondo il giornalista Zucconi Putin si riferiva a Olga Vrenkel nota modella ucraina.
Enrico Letta in una conferenza con la stampa estera ha fatto sapere che Dampen è meno pericoloso di Assange ma che i servizi segreti italiani erano già sulle sue tracce da tempo. Alfano ha aggiunto “non è la moglie di qualche kazako ma lo prenderemo lo stesso”. La collaborazione italiana sembra essere concreta e importante. Pare che un collaboratore dei servizi (nome in codice Pisellino) stia seguendo da mesi su twitter un account riconducibile a Mister Dampen. Il settimanale “L’Espresso” ha annunciato d’aver intervistato l’agente Pisellino che ha dichiarato “Al xe na roba complicada. Lù xe proteto da na marea de camei. E xe ciaro: i camei xe pì pericoosi de cocai o de pincioni. E po’ lu xe un macaco sospetoso, co tuìtuer bana tuti, anca so mare che gavaria vossuo farghe ii auguri gha banà. Al xe tanto strano, al xe mato” (traduzione: “E’ una cosa complicata, lui [Mister Dampen] è protetto da un numero rilevante di cammelli. Ed è d’altronde cosa nota che i cammelli sono molto più pericolosi dei gabbiani e dei piccioni. In più è un personaggio sospettoso, con Twitter banna tutti, ha bannato anche sua madre che gli voleva fare gli auguri. E’ un tipo molto strano, è matto”). L’agente Pisellino non ha voluto dire altro e si è chiuso in un riservato silenzio sgranocchiando un hamburger(s).
Infine, è notizia di queste ore, nell’unica cabina telefonica pubblica rimasta a Frosinone è stato ritrovato un documento intitolato “Documento Strategico 5122” nel quale si dichiara che Mister Dampen sarebbe un altro oscuro personaggio, tale Vita Brevis. Il Documento Strategico (firmato con una stella con Qui, Quo, Qua all’interno) afferma testualmente: “Mister Dampen, aka Vita Brevis è nostro. Arriveremo prima della CIA. Lo troveremo noi e prima di sottoporlo a regolare processo popolare ci faremo ridare i soldi dell’acqua minerale che quel miserabile si è sbafato quando è venuto a parlare da noi. Due litri di Sangemini si è tracannato e si è portato via altre sei bottiglie dicendo che erano per i suoi cammelli. Ci ha lasciato sei monetine da 500 lire e ci doveva dodici euro. Ci ha detto che valevano di più ma il barista non è stato contento. Ha ingannato noi, il popolo e anche il barista che fra un po’ sarà costretto a chiudere il bar”.
Il sogno si è interrotto qui. E’ stata una esperienza pesante. A chi vuole aprire un blog consiglio vivamente di ripensarci. E se proprio non potete farne a meno parlate di tutto ma non di economia.


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bvzm1
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Si Fernesto, però scusa adesso queste stanno diventando cazzate. Non so chi sia Ars Longa (e ti lascio immaginare quanto me ne fotta) però è proprio il classico esempio di quando uno perde la trebisonda. Spazzatura.


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Anonymous
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bvzm1 , a me invece è sembrata una risposta divertente .
comunque Ars Longa non è uno , sono un collettivo http://irradiazioni.wordpress.com/about/

Poi sinceramente ad uno che si costruisce gli avversari per poi insultarli ( pesantemente ) e creare così tifosi ( chissà come mai.. ) come fa Bagnai , che insulta Brancaccio ( salvo diventare minuscolo quando si trova di fronte Brancaccio … a proposito a me è sembrato molto meno spavaldo anche di fronte a Ferrero e AlfonsoGianni , salvo poi continuare a sputtanare dopo … non sono di Rifondazione , sono del PCL ,…. ma solo per dire che un tipo che si comporta così a me sembra un infame ) , che sostiene che operai e imprenditori stanno sulla stessa barca ( e poi dice di essere di sinistra 😀 ) ..... e che scrive robe così ( solo perché il collettivo Ars Longa ha scritto il post “I tedeschi cattivi cattivi” ) :

“ognuno si suicida come crede. L’unico che non può farlo sei tu, Ars Longa, cialtrone cuor di leone, perché tu, politicamente, sei nato morto. Lo sei se gli ortotteri decidono di fare la cosa giusta, ma lo sei anche se decideranno di fare la cosa sbagliata, perché quale sia la tua iniziale gli italiani lo hanno capito, e di quella roba lì non ne vogliono più. Anche tu potevi fare la cosa giusta: stare al posto tuo, piccolo imbonitore di provincia! Hai fatto la cosa sbagliata. Mi dispiace).”
“Appena avrò un po’ di tempo, tornato dal concerto in Francia, schiaccerò queste viscide serpi sotto il mio augusto tallone. Sarà divertente, perché naturalmente l’umorismo di un povero campagnolo roso da una autolesionistica invida sociale non arriverà mai alla potenza distruttiva di quello di un homme de qualité.”.
“è uno di loro ( Marxisti dell'Illinois ) , ed è anche riconoscibilissimo, povero idiota. A proposito, visto che è anonimo, posso dirgli che è una vera merda d’uomo, giusto? Tanto mica lo diffamo: il suo nome (che io conosco, e anche voi) non appare. Sì, amico, so chi sei. Ma tranquillo, non mi interessi. Mi occuperò, nel tempo libero, dell’armata Brancaccioleone. Preparati, dai, schiuma, sputa il tuo torbido livore, facce ride, povero scemo…”.

tutto sommato la risposta “Ho sognato Mister Dampen (divertissement)” mi è sembrata divertente


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bvzm1
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Fernesto, rientra nell'ottica dei guai combinati da Bagnai. Questo "collettivo" mi pare abbia la stessa preparazione politica di Bagnai cioè zero o poco più. Crede che sostanzialmente i popoli hanno la classe dirigente che meritano, pensa che i tedeschi ci volevano fuori (e questo, Bagnai o non Bagnai, rimane una cazzata) dall'Euro, non comprende che le classi dirigenti sono decisamente autonome dal proprio elettorato per questioni non complesse ma lunghe da raccontare. E soprattutto non sfugge a "io ce l'ho più lungo": uno ci ha il curriculum, l'altro i contatti, questo qui i soldi, pare sia più ricco di Bagnai. A me francamente stanno un po' sul cazzo, e se ogni tanto possono aver ragione - anche gli orologi rotti in fondo.... - questa non è ragione sufficiente. Poi, almeno per me, c'è anche un problema di stile di scrittura: mille volte meglio il poveretto di Pescara che quest'affettazione ricercata. La risposta data a "Sollevazione" è un florilegio di idiozie. Detto questo, meno male che sono anonimi, così almeno non si litiga personalmente e chissà, magari anche loro fuori dal blog diventano mansueti come Bagnai.


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Arazzi
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comunque Ars Longa non è uno , sono un collettivo http://irradiazioni.wordpress.com/about/

Non tutto quello che si vuole scrivere si può firmare. Secondo il rapporto Freedom House sulla libertà di stampa l’Italia è al 34° posto, classificata come Paese dove la stampa è semi-libera. Che ci crediate o no non tutto si può scrivere in questo Paese.

Si, un collettivo di fessi.


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bvzm1
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Effettivamente questa citazione di Arazzi - col quale non condivido praticamente nulla - è illuminante. Puoi avere migliaia di motivi per rimanere anonimo, ma affermare che non si possa scrivere in questo paese (di economia!) è solo stupido. E anche un po' indecente, visto che c'è gente che rischia la vita per farlo.


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