Il bidone di Grillo
 
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Il bidone di Grillo

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Georgejefferson
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Shaka ha scritto il 21 aprile 2012 alle 12.33

Più ascolto Grillo, più mi rendo conto di quanto distolga le persone dai reali problemi...E lo fa dicendo cose che io stesso condivido. Però, in ogni suo arringa, non sfiora mai, nemmeno distrattamente, argomenti ben più importanti della solita (di questi tempi anche patetica) guerra alla politica. Oggi, forse, è più pericoloso un Beppe Grillo di un qualunque altro fantoccio militante tra le fila dei partiti: da quelli ci si riesce a "difendere", sono talmente asserviti e corrotti da non essere credibili neanche ai loro stessi occhi mentre si specchiano; ma Grillo no, lui si veste dei disagi e delle frustrazioni del popolo, dei suoi problemi, della sua stanchezza, lo attira a sé con una dialettica incalzante, andando "controcorrente", proponendo idee che facilmente fanno breccia in questi "cuori tanto stanchi". Ma alla fine della giostra...Il niente.
Svela i falsi carnefici di un Sistema molto più complesso dello slogan "questa politica è morta e deve andarsene", denuncia mali minori senza mai arrivarne alla radice, decontestualizza avvenimenti storici (ad arte?) senza ricondurne mai alla "causa". Cambiano gli attori, cambiano i tempi, ma le logiche di controllo rimangono sempre immutate: creo un problema, lo faccio crescere fino a trasformarlo in un mostro indomabile, per poi darti la "soluzione" a quel problema; la soluzione che io voglio e che tu stesso, alla fine, invocherai.


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Kevin
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la prima che hai detto è la mia preferita da sempre. Buonissima!
Ma anche cotto e mozzarella, se con prodotti di qualità, rende giustizia.
Proverò la tua variante mi ispira davvero.
Allora io ti consiglio questa pizza:
diavola con pomodorini freschi e rucola, una bontà! Ciao 🙂

La proverò ;).

Variante: se invece vuoi evitare la carne prova anche la piadina con squacquerone e verdure grigliate (melanzane, peperoni e cipolle di tropea). Opzionale per questa piadina: rucola.


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Kevin
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Shaka ha scritto il 21 aprile 2012 alle 12.33

Più ascolto Grillo, più mi rendo conto di quanto distolga le persone dai reali problemi...

Io è dal giorno che organizzò il primo v-day che lo dico 🙂


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greiskelly
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la prima che hai detto è la mia preferita da sempre. Buonissima!
Ma anche cotto e mozzarella, se con prodotti di qualità, rende giustizia.
Proverò la tua variante mi ispira davvero.
Allora io ti consiglio questa pizza:
diavola con pomodorini freschi e rucola, una bontà! Ciao 🙂

La proverò ;).

Variante: se invece vuoi evitare la carne prova anche la piadina con squacquerone e verdure grigliate (melanzane, peperoni e cipolle di tropea). Opzionale per questa piadina: rucola.

sì dev essere buona la veg ma meglio le zucchine delle cipolle, secondo me.
La carne la evito la maggior parte delle volte...ma non ci rinuncio quando c'è occasione.
È il compromesso che mi son presa... 🙂


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greiskelly
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Shaka ha scritto il 21 aprile 2012 alle 12.33

Più ascolto Grillo, più mi rendo conto di quanto distolga le persone dai reali problemi...

Io è dal giorno che organizzò il primo v-day che lo dico 🙂

io invece non ero arrivata così in là.. Quando sono entrata a far parte di un meetup mi son limitata a chiedere: ma non sarà questa un'ennesima presa per il culo?
Poi vedendo le persone motivate e gli argomenti comunque interessanti (ai tempi che avevo una cultura generale pari a quella di un cetriolo) mi son fatta coinvolgere. Da un pezzo ho chiuso la collaborazione.


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giovanni
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Ciao GreisKelly, in tutta sincerità trovo imprecisa l'idea che farsi un hamburger o due fette di salame sia associabile a mangiare
un cadavere come ti dicono i tuoi amici. Nei fatti stai in realtà mangiando pezzi confusi da almeno 20 cadaveri diversi... (tranquilla, smetto subito!!!)

Hai pienamente ragione sul fatto che non sia facile condividere i propri punti di vista con gli altri in serenità.
L'alimentazione è un fatto culturale ed identitario, ci dice che rapporto abbiamo con noi stessi ed in che modo facciamo parte dell'esistente.
Quando si parla di scelta vegana o altro si rischia sempre il litigio con chi ci è vicino, perchè il cibo "scuote corde profonde in ognuno di noi"...
o almeno in quelli che si pongono domande a riguardo, in fondo si può legittimamente vivere con serenità anche altrimenti!
Da parte mia la scelta vegana è solo un modo accessibile (ne esistono comunque altri) per sentirsi un pò meno dannosi.
La motivazione, che si tratti di una ragione etica o ecologica o salutista o anticapitalista o antispecista etc., ha sempre un fondo egoistico.
Più che l'idea di uccidere degli animali comunque mi disturbava la "vita" cui sono destinati, ingozzamento di antibiotici compreso.
"Dipende tutto dal grado di sofferenza che si è in grado di accettare per il proprio cibo".
Quella sofferenza riguarda anche gli umani sulle cui vite gli allevamenti intensivi e il "McDonald way of life" hanno un impatto decisivo.
Se le ragioni per essere vegani possono essere tante, il senso di colpa non è per fortuna ovviamente tra queste
e mi dispiace che i tuoi amici "veg" si esercitino su di te con questo malinteso senso di attivismo!

Dato quello che hai scritto devo confessarti che anch'io non ho mangiato la colomba familiare causa uova.
A mia discolpa devo dirti che in questi casi porto sempre un dolce vegano da dividere con gli altri (poi regolarmente lo mangio solo io o quasi!)
Vivo in Toscana, ed alcuni piatti tradizionali (stranoti) sono il lampredotto o ovviamente la trippa.
Una volta che sono stati cotti un'ora e mezzo nel brodo con odori e spezie di ogni genere, sughi ed intingoli, diventano saporiti...
ma in se stessi non hanno alcun sapore (prova la trippa lessa scondita e poi mi dici... provala anche tu Kevin!).
Quando si tratta di carne occorre sempre mascherarne il sapore con la cottura per renderla gradevole al nostro palato.
Non mi manca quel gusto e non uso a tavola "surrogati carnei", ma comunque ne esistono di validi, se ti interessa provare ti faccio sapere.
In realtà ti capisco per le penne speck, panna e zucchine... ma sono comunque facilmente veganizzabili anche se non si è studiato da chef!

Se ti interessa farti un'idea personale, mi prendo la libertà di segnalarti un articolo già postato in questo stesso sito
qualche anno fa ("la tavola globale"): http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=6914

Perdonami se non sono riuscito a sintetizzare meglio, se non sei arrivata a leggere fino a qui è comprensibile...
Spero di non aver eccessivamente abusato del tuo tempo e ti abbraccio ancora!

P.S.: anch'io sono ovviamente cresciuto da onnivoro, ma questo non è stato un problema, a meno che non ci si senta in dovere
di conservare tutte le abitudini dei propri genitori o nonni, ma è raro.


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Kevin
Honorable Member
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io invece non ero arrivata così in là.. Quando sono entrata a far parte di un meetup mi son limitata a chiedere: ma non sarà questa un'ennesima presa per il culo?
Poi vedendo le persone motivate e gli argomenti comunque interessanti (ai tempi che avevo una cultura generale pari a quella di un cetriolo) mi son fatta coinvolgere. Da un pezzo ho chiuso la collaborazione.

Non ti preoccupare, i cetrioli hanno più cultura di Grillo 🙂


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Georgejefferson
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http://www.youtube.com/watch?v=0AUoNwBacgI

:°-(


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shoona
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http://www.youtube.com/watch?v=0AUoNwBacgI

:°-(

ecco quelli che per me sono i veri problemi. Comunque davvero, c'è solo da piangere vedendo certe cose.


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shoona
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L’”accontentarsi” e’ spesso cio’ che porta velocemente e direttamente alla penuria, sia in senso quantitativo, riferito al necessario per sopravvivere, sia in senso qualitativo, riferito al necessario per distinguersi, come si pretende, dagli animali.

Hai usato forse la parola meno incline per veicolare la tua idea. Accontentarsi. E' una meravigliosa parola. Contento. Ecco la funzione dell'accontentarsi. Renderti contento. Guarda il mondo e dimmi quali sono i popoli meno contenti. La penuria è solo la tua percezione perché arriviamo tutti da una società ingorda. E l'ingordigia non ha alcun limite. Non ho mai visto un leone uccidere un intera mandria di gazzelle. Ne cattura una. Ciò che gli basta per vivere per poi riposarsi sotto una pianta. Non ci vedi la saggezza in tutto questo?

Cio’ che oggi vediamo, che ci piaccia o meno, e’ il frutto di semi posti nel passato. C'e' il tempo della raccolto e il tempo della semina.

Esattamente. L'unico problema è che prima noi facevano seminare gli altri e mangiavamo solo i frutti. Ora lo faranno loro con noi. Quando semini ingordigia non puoi raccogliere coscienza. Quindi zappa in mano e attendiamo il nostro turno. Qualcuno il pomodoro in tavola agli orientali dovrà pur portarglielo.


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greiskelly
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io invece non ero arrivata così in là.. Quando sono entrata a far parte di un meetup mi son limitata a chiedere: ma non sarà questa un'ennesima presa per il culo?
Poi vedendo le persone motivate e gli argomenti comunque interessanti (ai tempi che avevo una cultura generale pari a quella di un cetriolo) mi son fatta coinvolgere. Da un pezzo ho chiuso la collaborazione.

Non ti preoccupare, i cetrioli hanno più cultura di Grillo 🙂

eh mi sa che qua mi tocca correggerti: Grillo è preparato, ai tempi aveva previsto il fallimento Parmalat e parlava di signoraggio bancario.
Poi qualcuno gli ha fatto invertire rotta ed ora sembra un ignorantone...ma è solo una facciata.
Semai, è il grillino medio ad essere molto ignorante, e solitamente in buona fede. Per questo se lo beccherà presto in quel posto, e verrà schiacciato dai soliti saltapoltrone che arrivano a banchettare dove ci sono percentuali importanti (già ne avevo visto uno dopo le regionali, che guardacaso mi aveva subito preso in odio 😉 ).
Con ciò non voglio rimpiangere niente anzi sono contenta di aver conosciuto delle buone persone (sopratutto quando ancora la politica era lontana) però i grillini dovrebbero svegliarsi e andare da Casaleggio ed espugnarla.
Non succederà mai... perchè sono (quasi) tutti dei bimbi cagasotto.


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Tonguessy
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La motivazione, che si tratti di una ragione etica o ecologica o salutista o anticapitalista o antispecista etc., ha sempre un fondo egoistico.

Se le ragioni per essere vegani possono essere tante, il senso di colpa non è per fortuna ovviamente tra queste

Qui casca l'asino. Delle due l'una: o lo si fa per egoistici motivi (li hai elencati) oppure lo si fa per UN motivo dichiaratamente "etico" che serve a sbarazzarsi del senso di colpa.

Nel primo caso una scelta equivale ad un'altra, ne secondo no. Nel primo caso esiste sostaziale identità di diritti, nel secondo no.

Aggiungo un ingrediente che manca: lo specismo. Che chiamerei "indifferenza" (eufemismo) verso il mondo vegetale.

Da carnivoro sono perfettamente convinto che la carne a pezzi sia esattamente identica, come soluzione sciacquacoscienza, alle verdure in busta. Non vai nell'orto, semini e segui la crescita degli ortaggi per poi ZAC tagliare tutto con un colpo di forbice senza porti delle domande.

Io certe domande me le pongo. Perchè gli ortaggi devono avere meno diritti di un animale? Perchè deve esistere una gerarchia dove i vegetali sono considerati parco alimentare mentre gli animali godono di diritti superiori? Chi o cosa determina tutto ciò?

Come vedi è una questione culturale. Decidiamo che esistono esseri viventi che si meritano il nostro rispetto e decidiamo che altri esseri viventi non se lo meritano, e vanno mangiati senza quei sensi di colpa che invece devono accompagnare chi si ciba di altri esseri viventi.

Ora mi dovresti spiegare cos'è che determina questa che io chiamo DISCRIMINAZIONE. Non trovo altre parole, e scusa se suona troppo forte.

Ho portato fior di analisi di biologi che nei congressi spiegano come non esista differenza tra esseri mobili (animali) ed APPARENTEMENTE immobili come le piante. Le piante hanno preferenze, quindi volontà.
Purtroppo dei diritti delle piante nessuno si interessa, al contrario dei diritti per gli animali. Probabile che uno di questi giorni scriva un articolo sul PIANTISMO, versante verde dell'animalismo. Neologismo, come vedi. Qualcosa dovrebbe pur significare.

Ripeto: tutto si risolve se si considerano le scelte come indiscutibili perchè imponderabili. Ognuno di noi sta andando chissà dove, e non è giusto toglierli quella possibilità.
Ciao.


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greiskelly
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Da parte mia la scelta vegana è solo un modo accessibile (ne esistono comunque altri) per sentirsi un pò meno dannosi. .

"Dipende tutto dal grado di sofferenza che si è in grado di accettare per il proprio cibo".
Quella sofferenza riguarda anche gli umani sulle cui vite gli allevamenti intensivi e il "McDonald way of life" hanno un impatto decisivo.

Scusami Giovanni... quello che hai detto potrebbe rasentare il terrorismo psicologico...

Se le ragioni per essere vegani possono essere tante, il senso di colpa non è per fortuna ovviamente tra queste
e mi dispiace che i tuoi amici "veg" si esercitino su di te con questo malinteso senso di attivismo!

insomma!! lo fai pure tu... non sono i "veg" che lanciano accuse, ma è il loro modo di pensare/comunicare che non lascia molto spazio all'immaginazione ed induce sensi di colpa nei "carnivori" che li ascoltano.

Dato quello che hai scritto devo confessarti che anch'io non ho mangiato la colomba familiare causa uova.
A mia discolpa devo dirti che in questi casi porto sempre un dolce vegano da dividere con gli altri (poi regolarmente lo mangio solo io o quasi!)

Ma nemmeno una volta all'anno vi permette uno "sgarro"? eppure nelle diete questo è previsto...come si fa a vivere così inquadrati?
Mi spiego, a me le uova non mi piacciono, eppure non ho problemi a mangiare un dolce che abbia dentro delle uova, perchè ce ne sono in minima parte. Se poi sono invitata come ospite, non mi metto a rifiutare ciò che mi viene offerto (anche nel rispetto di chi da mangiare non ce l'ha).
Come si fa a rifiutare una fetta di colomba, che avrà dentro lo 0,5 % di uova? capisco chi rifiuta qualcosa a livello di gusto, e non lo mangia, ma non riesco a capire tante storie per 1 grammo di uova in mezzo Kg di colomba.
Io quella sera ci sono rimasta male, perchè non ho potuto mangiarla nemmeno io (non mi piace mangiare mentre l'altro resta senza, anche se devo dirlo, che erano cazzi suoi). Anzi, il veg mi ha fatto osservare che è già tanto che mi ha detto che "io potevo mangiarla benissimo".

prova la trippa lessa scondita e poi mi dici...Quando si tratta di carne occorre sempre mascherarne il sapore con la cottura per renderla gradevole al nostro palato.

mi fa schifo la trippa...
La carne cruda è buona, carpaccio in primis. Ma meglio la cottura per eliminare parassiti.

In realtà ti capisco per le penne speck, panna e zucchine... ma sono comunque facilmente veganizzabili anche se non si è studiato da chef!

Non mi piacciono i tarocchi...

Se ti interessa farti un'idea personale, mi prendo la libertà di segnalarti un articolo già postato in questo stesso sito
qualche anno fa ("la tavola globale"): http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=6914

ok appena ho tempo...

Spero di non aver eccessivamente abusato del tuo tempo e ti abbraccio ancora!

idem

P.S.: anch'io sono ovviamente cresciuto da onnivoro, ma questo non è stato un problema, a meno che non ci si senta in dovere
di conservare tutte le abitudini dei propri genitori o nonni, ma è raro.

Dipende, il mio è il tipico problema del fumatore: mi piace il vizio...
ne diminuisco la dose, ma non riesco a farne a meno.
Non è questione di mantenere una tradizione. E' proprio voler mangiare con gusto una grande varietà di cose, e non creare troppi problemi "di gestione" quando sono invitata io a mangiare da qualcuno.

ps. odio macdonald
pps. infine ti presento un'usanza di una popolazione tibetana, nel trattamento dei loro defunti... questo fa capire come anche un defunto può continuare la propria vita altrove...
(avviso: per stomaci forti, immagini rivoltanti)

http://bizzarrobazar.com/2011/08/06/jhator/


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giovanni
Estimable Member
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"Se non mangi gli animali sei un'ipocrita perchè anche le verdure hanno sentimenti". Mi sono sentito dire questa cosa centinaia di volte,
è un'obiezione così tipica e banale che su internet esistono già decine di risposte tristemente preconfezionante ad un'assurdità simile.

Il prof. Stefano Mancuso dell'università di Firenze "è da 10 anni in prima linea negli studi sulla presunta "coscienza" del mondo vegetale".
Nei suoi studi dimostra (esistono video di sue conferenze anche su youtube e ti interesseranno, fidati, ne sono convinto)
che è possibile parlare di una sorta di "autocoscienza" vegetale, che le piante mostrano con lo stesso scopo di tutti gli esseri viventi: la sopravvivenza.
"Tutto questo grazie alla zona di transizione, che si trova all’estremità delle radici, spessa non più di un millimetro, che possiede cellule
con caratteristiche neuronali capaci di trasmissioni sinaptiche analoghe a quelle del cervello di un animale inferiore, insetto o celenterato che sia".

Nonostante questa consapevolezza straordinaria, "nelle piante non esiste un analogo "fisico" del tessuto nervoso", quel tessuto costituito
da neuroni ed altre cellule nervose e specializzato nella trasmissione di segnali elettrici.
In altre parole, in base alle attuali conoscenze di fisiologia, non sono propriamente assimilabili ad un essere vivente che possiede un sistema nervoso
che permette il provare dolore.

In ogni caso, se dimostri questa sensibilità meritevole nei confronti della questione della "vita" delle piante, allora proprio la preoccupazione
per il consumo indiscriminato di vegetali è una delle ragioni più valide per essere vegani.
Come è ovvio, si consumano infatti spropositatamente più vegetali negli allevamenti intensivi (e gli animali sono pessimi convertitori di calorie)
di quanto non se ne consumino nutrendosene direttamente. Salva le piante, diventa vegano.

Concludo confermando che la purezza intellettuale non esiste, e questo intendevo quando definivo "egoistiche" le motivazioni alla base
della scelta vegana (come di qualunque altra... quella dei carnivori è la presunta soddisfazione del proprio palato e i propri costumi, figurarsi!).
Ho sempre parlato di "essere meno dannosi possibile", non ho pretese superiori ed ingenue di estraniarmi per questo dalla crudeltà sociale.
Ovviamente non ritengo la mancata perfezione una giustificazione plausibile per non scegliere niente e continuare a mangiare "come fanno tutti".

Ti abbraccio e ti ringrazio per lo scambio, da posizioni diverse forse, ma mi fa davvero piacere. Aspetto la tua opinione.


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greiskelly
Noble Member
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@tonguessy:

"Chuck Norris è vegetariano, non perchè ama gli animali, ma perchè odia le piante"

ehehhe
facciamoci due risate sopra 😉


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